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Autore: Fox McCloude    11/09/2017    3 recensioni
Misty è una Capopalestra, Serena è una Performer. Misty è un maschiaccio, Serena è una damigella. Sono agli antipodi nella maniera più opposta possibile. Cosa mai potrebbero avere in comune?
C’è una cosa che condividono: l’amore per lo stesso ragazzo, Ash Ketchum.
Pokéshipping e Amourshipping. Traduzione a cura di G. L. Hollow.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Amiche e Rivali


Autore: Fox McCloude


Tradotto dall'inglese da G. L. Hollow


Tutte le parti di questa storia possono essere trovate in lingua originale al seguente indirizzo:

https://www.fanfiction.net/u/609541/









Celestopoli…



Molte cose erano cambiate nella regione di Kanto nel corso degli ultimi due anni.

Durante una Competizione Internazionale Pokémon e il Festival dello Scambio Culturale, molti dimostrarono interesse nelle competizioni tipiche di altre regioni. In particolare, molte allenatrici furono entusiasmate dal Varietà Pokémon dalla regione di Kalos, perciò iniziarono a chiedere che fosse portato a Kanto. Furono ascoltate, e dopo aver ottenuto l’approvazione ufficiale dalla Commissione per la Lega Pokémon di Kanto, nel giro di pochi mesi iniziarono a sorgere Performance Halls in tutte le più importanti città della regione.

Una di quelle, ovviamente, fu Cerulean City, casa delle famose Sorelle Sensazionali e della Capopalestra locale, Misty Waterflower.



Non c’è bisogno di puntualizzare come Misty fosse sorpresa che una delle sue sorelle maggiori, d’un tratto, fosse nuovamente interessata a lavorare con i Pokémon, quando fino a due anni prima preferiva esibirsi in show acquatici, fare l’attrice o la modella. Tuttavia, l’euforia del Varietà presto contagiò anche l’altra sorella, Violet, che si iscrisse alle competizioni appena ne ebbe l’opportunità. E con grande sorpresa di Misty, Violet non era niente male, e amava tutta l’attenzione e l’amore che le masse le rivolgevano. E fin lì non c’era nessun problema, se non fosse che dopo aver vinto la sua seconda Chiave della Principessa Violet aveva iniziato a… montarsi un po’ la testa, a tal punto che Misty cominciava ad esserne irritata e annoiata. Non aveva problemi a prestare i suoi Pokémon a Violet per le competizioni, ma doverla sopportare mentre si vantava delle vittorie ogni giorno ad ogni istante… stava diventando molto irritante, molto in fretta.



E ovviamente, ogni qualvolta le competizioni avevano luogo nella loro città, Misty veniva trascinata da Daisy e Lily per mostrare il suo supporto a Violet. Mentre la primogenita e la terzogenita si prodigavano in un tifo sfegatato per lei, la più giovane si limitava a indossare un sorriso di circostanza, dato che sperava vivamente che qualcuno la buttasse giù dal piedistallo. Erano già al round dell’Esibizione Libera, perciò la vincitrice sarebbe stata annunciata di lì a poco.



Tra la folla, in mezzo agli applausi e alle grida, Misty era l’unica a rimanersene tranquilla, sorreggendosi la testa con la mano e mostrando un’espressione annoiata mentre osservava la presentazione di Violet che usava Staryu, Corsola e Politoed.

Guardando il lato positivo, Misty poteva apprezzare gli accessori che i suoi Pokémon indossavano, erano veramente carini e pareva si stessero divertendo, in più utilizzare i loro attacchi in maniera così creativa le dava buone idee per sviluppare nuove strategie negli scontri alla Palestra. Quello era l’unico modo per sopportare l’intera questione.



WOOOOOOOHH! Vai così Violet, sei grande!” strillò Daisy euforica.

Vincerai, sorella, al cento per cento!” gridò Lily sbracciandosi. Si rivolse poi alla sorella più piccola.

Misty, perché non fai il tifo per Violet?”

Lo sto facendo, anche solo restandomene qui.” rispose la rossa secca. Per enfatizzare il sarcasmo, sventolò una bandieruola con la faccia di sua sorella. “Yay, Violet, yay.”

Incredibile, come fai a non smuoverti con uno spettacolo del genere?” protestò Lily. Non potendo fare molto altro, tornò a fare il tifo per la sorella.

Misty sospirò. Poteva benissimo smuoversi per lo spettacolo, la cosa che non le andava esattamente a genio era il pensiero di quanto insopportabile Violet sarebbe diventata una volta che avesse messo le mani sulla terza Chiave della Principessa. Vincerla le avrebbe dato la possibilità di entrare nella categoria Master, e vincere nell’Arena locale avrebbe comportato un passo da gigante per la sua ancora breve carriera da Pokémon Performer. Per quanto imparziale cercasse di rimanere, doveva ammettere che la ragazza dai capelli blu e i Pokémon stavano facendo un ottimo lavoro, e il gran finale ne era una prova: Staryu e Politoed lanciarono le loro Pistolacqua in movimenti a spirale, che Corsola congelò con un Geloraggio, creando un’imponente scultura al centro del palco. Considerando quanto limitata fosse con Pokémon che avevano specialità Acqua, Violet se la stava cavando niente male.



Fine!” annunciò, mettendosi in posa.

Un’impressionante presentazione da parte di Violet, degna di una delle Sorelle Sensazionali di Celestopoli!” disse la presentatrice. “Avanti, facciamole un grande applauso!”

Il clamore non si fece attendere, il che aveva un senso dato che più di metà platea era composta da spettatori locali che ovviamente l’avrebbero sostenuta incondizionatamente.

L’applauso di Misty era più che altro sarcastico, dato che poteva già intuire, sentendo Violet esclamare “Grazie! Grazie! Voglio bene a tutti voi!” soffiando baci alla folla, che la sorella avrebbe festeggiato tutta la notte e Misty non avrebbe chiuso occhio.



E ora, l’ultima concorrente di oggi. Arrivata dall’altra parte dell’oceano, vincitrice dell’ultimo titolo di Regina di Kalos, si presenta… Serena, da Borgo Bozzetto!” annunciò la presentatrice.

L’ultima partecipante apparve sul palco. Poteva essere vista meglio dai maxischermi: era una ragazza più o meno dell’età di Misty, con lunghi capelli color miele raccolti in una coda e luminosi occhi blu. A Misty piacque lo stile del suo vestito. Ripensandoci, durante la Performance a Tema l’aveva vista competere con quello che pareva un Sylveon, un’evoluzione di Eevee che Misty non aveva mai visto prima ma che giudicava molto bello.

Ora era sul palco con tre Pokémon diversi: una Roselia, un Froslass e un altro di tipo Fuoco, una specie di volpe rossa e gialla che incombeva sulla performer. Misty non riconobbe la specie, fortunatamente gli schermi mostrarono che si trattava di una “Delphox”. Misty immaginò fosse originaria di Kalos.



Eeeeee… INIZIA!”



La musica partì e lo spettacolo iniziò. Serena fece iniziare Roselia con una Petalodanza tutto attorno al palco. Mentre ancora i petali erano a mezz’aria, Delphox usò Psichico per farli fluttuare verso Froslass che eseguì un’elegante piroetta, creando una Polneve per congelarli. Continuando ad usare le capacità psichiche per mantenere i petali in aria, Delphox usò Magifiamma per creare un cerchio di fuoco interno al cerchio di petali, facendolo poi esplodere insieme ad essi, creando una bellissima pioggerella scintillante che brillò sul palco.

Bene, bene, sorella. Sembra che qui ci sia pane per i tuoi denti.” sussurrò Misty, osservando l’esibizione di Serena.

Certo, quella frase poteva essere interpretata in vari modi, ma per Misty, significava che forse, finalmente era arrivato qualcuno che poteva dare a Violet del filo da torcere. Doveva ammetterlo, Serena sembrava davvero sapere il fatto suo, mentre continuava a dirigere i suoi Pokémon sul palco; nonostante il rischio evidente che comportava il lavorare con quelle specifiche specialità (Ghiaccio, Terra e Fuoco) erano così perfettamente sincronizzati che nessun incidente ebbe luogo, nonostante la tangibile traccia d’ansia che aleggiava nella platea. La Performer e i tre Pokémon erano sempre consci di dove fossero gli altri, cosa dovessero fare, come e quando.

Smorfiosi” borbottò Lily, quando vide Roselia e Froslass saltare attraverso dei cerchi infuocati creati da Delphox, lasciandosi dietro scie di petali e neve, e uscendo senza nemmeno una scottatura.

E mentre il gran finale si avvicinava, Roselia fece apparire in mezzo al palco un grosso tronco, con tanti rami ma privo di foglie, e Serena le indicò di cospargerlo di Velenpolvere. Con il suo Magifiamma, ed un controllo che poteva essere definito solo perfetto, Delphox infiammò le particelle tossiche, usando le abilità psichiche per controllare la forma delle fiamme e renderle come foglie dell’albero. Ma non era finita lì: Froslass diede il tocco finale creando una piccola aurora boreale e una nebbiolina leggera alla base dell’albero, per aggiungervi profondità.

Fine!” annunciò Serena mettendosi in posa, con un ampio sorriso stampato in volto.

Se Violet aveva riscosso clamore, Serena ottenne letteralmente un’ovazione. Persino Misty era così impressionata che balzò in piedi ad applaudire, per lo scorno delle sue sorelle che invece si prodigarono in un coro di “buuuuu!”.



Quale incredibile combinazione di elementi, degna di una Regina di Kalos!” dichiarò la presentatrice. “Molte grazie, Serena! E ora, tutte le concorrenti sono invitate a raggiungere il palco, è tempo di decidere chi sia la nostra vincitrice!”

Le altre quattro finaliste, inclusa Violet, si unirono a Serena sul palco. Si misero tutte in fila mentre la presentatrice alzava la Bacchetta per chiedere alla platea di votare tramite la propria. Misty sapeva esattamente per chi non votare, ma a causa della “lealtà di sangue” e dato che tutte e tre le sorelle se ne sarebbero accorte, premette la luce blu per votare Violet.

