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Autore: inochan    18/06/2009    1 recensioni
[...] Le immagini si sovrappongono senza sosta nella mia mente, comincio a ricordare finalmente i nomi delle persone che mi circondano: Kurosaki, Sado, Kuchiki-san, Abarai e… chi altro?
Chi è quella ragazza dai lunghi capelli castani? Perché mi sorride? Perché ancora non riesco a mettere a fuoco la sua figura?
Nei miei ricordi la vedo indossare degli abiti da shinigami e poi successivamente un lungo abito bianco, mi sembra triste.
Perché il mio cuore soffre tanto nel vederla così lontana da me?

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Genere: Triste, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Ishida Uryuu
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono morto

Sono morto. Merda.

 

 

My worst regret

 

 

 

 

It was easy enough to guess what she would ask.

I couldn't say no.

But...I would immediately regret agreeing...”

(Bleach ch.346)

 

 

Rabbia. Dolore. Angoscia. Paura. Niente.

Non provavo nessuna di queste sensazioni, anzi a tratti mi sembrava quasi di avvertire  un certo sollievo per essermi liberato dal mio corpo mortale.

La catena che mi legava alla terra ora è spezzata e ciondola dal mio petto priva, anch’essa, di vita.

Continuo a fissare il mio corpo supino, con gli occhi spenti rivolti verso al cielo, mentre il sangue che prima scorreva nelle mie vene ora macchia quel pavimento bianco.

Bianco, come credevo che fosse la morte che mi avrebbe finalmente liberato dal fardello di essere l’unico superstite della mia stirpe.

Quel bianco che con tanto orgoglio indossavo, credendo che fosse l’unico legame che mi ricordava chi ero e quel’era il mio posto.

Invece ora, non vedo altro che grigie figure, a tratti sfuocate, che si muovono lentamente intorno a me, quasi consce che, per quanto si affannassero, io non avrei di certo riaperto gli occhi.

 

Quel grigio mi opprimeva, ma sapevo che non era a causa dello strano colorito che aveva assunto il mondo intorno a me se il mio cuore, un tempo pulsante, ora mi sembrava come schiacciato da un pesante fardello.

C’era qualcosa che mi sfuggiva, ma non riuscivo a comprendere qual’era quel sentimento che la mia mente rifiutava di comprendere.

D’un tratto avvertì una strana sensazione, una specie di fitta provenire dal petto e dei ricordi si fecero largo dolorosi nella mia mente. Non v’erano immagini, ma solo parole pronunciate da un voce lontana che faticavo a riconoscere:

 

 

-“Ishida. Puoi portarmi…in cima alla torre?”-

 

 

…Di quale torre si trattava?

La mia mente non riesce a ricordare, o forse, ho creduto per un breve momento, non vuole.

Ma perché?

Perché quelle parole le sembravano talmente dolorose da non volerle rievocare?

E soprattutto, di chi erano quei profondi occhi color nocciola che mi fissavano e invocavano un nome che non era di certo il mio?

Se il nome era di un altro, perché ho accettato di aiutare quei due occhi così colmi di tristezza e disperazione?

Mi sento talmente confuso e la testa mi duole al solo cercare di ricordare ciò che sembra io abbia dimenticato.

 

Le immagini si sovrappongono senza sosta nella mia mente, comincio a ricordare finalmente i nomi delle persone che mi circondano: Kurosaki, Sado, Kuchiki-san, Abarai e… chi altro?

Chi è quella ragazza dai lunghi capelli castani? Perché mi sorride? Perché ancora non riesco a mettere a fuoco la sua figura?

Nei miei ricordi la vedo indossare degli abiti da shinigami e poi successivamente un lungo abito bianco, mi sembra triste.

Perché il mio cuore soffre tanto nel vederla così lontana da me?

Perché soffro nel non riuscire a vedere chiaramente i suoi dolci lineamenti e perché le mie labbra vorrebbero muoversi per emettere delle parole per confortarla?

