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Autore: piccola_Calliope    11/09/2017    4 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Noi non ci meritiamo 

POV. RICCARDO

Esco dal locale furioso, nemmeno saluto Andrea, ho bisogno di chiudermi in camera mia ed elaborare tutto quello che è appena successo.
Fiamma spesso mi ha criticato, mi ha dato del indeciso, dell'immaturo, ma oggi lei cosa ha fatto? Lei gioca sempre con me. Si lei gioca, finge di non vedermi, mi considera come una poltroncina libera e poi prende a strusciarsi su un altro...Ma non è finita qui! No Fiamma fa sempre quello che vuole....E conclude questa già meravigliosa serata con una frase che mi colpisce al centro del petto, si lì dove credevo che non si potesse anzi che io non potessi sentire nulla...
Se solo ripenso ai suoi occhi e alla sua voce sprezzante, nel urlarmi contro quel ''tu non sei nessuno'' mi sento piegare in due dalla fitta di dolore.
Stringo i pugni, sono pronto a colpire il muro quando sento la voce di una ragazza...
-Amico ti romperai la mano-mi volto e mi trovo accanto una ragazza dal abitino blu elettrico.
Mi avvicino a lei.
-Uno non sono amico tuo e due non sono cazzi tuoi quello che faccio!-sbotto acido, era già fin troppo nervoso per sentire anche questa qui.
-Che ti è successo? Ti ha lasciato la ragazza?-chiede lei ridendo.
Io la osservo meglio, mi sembra di averla vista a scuola, forse nella classe di Emanuele, bassina, brunetta, occhi azzurri, una ragazza molto semplice, non salta di sicuro subito all'occhio, ma è carina.
-Io se fossi in te mi consolerei con due birrette dai spaccarsi la mano per una-sbuffa divertita.
-Qualche altro consiglio?-domando alzando un sopracciglio.
-Potresti metterti a confidarti con una sconosciuta, sai mi hanno detto che aiuta parecchio, la sconosciuta qui presente mica ti giudica-mi sorride e si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ha un sorriso molto dolce.
-Cosi non mi giudicheresti?-le domando.
Lei annuisce io scoppio a ridere.
-Guarda lì c'è una panchina, potremmo parlare io e te tranquilli-mi indica una panchina non lontano da noi.
-Come mai tutto questo interesse?-chiedo osservandola attentamente.
-Hai un qualche mezzo a due o tre o quattro o anche cinque ruote?-chiede ridendo.
-Ho un mezzo a due ruote-le rispondo.
-Ecco vedi allora potremmo usare la pratica del baratto, la conosci no?-chiede e io annuisco.-Ecco tu ti confidi con me, ti sfoghi, mi racconti tutti i problemi che hai con la tua pollastrella e in cambia mi dai un passaggio, perchè vedi io sono venuta qui con un'amica, ma questa ha trovato un tizio e io adesso non so proprio come tornare a casa-mi dice.
Io scoppio a ridere di gusto.
-Te l'hanno mai detto che sei strana?-le chiedo ridendo ancora.
-Guarda che a scuola neanche di te dicono che sei tanto normale-afferma.
-Allora sai chi sono-le regalo un sorrisetto malizioso.
-Un pallone gonfiato senza dubbio-sbuffa.
-Hey piccoletta potrei lasciarti senza mezzo a due ruote-le do un buffetto sul nasino a patata.
-Che non sia mai, forza vieni e raccontami i tuoi problemi Riccardo Gucci-mi prende per mano e mi trascina fino alla panchina.
Io mi perdo nel osservare quella mano stretta alla mia.
E' assurdo come questa ragazza si sia presa confidenza e come io l'abbia lasciata fare.
-Allora cosa ti affligge?-mi domanda sorridendo ancora.
-Non sei una sconosciuta, andiamo nella stessa scuola, il discorsetto che mi hai fatto prima non vale-le dico.
-Il mio primo bacio è stato uno schifo-afferma sospirando.
-Come scusa?-chiedo stupefatto.
-Ti racconto qualcosa di mio cosi ti invoglio a parlare-mi dice come se fosse ovvio.
Io scoppio a ridere di nuovo.
-Vuoi parlarmi davvero del tuo primo bacio?-non riesco a smettere di ridere.
-Se vuoi posso raccontarti la mia prima volta, no nemmeno quella è stata un granchè, ti svelo un segreto quello lì non sapeva proprio dove mettere le mani-afferma scocciata.
-Poco soddisfacente quindi?-chiedo ridendo con le lacrime.