La maggioranza delle luci che si sollevarono erano blu o rosa (per Serena), con qualche sporadico verde, giallo e rosso per le altre concorrenti. Infine, i risultati vennero annunciati: un impressionante 45% per Violet… che comunque non fu abbastanza in luce del 51% ottenuto da Serena. Il restante 4% si divise tra le altre tre. Dalla sua posizione, Misty non aveva bisogno di fare un gran sforzo di immaginazione per vedere l’espressione scioccata di Violet, riflessa da quelle di Daisy e Lily, e dovette trattenere la risata.

E la vincitrice è… Serena! Congratulazioni!” annunciò la presentatrice mentre la folla, ad eccezione di pochi, esultava per lei.

Ed ecco, prova della tua vittoria, la Chiave della Principessa di Celestopoli!”

La presentatrice, accompagnata da Klefki che trasportava la preziosa Chiave, si avvicinò a Serena per presentargliela non appena il Pokémon l’ebbe lasciata andare. La chiave aveva i bordi in platino, la punta dorata e l’impugnatura era uno zaffiro intagliato a forma di goccia.

Bene, la Chiave della Principessa di Celestopoli è mia!” Serena la sollevò fiera, celebrando la vittoria, mentre Violet pareva avere un conflitto interno, indecisa se piangere o aggredirla per prendersi la Chiave. Come poteva perdere contro una sconosciuta?

Con questo, la competizione si conclude, fan! Ci incontreremo la prossima volta e, a tutte le partecipanti, ricordate di puntare sempre al massimo per diventare vere regine!”

Questo non può essere, dico, Violet ha perso?” Lily disse. “E chi è quella Serena, comunque?”

Non hai sentito?” replicò Misty. “la presentatrice ha detto che ha vinto il titolo di Regina di Kalos. Voglio dire, hey? E’ una veterana.”

Tch, veterana fortunata.” mugugnò Daisy.

Misty sospirò di nuovo. Se loro due erano così indignate, non osava immaginare quanto furiosa sarebbe stata Violet. Se c’era una cosa che la Capopalestra di Celestopoli sapeva bene, era che non c’era vergogna a perdere contro qualcuno con più esperienza. Serena pareva più giovane, ma aveva già un titolo da Regina mentre Violet aveva appena cominciato, perché erano tanto sorprese dal risultato?

Di certo, Misty non si sarebbe lamentata. Voleva qualcuno che facesse una bella doccia di umiltà a sua sorella, e Serena l’aveva fatto. Solo per quello, e per l’incredibile spettacolo messo in piedi dai suoi Pokémon, era valsa la pena sorbirsi tutto il resto.







Poco dopo…



Concluso il Varietà, la massa iniziò lentamente a lasciare l’Arena. Era stato uno show niente male, e gli spettatori erano più che soddisfatti. Per quanto riguardava le concorrenti, alcune accettarono la sconfitta e si ripromisero di migliorare. Altre, tra cui VIolet, non la presero invece molto bene.



Consolati, Violet, è stato uno scarto minimo.” disse Daisy.

Già, la prossima volta vincerai di sicuro.” aggiunse Lily.

E’ così ingiusto!” lamentò l’altra. “Come ha potuto quella ragazzina zuccherosa battermi, pur essendo decisamente meno carina di moi?”

Su, su, andiamo a casa” disse Daisy. “Ti serve solo un’altra Chiave della Principessa, e ci sono un sacco di altri Varietà in cui competere. La prossima volta si innamoreranno tutti di te, sicuro.”

Mentre guardava le sue sorelle guidare una Violet affranta verso l’uscita, Misty si rese conto di essere molto contenta di averne così tante. Non avrebbe retto la pressione di dover addirittura confortare Violet, contando quanto fosse contenta che finalmente qualcuno le avesse strappato il piedistallo da sotto i piedi.

E parlando del diavolo, uscendo intravide nel corridoio la vincitrice, Serena. Era appena uscita dal camerino e indossava abiti più normali, e si stava congratulando coi suoi Pokémon per l’ottimo lavoro svolto. Senza sapere bene perché, Misty si fermò.

Ah, ragazze? Voi andate avanti, io vi raggiungo dopo. Ho intenzione di rimanere ancora un po’.”

Non tardare troppo, ricorda chi deve, insomma, gestire la Palestra.” disse Lily.

Come se potessi dimenticarmi” replicò Misty corrugando la fronte. “Sarò a casa per cena, ok?”

Senza attendere risposta, Misty si incamminò vrso Serena che stava distribuendo ai Pokémon quelle che sembravano essere meringhe di diversi colori, e loro pareva estasiati, divorandole con gusto. Serena aveva cinque Pokémon in totale: il Sylveon, i tre usati nell’esibizione libera e un piccolo essere simile ad un panda, con degli occhiali da sole poggiati sulla testa e una foglia che sporgeva dalla bocca, che pareva un po’ imbronciato, mentre Serena gli accarezzava la testa e gli parlava con tono dolce.

Ecco, ecco, Pancham, avrai la tua occasione la prossima volta. Dovevamo dare l’opportunità anche a Roselia e Froslass di brillare, eh?”

Pan, Pancham” disse il piccoletto, addolcendo l’espressione. Poi si accorse di Misty, e Serena seguì il suo sguardo.

Posso aiutarti?” chiese.

Volevo… congratularmi per la vittoria.” rispose Misty. “E’ stata un’esibizione incredibile, davvero.”

Grazie” Serena si rizzò per parlare faccia a faccia. “Ci siamo esercitati per due settimane, sono contenta ne sia valsa la pena. Tu sei?…”

Oh, perdona la mancanza di maniere. Sono Misty. La Capopalestra di Celestopoli.” protese la mano.

Piacere di conoscerti, Misty” Serena le strinse la mano con fare energetico. A prima vista, sembrava un tipo simpatico. Misty si avviciò un altro po’ per osservare i suoi partner.

I tuoi Pokémon sono davvero belli.” commentò. In particolare, nonostante la sua predilezione per i tipi Acqua, ammirò la pelliccia folta di Delphox, lucida e ben curata.

Grazie. Con questa, abbiamo tutte le Chiavi per entrare nella categoria Master di Kanto, sono molto orgogliosa di loro.” Serena le mostrò contenta il portachiavi con le tre Chiavi. 

D’accordo, gente, è ora di prendersi una più che meritata pausa. E’ stata una lunga giornata.”

Richiamò i Pokémon nelle sfere Poké, rimettendole nella pochette.

Era in procinto di andarsene, ma Misty, vedendo che sarebbe riuscita ad intavolare una conversazione interessante, cercò di farla rimanere un altro po’.

Ti chiami Serena, giusto?”. L’altra annuì. “Sai, hanno aperto una nuova gelateria qui vicino, ti piacerebbe venire con me? Posso offrirti qualcosa.”

Davvero? Sarebbe gentile da parte tua, ma non voglio approfittare…”

Non è un problema” le assicurò Misty. “Sarebbe il mio modo per ringraziarti.” 

Ringraziarmi?” Serena assunse un’espressione confusa.

Una delle concorrenti in finale, forse la ricordi… capelli lunghi, blu scuro.” 

Serena annuì.

Beh, è mia sorella. Credici o no, da quando ha iniziato a partecipare ai Varietà e a vincere si è montata la testa e a volte… insomma, è insopportabile. Davvero, è difficile essere la sorella più piccola.”

Posso solo immaginare.” disse Serena. Essendo figlia unica, in effetti, non aveva idea di come potesse essere.

Che rimanga tra noi, ultimamente ho davvero sperato che qualcuno le insegnasse un po’ di umiltà, per vedere se si dà una calmata.” Misty sorrise. “E poi, come se Arceus avesse ascoltato le mie preghiere, sei arrivata tu.”

Oh, capisco.” Serena annuì di nuovo. Non poté trattenere una risatina, dopotutto un po’ divertente lo era, come situazione.

Allora, che ne dici? Un gelato per celebrare la vittoria? Offro io.” insistette Misty.

Dato che la metti così, sarei maleducata a rifiutare” accettò Serena “Perciò, prego, fai strada. Sono nuova in città.”

Con questo, le due ragazze lasciarono l’Arena, avviandosi al locale. Misty aveva la sensazione di essersi fatta una nuova grande amica. Non aveva idea.







Alla gelateria…



Il nuovo locale era molto pù grande di quanto Serena avesse immaginato, ed era così pieno di gente che mentre Misty entrava per ordinare, lei dovette rimanere ad uno dei tavolini esterni, decorato con parasoli dipinti come sfere Poké, per assicurare loro un posto.

Un paio di minuti più tardi, Misty tornò con due coppe colme di cioccolato e vaniglia, allungandogliene una mentre si sedeva.

Buon appetito” disse Misty, e affondò il cucchiaio.

Mmmh, buono” biascicò Serena dopo averlo assaggiato. “Dovrò ricordarmi di venire qui ogni volta che torno in questa città.”

Mentre mangiavano, Serena si guardò attorno e notò come i tavolini vicini fossero in prevalenza occupati da coppiette. La cosa era un po’ difficile da ignorare, considerando soprattutto il fatto che ogni tanto potevano sentire Su, di’ aaaaahh quando si imboccavano l’un l’altro, arrivando anche a “pulire” le tracce di gelato ai lati della bocca.

Questo posto è molto popolare per gli appuntamenti” spiegò Misty interpretando correttamente la situazione con un’occhiata.

Dev’essere bello, venire in un posto del genere con qualcuno di speciale” concordò Serena, mentre i suoi pensieri andavano ad un ragazzo corvino molto particolare.

Già.” Anche Misty aveva qualcuno molto particolare per la testa. “Che ne dici se iniziassimo a conoscerci un po’? Dimmi qualcosa di te?”

Non c’è molto da dire” rispose la Performer. “Vengo da Borgo Bozzetto, nella regione di Kalos.”

E’ lì che hanno avuto origine i Varietà, giusto?”

