La vita secondo i Son
Peso
Chichi fece una leggera smorfia guardando la bilancia.
Aveva partorito Gohan da diverse settimane, ormai, ma non era ancora tornata al suo peso forma.
Non era abituata a vedersi con quella pelle del ventre molliccia e neanche a quei numeri sulla bilancia.
«Ancora con questa cosa?» chiese seccato Goku, entrando nel bagno.
Era davvero bellissimo.
I capelli spettinati, l’espressione assonnata, ma leggermente indurita nel guardare quella che ormai era la sua acerrima nemica.
Chichi gonfiò le guance, invidiandogli quel magnifico corpo scolpito, coperto solamente da un paio di boxer azzurri. «Non vale che tu sia così…» indicò tutto quel ben di Dio che era il suo corpo. «Ed io sia cambiata così tanto» si lagnò.
Goku scosse la testa. «Se solo penso che questo tuo cambiamento, però, ha portato quel piccoletto che adesso dorme nella culla, credo ne sia valsa la pena» sorrise dolcemente, al ricordo di loro figlio.
Fino ad un paio di anni prima, non avrebbe mai e poi mai immaginato che la sua vita sarebbe stata stravolta in quel modo, ma non poteva essere più felice.
Afferrò la moglie per i fianchi, in un impeto di felicità, e la sollevò, sorridendole innamorato. «Tu sei sempre bellissima, comunque» disse sincero, facendo sorridere Chichi.
La donna gli passò le braccia attorno al collo, lasciandogli un leggero bacio a fior di labbra. «Grazie»
Video
«Non lo so, non mi convince per niente questa cosa»
Videl si coprì per bene con il lenzuolo, mentre Gohan armeggiava con una videocamera appoggiata sul comò di fronte al letto.
«Nah, vedrai, sarà… stuzzicante» disse l’uomo con un leggero sorriso, voltandosi poi a guardare sua moglie.
Lei scosse la testa, facendolo entrare nel letto e lasciandosi abbracciare. «Che dovremmo farci poi?» chiese incerta.
Lui le mostrò un mezzo sorriso, baciandola con passione solo per qualche secondo. «Riguardarlo, ovviamente» le sussurrò seducentemente, mordicchiandole l’orecchio e poi il suo collo.
Videl si morse il labbro, cercando di ignorare quel calore che si estendeva dal suo ventre a tutto il corpo, facendole andare in tilt il cervello, ogniqualvolta lui iniziava a prendere di mira il collo. «E se non ci piacesse quello che vediamo?» domandò ancora, cercando di farlo demordere.
Lui si issò, facendola sdraiare sotto il suo corpo, guardando quella pelle nuda come la persona più affamata e innamorata del mondo. «Non vedo niente che non mi piace» le disse tornando a baciarla.
La corvina si strinse nelle spalle, ancora non troppo convinta.
Ma se lui si era convinto a farsi legare al letto, lei per una volta poteva acconsentire alle sue stramberie.
Cucchiaio
«Mi dici come ti sembra?» Miyiako avvicinò un cucchiaio alle labbra di Bardack, seduto di fronte a lei, che guardava con un mezzo sorriso dei video sul suo tablet.
Gli umani erano pure degli stupidi insetti con una forza davvero patetica, ma erano capaci di fare video davvero divertenti.
Che belli quei filmini dove violenza e comicità si univano, lo facevano sempre ridere!
«Mh?» l’uomo alzò il viso, trovandosi a pochi centimetri dalle labbra un cucchiaio con dentro della crema pasticcera.
Si sporse in avanti, assaggiando ciò che gli era stato offerto.
Lo gustò per qualche secondo, cercando le parole giuste per dare il suo esito.
«È come te» disse infine.
Miyiako lo fissò confusa, ma poi lui continuò.
«Perfetta»
Angolo dell'autrice:
Salve a tutti e scusate per il giorno di ritardo >.<
Ieri ho avuto da fare e non ho avuto tempo di aggiornare, inoltre questo capitolo l'avevo scritto, con prompt diversi, ma il mio computer ha deciso di -non so come- farmi scomparire il salvataggio.
Non avevo intenzione di riscriverlo, perché la prima versione mi piaceva e non l'avrei rifatta bene come prima e quindi ho cambiato tutto (?)
E niente, spero vi piaciucchi.
A presto!
-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*