Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom: DBZ.
★ Iniziativa:
Questa storia partecipa al Contest di
scrittura “Back to school” a cura
di Fanwriter.it!
★ Numero
Parole: 585.
★ Prompt
Traccia: 4. A
e B sono due insegnanti che
cercano di tenere la loro relazione lontana da quei ficcanaso dei loro
studenti.
L’intimità
dei professori
Trunks
si accomodò sul divano, affondando nel morbido
cuscino verde acido dietro le sue spalle, si portò la
sigaretta alle labbra e
ne prese una boccata. Il sapore di nicotina gli punse le narici e gli
pizzicò
il palato, alzò il capo facendo ondeggiare i corti capelli
color glicine.
“Stiamo
diventando un po’ troppo imprudenti. Quella
ragazzina sta cercando in tutti i modi di scoprirci” disse
Gohan. Si tolse gli
occhiali e li appoggiò sul tavolo.
Trunks
allargò le gambe, i suoi pantaloni sbottonati
lasciavano intravedere i suoi boxer, di un colore un po’
più chiaro di quello
dei suoi capelli.
“Intendi
quella giovane impicciona di Marron o Dalila
che vuole farci finire nel giornalino della scuola?” chiese.
<
Di studenti che cercano di scoprire la nostra
relazione ce ne sono anche di sesso maschile. In fondo anche io ero
abbastanza
ficcanaso alla loro età e mi sarei eccitato a scoprire una
relazione segreta
tra il mio professore di matematica e quello di chimica >
pensò. Si passò la
mano tra i capelli, si tolse la sigaretta dalla bocca e la
allontanò, facendo
cadere la cenere nel portacene del tavolinetto di ferro battuto e vetro
davanti
a sé.
“Marika,
intendo lei. Vuole farci buttare fuori, io lo
so. Questo perché l’ho rifiutata” disse
Gohan. Si nascose il viso con una mano
e sospirò, i corti capelli mori gli ricadevano arruffati ai
lati del viso e una
ciocca gli divideva a metà la fronte.
Le
iridi di Trunks divennero liquide.
“Vuoi
che smettiamo di vederci?” chiese Briefs.
“No!
Solo voglio tenere la nostra relazione lontana da
orecchie indiscrete” ribatté Gohan, massaggiandosi
il collo muscoloso. “Io non
sono di famiglia miliardaria come te. Se perdessi il lavoro, finirei in
mezzo a
una strada” gemette.
Trunks
si sporse in avanti e si portò nuovamente la
sigaretta alle labbra, espirando il fumo dalle narici.
“Mia
madre cercherà di non farmi arrivare un soldo
finché non avrò sposato la ricca rampolla che
vuole lei per portare avanti la
discendenza. È più fissata di mio padre su questa
roba. Probabilmente, se mi
rifiutassi, mio padre riuscirebbe a passarmi il minimo per sopravvivere
e dopo
la sua morte mi troverei spiantato.
Servono
anche a me i soldi provenienti dall’insegnamento”
disse. Gettò indietro la testa e chiuse gli occhi.
“Un
giorno tu prenderai le redini dell’azienda e
sposerai chi devi?” chiese Gohan e la voce gli
tremò. Avvertì una fitta al
petto e indietreggiò.
“Assolutamente
no. Al momento sono più intenzionato a
cercare di nascondere le mie pulsioni verso di te in pubblico,
barricarmi in
casa chiudendo tutto in modo che non ci vedano
soli…”. Iniziò a enumerare
Trunks. Si sfilò le scarpe di vernice nera e
s’indicò, con la mano con cui
teneva la sigaretta, il basso ventre. Appoggiò i gomiti sul
pantalone nero di
tela.
“…
godermi ogni singolo momento di piacere in
compagnia di te, della tua bocca perfetta, del tuo odore e delle tue
capacità
inaspettate. E, se un giorno uno dei due troverà una
cattedra in un’altra
scuola migliore, eliminando il conflitto d’interessi,
chiederti di convivere.
Magari
il matrimonio no, non vorrei ci licenziassero proprio
per quello”. Concluse.
Gohan
gli sorrise.
“Non
si può non amarti, professor Briefs” ammise con
voce roca. Gli si avvicinò. “Peccato che lo
sgabuzzino delle scope non sia più
un posto sicuro a scuola, ha visto la nostra prima volta”
disse, sedendosi
sulle sue gambe.
“Facciamone
vedere un’altra a questo divano” lo
sfidò
Trunks.
<
Alla faccia degli studenti impiccioni > si
disse.