Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: piccola_Calliope    12/09/2017    4 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                              
Tregua

POV. RICCARDO

Vedo Andrea che trascina dentro la classe Fiamma, non ci eravamo visti per due giorni e lei a me era mancata tantissimo, quando me la sono ritrovata sotto il mio corpo, il mio cuore era esploso, si era questa la sensazione, ma perchè Fiamma riesce a farmi provare sensazioni cosi intense?
-Riprenditi dalla vista della tua bella, un biondino se l'è portata via-mi richiama Ramona.
-Ci fumiamo una sigaretta sulle scale d'emergenza?-le chiedo.
-Io non fumo Gucci-mi informa.
-Mi tieni compagnia-le faccio l'occhiolino.
-Sto diventando indispensabile per te?-chiede ridendo mentre prende a seguirmi.
-Ti piace pensarlo?-le sorrido maliziosamente.
-Che marpione Gucci-mi spintona ridendo.
Arriviamo sulle scale d'emergenza io mi accendo una sigaretta e lei mi osserva.
-Devi chiedermi forse qualcosa?-le domando.
E' quasi strabiliante il feeling che è nato tra me e Ramona, Fiamma ha perso qualche giorno per riuscire a farmi aprire un po', lei invece con due battute pungenti era riuscita a mettermi a mio agio e non nego di provare una forte simpatia nei confronti di questa nanetta con gli occhi azzurri.
-E cosi la pollastrella che ti fa infuriare ma anche sorridere come un ebete è Fiamma, si chiama cosi no?-domanda.
-Si chiama cosi-rispondo.
-Non pensavo potesse rientrare nei tuoi gusti-mi dice.
-Conosci anche i miei gusti adesso?-chiedo ridendo.
-Un po' insipida non credi?-chiede ancora.
-Insipida? Fiamma? Si vede che non la conosci-rispondo ripensando alla Fiamma pronta a sfasciare il mio armadio per l'uscita con Alessandra.
-Ed è vergine, strano sembrava cosi affiatata con il suo ex-afferma grattandosi il mento.
-Ma tu cosa sei? Una piccola pettegola che sa tutto di tutti?-chiedo sorridendole, non riesco a smettere di pensare quanto sia buffa.
-Sono solo un'ottima osservatrice Gucci-mi spiega.
-Che tipo era il suo ex?-le domando, sembrava parecchio informata e Fiamma mi ha sempre detto cosi poco su di lui.
-Mi chiedi informazioni?-chiede ridendo.
-Sai tutto di tutti no?-rispondo.
-Figlio di papà, faccia da bravo ragazzo, fidanzato perfetto quello che ti fa la sorpresa al momento giusto-mi risponde e prende a scrutarmi attentamente.-Tu sei l'opposto-conclude sorridendo.
-Grazie per la sua osservazione signorina Ramona-rispondo.
-Ti infastidisce essere cosi diverso da lui?-mi chiede.
-Per me lui è un coglione e non ho intenzione di paragonarmi a lui-rispondo con un'alzata di spalle.
-Gucci ma tu che ci fai con una come Fiamma?-domanda ancora.
-Sei gelosa Ramona?-chiedo ridendo.
Lei prende a giocherellare con i capelli e non risponde.
-Devo pensare che la scusa del passaggio l'altra volta fosse un modo per abbordarmi?-chiedo ancora.
Lei proietta i suoi occhi nei miei.
-Pure che fosse?-domanda alzando un sopracciglio.
-Sei interessata a me?-le chiedo sorpreso.
-Gucci io devo andare in classe-mi fa l'occhiolino e mi lascia solo sulle scale d'emergenza.

POV. FIAMMA
-Dovresti portare avanti la tua decisione-mi rimprovera Andrea.
-Che succede Andrea?-fin troppo bruscamente mi aveva trascinato dentro classe e il tono che stava usando in questo momento non mi piaceva assolutamente.
-Hai detto di non volerlo nella tua vita e poi ti fermi a guardarlo imbambolata-afferma.