Esatto” Serena annuì “Anche se dopo il mio primo anno, ho capito che dovevo imparare, perciò ho deciso di cambiare approccio e tentare come Coordinatrice Pokémon. Ho viaggiato per Hoenn e dopo Sinnoh.”

E com’è andata?” chiese Misty, interessata.

Non male, direi” rispose con modestia Serena “Sono entrata nella Top 4 al Gran Festival di Hoenn, e mi sono classificata seconda a Sinnoh. Non nego che avrei preferito vincere, ma ho fatto del mio meglio e sono soddisfatta. Ne è valsa la pena anche solo per aver fatto esperienza, e dopotutto, è in quelle regioni che ho incontrato Roselia e Froslass.”

Certo, incontrare nuovi Pokémon e fare nuove amicizie vale sempre la pena, ovunque tu vada.” Misty sorrise.

Sono d’accordo. Tutto quello che ho imparato in Hoenn e Sinnoh mi ha aiutato a migliorare le mie presentazioni per quando tentai nuovamente per il titolo di Regina di Kalos. E l’anno scorso ho finalmente avuto successo.”

Congratulazioni anche per quello” disse Misty. “Ma perché hai deciso di venire in Kanto, adesso? I Varietà sono iniziati solo da un anno in questa regione, suppongo tu abbia una ragione particolare.”

Ce l’ho” ammise Serena. “C’è qualcuno qui in Kanto, a cui ho promesso che sarei diventata più forte, e a cui ho detto che sarebbe stato il mio personale obiettivo. Ha sempre lottato per i suoi sogni e non si arrende mai, e mi ha ispirata a seguire il suo esempio facendo lo stesso per i miei. Quando ho saputo che avrebbero indetto Varietà in Kanto, ho pensato che avrebbe potuto vedermi. Voglio che veda quanto sono migliorata dall’ultima volta che l’ho incontrato.”

Misty le rivolse un mezzo sorriso con aria vissuta. Era brava a leggere il tono e il linguaggio del corpo delle persone, e a giudicare dal modo in cui Serena parlava di questa persona, e dal movimento con cui posò la mano su un fiocco blu che aveva sul collare, non ci voleva un genio per capire che parlava di un ragazzo per il quale aveva una cotta.

Non ci volle molto perché Serena si accorgesse della maniera in cui la guardava, e si sentì un po’ a disagio.

Cosa, perché mi guardi in quel modo?”

Andiamo, non fare la finta tonta. E’ palese che si tratta di un ragazzo per cui hai dei sentimenti.”

Serena non replicò, ma il rossore sulle sue guance era già una risposta. Misty decise di non infierire, e tentò di rassicurarla.

Hey, se riesci a fare una presentazione che sia bella anche solo la metà di quella di oggi, l’avrai praticamente in pugno.”

Tu credi?”

Non lo credo, lo so.” Misty le fece l’occhiolino. “Hai talento, Serena, si vede. E ho anche la sensazione che lascerai il segno, come prima Regina di Kanto.”

Grazie, significa molto quello che mi hai detto.” Serena era davvero grata per quelle parole.

Ok, credo sia il tuo turno adesso. Hai detto che sei una Capopalestra, giusto?”

Sì, la Palestra di Celestopoli si specializza coi Pokémon d’acqua, sono cresciuta circondata da loro e li adoro, non hai idea quanto. ”

E’ una cosa dolce.” disse serena.

Anche se prima di diventare Capopalestra ho viaggiato un po’, per farmi le ossa prima di prendere il posto. La Palestra appartiene alla mia famiglia e dato che siamo quattro sorelle, tecnicamente in linea d’eredità ci sarebbero prima loro, ma nessuna delle tre ha mai mostrato un particolare interesse per le battaglie. Preferiscono esibirsi in show acquatici coi Pokémon, e anche se non ho nulla in contrario, hanno trascurato lo scopo principale della Palestra in tal modo che la sua reputazione è crollata in maniera disastrosa.”

E allora che hai fatto?”

Dopo qualche anno di viaggio per fare esperienza, ho ipotizzato che fosse il caso di tornare. E giusto in tempo, direi, la nostra Palestra stava per essere rilevata dalla P.I.C. e ci mancava tanto così che la chiudessero.”

Oh no” esclamò Serena. “Ma alla fine si è risolto tutto, giusto?”

Per fortuna sì. Certe volte viaggiare mi manca, ma la Palestra è casa mia, ed è bello avere un posto in cui tornare.”

Sì, so come ti senti.” Serena annuì, grattando il fondo della coppa col cucchiaio un’ultima volta. “Be’, grazie per il gelato, Misty. E’ stato davvero un piacere parlare con te.”

Il piacere è stato mio” replicò Misty. “Te ne vai di già?”

Devo tornare al Centro Pokémon. Rimarrò in città per un paio di giorni, perciò se vuoi parlare ancora, mi trovi lì.”

Potrei fare un salto, se non ho troppo da fare. Sai, non troppi sfidanti e tutto il resto.”

Certo.” Serena sorrise. “In ogni caso, grazie per l’invito, ci vediamo in giro.”

Ciao…”

Misty la seguì con lo sguardo mentre si allontanava, picchiettando il cucchiaio sulla coppa. Forse ne avrebbe ordinata un’altra.

In un primo impatto, Serena sembrava essere una persona davvero carina, oltre che talentuosa. Inoltre, vi era quella forte determinazione nell’impressionare un ragazzo che le piaceva. Ad alcuni sarebbe potuto sembrare infantile e cliché, ma Misty pensava che fosse ammirevole, dopotutto, lei sapeva molto bene quale fonte di motivazione potesse essere il fare qualcosa non solo per sé, ma anche per qualcun altro.







Un paio di giorni più tardi…



Nei giorni seguenti Misty era così impegnata a battagliare sfidanti alla Palestra che non trovò un attimo libero per visitare Serena.

Quel pomeriggio però la fortuna era dalla sua parte, le sue sorelle avevano programmato uno show acquatico perciò lei era libera. Serena aveva detto che sarebbe rimasta per un po’, perciò con un altro po’ di fortuna l’avrebbe ancora trovata.

Lasciò la bicicletta nel parcheggio e la incatenò, poi trotterellò su per le scale.

Spero di essere in tempo.” borbottò, dandosi mentalmente uno scappellotto per non aver scambiato dei contatti con Serena quando ne aveva l’occasione.

La fortuna era ancora dalla sua parte: alla reception, la vide conversare con l’infermiera Joy, mentre le porgeva quelle che sembravano essere delle scatole.

Emise un sospiro di sollievo: la sua nuova amica non se n’era andata.

Hey, Serena!” chiamò. La Performer si voltò e la vide.

Ah, Misty.” Serena le sorrise. “A quanto pare non è più necessario, infermiera Joy.”

Be’, questo ci semplifica le cose.” Joy recuperò da sotto il bancone le due scatole e Misty notò come fossero ordinatamente decorate, una di loro aveva persino quello che pareva un biglietto.

Misty, sono contenta di vederti. Sei giusto in tempo, stavo per andarmene.”

L’avevo immaginato.” La rossa si grattò la testa. “Che svampita, avrei dovuto darti modo di contattarmi alla gelateria.”

Sarebbe stato conveniente, anche se progettavo di lasciarti un indirizzo qui, nel caso me ne fossi già andata quando avessi avuto il tempo di venire.”

In ogni caso, non credo ci sia niente di male nel farlo adesso. Ah… infermiera Joy, hai niente con cui possa scrivere?”

Certo, ecco… tieni.” estrasse dal grembiule una penna e dei foglietti e glieli porse. La rossa scrisse in fretta e diede il foglietto a Serena, restituendo il materiale e ringraziando.

Il mio numero, e quello della Palestra. Oh, e il mio indirizzo mail, così possiamo rimanere in contatto.”

Grazie, davvero.” Serena ripose il foglietto nella pochette e afferrò le due scatole per darle a Misty. 

In verità anch’io ho qualcosa per te. Volevo ringraziarti come si deve per l’invito alla pasticceria, perciò ho fatto questi per te. In questa scatola c’è una torta e questa ha delle meringhe per i tuoi Pokémon. Mi hai detto che sono Pokémon d’acqua, perciò le ho preparate specificatamente per loro. Spero gli piacciano.”

Oh wow, è davvero gentile da parte tua, grazie.” Misty accettò le scatole con riconoscenza.

Ah, e i miei contatti sono sul biglietto. Ci ho messo anche il mio canale PokéVision, nel caso volessi seguirmi.”

Bella idea, così posso tenermi aggiornata sulle tue attività.”

Bene, infermiera Joy, grazie per tutto, è tempo che vada.” Serena fece un piccolo inchino.

Fai buon viaggio.” rispose l’infermiera con un sorriso.



Uscendo dal Centro Pokémon, Misty decise di accompagnare Serena fino all’uscita della città, per chiaccherare ancora un po’. All’occhio esterno, non sembravano due ragazze che si erano appena conosciute, ma quasi migliori amiche, dal loro atteggiamento affettuoso e allegro.

Lungo la strada, Misty non poté trattenersi dall’assaggiare la torta. Serena le disse di servirsi pure, dopotutto l’aveva fatta per lei.

Mmmmh, è deliziosa” disse la rossa. “Davvero l’hai fatta tu?”

Non vorrei vantarmi, ma me la cavo bene a cucinare.”

Wow, non sarei in grado nemmeno se ne andasse della mia vita.” scherzò Misty. “Chiunque sia il ragazzo che ti piace, sarà davvero fortunato se potrà mangiare così regolarmente.”

Lo spero” disse Serena. “E’ sempre stato goloso, so quanto adori il cibo. In grandi quantità.”

Mi suona familiare” rise Misty. “E parlando di golosi, dovrò tenere questa nascosta dalle mie sorelle. Sono nel mezzo di una delle loro diete e se dovessero anche solo sentirne l’odore non credo riuscirebbero a trattenersi. E poi mi addosserebbero la colpa.”

Serena ridacchiò. Pareva che Misty avesse un rapporto particolare con le sue sorelle. Sembrava essere la mosca bianca della famiglia, da quanto le aveva raccontato.