-Poco soddisfacente? Tesoro ho dovuto aspettare la terza volta per avere qualcosa di almeno simile ad un orgasmo-afferma indignata.
Io ormai non riesco a fermare le mie risate.
-Mi fa piacere farti ridere tanto Riccardo Gucci-dice e mi fa l'occhiolino.
Cerco di darmi un contegno.
-Vai in classe con Emanuele?-le domando,
-Secondo me lui c'è l'ha piccolo-mi dice.
Io riprendo a ridere.
-Sono Ramona e si vado in classe con Emanuele-mi porge la mano.
-E' un immenso piacere conoscerti Ramona-le sorrido e le stringo la mano e non mento questa ragazzetta è totalmente fuori di testa, ma molto simpatica, di sicuro unica nel suo genere.
-Adesso che conosci parecchie cose di me vuoi dirmi cosa ti ha spinto a volerti quasi spaccare una mano?-mi chiede.
Io ripenso a Fiamma, Ramona con il suo straparlare era riuscita totalmente a distarmi.
Mi metto ad osservare un punto di fronte a noi.
-Il sorriso è svanito-afferma.
-Tu lo eviteresti quello che ti piace? Lo provocheresti?-chiedo.
-Dipende che cosa ha fatto quello che mi piace per farmi reagire cosi, noi donne spesso e volentieri abbiamo dei comportamenti di conseguenza a quelli di voi maschietti, cosa hai combinato?-mi chiede.
-Non le ho proprio detto, però le ho fatto capire che per il momento non voglio una relazione seria-dico.
-Solo sesso?-domanda.
-Niente sesso-rispondo.
-Verginella?-domanda sorpresa.
-Ma tu sei sempre cosi sfacciata?-chiedo ridendo.
-Anche voi maschietti lo siete-risponde alzando le spalle.
-Infatti noi maschietti, non è una cosa di tutti i giorni sentire parlare una ragazza in maniera cosi esplicita-le dico.
-Ti crea problemi? Ho urtato la tua sensibilità Gucci?-domanda ridendo.
-Assolutamente no-le sorrido.
-Meraviglioso allora-sorride soddisfatta.
-Vieni ti porto a casa-mi alzo.
-Ma non ti sei ancora sfogato-si lamenta.
-Però mi sono fatto due gran belle risate e ti posso assicurare che è molto meglio-le faccio l'occhiolino.
-Se ti accontenti di cosi poco Gucci, fammi vedere il tuo mezzo a due ruote su-si alza anche lei.
Arrivati di fronte a casa sua, lei scende dal motorino, mi restituisce il casco, si sistema il vestito e i capelli, poi prende ad osservarmi.
-Come ci salutiamo?-mi domanda.
-Come vuoi che ti saluti?-riprendo a ridere, Ramona è davvero buffissima.
-Stretta di mano?-chiede porgendomi la mano.
Io afferro il mio cellulare.
-Lasciami il tuo numero-le sorrido.
-Fermi tutti Riccardo Gucci vuole il numero di Ramona Grossi?-chiede sorpresa.
-Mi stai simpatica-le dico come se fosse ovvio.
-E la tua verginella non sarebbe contraria?-mi chiede.
-Non chiamarla cosi-la ammonisco, non mi piace questo sopranome.
Lei mi sorride, afferra il mio cellulare e mi segna il numero.
-Ci si vede in giro allora?-chiedo.
-Ci vediamo lunedì a scuola Gucci-mi fa l'occhiolino e poi entra in casa.

POV. FIAMMA
Durante il tragitto in auto non faccio altro che piangere...
Arrivate di fronte casa mia, Carlotta ferma l'auto e prende ad osservarmi.
-Avrei voluto spaccargli la faccia-afferma dura.
Io non so che dire, lascio libero sfogo alle mie lacrime.
Sento un peso sul cuore, qualcosa mai sentito in vita mia, la sensazione di aver perso tutto.
-Hey tesoro-Carlotta mi stringe la mano.
Io la guardo negli occhi e lei immediatamente mi abbraccia.
-Resti con me?- le domando in un sussurro.
-Certo-mi sorride dolcemente.
Arrivate in camera mia io mi siedo sul letto, Carlotta si prende cura di me, mi strucca e mi fa indossare il pigiama.
Ci mettiamo nel mio lettino uno accanto all'altra di fianco, a causa dello spazio ristretto.
-Fiamma vorrei che mi parlassi, non riesco a vederti cosi-mi carezza la spalla.