-Vita mia, problemi miei-rispondo, non mi piaceva questo suo modo di fare.
-Però poi le lacrime te le devono asciugare gli amici-proietta i suoi occhioni irati nei miei.
-Scusami se è un peso-alzo la voce.
-Non voglio vederti fare cazzate Fiamma-mi ammonisce ancora una volta.
-E io non voglio che tu spinga Emanuele verso di me-affermo dura.
-Non voglio vederti stare male-cerca di carezzarmi il viso, io mi scosto la frase di prima mi ha decisamente scottato.
-Fiamma dai Andrea non voleva offenderti-lo difende Carlotta.
-Le ho solo detto la verità-continua lui.
-Tranquillo da oggi in poi non verrò più a piangere da te-cerco di andare via, ma Andrea mi ferma per un braccio.
-Cazzo che bello un'ora di supplenza-urla un mio compagno di classe felice.
-Ora che siamo liberi possiamo parlare?-mi chiede Andrea.
-Cosa devi dirmi esattamente?-domando acida.
-Voglio parlarti tranquillamente-mi dice.
-Per dirmi che Riccardo non fa per me? Per dirmi che si devo tenerlo lontano da me anni luce? Pensi che per me sia facile? Ma tranquillo non voglio stressarti con i miei problemi, però tu non mi stressare con la presenza nella mia vita di Emanuele, tempo fa mi hai rimproverato, mi hai detto che io lo stessi illudendo, bhe adesso sei tu ad illuderlo-mi libero dalla sua presa ed esco dalla classe, ho bisogno di stare da sola.
-Fiamma dai-Carlotta mi segue.
-Voglio stare sola Carlotta-le comunico e mi allontano.
Vado in cortile, ho bisogno di prendere un po' d'aria, di stare sola in silenzio e staccare il cervello.
Come se già le cose non fossero complicate ci si mette pure Andrea...Secondo lui è facile allontanare Riccardo.
Non è assolutamente facile, assolutamente! Non quando lui mi sorride o mi carezza, non quando vedo i suoi occhioni guardarmi con tenerezza, non quando mi chiama gattina sorridendo...
Ripensando a quel gattina, mi ritrovo a sorridere.
Secondo Andrea è facile spegnere il cuore e imporgli di non provare determinate sensazioni?

POV. CARLOTTA
Osservo Fiamma scendere le scale e mi dirigo verso Andrea.
-Sei stato troppo duro con lei-lo ammonisco, ha usato anche lui dei termini davvero poco consoni, è come se le avesse rinfacciato le lacrime.
-Io non voglio vederla stare male-mi dice afflitto.
-Lo so, ma hai sbagliato te ne rendi conto?-chiedo.
-Certo, ieri ho parlato con Riccardo-mi comunica.
-Cosa ti ha detto?-mi siedo accanto a lui.
-Gli ho detto che Fiamma vuole escluderlo dalla sua vita, che vuole chiudere i contatti, lui sembrava turbato inizialmente, poi però mi ha detto che era d'accordo, che la decisione di Fiamma a lui andava bene...Io allora gli ho detto che non gli avrei permesso di tornare indietro, se aveva scelto questo io non gli avrei permesso di far soffrire ancora Fiamma, lui era amareggiato e si vedeva che non aveva preso una scelta con il cuore e gli sguardi a cui ho assistito poco fa mi hanno dato la conferma-prende a sbattere le dita sul banco.
-Io davvero non capisco da cosa sia impaurito, dovevi vederlo poco fa come la guardava-affermo sorridendo, Riccardo era perso nello sguardo di Fiamma e la guardava con una tenerezza...
Pagherei oro per essere guardata anche io da qualcuno cosi, nemmeno Andrea che mi ha decantato il suo forte interesse mi ha mai guardato cosi.
-Ha paura di sbagliare e questa paura lo fa sbagliare ancor di più-sorride Andrea.
-Però se lui vuole tornare da Fiamma non mettergli i bastoni tra le ruote-gli dico.