Be’ qui ti devo lasciare.” disse Misty, una volta raggiunta la periferia della città.

Già, me ne andrò da sola con i miei Pokémon ,dobbiamo prepararci per la competizione finale.” replicò Serena. “Ma prima devo fare un’altra cosa.”

Uh?”

il compleanno di un amico è tra poco, ma sarà lo stesso giorno della competizione, perciò penso che gli farò visita per dargli il mio regalo in anticipo.”

Uh uh, e questo tuo amico… è il ragazzo per cui hai perso la testa?” Misty chiese interessata.

Ah, be’… sì, è lui.” rispose Serena, arrossendo e giocherellando con la punta delle dita. Misty socchiuse gli occhi e le sorrise. Qualcuno qui era davvero infatuato.

In tal caso, ti auguro fortuna sia per la competizione che con il tuo ragazzo.”

Grazie… potrei farti visita quando passo nuovamente di qui.”

Dopo aver scambiato gli ultimi saluti con la sua nuova amica, Misty pedalò verso la Palestra, mentre Serena si incamminò lungo la strada. Era veramente eccitata alla prospettiva di vincere nella regione Kanto. Forse, con un po’ di fortuna, lui l’avrebbe vista in televisone.

Una volta che si fu allontanata dalle ultime case di Celestopoli, estrasse una sfera Poké dalla pochette e richiamò il Pokémon al suo interno.

Viwni a prendere un po’ d’aria.” e la attivò.

Ninja!”

Il Pokémon che emerse era un Greninja, anche se il suo aspetto era un po’ diverso da quello consueto per la sua specie, a causa di alcuni dettagli in rosso e nero sul muso, e un grosso shuriken sul dorso fatto interamente d’acqua.

Serena sorrise. “Sono certa che Ash sarà molto contento di vederti.”

Non sapeva se fosse stato il destino a farle incontrare il Greninja di Ash, ma non si sarebbe lamentata. La rana ninja aveva trascorso gli ultimi quattro o cinque anni a perlustrare ogni angolo della regione Kalos, per eliminare definitivamente ogni traccia rimasta del Team Flare.

Serena aveva la strana sensazione che, una volta completato il suo compito, Greninja fosse venuto a cercare lei di proposito, cosicché l’aiutasse a ricongiungersi con il suo allenatore.

Sarebbe stato quello il suo regalo per Ash. Non aveva alcun dubbio che il ragazzo sarebbe stato felice di ritrovare un amico dopo tanto tempo.







Tre mesi dopo…



Anche se Misty e Serena non si videro più di persona dopo quel giorno, la Performer-Coordinatrice prese l’abitudine di chiamare frequentemente la Palestra per farsi sentire, di solito una o due volte la settimana. Nel frattempo, Misty, inizò a seguire il canale della ragazza per rimanere informata sulle sue attività. Le piacevano molto i suoi video, al punto che stava iniziando a ponderare se aprire un proprio canale o no in futuro.

Ovviamente, il momento clou fu durante il Varietà categoria Master, la competizione finale per il titolo di Regina di Kanto.

Anche se Daisy e Lily appoggiavano Violet al 100% (che dopotutto aveva lavorato sodo per arrivare fin lì), Misty si trovò a tifare per Serena, e ovviamente fu molto soddisfatta quando la tiara venne posata sul capo della sua amica e dei suoi Pokémon.

Certo, Misty non poteva esprimere tale sentimento ad alta voce, casomai Violet si deprimesse ancora di più (“C’è sempre il prossimo anno” l’avevano consolata Daisy e Lily), perciò si limitò ad una chiamata durante la quale espresse tutta la sua felicità, e chiese a Serena di passare per la Palestra qualora ne avesse l’occasione così da potersi congratulare di persona. Serena promise che tempo un paio di settimane sarebbe venuta a trovarla.



Quel giorno, Misty era nel mezzo di una battaglia contro uno degli allenatori che la sfidavano per ottenere la medaglia.

Lo sfidante non aveva nascoso la sua boria per aver già conquistato la sua quinta medaglia regionale, e pareva confidare che il suo team potesse resistere a qualunque cosa la Capopalestra avesse deciso di sottoporlo.

Misty dovette ammetter che non se la cavava male: il suo Elctrobuzz sconfisse Starmie, ma crollò contro Seadra, che poco più tardi mise doppiamente K.O. anche un Luxio, e i due rimasero con un solo Pokémon disponibile.

L’allenatore assunse un’espressione molto soddisfatta quando chiamò il suo Ivysaur, convinto che avrebbe potuto resistere a qualsiasi attacco. Senza dubbio non si aspettava che la Capopalestra tirasse fuori le armi grosse, e ora stava pagando il prezzo per la sua arroganza.

Gyarados, Lanciafiamme!”

ROAAAAAAARR!”

Dopo un possente ruggito e un intenso raggio di fiamme, un Ivysaur mediamente rosolato giacque sconfitto su una delle piattaforme, incapacitato a rialzarsi, e sul lato opposto a Misty l’allenatore se ne stava fermo, stupefatto.

Ivysaur non può continuare! La Capopalestra si aggiudica lo scontro!” annunciò Daisy che fungeva da arbitro.

Non vale! Come ho potuto perdere così?” esclamò l’allenatore, richiamando il povero Pokémon, incredulo.

Tanta roba per un allenatore che si vanta delle sue cinque medaglie regionali.” disse Misty, avvicinandosi a Gyarados per complimentarsi con una piccola pacca sulla testa.

Non finisce qui, tornerò!” promise rosso lo sfidante, pestando i piedi verso l’uscita.

Sa perdere con classe” commentò sarcasica Misty, richiamando Gyarados nella sfera.

Era l’ultimo?” chiese Daisy. “Dovremmo chiudere la Palestra per oggi.”

Sì, direi che ne ho abbastanza anch’io.”

Misty si stiracchiò un po’ le braccia. Magari più tardi sarebbe andata a farsi una nuotata, per rilassarsi, dato che quel giorno aveva affrontato cinque battaglie (e le aveva vinte tutte).

Nel corridoio s’imbatté in Lily, che trasportava la consueta montagna di posta. La maggior parte erano regali e lettere da parte di ammiratori, e stava smistando quelle destinate a lei o alle altre due sorelle.

Hey, tappetto, questa è per te.” Lily le lanciò malamente una busta gialla con il sigillo ufficiale della Lega Pokémon. Solitamente, tutta la posta proveniente dalla Lega era specificatamente indirizzata alla Capopalestra.

Veramente grata” replicò secca Misty, sia per il fatto di essere chiamata tappetto che per il lancio della busta. Tuttavia, la sua irritazione svanì una volta che ne lesse il contenuto.

Nei mesi passati, la Commissione aveva indetto lotterie con vari premi per i Capipalestra e altri membri ufficiali, incluse macchine e moto, premi in denaro, kit storici da allenamento e, come nel caso di Misty, viaggi. Le veniva offerta una vacanza, dentro o fuori Kanto, per tre persone con ogni spesa coperta. Tutto quello che doveva fare era spedire il modulo d’accettazione con il sigillo ufficiale, i suoi dati e quelli delle due persone che avrebbe portato con sé.

La domanda era, chi portare?

Non ci volle molto perché Lily si accorse che qualsiasi cosa dicesse la lettera, stava facendo in modo che la sua sorellina sorridesse come un’idiota. La ragazza dai capelli rosa solitamente non riusciva a trattenersi dal ficcare il naso negli affari della ragazza più giovane, specialmente quando le capitavano cose belle.

Dico, perché sorridi in quel modo?”

Niente” Misty premette velocemente busta e lettera contro il petto per proteggerle.

Non si sorride in quel modo per niente. Cosa ti hanno mandato?” insistette Lily.

Non sono affari tuoi. Me l’ha mandato la Lega, perciò è mio.”

Non essere così cattiva, fammi vedere.” Disse l’altra, pronta a balzarle addosso, ma Misty si ritrasse.

Ho detto no. No, Lily, ho detto no!”

Misty allontanò la mano con la lettera, usando l’altra per tenere Lily lontana. Nonostante fosse la più giovane, Misty era avvezza allo sforzo fisico più delle altre e nonostante gli sforzi, Lily non riusciva a contrastarla. Misty non l’avrebbe permesso, dato che non appena avesse visto il contenuto, Lily avrebbe voluto condividere. E l’idea che avevano le tre sorelle del condividere era Ciò che è tuo è nostro, e ciò che è nostro è nostro.

Fammi vedere, fammi vedere” cantilenava Lily protendendo le braccia.

Ho detto no, smettila!”

Hey, hey, che succede qui?”

A Misty ci volle qualche secondo per rendersi conto che la lettera non era più in mano sua, ma in mano a Daisy.

Daisy ridammela!” strillò Misty, ma come lei era riuscita a tenere Lily lontana, Daisy fece lo stesso con poco sforzo, l’altra sorella colse l’occasione per afferrarla sotto le ascelle così da facilitare le cose alla maggiore. Misty prese a scalciare. “Baro! Lasciami andare!”

Cosa abbiamo qui? Oh, guarda un po’…” gli occhi di Daisy brillarono mentre leggeva ad alta voce.



Congratulazioni, lei è una dei fortunati vincitori della Lotteria Annuale indetta dalla Commissione Lega Pokémon, e il suo premio è una vacanza tutto compreso per tre persone in una località turistica di sua scelta, all’interno o all’esterno della regione Kanto, inclusa la permanenza in hotel e la partenza a bordo della nave da crociera S. S. Anne in partenza dal Porto di Aranciopoli. Incluso nella busta troverà il modulo di accettazione che richiede il sigillo ufficiale della Palestra e le informazione delle tre persone che parteciperanno al viaggio. Il modulo deve essere spedito entro dieci giorni lavorativi dopo aver ricevuto il messaggio affinché sia valido.

Sinceramente, la Segreteria Generale della Commisione Lega Pokémon.