-Semplicemente non so che dire-le rispondo.
-Come ti senti? Cosa ti passa per la testa?-chiede.
-Mi fa male Carlotta-sospiro.
-Si è stato terribilmente offensivo-afferma di nuovo con quel tono duro.
-Non mi hanno fatto male solo le parole, per quanto siano offensive, per quanto sia viscido dirlo ad una donna, so che lui non le pensa, era arrabbiato con me, si è difeso, non significa che io lo stia giustificando, però lui si è difeso-affermo.
-Mi stai dicendo che te le sei cercate quelle parole di merda?-Carlotta alza la voce.
-Carlotta ci sono i miei nell'altra camera-la ammonisco.-E comunque Riccardo ha sbagliato, mi ha offeso, come donna mi sono sentita ferita, ma lui l'ha fatto proprio per ferirmi perchè io per prima l'ho ferito-spiego.
-Io non ti capisco Fiamma-afferma la mia migliore amica.
Io scendo dal letto e vado a mettermi di fronte alla finestra, le lacrime non mi hanno lasciato nemmeno per un secondo.
-Noi non ci meritiamo-sussurro.
-Che significa?-domanda Carlotta.
Io sospiro e prendo a giocare con una paperella di peluche.
-Significa che io e lui litighiamo dal primo secondo in cui ci siamo visti, significa che c'è una fortissima attrazione, ma è un fuoco di paglia, si spegnerà-dico e un singhiozzo più forte degli altri echeggia nella camera.
-Tesoro forse è meglio se riposi-Carlotta sorridendo mi indica il letto.
Io la raggiungo e mi riaccomodo sul letto.
-Io non riesco a vivermi questa cosa serenamente, non riesco a prenderla alla giornata, ho tanti limiti e il suo modo di fare mi mette altri mille paletti e io purtroppo so di metterli a lui, noi non ci capiamo, per quello è più facile venirci contro, urlarci e farci i dispetti, siamo più bravi a farci male-stringo il mio cuscino.
-Fiamma-Carlotta mi richiama e io mi volto ad osservarla, è serissima.
-Che c'è?-chiedo.
-Mi dispiace averti spinto spesso tra le sue braccia, se sapevo che sarebbe finita cosi, con te in lacrime non l'avrei mai fatto, sei come una sorella per me, voglio vederti felice-mi asciuga con una carezza una lacrima.-Tesoro forse è meglio se ti allontani definitivamente da uno come Riccardo-mi dice.
-Lo sapevo già-affermo amareggiata tra le lacrime.
-Ferma questa storia prima che possa ferirti ulteriormente-mi stringe ancora una volta la mano.
-Provo a dormire-le faccio un sorriso tirato e mi volto dall'altro lato.
Carlotta poco dopo si addormenta, io mi alzo e mi sistemo di nuovo accanto alla finestra, le lacrime finalmente sono cessate, è vero io e Riccardo non cozziamo, lui non è abituato a relazionarsi e io non riesco a vivermi la cosa alla giornata con spensieratezza, non riesco a godermi di quei venti minuti di serenità che mi regala, perchè alla fine di quelli si parla, solo di venti fottuti minuti di serenità, per il resto siamo un continuo urlarci contro, ci facciamo solo male, ci insultiamo e facciamo uscire ognuno di noi il peggio dell'altro.
Intorno alle 10:00 del mattino seguente, mentre Carlotta è ancora addormentata nel mio letto, si spalanca la porta della camera e compare Andrea.
-Sei stata una bambina-afferma duro il mio migliore amico.
Carlotta salta in aria e lui la vede, la osserva interdetto.
-Non sapevo ci fossi tu-adesso Andrea è in imbarazzo.
-Che risveglio di merda-borbotta la mia migliore amica.
-Carlotta scusami-Andrea è rossissimo.
-Andrea cosa devi dirmi?-sbuffo io, ero già stanca di quella giornata.
Lui si volta e mi osserva in silenzio.
-Perchè hai pianto?-chiede.
-Perchè ha pianto?-Carlotta alza la voce.-Il tuo nuovo amichetto è un pezzo di merda-adesso la mia migliore amica è completamente sveglia.
-Fiamma tu l'hai provocato, era fuori di sè-dice il biondo.
-Andrea le ha dato della ragazza facile-Carlotta è furiosa.
-Che ha fatto?-adesso anche Andrea alza la voce e proietta i suoi occhioni azzurri nei miei.