-Carlotta io mi comporto cosi proprio perchè voglio aiutarli, voglio allontanarla da lui, proprio per far vedere a lui quanto ci tiene a Fiamma e quanto lui abbia bisogno di lei-afferma.
-E se ottenessimo il contrario? Se qualcun'altra si avvicinasse a lui? Oggi era con una brunetta, l'hai vista no?-gli chiedo.
-Non penso gli piaccia-mi risponde.
-Non possiamo saperlo, è pericoloso metterci in mezzo cosi Andrea-cerco di farlo ragionare, so che fa tutto per il bene di Fiamma e io sono d'accordo, ma non possiamo di certo noi muovere le redini della sua storia con Riccardo.
-Quei due non la smuoveranno mai questa situazione-sbotta.
Io lo osservo e sorrido.
-Certo che sei carino-affermo regalandogli un sorriso.
-Grazie-sbuffa.
-Fiamma con te dovrebbe fidanzarsi, dove lo trova un altro pronto a proteggerla come fai tu?-chiedo.
-E' come una sorella per me-mi risponde.
-Devi chiederle scusa però o rischi che non ti parli più conosci Fiamma no?-chiedo sorridendo.
-Certo a me riuscirebbe a non parlarmi per l'eternità a Riccardo Gucci basta uno sguardo per farla capitolare-entrambi all'affermazione di Andrea scoppiamo a ridere.

POV. FIAMMA
Arrivata in cortile vedo Lorena di spalle che parla con un ragazzone dalle spalle larghe.
Mentre però mi avvicino mi rendo conto che non stanno proprio parlando, lui le palpa il sedere e lei non sembra gradire assolutamente il trattamento.
-Smettila ti prego-le sento infatti esclamare.
-Zitta piccolina-il ragazzo le afferra il viso per baciarla, Lorena si contorce.
Vorrei lasciarla in balia del suo destino, perchè dovrei aiutarla? Lei si è sempre presa gioco di me...
Ma proprio non riesco a stare immobile, mentre qualcuno subisce.
-Lasciami-Lorena singhiozza.
Io mi avvicino e spintono il tizio con tutta la forza che ho in corpo.
-Non vuole che la tocchi coglione-gli urlo contro.
Mi volto verso Lorena, sta piangendo.
-Fiamma non dovevi metterti in mezzo-sussurra.
Non ho il tempo di replicare a questa sua affermazione, che il ragazzone dalle spalle larghe mi sbatte contro il muro facendomi emettere un gemito di dolore.
-Hey piccolina non ti hanno insegnato a farti i fatti i tuoi?-domanda mentre mi stringe una mano sul collo.
-Lasciami-sussurro.
Il ragazzo mi fa davvero male, mi riesce difficile anche ingoiare.
-Lasciami-sussurro ancora.
Vedo Lorena correre via...
-La tua amichetta ti ha lasciato sola, soletta con me-mi sussurra al orecchio.
Io sento il viso rigarmi dalle lacrime, com'è possibile che la scuola venga frequentata da elementi del genere e che nessuno si renda conto di cosa stia succedendo qui in cortile?!
-Che fai piangi?-il ragazzo ride di gusto.
Io cerco di scalciare per liberarmi.
-Pessima mossa, vuoi farmi davvero arrabbiare allora?-afferma il ragazzo proiettando i suoi occhi freddi nei miei e stringendo ancora la presa sul collo, emetto un altro gemito di dolore.
Chiudo gli occhi e inizio a pregare che questo supplizio finisca presto...
Spero che qualcuno si accorga della mia assenza e mi venga a cercare.
-Mi verranno a prendere-sussurro.
Lui ride di gusto.
-Intanto però io potrei divertirmi-mi mette una mano sulla coscia.
Io prendo a colpirlo con le mie mani, ma ogni mio movimento fa si che si stringa la sua presa sul mio collo, se continuo cosi, non potrò più respirare. Cerco di urlare, ma il suono che mi esce è simile ad un rantolo...