 

 

 

-“Non preoccuparti, Kurosaki vincerà!”-

 

 

 

Non era quello che volevo dirle, ma allora perché l’ho detto?

Volevo solo vederla felice..? Allora, perché ora non riesco a vederla?

Perché non riesco a ricordare il suo volto e il suo nome?

Perché l’unica cosa che riecheggia nella mia testa è il suono della sua voce, così dolce e decisa?

Il cuore mi duole ogni volta che cerco di ricordare e l’indefinito sentimento che mi tormenta non fa che crescere dentro di me ogni volta che i miei occhi si posano sulla sua figura.

D’un tratto, intravedo qualcosa di luminoso scendere dai suoi occhi, qualcosa di candido [bianco] le riga le guance leggermente arrossate.

Vedo il suo corpo scosso da piccoli scossoni, chinato sulla mia salma, e con le sue piccole mani stringe, con la poca forza che l’è rimasta, i lembi stracciati del mio abito.

 Sta piangendo.

 

Una farfalla nera si posa sulla mia spalla, intravedo la figura di Kurosaki avvicinarsi lentamente davanti a me con sguardo cupo. Fu allora che compresi che il mio tempo era terminato, lo spettacolo degli ultimi istanti della mia vita si era infine concluso.

In quel momento i puzzle della mia memoria tornano al proprio posto e io riesco a ricordare il nome della fanciulla che piange vicino al mio cadavere e quel sentimento che mi pesava tanto finalmente ha un nome e un motivo di essere lì.

D’altra parte prima di salire su quella dannata torre ero io stesso convito che avrei rimpianto di aver accettato la sua richiesta, ma non t’incolpo di certo per la mia morte, no.

Il motivo del mio rimorso riguarda solo me stesso e la mia debolezza.

 

Prima che la spada di Kurosaki cali su di me per mostrarmi la via per la Soul Society, rivolgo un ultimo sguardo a te, Inoue.

Mi sento colpevole, perché tante e tante volte mi ero ripromesso che nemmeno una lacrima sarebbe scesa dai tuoi occhi.

Erano tante le volte in cui avevo pregato Kurosaki di vincere proprio perché non volevo vederti triste.

Ma ora, non posso che incolpare me stesso, perché è a causa mia se ora stai piangendo.

Sento che la mia anima si sta pian piano dissolvendo, alla volta del luogo dove finalmente avrei trovato la pace.

Eppure, chiamami egoista, avrei tanto voluto vederti sorridere per un ultima volta.

 

 

 

Addio Inoue.

Sono comunque felice che tu ora sia sana e salva.

 

END

 

 

 

Angolino dell’autrice:

 

Che dire, la mia primissima fic su Bleach e, come tradizione, devo iniziare sempre con qualcosa di tragico altrimenti non sono contenta!

La coppia è la IshiHime, la voce narrante è ovviamente quella di Ishida che in un primo momento non riesce a distinguere le figure dei suoi amici, come se avesse perso la memoria, ma successivamente riesce a metterli a fuoco tutti tranne Orihime.

Infatti il nostro arciere è tormentato dal rimorso per aver infranto la promessa fatta a se stesso di non farla mai piangere e quindi il rimorso gli impedisce di vedere la sua amata.

Ovviamente le frasi sono SPOILER quindi non prendetevela con me se vi ho rovinato la sorpresa, reader avvisato

Questa fic partecipa al concorso “Bleach Couples” indetto dal “Archer and PrincessIshidaxOrihime Fan Forum”, sono rimasti ancora dei posti disponibili e la scadenza per la consegna della fic è il 4 luglio, perciò fatevi sotto ci sono un sacco di belle cose in premio!

Per ulteriori informazioni cliccate sul banner qui sotto, e ovviamente non dimenticate di lasciare un commentino alla mia fic, bye bye!


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