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Autore: Angel_Auro    11/09/2017    2 recensioni
- Secondo me hai paura di salirci. -
...
- Scommettiamo? -
Questo one-shot ha vinto il primo premio in un concorso con tema le Pretty Cure.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Ira, Rikka Ishikawa/Cure Diamond
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Forbidden


E' una calda serata d'estate e come tutti i veri predatori Ira si trova semplicemente vicino a qualche giostra, in cerca della preda perfetta per scatenare un po' di panico in quella noiosa fiera umana piena di sorrisi, musica, felicità, coppiette...

- Bleah! -

Gli scappa spontaneamente quel verso carico di disprezzo mentre con la coda dell'occhio trova ciò per cui è venuto. Il suo solito sorriso sfrontato è veloce a comparire sul suo volto. In pochi istanti é pronto ad estrarre un cuore che ha in sé il seme della corruzione, gli basta solo sollevare la mano e stendere il braccio, conscio del fatto che in quella stradina nascosta e deserta nessuno possa vederlo. Solo quel movimento occorre per trasformare la festa in dolore.

Vi è solo una piccola falla: una figura dallo strano colore blu compare all'improvviso, occupando tutto il suo campo visivo. La sorpresa dovuta a quel contatto fatto di sguardi, gli fa perdere velocemente l´equilibro. L´impatto al suolo è immediato, così come il dolore alla testa ed alle natiche. Ormai ha già capito chi è gli è andato contro.

- TU! -

- DIAMOND! -

La sorpresa è chiaramente reciproca, entrambe le voci si fondono finché non torna un silenzio ovattato, carico di quella che parrebbe tensione.

- Che cosa ci fai qui, Ira? -

Rikka è la prima a spezzare l´imbarazzo che si manifesta con un rossore appena notabile sulle guance di entrambi. Ella si muove leggiadra, così da poter osservare con più accuratezza il servitore del re Jikochu. Lo sguardo che gli regala, però, è tutto fuorché felice: le iridi azzurre sono cariche di sospetto.

- Certo che sei fastidiosa, eh! Abbassa la voce. -

I palmi delle mani si spostano fulminei sulle orecchie, mentre lo sguardo scivola velocemente su un punto indefinito di quel posto, sfuggendo dalla Pretty Cure. Ne cerca un contatto indiretto, con occhiate fatte di sottecchi e sempre con la speranza che lei non lo becchi. Eppure, le iridi dorate si perdono per una frazione di secondo in più ad osservare il vestito azzurro che la Pretty Cure indossa. Un indumento semplice, stretto sotto il seno con un cinturino sottile e dotato di una gonna che le arriva appena sopra le ginocchia. Il cuore di Ira perde un battito, la paura di essere colto in fragranza lo porta ad arrossire per l´imbarazzo improvviso.

- Rispondimi! Non starai cercando di evocare un altro dei tuoi cosi, vero? -

All'assenza di un ulteriore risposta di Ira la ragazza è quasi certa di aver centrato il punto.

- Oh non rompere Diamond. -

Si ostina a chiamarla con il nome da eroina, preferendo fare lo sbruffone ed evitare il suo sguardo, come se il solo cercare di avere della confidenza maggiore con lei fosse un tabù. Si alza di scatto, voltandole immediatamente le spalle mentre brontola qualcosa di incomprensibile. Il cuore batte velocemente, la tensione è palpabile. Deglutisce a vuoto, mentre il corpo ruota per mostrarle il fianco ed allungare il braccio nella direzione di lei. La mano si porge in sua direzione. Silenzioso è l'invito che le porge per aiutarla ad alzarsi.

Stavolta solo le guance di Rikka a colorarsi di un tenue rosa. Inizialmente restia a fidarsi, finisce comunque per accettare l´invito. Le mani si uniscono, le dita si intrecciano, provocando una calda e piacevole sensazione all'altezza del petto di entrambi. Il ricordo di quando lui l´ha chiamata Angelo si fa vivo nella mente della Pretty Cure, il cuore inizia ad accelerare i battiti come se fosse impazzito.

È Ira ad interrompere il momento, lasciandola andare poco dopo averla sollevata. Un movimento frettoloso che spinge la mano a nascondersi nella tasca della felpa insieme alla gemella, come se si fosse appena scottata. Non dice nulla, mentre lentamente torna a voltarsi, pronto a sparire e scomparire nel nulla come ha sempre fatto.

È solo un peso inaspettato all'altezza del braccio a costringerlo a fermarsi. Si blocca, abbassando il viso in direzione della ragazzina che pare furente.

- Oh non pensare nemmeno di svignartela! -

- Cosa?! Io sono libero di andarmene come e quando mi pare! -

- Non è assolutamente vero! Ora verrai con me così potrò tenerti d'occhio! -

I loro schiamazzi si sentono fino al chiosco dello zucchero filato poco distante e riescono ad attirare l'attenzione di alcuni passanti. Molti rivolgono loro degli sguardi incuriositi, che costringono la giovane a zittirsi improvvisamente. Abbassa lo sguardo, avverte le gote accaldarsi ma cerca di non attirare ulteriormente l´interesse altrui. E ci sarebbe anche riuscita, se non fosse per Ira ed il suo non stare mai in silenzio.