Riprendo a piangere.

POV. RICCARDO
Finita la sigaretta, sono pronto a rientrare in classe quando mi scontro con qualcuno.
-Hey attenta-sbotto acido.
E' Lorena e sta piangendo.
-Lorena?-domando.
-Riccardo devi venire con me, Fiamma...-mi dice fra i singhiozzi.
-Fiamma?-chiedo.
Lei mi prende per mano e mi trascina giù per le scale, arriviamo in cortile e vedo Fiamma spinta contro il muro e un ragazzo che la sovrasta, Fiamma sta piangendo.
Io non ci vedo più dalla rabbia e colpisco il ragazzo in pieno viso.
-Bastardo-urlo.
Lui cade a terra e io ne approfitto per dargli dei calci.
-Riccardo-sussurra Fiamma.
Io mi volto verso di lei e mi avvicino per carezzarle il viso, rigato dalle lacrime, il ragazzo si rialza e ne approfitta del mio momento di distrazione per colpirmi, mi spacca il labbro.
-Figlio di puttana, le donne non si toccano-riprendo a colpirlo.
Fin quando il professore d'educazione fisica mi stacca da lui.
-Ti uccido coglione-urlo.
-Che succede qui?-domanda il professore.
-Michele mi ha molestato, Fiamma è venuta in mio soccorso e lui se l'è presa con lei, io sono scappata a chiedere aiuto e l'unico che ho incontrato nel corridoio è stato Riccardo, quel bastardo stava per strozzare Fiamma-afferma Lorena stringendo i pugni.
-Mi lasci mi sono calmato-mi libero bruscamente dalla presa del prof.
Fiamma si accarezza il collo dove sono comparsi dei segni violacei.
-Professore io intendo sporgere denuncia, è possibile chiamare i carabinieri?-domanda Lorena tra le lacrime.
-Quando ansimavi il mio nome l'altra notte non piangevi-osa ribattere il coglione.-Mi sarei potuto divertire anche con la tua amichetta-afferma.
Io a quella parole lo colpisco nuovamente.
-Gucci-urla il professore.
-Riccardo no!-Fiamma si avvicina a me e mi prende per mano.
-Gucci lo sai che anche io ti posso denunciare e rovinarti?-domanda il coglione passandosi una mano sul labbro spaccato.
-Andiamo nella sala del preside, da lì chiameremo i carabinieri, Fumi tutto bene?-il professore carezza la spalla di Fiamma.
-Tranne lo spavento e qualche livido sul collo si-risponde lei.
Il professore mi osserva.
-Vai con Gucci in infermieri quel labbro sta continuando a sanguinare, poi raggiungeteci nella sala del preside, dove i carabinieri vi faranno sicuramente delle domande-il professore carezza nuovamente la spalla di Fiamma.
In silenzio uno affianco all'altra raggiungiamo l'infermeria.
Fiamma si siede su una di quelle sedie bianche e prende a fissare il vuoto.
Io mi siedo accanto a lei e le stringo la mano.
Lei si volta, ha gli occhi lucidi.
-Ci sono io qui-le sorrido.
Fiamma di slancio mi abbraccia.
Io la stringo a me e la faccio sfogare, viene investita da mille singhiozzi deve aver avuto una paura terribile, vorrei toglierle questa paura, questo dolore.
-E' stato terribile-sussurra.
-Adesso ci sono io qui gattina, ci sono io-le carezzo la schiena.
Quando ho visto quel idiota stringerla in quel modo e ho visto le sue lacrime, non ci ho visto più dalla rabbia, come poteva quel coglione permettersi di fare del male alla mia Fiamma?
-Non permetterò più a nessuno di farti male, te lo giuro-le lascio un bacio fra i capelli.
Lei si accoccola contro il mio corpo, è cosi piccola, che è quasi possibile spezzarla e quello ha osato stringerla in quel modo.
Lei prende a carezzarmi le nocche ferite.