-Lei ci stava solo giocando con quello lì, ok forse non doveva ma cazzo...-Carlotta sbuffa.
-Fiamma perchè non parli?-domanda Andrea.
Io mi siedo sul letto.
-Tesoro hai due occhiaie terribili, ma hai dormito?-Carlotta mi carezza la spalla.
-Chiuderò ogni rapporto con Riccardo-sospiro.
-In realtà io credo che dovreste parlarne, si è vero ti ha detto una cosa tremenda, io ti giuro che gliela farò pagare-Andrea si inginocchia davanti a me e stringe le mie mani nelle sue.-Però lui era arrabbiato, tu eri arrabbiata, dovreste provare a venirvi incontro-mi dice.
-Per avere quanto? Due minuti di tregua e poi riprendere a scannarci?-chiedo.
-Piccola avete due caratteri forti, non è facile-continua il mio migliore amico.
-Andrea ho passato un'intera notte a piangere, io non riesco a vivere questa cosa come forse vorrebbe lui, non riesco a prenderla cosi come viene, io voglio certezze e lui non sa darmele, noi ci facciamo male, lui mi fa male e io voglio stare bene, voglio tornare ad essere serena esattamente come prima di conoscerlo-dico.
-E' una saggia decisione-conclude Carlotta dietro di me.
Andrea mi fissa in silenzio.
-Forse non sei d'accordo ma io ho scelto di far cosi-affermo e sento gli occhi di nuovo pizzicare.
Andrea si alza e apre le braccia.
-Vieni qui piccola-mi sorride.
Io non me lo faccio ripetere due volte, mi fiondo nelle braccia del mio migliore amico e scoppio nell'ennesimo pianto.

POV. ANDREA
Fiamma è sempre stata una ragazza allegra e frizzante, Fiamma è una di quelle persone che sorride nonostante tutto, in questi anni l'ho sempre ammirata, ha sempre dimostrato d'esser forte, raramente si permette di crollare ed oggi lei è crollata, ciò mi fa capire che Riccardo conti non poco per lei, certo non lo ama, non ci sono i presupposti ma lui in poco è diventato davvero importante per lei e io non posso permettere a quest'ultimo di distruggere la mia migliore amica.
Mi reco nel baretto in cui tempo fa avevo incontrato Riccardo, lui mi aveva detto di abitare in quella zona, cosi ottenute le informazioni arrivo di fronte casa Gucci.
E' davvero una villetta, molto elegante, suono il campanello e davanti al portone compare, un adorabile ragazzetta dai capelli tra il rosso e il castano.
-Chi sei?-mi chiede.
-Ciao sei la sorella di Riccardo?-domando, lei annuisce.-Io sono Andrea un suo compagno di classe, avrei urgentemente bisogno di parlargli, è in casa? Potresti dirgli di raggiungermi?-le sorrido
-Non vuoi entrare?-mi domanda cordiale.
-Dì a Riccardo che ci facciamo due passi-affermo.
Qualche minuto dopo Riccardo mi raggiunge.
-Scusa ieri sono andato via senza nemmeno salutarti-afferma.
-Non dovresti scusarti con me-gli dico.
Lui mi osserva per un istante in silenzio.
-Ti ha mandato la tua amica?-chiede amareggiato.
-Facciamo due passi-gli do una pacca sulla spalla.
-Fiamma continua a dimostrarmi la sua sproporzionata maturità-sbotta.
-Non mi ha mandato lei Riccardo-gli dico.
-Sei venuto di tua spontanea volontà allora, vuoi picchiarmi?-mi domanda ridendo.
-Come ti comporterai con lei adesso?-domando serio.
Si arresta e stringe i pugni.
-Fiamma è uno di quegli uragani distruttivi-afferma.
-Tu sei distruttivo per lei-gli rispondo.
-Ok le parole che ho utilizzato sono state pesanti-ammette.
-Riccardo Fiamma vuole chiudere ogni rapporto con te-gli comunico, lui deve capire a cosa sta andando incontro.
-Che significa scusa?-domanda interdetto.
-Quello che hai appena sentito, Fiamma ti escluderà dalla sua vita-ripeto.
Si passa nervosamente una mano fra i capelli.
-Lei mi ha provocato! Per quello l'ho insultata, si ok ho usato parole davvero di merda, sono stato volgare, ho sbagliato cazzo lo so...-si innervosisce.
-Lei sa che le tue parole sono state una conseguenza-gli dico.
-E perchè vuole allontanarsi da me?-il suo tono si incrina.