- Te lo scordi mocciosa! Al massimo sei tu che vieni con me, così sono sicuro che non intralcerai di nuovo i miei piani! -

Risponde di getto, rendendosi conto troppo tardi di essersi tirato la zappa sui piedi da solo. La lingua sciocca contro il palato in un gesto puramente seccato, mentre lo sguardo si sposta rapidamente su un punto indefinito di quel luogo. Disinteressato ad osservare quel che realmente caratterizza il Parco di Divertimenti e più propenso a trovare riparo dagli occhi azzurri di Rikka che sente intensamente sul proprio corpo.
- Bene, ora che siamo d'accordo in marcia! -
Sono le parole della Pretty Cure a farlo sbuffare subito dopo, ed ella si premura anche di non lasciargli il tempo di fare qualsiasi altra cosa. La piccola e delicata mano di Rikka afferra malamente il colletto viola della giacca del compagno, facendogli perdere momentaneamente l´equilibrio. Quest'ultimo viene riacquisito quasi subito e viene seguito da uno strattone che costringe Diamond a lasciare la presa.

- Non sono un cane! -

Ringhia sommessamente, facendo voltare la ragazza verso di lui. Rikka però non sembra badare alle sue parole. Il ragazzo storce il naso, corrugando le sopracciglia e sollevando il mento, guardandola dall'alto in basso in attesa di spiegazioni. Sono le piccole alette da pipistrello che spuntano dietro le orecchie del giovane ad aver attirato l´attenzione di Diamond e lui se ne rende conto quando ella allunga le mani per afferrarle. Sono la sua prontezza di riflessi a salvarlo dalla tortura che quella piccola umana malefica avrebbe riservato alle sue tenere alette. E poi doveva essere lui il cattivo? Ma andiamo!

- Che ti salta in mente?! -

- Ma sono vere? Me lo chiedo da sempre..-

- Certo che lo sono! -

- Non ti credo, fammele toccare per il bene della scienza. -

Ad un passo avanti di lei corrisponde ad uno indietro di lui.

- Prima devi passare sul mio cadavere. -

E' lesto Ira a girarsi e cercare la fuga in mezzo alla folla che anima la via tra le bancarelle piene di dolciumi, souvenir e pupazzi di ogni dimensione. Per poco la Pretty Cure non lo perde di vista sul serio! Sgomita e si fa largo tra la gente chiedendo cortesemente scusa più volte, finché dopo un lungo tratto non riesce ad afferrare nuovamente il servitore del re Jikochu per il colletto della giacca viola.

Il grido che Ira stava per lanciare muore all'interno della sua gola, risultando inudibile a chiunque. Gli occhi dorati sono pronti a scattare furenti sulla Pretty Cure, se non fosse per le urla sopra la sua testa che gli fanno sollevare lo sguardo. Un gruppo di persone, comodamente seduto all'interno di vagoni semi-aperti, sfreccia a tutta velocità su una serie intricata di rotaie sospese nel vuoto.
La rabbia lascia spazio ad un ghigno malevolo accompagnato da uno sguardo carico di sfida.

- Secondo me hai paura di salirci. -

- No. -

- Si. -

- Scommettiamo? -

- Ok. Ma se vinco… -

- Cosa..? -

Alla domanda non segue risposta. Il silenzio che viene lasciato è peggio delle suspense che seguono ogni episodio di una serie tv. Entrambi si dirigono verso la fila che precede l´entrata alla giostra.
- Se vinco io.. Accarezzerò quelle alette! -

Sibila Rikka, la prima ad accomodarsi in quello stretto carrellino colorato. Si tortura le mani, osservando nervosamente il sedile davanti a sé.

- Se hai paura puoi dirlo anche subito. -

La schernisce il ragazzo con il solito sorriso sfrontato. È solo dopo aver tirato una lunga occhiata assassina ad un altro ragazzo, che stava provando ad accaparrarsi il SUO posto accanto a Rikka, che si lascia andare sul sedile al fianco della Pretty Cure.

- Te lo puoi sognare, non ho paura. -

Rikka evita giusto di guardarlo male temendo di mostrare quanto effettivamente l'ansia stia prendendo il sopravvento. Combatteva mostri, salvava la città, ma la coraggiosa Diamond non era mai stata su una di quelle giostre.

- Se lo dici tu... -

Le protezioni si abbassano, mettendo fine al discorso tra i due. Un rumore metallico annuncia la partenza e, lentamente, il carrellino comincia la sua salita verso la prima vetta del percorso, nei quali sono compresi anche i giri della morte. Pigramente il carrellino sale, mettendosi in una posizione semiverticale, facendo così percepire a Rikka tutta la pressione dell'aria sullo stomaco. Cerca di tenere gli occhi aperti, obbligandosi a non guardare giù ed a pensare ad altro.