Poco dopo una collaboratrice scolastica si occupa del mio labbro.
-Dobbiamo raggiungere il professore te la senti?-le domando carezzandole il viso.
-Le tue carezze sono cosi dolci-ha di nuovo gli occhi lucidi.
-Le mie mani su di te saranno sempre dolci-le asciugo una lacrima con una carezza.
-Fiamma-Andrea bianco in viso ci raggiunge.
-Andre-Fiamma si lancia tra le sue braccia.
-E' colpa mia, se non avessimo litigato-le sussurra lui.
-Non dirlo nemmeno per scherzo-Fiamma gli carezza il viso.
-Fiamma dobbiamo raggiungere il prof...Mi dispiace separarti da lui però...-affermo.
-Si andiamo-Fiamma si stacca da Andrea e si avvicina di nuovo a me.
-Riccardo-Andrea mi dà una pacca sulla spalla.
Non dice nulla, ma il suo sguardo vale più di mille parole.
-Apposto Andre-ricambio la pacca sulla spalla e poi prendo per mano Fiamma.

POV. FIAMMA
I carabinieri passano tutta la mattinata a farci domande, fanno raccontare la mia versione almeno due volte e dopo quasi quattro ore vanno via seguiti da Michele e i suoi genitori.
Usciamo dalla sala del preside e io riprendo a respirare, che mattinata orrenda, avevo litigato con Andrea e poi ero finita vittima della violenza di quel essere vile...
-Fiamma-mi sento chiamare da un sussurro.
Mi volto e trovo Lorena ancora scossa in viso.
-Lorena-le carezzo la mano, era cosi strano vederla cosi spenta, nonostante tutto Lorena è una ragazza molto vitale, vederla in quello stato fa quasi paura.
Lei di slancio mi abbraccia.
-Fiamma grazie davvero, saresti potuta andare via, mi avresti potuto lasciare perdere, eppure mi hai aiutato e ci sei andata ingiustamente di mezzo, grazie di vero cuore, io non so se avrei fatto come te, sei proprio una gran persona-mi stringe le mani.
Io non so che risponderle...Le carezzo la spalla.
-Ho sbagliato cosi tanto con te-sussurra.
-Non ci pensiamo adesso ok? E' passato quello-le sorrido.
Lei mi abbraccia nuovamente.
-Grazie di vero cuore Fiamma-riprende a piangere.
-Non piangere più, è finito tutto adesso-le carezzo il viso.
Lei mi regala un ultimo sorriso e poi si dirige verso i suoi genitori, tra poco arriveranno i miei.
All'improvviso mi sento stretta da dietro, riconosco quella presa, Riccardo.
-Sei meravigliosa Fiamma, meravigliosa-mi lascia un bacio sulla guancia.
Non ho il tempo di rispondergli che vengo abbracciata da mio padre, non riesco nemmeno a salutarlo che vengo trascinata via.

POV. RICCARDO
Sono steso sul divano quando mi raggiunge mio padre.
-Sono fiero di te-mi dice.
-Per cosa?-gli chiedo.
-Per come hai difeso quelle ragazze-mi dice.
-Papà non so se c'è da essere fieri, io l'avrei ucciso, ha osato fare del male a Fiamma-affermo e non mento, non so cosa avrei fatto se non fossi stato fermato...Chiudevo gli occhi e vedevo le mani di quel essere stringere l'esile collo di Fiamma.
-Non l'avresti ucciso, volevi ferirlo, volevi fargli sentire lo stesso dolore che ha provocato a Fiamma, ma non l'avresti ucciso-mi dà una pacca sul ginocchio.
-Che uomo di merda-stringo i pugni.
-Nemmeno degno d'esser chiamato uomo quello-dice.
-Fiamma era cosi spaventata-sussurro.
-Ma tu sei arrivato e hai fatto si che non succedesse dell'altro-mi sorride.
Sentiamo il campanello suonare.
Mio padre va ad aprire.