-Perchè ha bisogno di certezze-gli spiego.
Riccardo scoppia a ridere.
-Vuole che urli davanti a tutti che è la mia ragazza?-chiede.
-Lei vuole sapere quanto conta per te, non vuole gesti plateali-cerco di farlo ragionare.
-No lei vuole semplicemente imporsi nella mia vita-afferma.
-Allora se per te è un problema, lasciala andare-proietto i miei occhi nei suoi.
-Andrea lei vuole troppo da me-mi risponde.
-E tu cosa vuoi da lei?-gli chiedo.
Lui tace.
-Sei in grado di lasciarla andare e non intrometterti mai più?-insisto.
Lui si accende una sigaretta e continua a non rispondermi.
-Fiamma purtroppo è bianco o nero, o tutto o niente, lei non ti vede come un amico, lei è attratta da te e forse vuole troppo è vero, ma Fiamma è stata presa in giro in passato, è stata malamente lasciata, ha sofferto, Fiamma ha paura, Fiamma vuole sentirsi certa al 100% , non puoi farle una colpa e lei non la fa a te, sa che sei un tipo particolare, uno che non ha mai avuto una ragazza, uno che ha sempre avuto pochi legami e sceglie di allontanarti perchè non vuole stare male e a suo modo non vuole fare male a te, poiché questo vostro litigare prima o poi vi porterà a distruggervi-gli dico e cerco di fargli capire il pensiero della mia migliore amica.
-Ha scelto per tutti e due-afferma.
-No Riccardo tu puoi ancora scegliere, puoi andare da lei e parlarle a cuore aperto, rassicurarla dove lei ha bisogno e fidarti ciecamente di lei, puoi scegliere se fare parte ancora della sua vita-gli dico.
Io spero che faccia qualcosa...Però si sa a volte certe speranze sono vane.
-Mi va bene la sua decisione-afferma accendendosi un'altra sigaretta.
-Uscirai dalla sua vita?-chiedo.
-Ci farà bene-mi dà una pacca sulla spalla.
-Riccardo non ti permetterò di tornare indietro, non ti permetterò di ferirla ancora, lei non dovrà versare nessun altra lacrima per te, rispetto la tua decisione, vuoi uscire dalla sua vita? Perfetto! Sappi però che non ti farò rientrare ! Io non ti farò rientrare nella sua vita, Fiamma potrà anche cedere ma io ti metterò i bastoni fra le ruote e farò di tutto per allontanarla da te, lei si merita accanto qualcuno di deciso e io non ti sto imponendo di andare da lei, perchè la tua faccia da coglione in questo momento me lo sto urlando che vorresti essere da lei, ma l'orgoglio e la paura ti fanno stare qui! Io per la mia migliore amica pretendo un uomo con le palle, buona domenica-detto questo gli do un buffetto sul viso e mi allontano.
-Andrea-mi richiama.
Io mi volto.
-Fiamma è fortunata ad averti-mi sorride.
Afferro il mio cellulare e invio un messaggio...

POV. FIAMMA
Il mattino seguente il mio umore è pessimo, non solo è lunedi, non solo sarò interrogata in fisica, ma rivedrò Riccardo.
Dovrò impormi di non considerarlo, di non rivolgergli la parola, di non cedere a nulla, nemmeno ad una provocazione.
Arrivo a scuola e parcheggio la mia auto al solito posto, dove lì trovo Emanuele.
-Emanuele-gli sorrido.
-Hey-appena gli sono vicina mi carezza il viso.
-Tutto bene?-chiedo.
-Io si ma immagino tu no-continua a carezzarmi il viso.
-Ho avuto periodi migliori-sospiro.
-Non voglio inferire ma io ti avevo detto che Riccardo non era fatto apposta per te-mi dice.
-Come sai tutte queste cose?-gli chiedo.
-Andrea ieri mi ha mandato un messaggio-mi comunica.
Immagino che Andrea abbia fatto questo per il mio bene, dev'esser andato a parlare con Riccardo, sicuramente lui gli avrà detto qualcosa che possa ferirmi ancora ed ecco che è intervenuto, spingendo Emanuele ad avvicinarsi. Forse nemmeno Riccardo mi vuole più nella sua vita, si è stufato della ragazzetta difficile.
-Puoi contare su di me Fiamma-mi carezza il viso di nuovo.
Quelle carezze sono cosi diverse da quelle di Riccardo...
Io di slancio abbraccio Emanuele, ho bisogno di sentirmi protetta, ho bisogno di sentire calore da parte di qualcuno che non è sempre pronto a ferirmi.