Vacanza pagata? Totalmente pagata? Qualsiasi destinazione? Crociera d lusso?” esclamò Lily lasciando andare Misty e avvicinandosi per vedere coi propri occhi.

Wow, Lily, non credevo fossi in grado di processare così tante informazioni. E tu, ridammi qui.” strappò la lettera dalle mani di Daisy.

Misty, è grandioso!” Lily si trasformò istantaneamente in una bambina che apriva i regali di Natale. “Ti prego porta me, porta me!”

Calmati.” disse Misty. “Il premio è mio e decido io chi portare.”

Aaaaw, non fare la cattiva” piagnucolò Lily. “Hai due altri posti, è così difficile fare contenta la tua sorella grande? E poi, a Violet servirebbe una distrazione del genere dopo il fiasco del Varietà categoria Master.”

Dovevi ricordarmelo?” chiese Misty.

Dopo la competizione, Violet aveva trascorso un’intera settimana col broncio per il fatto che non solo aveva perso, ma aveva perso contro Serena di nuovo, e la cosa le rodeva non poco.

D’altro canto, Misty sentiva che con tutto il duro lavoro che svolgeva alla Palestra si meritava una bella vacanza e non aveva nessuna intenzione di portarsi dietro l’afflitta sorella. Le conveniva assegnare quei due posti in fretta.

Ho già pensato a chi portare” disse in tono fermo. “E mi spiace dire che non è nessuna di voi.”

Eeeeeh? Oh, andiamo, non fare così. Chi altri potresti portare?”

Se dovessi fare una supposizione, direi che il primo della lista è un certo allenatore di Biancavilla” disse Daisy quasi in maniera non intenzionale. Ma Lily afferrò al volo.

Ash? Va bene, Misty può portarsi il fidanzato ma c’è un altro posto ed è mio.”

Per l’ultima volta, Ash non è il mio fidanzato!” Misty arrossì furiosamente, anche se in fondo sperava di non dover dire così. “E che ne è di Violet e del suo bisogno di distrazione?”

Oh, sopravviverà.” replicò Lily. “Avanti, Misty, sii carina con la sorellona e condividi.”

Già. così come voi tre condividete tutto con me” infierì Misty. “No, signorina, nessuna di voi viene con me. Non appena avrò trovato qualcuno per il terzo posto invierò il modulo.”

Misty, sei così crudele!”

In quel momento, il citofono della Palestra suonò, ma con Lily e Misty che discutevano e Daisy che si divertiva a guardarle, fu Violet che andò a rispondere.

Non dell’umore migliore, premette il bottone del Solo Audio prima di parlare, dato che nelle sue condizioni non le importava molto di chi ci fosse dall’altra parte.

Chiunque tu sia, la Palestra è chiusa per oggi. Se sei qui per sfidare, torna domani, cortesemente.”

Non sono qui per sfidare” rispose una voce femminile “sono un’amica di Misty, posso entrare?”

Oh, aspetta un attimo, allora.” Violet si girò per chiamare la sorella. “Hey tappo, hai visite!”

Fai entrare, di’ che sarò lì tra un minuto!” strillò indietro Misty.

Violet si diresse verso la porta per aprire. Si trovò davanti una ragazza dall’aspetto familiare, e la riconobbe in fretta nonostante il diverso abbigliamento. E non era contenta di vederla.

Tu!” esclamò “Cosa ci fai qui? Non mi hai tormentato abbastanza?”

Eh… come?”

Non ne hai avuto abbastanza di umilarmi? Sei venuta a sbattermi la vittoria in faccia?”

Violet, che succede? Ti pare il modo di accogliere i visitatori?” Misty si precipitò all’ingresso.

Tu che dici? Perché sarebbe qui altrimenti?” protestò la ragazza dai capelli blu.

Forse perché è amica mia?” disse Misty, interponendosi tra la sorella e l’altra, come a proteggerla.

Hey, Serena, è bello vederti. Ti prego di perdonare le maniere di mia sorella, le brucia ancora l’aver perso il titolo di Regina di Kanto.”

Figurati…” la Performer fu sollevata dall’arrivo dell’amica in sua difesa.

Un momento, da quand’è che voi due siete pappa e ciccia, esattamente?” chiese Violet un po’ alterata.

Um, dalla prima volta che ti ha sconfitto, in effetti.” Misty si avvicinò per abbracciare forte Serena. “Congratulazioni, sei la Regina di Kanto adesso. Ho visto la tua ultima presentazione con PokéVision, è stata fenomenale.”

Grazie” Serena sorrise. Sciogliendosi dall’abbraccio, estrasse un cestello dalla pochette. “Hey, ho ho portato dei muffin per te e le tue sorelle, e delle meringhe per i tuoi Pokémon.”

Ha, credi di poterci conquistare con dei dolcetti?” sibilò Violet. “Per piacere, per chi ci hai preso?”

Violet, lévati quel broncio.” disse Misty. “Serena, perché non vai in salotto mentre io preparo del té da bere coi muffin? Violet, tu vai con lei e per Arceus, controllati almeno finhcé non vi raggiungo.”

D’accordo, sorellina, agli ordini” rispose Violet secca.

Serena la seguì in salotto. La ragazza le disse di accomodarsi da qualche parte nell’attesa. Cercando di diradare un po’ l’ostilità, Serena estrasse timidamente i muffin e tentò di porgerli a Violet come un’offerta di pace. La secondogenita era un po’ riluttante, ma dato che non erano più a dieta, decise che provarne uno non avrebbe causato mali. Per il sollievo della Performer, i dolci ebbero l’effetto desiderato, dato che Violet ammise quanto fossero buoni e le fece i complimenti quando disse di averli cucinati lei stessa. In ogni caso, Violet mise in chiaro che non l’aveva ancora perdonata per averla sconfitta e Serena dovette accettare la cosa.

Scusate per l’attesa.”

Misty portò con sé un vassoio col servizio da té e le altre due sorelle, che si sedettero mentre Misty sistemava le tazze sul tavolino e iniziava a servire il té, e Serena ne seguì l’esempio iniziando a servire i muffin.

Mantre stava per addentare il suo, però, vide qualcosa sul muro di fronte a sé. Nello specifico, un murale composto di fotografie.

Misty notò il suo sguardo e il muffin intatto.

Qualcosa non va, Serena?”

Quelle foto… ti dispiace se le guardo?” chiese con voce insicura.

Misty rimase un po’ perplessa alla peculiare richiesta, ma non pensò che avrebbe causato mali. Serena, nel frattempo, sapeva di doversi avvicinare per essere sicura. Scrutando da vicino, riconobbe una Misty più piccola, di circa dodici o tredici anni, con i capelli raccolti in una coda laterale. Eppure quello che la sorprese di più fu vedere in quasi tutte le foto anche un ragazzino, più basso di Misty, con disordinati capelli corvini e chiari occhi castani, un cappellino da baseball rosso e bianco e, tratti più particolari di tutti, un Pikachu sulla spalla e dei segni a forma di saetta sugli zigomi.

Poteva essere? Era lui?

Misty… questo ragazzino nelle foto con te…”

Ash? Cos’ha che non va?” chiese Misty, ancora perplessa.

Ash? Il suo cognome, per caso… è Ketchum? E viene da Biancavilla?” Non erano vere domande, Serena conosceva già le risposte.

Sì, come lo sai?” chiese Misty di rimando “Lo conosci?”

Sì, potremmo dire così.” Serena ebbe d’un tratto una brutta sensazione. “Uh, Misty? Ricordi di cosa abbiamo parlato la prima volta che ci siamo incontrate? Di un ragazzo che mi piace?”

Sì, cosa c’entra con…” subito, le rotelle nella testa di Misty presero a girare, e non le ci volle molto per capire la questione.

Mi stai dicendo che -no, non dirmi che, tu… Ash?”

Ancora una volta, il silenzio di Serena fu tutta la risposta di cui Misty aveva bisogno.

Non poteva crederci. E di colpo, tutto acquistò un senso. Il ragazzo di cui Serena parlava, era qualcuno che lottava per i suoi sogni e non si arrendeva mai, qualcuno che l’aveva ispirata a seguire il suo esempio. Proprio come Ash aveva ispirato Misty nel tempo in cui avevano viaggiato insieme, anche se non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce. Serena l’aveva descritto come un goloso senza speranza. E Misty sapeva che, se mai c’era qualcosa che potesse sorpassare i Pokémon nella lista di priorità di Ash, quella cosa era il cibo.

Nel frattempo, il trio delle Sorelle Sensazionali si scambiava occhiate. Non era un segreto per loro quanto orgoglio portasse a Misty l’essere “la migliore amica di Ash Ketchum” , e quanto, nel profondo, lei desiderasse essere qualcosa di più per lui (inutile quante volte lo negasse in pubblico).

Sapevano anche quanto fosse sensibile sull’argomento Ash, e sulla possibilità che ricevesse attenzioni da qualche altro esemplare femmina della specie.

Senza pronunciare una sola parola, le tre intuirono che il messaggio era Voleranno scintille e mazzate, meglio svignarsela mentre possiamo, e lasciarono la stanza alla chetichella.

La Performer ebbe una netta sensazione di gelo, e che rimanere sola con la Capopalestra non fosse la migliore delle idee.

Non avevo idea… che anche tu conoscessi Ash.” disse infine.

Già, lo conosco bene.” replicò la rossa. “Il mondo è più piccolo di quanto pensassi. Perciò, il ragazzo che ami, è Ash?”

Sì, è lui.” Serena si irrigidì un po’. “Quindi anche tu hai viaggiato con lui.”

L’ho incontrato all’inizio del mio percorso come allenatrice. Era un novellino anche lui, allora. Bei tempi.”

Capisco.” sussurrò Serena. Osservando ancora le foto, ebbe l’urgenza di fare quella domanda, nonostante non fosse sicura di voler sentire la risposta.

Misty… tu ed Ash, siete… vicini?”

Quando dici vicini, intendi…vicini vicini?” Misty enfatizzò le ultime parole accompagnandole con un gesto delle dita. La ragazza di Kalos annuì.