Quando il carrellino si inclina in avanti, iniziando a percorrere le rotaie ad una velocità impressionante, le sembra di star cadendo nel vuoto. Il cuore le batte talmente forte nel petto che sembra la stia minacciando di evadere dalla cassa toracica. Le labbra si schiudono e la giovane non può fare a meno di unire le proprie grida terrorizzate a quelle degli altri passeggeri. Solo Ira ascolta con gioia quelle urla di panico, nemmeno fossero una meravigliosa sinfonia per le sue orecchie.
Un sorriso sornione gli illumina in volto, facendo intendere quanto egli sia perfettamente a suo agio in quella situazione, nonostante i continui giri della morte e le discese in picchiata.

Alla fine del giro, la Pretty Cure è completamente in balia di una forte nausea che le impedisce di alzarsi dal suo sedile.

- Su alzati, Diamond! -

Sbotta Ira in un primo momento, senza rendersi conto di quanto la giovane sia diventata pallida.
- Ohi...! -

È appena la vede che si allarma. Le mani si posano sulle spalle, scuotendola appena. Gli addetti alla giostra intimano ai due di scendere, dunque il Servitore del Male si accinge a sollevare di peso la ragazza, prendendola in braccio come se fosse una principessa.
Avverte il corpo della ragazza tremare tra le mani, mentre lui la conduce con sé lontano da quella giostra, dirigendosi verso una panchina libera su cui alla fine lascia sedere la Pretty Cure.
È poco dopo che la nausea di Diamond lascia spazio all'imbarazzo.
- G.. Graz..! -
Non conclude la frase, Ira non glielo permette. Le dita del ragazzo le sollevano il mento, mantenendolo in una stretta salda ma non eccessiva. Gli occhi azzurri incontrano quelli dorati del Servitore del Male. Quel contatto di sguardi dura un solo attimo. Le palpebre vanno a celare le iridi ambrate agli occhi della Pretty Cure, mentre Ira si china in avanti per unire le loro labbra in un bacio.
Il bacio, inizialmente delicato e casto, diventa più intraprendente con il passare dei secondi. Una calda sensazione pervade il petto di entrambi fino a quando il bacio, durato forse fin troppo per il cuore di Ira che aveva iniziato a battere all'impazzata, viene interrotto dal ragazzo stesso.
Gli occhi dorati scrutano il volto arrossato di Rikka, mentre le dita allentano la presa sul suo mento. Le labbra si avvicinano nuovamente al suo volto, ma stavolta a cadere preda d´esse è solo il suo orecchio sinistro.
- Ho vinto. -

Una semplice constatazione sussurrata con una leggera malizia. Sogghigna nel vedere come la ragazza si in preda ad un altro tipo di panico, chiusa in un silenzio che potrebbe significare qualsiasi cosa.
Ira socchiude le labbra, come se fosse pronto a dire qualcosa.

- Rikkaaaaaaaaa!! -

Le improvvise voci di Mana e delle altre Pretty Cure si fanno sentire al posto di quella del Servitore del Male, vivide e squillanti come sempre. Rikka pare riprendere velocemente carica. Si alza in piedi, voltandosi e mostrando i palmi alle compagne come se quello fosse un segno di resa. Balbetta qualcosa di incomprensibile, dando un´occhiata dietro di sé.
Cerca Ira con lo sguardo, nel tentativo di inventarsi una scusa plausibile per cui loro due, due nemici, potessero trovarsi seduti l´uno affianco all´altro, presi a scambiarsi attenzioni. Tuttavia, quando si volta, il vuoto ha preso il posto di Ira. Sparito in un colpo di vento che gli accarezza la guancia e le scompiglia lievemente i capelli, portandosi via il proibito sapore delle labbra di Rikka.
 



Questo One-Shot ha vinto il primo premio nel Fan Fiction Contest del Pretty Cure Paradise 

L'idea di scrivere questa fan fiction è nata da un desiderio di dare finalmente sfogo ad una Ship alla quale io tengo particolarmente, quella fra Ira e Rikka!! Il contest a cui ho partecipato è stato un po' ciò che mi ha spinto alla fine a mettermi lì seriamente a scrivere perché si hanno sempre tante belle idee ma metterle su carta/word è sempre un altro paio di maniche.
Un ringraziamento particolare va alla mia migliore amica @GlanzenderMond, senza di lei non so come avrei fatto a scrivere qualcosa di senso compiuto senza perdermi via in filmini mentali dimenticando la grammatica italiana!!
Questa ship è una cosa che coltiviamo insieme dal momento stesso in cui è uscita la serie delle DokiDoki Pretty Cure, spero di dare soddisfazione ad altri che trovano quest'accoppiata adorabile ahaha
"Forbidden" lo dedico a lei quindi e a tutti quelli che come noi hanno aspettato solo il momento di vedere Ira e Diamond finalmente in un momento romantico e forse anche piuttosto divertente in certi punti!
Ringrazio già da adesso chi mai dedicherà a questa storiella qualche parola in una recensione, mi farebbe davvero piacere avere un riscontro dal pubblico anche per mie idee future.
Alla prossima e grazie,
          Angel.
   
 
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