-Hey piccioncini-compare dietro di noi Carlotta.
-Carlotta-roteo gli occhi.
Emanuele invece le sorride calorosamente.
-Pronta per l'interrogazione di fisica?-mi chiede mentre saliamo le scale che ci condurranno in classe.
-Si infierisci pure-sbuffo.
-Hai problemi in fisica? Potrei darti qualche ripetizione, me la cavo-mi sorride dolcemente Emanuele.
-Che idea grandiosa-esulta Carlotta, anche lei fa di tutto per spingermi verso Emanuele proprio perchè ha capito che Riccardo non fa per me, però questa consapevolezza non mi rende di certo felice.
-Quando vuoi eh-Emanuele mi fa l'occhiolino.
-Vedremo-gli sorrido.
-Io vado in classe adesso, buona giornata-Emanuele mi bacia la guancia.
-Che ragazzo carino, proprio carino-afferma sorridendo Carlotta.
-Carlotta smettila-sbuffo.
Non possono di certo impormi il prossimo ragazzo che mi interesserà.
-Fiamma hai il laccio della scarpa sciolto-mi dice Carlotta.
Io mi abbasso per sistemarlo, quando un uragano mi stravolge, mi spinge a cadere per terra e lui su di me, riconosco il suo profumo...
Riccardo Gucci.
Il mio cuore prende a battere come un forsennato.
Bel modo di evitarlo davvero, io sdraiata per terra nel corridoio di scuola con lui sopra di me e una sua mano sotto la testa, quando diavolo l'ha messa? In effetti ha attutito il colpo.
Lui mi guarda negli occhi e io mi sciolgo come neve al solo, Riccardo in quei due giorni mi era mancato.
Lui mi sorride e il mio cuore fa le capriole.
Un suo pollice prende a sfiorarmi la guancia.
I nostri occhi sono incatenati.
-Gattina ti stai mangiando i capelli-sussurra Riccardo spostando con una carezza i capelli dalle mia labbra, però una volta tolti i capelli riprende a carezzarmi le labbra, le sue carezze sono cosi dolci e mi era mancate come l'acqua nel deserto.
Rendiamoci conto siamo stesi sul corridoio della scuola e lui mi carezza le labbra, ma nessuno dei due si sposta, ipnotizzati totalmente.
Io fosse per me potrei morire anche qui...Mi ha chiamato gattina con il suo sorriso dolcissimo.
Sto per alzare una mano per carezzargli il viso...
-Gucci che ingiustizia però! A me sabato hai dato solo una stretta di mano su questa qui ti sei spalmato addosso nel corridoio di scuola-sbuffa una vocetta.
-Ramona-Riccardo si stacca da me.
Fine della magia.
Carlotta mi aiuta ad alzarmi, io mi volto e vedo Riccardo allontanarsi con una brunetta occhi azzurri.
-E quella chi è?-chiedo.
-Fiamma te la posso dire una cosa?-mi domanda la mia migliore amica.
-Che c'è?-chiedo non staccando gli occhi dalla brunetta che carezza il braccio di Riccardo.
-Riccardo è proprio cotto-alle sue parole mi volto verso di lei.
-Di quella?-domando alzando notevolmente la voce.
Carlotta scoppia a ridere.
-Idiota di te, cotto di te, dovevate vedervi, eravate perfetti uno sull'altra a sorridervi e a guardarvi con gli occhi a cuoricino-sorride Carlotta.
Io mi volto verso Riccardo e lui nello stesso secondo si volta verso di me.
Fin quando non arriva Andrea e a forza mi trascina dentro la classe.
Angolo autrice
Ciao belle :) Nuovo capitolo. Allora qui abbiamo avuto un distacco tra Fiamma e Riccardo, un distacco necessario...Che ha portato entrambi a scegliere di allontanarsi l'uno dall'altra putroppo però questo non sembra proprio realizzarsi nel momento in cui si rivedono.
Io li ho trovati davvero teneri nel ultimo pov di Fiamma <3. Il mio Riccardino <3 <3 
Abbiamo una new entry qui...Ramona, io non mi pronuncio per non influenzarvi, lei era uno di quei personaggi previsti sin dal inizio di questa storia, ho solo trovato il momento perfetto per farla spuntare...Sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Ahhh e che mi dite anche di Andrea? Secondo voi davvero metterà i bastoni fra le ruote a Riccardo? I commenti sono sempre ben accetti.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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