Scusa, non volevo impicciarmi, ma ho bisogno di sapere…” Serena arrossì intensamente, incapace di pronunciare le parole. Misty in ogni caso non aveva bisogno di sentirle, poteva immaginarle.

Ci sono due risposte per quella domanda” disse. “Primo, ti dirò, sì. Ash e io siamo vicini. Amici molto stretti.”

Serena tentò di non mostrarlo all’esterno, ma sentì un gran sollievo diramarsi in tutto il corpo. Significava che Misty e Ash non stavano insieme. Tuttavia, la seconda risposta doveva ancora arrivare, e aveva una mezza idea di cosa poteva essere.

E secondo, giusto per essere chiari… be’, credo che senza le mie sorelle in giro possa dirlo. Sì, io… anch’io amo Ash.”

Era fatta. L’aveva ammesso a voce alta, infine. Ed era ironico che le fosse venuto così facile di fronte ad un’altra ragazza che aveva lo stesso interesse per Ash Ketchum.

Scosse la testa. “Senti, che ne dici se prima ci mangiamo i muffin, beviamo il té, e poi ne parliamo con calma? Giusto per essere sicura… che le mie sorelle non stiano origliando. Credo sia una questione molto personale.”

Suona bene” concordò Serena. Nemmeno a lei sarebbe piaciuto essere spiata in quel momento.

Entrambe si accomodarono nuovamente, pronte a ingurgitare i muffin così da poter essere libere di parlare.

Mmmmh, sono fantastici.” asserì Misty dopo un morso ad un muffin al cioccolato con crema alle fragole. “Un giorno dovrai insegnarmi a farli.”

Con piacere. Posso avere un altro po’ di té?”

Sicuro.” Misty prese la teiera e ne versò un po’ nella tazza a Serena, prima di addentare nuovamente il muffin.



Prima finirono i muffin, poi il té, e poi Misty chiese alle sorelle di lasciare la Palestra.

Avevano deciso che sarebbe stata una conversazione privata, e si sarebbero assicurate ce lo fosse.











Un po’ dopo…



Normalmente Daisy, Lily e Violet non si curavano di Misty quando cercava di dar loro indicazioni, ma sapevano che quando di trattava di Ash, incappare nell’ira della sorella più giovane equivaleva al suicidio. Perciò, nessuna di loro si oppose e si affrettarono a lasciare la Palestra. Misty sentì Violet sussurrare a Daisy, mentre uscivano: “E il sangue chi lo pulisce?…”

Misty non si offese molto per il commento. Un po’ di tempo fa, qualche anno addietro… l’idea avrebbe potuto attraversarle la testa. Ma col passare degli anni era cresciuta, maturata, e la ragazzina pronta a saltare addosso a qualsiasi altra che avesse provato ad avvicinarsi al ragazzino era rimasta indietro. Certo questo non impediva a Serena di sentirsi un po’ inquieta, forse in Misty c’era ancora qualche traccia della furia gelosa.

Almeno non era scappata a gambe levate, e una volta che la Palestra fu vuota e silenziosa, una volta che ebbero superato lo shock, erano pronte a raccontarsi le rispettive storie.

Il mondo era davvero piccolo. Chi l’avrebbe detto che entrambe conoscevano e provavano sentimenti per lo stesso ragazzo?



Ok, comincio io, o vuoi cominciare tu?” offrì Misty sedendosi di fronte a Serena.

Puoi chiedere tu per prima, se vuoi” disse Serena timidamente.

Credo che dovremmo cominciare dall’inizio. Come hai conosciuto Ash?”

Oh, dovevamo avere circa… direi cinque o sei anni, credo.” Serena inizò a rievocare. “Mia mamma mi portò a Biancavilla per un campo di addestramento al laboratorio del professor Oak. Ad essere onesta, non volevo nemmeno andare.”

Wow, dev’essere stata dura” commentò Misty “Vai al bello.”

Ci sto arrivando, non mettermi fretta” rispose Serena. “Comunque, quando ci siamo addentrati nella foresta, ho perso di vista il gruppo. Poi un Poliwag è sbucato dai cespugli, mi ha spaventato e sono caduta facendomi male al ginocchio. In quel momento, l’unica cosa che volevo fare era piangere… e poi, è comparso lui.”

Misty non trattenne un sorriso. In una delle sue visite a Biancavilla, Delia le aveva mostrato delle foto di Ash da bambino, ed era adorabile, e Serena aveva avuto l’occasione di vederlo di persona. In verità, era un po’ gelosa di lei perché l’aveva incontrato allora, lei avrebbe dato qualunque cosa per vederlo così.

E’ stato così strano… non mi conosceva nemmeno, ma ha bendato il mio ginocchio col suo fazzoletto senza pensarci due volte e mi ha aiutato a ritrovare il gruppo” continuò Serena. “Non dimenticherò mai quel momento, né le parole che mi disse. Non arrenderti. Lotta fino alla fine.”

Suona decisamente come l’Ash che conosco io” Misty sorrise. “Chi l’avrebbe detto? Quindi anche allora aveva l’abitudine di aiutare gli sconosciuti.”

Lo so. Anni dopo, quando lo vidi in televisione e scoprii che era a Kalos, non potevo crederci. Tutto quello che sapevo era che dovevo ritrovarlo e ringraziarlo come si deve per la sua gentilezza. Non gli avevo nemmeno detto il mio nome, né come rimanere in contatto. Mi sentii così stupida.”

Così hai finito per metterti in viaggio con lui” completò Misty. “Che esperienza è stata?”

Serena sospirò. “La cosa migliore che potesse capitarmi. Ad essere sincera, i primi mesi non avevo idea di cosa volessi. Ero contenta per il solo fatto di essere con lui, ma… col tempo realizzai che qualcosa doveva cambiare. Lui aveva un sogno, un obiettivo chiaro da raggiungere. Capii che dovevo trovarmi un sogno, qualcosa per cui valesse la pena lottare.”

Ed è così che hai iniziato coi Varietà Pokémon” dedusse Misty. “Be’, direi che sei andata alla grande. Prima Regina di Kalos, e adesso Regina di Kanto.”

Tutto grazie a lui, Ash che mi ha dato l’ispirazione” disse Serena gioiosa. “Va bene, ti ho raccontato la mia storia, ora tocca a te.”

Ti chiedo solo di non ridere” la avvertì Misty. “Il mio primo incontro con Ash non potrebbe essere più diverso dal tuo. Che tu ci creda o no, l’ho pescato dal fiume.”

L’hai… pescato? Mi prendi in giro?”

No, sono seria. L’ho letteralmente pescato.” confermò Misty, e la sua espressione disse a Serena che non era uno scherzo.

Ero seduta sulla riva, cercando di catturare qualche Pokémon d’acqua, e all’improvviso qualcosa… abboccò. Ma quando lo tirai fuori, per mio disappunto -allora, eh- era solo una ragazzetto corvino con un Pikachu ferito. Per farla breve, stavano scappando da uno stormo di Spearow selvatici a cui in qualche modo avevano dato fastidio, ed era così disperato che mi rubò la bicicletta.”

Oh, però.” Serena si coprì la bocca con la mano, incerta su cosa pensare. Misty, in ogni caso, non lasciò che si facesse idee sbagliate.

Non pensare male, ti prego. Era all’inizio del viaggio e stava cercando di tenere Pikachu al sicuro. D’altro canto, avrebbe potuto fare in modo che la mia bici non venisse carbonizzata.”

Roteò gli occhi. era strano, rievocare quei momenti con un misto di rabbia e ilarità. “Non lo nego, all’inizio ero davvero arrabbiata con lui. Ma col tempo… inizia a dimenticarmi di usare la bici come scusa per rimanerci insieme.”

Com’era Ash, all’inizio?” Quando Serena l’aveva ritrovato, era già un allenatore esperto. Misty, invece, l’aveva conosciuto quando era un novellino.

Era immaturo, goffo e testardo, e non pensava mai prima di fare qualcosa. Giuro, certe volte l’avrei picchiato.” L’espressione di Misty si addolcì. “Eppure, c’era qualcosa… qualcosa in lui che mi attraeva. Non so se fosse il suo amore per i Pokémon, l’invincibile determinazione del raggiungere i propri obiettivi, o il fatto che nonostante a volte non usasse la testa, il suo cuore era sempre al posto giusto.”

Su quello, entrambe si trovavano d’accordo. Anche se avevano conosciuto Ash in momenti diversi della sua vita, c’era qualcosa che non potevano negare. Se c’era una sola caratteristica di Ash che trovavano attraente, era il suo essere empatico, disposto ad aiutare gli altri con tutto se stesso senza aspettarsi nulla in cambio, umani e Pokémon che fossero. E una valida concorrente era la determinazione, il coraggio che aveva ispirato entrambe.

Dev’essere stato divertente” mormorò Serena.

Sì, lo ammetto. Anche tutti i guai che abbiamo passato ora sono bei ricordi” disse Misty. “Forse è per quello che dirgli arrivederci è stato così difficile.”

Mi trovi d’accordo.”

Misty se ne rimase in silenzio per un po’ prima di continuare, mentre Serena aspettava, ascoltava.

Serena, credi nel destino?”

Destino?”

La prima volta che ci siamo separati, ho detto ad Ash che aver preso all’amo lui e Pikachu è stata una coincidenza. Ma Ash mi disse che lui non pensava fosse stata una coincidenza. Secondo lui, forse eravamo destinati ad incontrarci ed essere amici.”

E’ strano che tu lo dica, perché anch’io la penso in questo modo” Serena annuì. “Nemmeno io credo sia stata una coincidenza incontrare Ash al campo.”

Forse qulcun altro le avrebbe deifinte coincidenze o casualità, ma per loro non lo erano affatto. Il Fato aveva messo Ash sul cammino di entrambe per una ragione, e nessuna delle due poteva immaginare quali sarebbero state le loro vite se non avessero mai incontrato il ragazzo.

Gli hai mai detto quello che provi?” chiese Serena per rompere il silenzio scomodo.

Misty sospirò. “Non ho il coraggio di farlo” ammise, vergognandosi un po’. “Se c’è una cosa di me che non mi piace, è che trovo molto, molto difficile parlare dei miei sentimenti. Perlomeno quando si tratta di Ash. Quello che mi conforta, in qualche modo, è pensare che in fondo lui lo sa, e non c’è bisogno che io dica nulla.”

Non credo che dovresti darlo per scontato” disse Serena. “Se non puoi dirlo con le parole, dev’esserci pure un altro modo.”

Del tipo? Piazzarmi davanti a lui e dargli un bacio?” buttò lì Misty.

Perché no? Dopotutto io-” Serena tacque e si coprì la bocca con la mano, realizzando che dire una cosa del genere sarebbe stato quantomento rischioso. Ma Misty aveva capito, e aveva socchiuso gli occhi.

Serena… cosa savi per dire, esattamente?”

Serena deglutì, incerta su cosa rispondere sotto lo sguardo glaciale della rossa.

Non dirmi che… hai baciato Ash?!”

La Performer sentì un brivido gelido lungo la schiena. L’occhiata di Misty era veramente paurosa e non c’era scampo nel mentire. Congiungendo le mani e serrando gli occhi, decise di dire tutto e pregare di non essere uccisa sul posto.

Non sulla bocca, lo giuro! Non sulla bocca!” esclamò.

Se ne rimase immobile, come ad attendere che Misty le balzasse addosso o la cacciasse via, ma dopo qualche secondo di silenzio, aprì gli occhi e colse l’espressione enigmatica della rossa.

Rilassati, non ti caverò gli occhi.”

Serena abbassò le mani nonostante il tono non fosse dei più concilianti.

Non sulla bocca, uh? Ma allora…”

E’ stato quando ci siamo salutati all’aereoporto di Kalos” si affrettò a spiegare Serena. “Dopo che il nostro viaggio era giunto al termine, decisi di tentare la sorte in Hoenn. ma quando mi avviai agli ascensori… non potevo lasciarlo così. Sapevo che non ci saremmo rivisti per tanto tempo, e che non avrei potuto avere un’altra chance. Perciò gli sono corsa incontro…”

“… e l’hai baciato?” concluse Misty. Serena arrossì nel ricordare, ma proseguì imperterrita.

Per quanto mi piacerebbe, non ruberei un bacio sulle labbra ad Ash se non fossi sicura al cento per cento che ricambierebbe” asserì. “Anche se, ci sono andata vicino. Se qualcuno ci avesse visto da dietro, non avrebbe notato la differenza. Ma al momento non m’importava. Non m’importava se non sentiva le stesse cose. Volevo esprimere i miei sentimenti, e quanto fossi riconoscente per tutto quello che aveva fatto per me.”

Cavolo, quella sì che è stata una mossa rischiosa” osservò Misty. “Sono invidiosa, non sarei mai stat in grado di fare una cosa del genere.”

Non puoi essere seria.”

No, davvero” Misty scosse la testa. “Sei riuscita ad essere sincera con te stessa e con lui, alla fine. Io non ci sono mai stata in grado. Ti sei guadagnata il mio rispetto, Serena, anche se mentirei se dicessi che non sono contenta tu non l’abbia baciato sulla bocca.”

Ti assicuro che soffocare l’impulso non è stato facile” disse Serena. “Ma sai, non potevo farlo, non era giusto. Quindi… posso essere certa che non cercherai di strangolarmi?”

Un tempo, avrei fatto proprio quello” replicò Misty in tono secco. “Sarò schietta, anche se una parte di me è contenta che tu non l’abbia propriamente baciato, un’altra è indignata dal fatto che comunque l’hai baciato in qualche modo.”

Mi dispiace, ma… puoi biasimarmi?” chiese serena, cercando di non farsi intimidire. Troppo.

No, ed è questo il problema. Non potrei anche se lo volessi” Misty finalmente si rilassò.

Quando viaggiavamo insieme, ero gelosa di Ash anche se non eravamo, insomma, insieme. Ogni qualvolta un’altra cercava di avvicinarlo facevo in modo che invece lei se ne andasse. Ma con te… con te è diverso.”

Perché dici così?” Serena non capiva.

Serena, mi piaci” disse Misty con sincerità. “Sei una ragazza simpatica, una delle persone più dolci che abbia mai incontrato. Non posso darti contro solo perché ti sei affezionata ad Ash per le stesse ragioni per cui l’ho fatto io. Sarebbe meschino se ti impedissi di avere la tua occasione.”

Sono felice che la pensi così” Serena sorrise. “Anche tu mi piaci, e mi dispiacerebbe un sacco se dovessimo, ecco…”

Senti, mettiamo le cose in prospettiva.” disse Misty. “E’ chiaro che siamo interessate entrambe allo stesso ragazzo. Ciò significa, ovviamente, che prima o poi diventeremo rivali. Tuttavia, questo non significa che al di fuori del competere per le attenzioni di Ash, non possiamo essere amiche.”

Direi di sì, ma…”

Lascia che ti chieda un’altra cosa. Che progetti hai, ora che hai vinto il titolo di Regina di Kanto?”

Oh, pensavo di prendermi una pausa. Andare da qualche parte e farmi una vacanza.” La Performer le scoccò un’occhiata. “Ma cos’ha a che fare con tutto questo?”

Ma è perfetto” esclamò Misty. “Ora che sei qui, puoi aiutarmi. Vedi, poco fa ho ricevuto una lettera dalla Lega Pokémon. A quanto pare, ho vinto una vacanza per tre persone in una destinazione a mia scelta. Le mie sorelle non mi lasceranno mai in pace finché non le porterò con me, ma se tu prendi uno dei posti, tutti i problemi saranno risolti.”

Mi stai invitando?” chiese Serena stupita. “E’ così carino da parte tua, ma hai detto che ci sono tre posti, sarebbe… aspetta, stai pensando quello che sto pensando?”

Misty annuì in risposta.

Pensala come un’onesta competizione tra me e te” disse. “Se portiamo Ash, possiamo trascorrere del tempo insieme. E forse, con un po’ di fortuna… potremmo fare in modo che scelga una di noi due. Cosa ne dici?”

Serena si prese del tempo per pensarci su. A primo impatto non sembrava una cattiva idea, ma davvero voleva competere con Misty per l’affetto di Ash? Non c’era il rischio di rovinare la loro amicizia una volta che Ash avesse scelto? E cosa avrebbe pensato Ash di tutto questo? Certo, al momento non era presente per esprimere la propria opinione, ma Serena aveva come l’impressione che Misty non gli avrebbe comunque dato molto peso.

Ciononostante, basandosi sul tempo che avevano trascorso insieme, Serena poteva intuire che Misty non aveva cattive intenzioni, e non sembrava giusto sprecare una così generosa offerta. Soprattutto dato che aveva davvero bisogno di una vacanza.

In ogni caso, nella possibilità che accettasse, c’erano alcune cose da mettere in chiaro.

A delle condizioni, però” disse infine la Performer-Coordinatrice, una volta presa la sua decisione. “Se questa sarà una competizione leale, penso ci siano alcuni limiti da porre.”

Ti ascolto” disse Misty.

Possiamo tentare di avvicinare Ash, ma non provare a baciarlo. Qualsiasi altro contatto, abbracci, tenere per mano, è accettabile. Ok?”

Va bene, è giusto” replicò Misty. “No baci, tutto il resto vale. Altro?”

Se una di noi vuole passare del tempo da sola con Ash, l’altra deve rispettarlo. No spiare, no sabotare, niente del genere. E dobbiamo promettere che non faremo nessuna avance senza che l’altra lo sappia. D’accordo?”

Sicuro, deve esserci una forma di fiducia” rispose la rossa. “D’accordo, ma non dobbiamo nemmeno abusare di quel tempo. Per un po’ va bene, ma non, tipo, per un giorno intero.”

Chiaro.” Serena annuì. “C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?”

Adesso che mi ci fai pensare, sì” disse Misty. “Se per una qualsiasi ragione incappiamo in qualcun’altra che dimostra un… certo interesse per Ash, lavoreremo insieme per allontanarla.”

Perché?” Serena era confusa. Misty era disposta a dare una possibilità a lei, ma non ad altre?

Vedila così” spiegò Misty. “Se io non posso avere Ash, voglio almeno essere sicura che non cada tra le braccia della persona sbagliata. Che stia con qualcuna di cui mi fido, qualcuna che lo renderà felice.”

Misty strinse forte le mani di Serena. Il messaggio era chiaro, e Serena non impiegò molto a capire il concetto. In fondo, loro conoscevano Ash meglio di qualsiasi altra ragazza, e data la natura di Ash, la possibilità che cadesse tra le grinfie della persona sbagliata era molto reale. Poteva suonare un po’ egoista da parte loro, ma essendo Ash… be’, Ash, sarebbe stato per il meglio. Serena non era una persna particolarmente diretta o aggressiva, e avere Misty come alleata le sarebbe tornato a favore. La Capopalestra aveva una migliore idea su come allontanare altre potenziali rivali, perciò sarebbe stato meglio per entrambe essere dalla stessa parte.

Non possiamo lasciare Ash a una qualsiasi, eh?” chiese Misty.

No, certo che no” ammise Serena. “In questo caso, hai il mio completo supporto.”

Mi fa piacere sentirtelo dire” Misty sorrise. “E ora, la cosa più importante. Una volte che Ash avrà fatto la sua scelta, chiunque sarà, quella che dovrà rassegnarsi ad essere solo un’amica darà tutto il suo sostegno all’altra e accetterà l’amore tra di loro. Ed entrambe saremo sempre presenti per lui, ad ogni costo.”

Certamente” concordò Serena. “L’importante è che lui sia felice. A prescindere da chi rimarrà al suo fianco.”

Suggelliamo il patto, allora?” Misty sollevò il mignolo e senza esitare Serena vi intrecciò il suo.

Prometti?”

Prometto.”



Ora rimaneva solo una cosa da fare. Chiamare Ash e offrirgli il viaggio. Tutto il resto l’avrebbero lasciato in mano al destino.







Nel frattempo a Biancavilla…



Il sole stava tramontando dietro le montagne che circondavano la cittadina. Anche se cittadina forse non ra più il termine adatto: negli ultimi anni, si era espansa fino a poter essere considerata, di lì a poco, una vera e propria metropoli. e la ragione era il nuovo Parco Lotta sorto due anni prima che attirava allenatori da ogni dove.

In quel momento, il suo Asso e proprietario, un ragazzo nei primi venti dai disordinati capelli corvini se ne tornava a casa dopo una lunga giornata di lavoro con un Pikachu sulla spalla.

Ah, che giornata” Ash Ketchum entrò e Pikachu saltò dalla sua spalla sul pavimento. “Mamma, sono a casa!”

La cena sarò pronta tra pochi minuti!” sentì la voce di Delia provenire dalla cucina. Il profumo del cibo non fece che aumentare il suo appetito.

Ash salì le scale fino alla sua camera, dove si levò le scarpe e si gettò sul letto, seguito a ruota da un esausto Pikachu.

Il suo lavoro era estenuante, ma ne valeva la pena. Anni a viaggiare da una regione all’altra gli avevano fatto apprezzare il tempo a casa, e per non trascurare il suo allenamento e l’esperienza acquisita, aveva deciso di accettare l’offerta di Scott e diventare un Asso Lotta. Così, venne iniziata la costruizione del Parco Lotta di Biancavilla. Ma a differenza degli altri Parchi, il suo fungeva anche da Palestra per gli allenatori che desideravano sconfiggere la Lega Indigo. 

Tutto questo lavoro aveva procurato un non indifferente profitto per Ash e sua madre, permettendo loro di espandere la casa e il ristorante di Delia. Normalmente, il suo lavoro consisteva nell’accettare sfide da allenatori che volevano conquistare la medaglia della Palestra, e solo sporadicamente combatteva per il Simbolo del Parco Lotta. Quegli scontri erano le uniche occasioni in cui richiamava i suoi Pokémon più forti e sfoggiava tutte le sue capacità, ed erano riprese e mostrate alla TV locale. Lo scontro di quel giorno era stato tra i più duri avuti finora.

A parte tutto, però, Ash sentiva il bisogno di prendersi una pausa. Certo, dirigere il Parco era un lavoro eccellente che permetteva a lui e ai suoi Pokémon di rimanere in perfetta forma, e il profitto non era certo indifferente, ma dopo un po’, Ash aveva iniziato a sentire un po’ di nostalgia per i viaggi in compagnia dei suoi amici. Non che volesse imbarcarsi in un’altro viaggio in giro per le regioni, ma magari prendersi un paio di settimane per recuperare le forze.

E mentre si arrovellava, il suono squillante di una chiamata lo riscosse.

Ash, rispondi! Non posso allontanarmi da qui!” chiamò Delia.

Arrivo!” Il ragazzo balzò in piedi e volò giù dalle scale, precipitandosi in soggiorno dove intravide, brillanti sullo schermo, le parole:“Chiamata: Palestra di Celestopoli”

Ash sorrise. Ultimamente era stato così occupato che non aveva avuto tempo per nessuno dei suoi amici.

Residenza Ketchum, parla Ash” disse accendendo il proiettore.

Ciao, Ash, è tanto che non ci vediamo.”Una ragazza comparve sullo schermo, ma non era quella che Ash si aspettava.

Serena?” si riprese in fretta dalla sorpresa. “Come mai chiami da Celestopoli?”

Misty mi ha dato il permesso. Non è giusto, a me non hai mai dato un numero per chiamarti.”mise un piccolo broncio.

Scusa, io non…” in effetti, pochi dei suoi amici avevano il numero di casa: la maggior parte doveva cercarlo al Parco e non sempre era presente. Si ripromise di rimediare.

Non mi hai risposto, però. Come mai sei a Celestopoli?”

E’ passata a salutarmi, ti dispiace così tanto?”Un’altra voce femminile rispose, e Ash la riconobbe come Misty. La ragazza comparve al fianco di Serena un attimo dopo.“Come va, Ash? Troppo occupato al Parco?”

Un po’” ammise. “Oggi ho dovuto consegnare il primo Simbolo da quando l’ho aperto, devo migliorare.”

Non sei cambiato per niente”commentò Misty.“Ash, volevamo chiederti se per quest’estate hai piani.”

Piani?”

Di sicuro non hai intenzione di rimanertene sempre chiuso in quel Parco. Devi uscire a prendere un po’ d’aria ogni tanto.”

Curioso, stavo proprio pensando di prendermi una vacanza.”

Oh”Misty sorrise“Allora è perfetto, non se d’accordo, Serena?”

Ash era un po’ confuso. La Performer di Kalos annuì e gli sorrise.

Senti, Ash, avremmo un picoolo favore da chiederti.”

Sicuro…”

A quanto pare, ho recentemente vinto un premio, una vacanza per tre persone, ma le mie sorelle insistono perché le porti con me, e io non voglio portarle con me” disse con tono irritato.

Se non trovo qualcuno che prenda il terzo posto disponibile, diventeranno ancora più insopportabili.”

Io ho già accettato”intervenne Serena“Se vieni, saremo in tre. Che ne pensi?”

Ash dovette pensarci su. Misty e Serena gli stavano proponendo di andare in vacanza con loro, loro tre soli. Da un lato, non era una cattiva idea.

Ma Ash era consapevole che entrambe desideravano qualcosa da lui. Era contento di averle come amiche, ma nessuna delle due era stata particolarmente sottile con le proprie intenzioni romantiche. E il fatto che il tempo fose stato fìgeneroso con loro, trasformandole in due attraenti giovani donne, non semplificava le cose. Perché aveva come la sensazione che ci fosse qualcosa sotto?

Siete sicure?” chiese “Non ci sono doppi fini in tutto questo, vero?”

Per favore, Ash, che vai a pensare”replicò Misty con la sua migliore faccia da poker“Non c’è niente di male nel volersi divertire un po’ tra amici, dico bene?”

Dici bene”confermò Serena.

Tra l’altro, gli altri nostri amici in comune sono tutti occupati”aggiunse Misty. Era vero, per quanto strano sembrasse, Misty se n’era assicurata in caso Ash facesse domande.

Seriamente, non voglio portarmi dietro le mie sorelle. Mi merito un po’ di pace.”

Immagino di sì” Ash non poteva confutare tale affermazione. Misty era sembrata così afflitta quando si erano dovuti separare.

Va bene, avete vinto. Dove e quando?”

Se mando una risposta oggi, la nave partirà da Aranciopoli tra due settimane”disse Misty“Fortunatamente ho già le informazioni di te che mi servono, e Serena mi ha dato le sue, perciò non resta che scegliere la destinazione. Magari tu hai qualche idea?”

No, se è il tuo premio, credo sia giusto che scelga tu dove andare.”

Va bene”disse Misty“Ci incontreremo ad Aranciopoli tra due settimane. Se conosci la strada, due settimane dovrebbero bastarti per arrivare.”

Cosa dovrebbe significare questo?” Ash aggrottò la fronte.

Già lo sai”Misty gli fece l’occhiolino con fare seducente“Ammetterai che se non fosse stato per noi, ti saresti ritrovato in mezzo al deserto più di una volta.”

Hey!”

Sono d’accordo con lei, Ash”aggunse Serena“Senza offesa, ma Misty ha ragione, il tuo senso dell’orientamento lascia un po’ a desiderare.”

Non dire così, non è così terribile.” Ash si ritenne molto offeso. “Sentite, mi serviranno un paio di giorni per chiudere il Parco e fare i bagagli.”

Prenditi il tempo che ti serve, ma ricorda, due settimane. Sei già legato a noi.”Misty chiaramente disse l’ultima parte con l’intenzione di darle un doppio tono per irritarlo. Ma Ash, essendo Ash, non colse.

Non ti perdoneremo se non ti presenterai.”

Hey, mi è mai capitato di non manetere una promessa?” replicò Ash.

Le due ragazze si scambiarono un’occhiata complice, ma non seppero rispondere, in quanto non era una domanda ma un fatto appurato.

Ci vediamo allora, fai il bravo, Ash”disse Serena.

Cia’!”esclamò Misty sventolando la mano prima di riattaccare.

Chiusa la comunicazione, Ash se ne rimase fermo a pensare. Prendersi una vacanza con le sue due migliori amiche? Era un’idea niente male, eppura non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che quelle due tramassero qualcosa. Oltre al fatto che di colpo, parevano amiche per la pelle. Quand’era successo?

Aveva così tante domande da fare, quando le avesse finalmente viste.

Ash, cena in tavola!” chiamò Delia. E in quel momento esatto, lo stomaco di Ash diede un sordo brontolìo.

C’era una cosa che negli anni non era mai cambiata per Ash Ketchum: non riusciva a pensare con uno stomaco vuoto, e dato che era ora di cena, risolse che aveva un sacco di tempo per riflettere dopo che avesse mangiato. Pikachu era ancora di sopra, perciò si avviò per recuperarlo. Nell’andare, vide Delia e Mimey preparare la tavola. Aveva un sacco di cose da raccontare loro.

Non poteva immaginare le vacanze indimenticabili e intense che si prospettavano.





Note della traduttrice: Non essendo molto pratica del fandom, ho cercato informazioni per quanto riguarda le traduzioni di nomi particolari (ad esempio Ice Beam = Geloraggio) sul sito Pokémon Central Wiki. Chiedo venia per eventuali pasticci, ma EmaBixx dovrebbe averli pazientemente corretti tutti (anima buona).

L’autore, Fox McCloude, intende questa oneshot come un prologo. Non so se la storia effettiva verrà mai tradotta, in ogni caso ci vorrà del tempo essendo l’autore impegnato con altri lavori e io con un’altra long in fase di traduzione.

Nel caso qualcuno desideri avere i propri lavori tradotti e diffusi, mi trova qui:

http://glhollow.weebly.com


   
 
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