Due secondi dopo varca la soglia di casa mia Andrea.
-Andrea-affermo sorpreso.
-Mettiti le scarpe dai, ti porto da Fiamma-mi sorride.
Io non me lo faccio ripetere due volte.
Mezz'ora dopo, una donna dai corti capelli neri ci viene ad aprire.
-Andrea caro-lei sorride al biondo.
-Irene-Andrea ricambia il sorriso.-Lui è Riccardo-Andrea mi trascina accanto a lui.
-Riccardo?-chiede sorridendo la signora Irene e prende ad osservarmi.-Finalmente-dice.
-Finalmente?-domando.
-Grazie per quello che hai fatto per Fiamma stamattina, grazie davvero-la donna mi carezza la spalla.
-Chi è cara?-domanda all'improvviso un uomo rassomigliante paurosamente a Fiamma, l'avevo intravisto quella mattina a scuola.
-Lui è Riccardo, il ragazzo che è intervenuto stamattina-dice la signora Irene.
Lui si avvicina a me e prende ad osservarmi.
-Grazie di vero cuore per quello che hai fatto per mia figlio-mi dà una pacca sulla spalla.
-Per Fiamma questo è altro-dico guardando negli occhi l'uomo che ha permesso che la mia piccola folle Fiamma esistesse.
-Ecco a questo proposito io l'ho solo accompagnato, voleva fare una sorpresa a Fiamma, sono molto amici-afferma Andrea.
-Puoi raggiungere Fiamma è in camera sua-mi sorride la signora Irene.
-Io vado allora-Andrea mi dà una pacca sulla spalla.-Buona giornata-saluta i genitori di Fiamma.
Suo padre mi osserva ancora e io inizio a sentirmi a disagio.
-Io comunque ti tengo d'occhio, mi fido di te, ma ti tengo d'occhio-mi dà un'altra pacca sulla spalla.
Poi si allontana.
-Lascialo perdere, papà brontolone e gelosone, a me piaci tantissimo comunque-mi sorride.-Quella è la camera di Fiamma-mi indica una porta.
Io le sorrido e raggiungo la camera che mi è stata indicata.
Busso ma non ricevo risposta, allora decido di aprire la porta, trovo Fiamma con gli occhi chiusi, le cuffiette all'orecchio stretta ad un orso di peluche, sorrido è cosi tenera.
Mi avvicino e le do un buffetto sul naso, lei salta in aria.
-Che fai qui?-chiede sorpresa.
-Sorpresa-le sorrido.
-Come sei arrivato?-domanda.
Io osservo il suo piumone delle Winx e scoppio a ridere.
-E' caldo-sbuffa.
-Altra sorpresina-esco dalla tasca un cioccolatino.
-Mi hai portato un cioccolatino?-mi chiede sorridendo.
-E ti ho portato me stesso,voglio dire-sorrido, quando lei mi è vicino proprio non smetto di sorridere, tranne quando mi fa arrabbiare.
Lei mangia il cioccolatino e poi batte una mano sul suo letto.
-Ho bisogno oggi più che mai di tante tante ma tante coccole-afferma.
-E vuoi che sia io a fartele?-chiedo.
-Sono arrabbiata con te però oggi ho tanto ma tanto bisogno di stringermi alle tue braccia e perdermi nel tuo profumo, siamo in tregua ok?-chiede.
Io le carezzo il viso e mi distendo sul suo lettino, lei subito si stringe a me, adagiando la sua testolina sul mio petto.
-Sai che ti batte forte il cuore?-chiede.
-Ci sei tu, lo sai-sorrido.
Lei si solleva e mi osserva.
Io la rimetto al suo posto esattamente come prima.
-Gattina riponi gli artigli oggi-le carezzo la schiena.
Lei si spalma letteralmente sul mio corpo, io mi beo di quelle sensazioni.
-Lo sai che mi piace che mi chiami gattina?-chiede.
-Mmm-mugugno.
-Ti stai addormentando?-mi dà un colpetto sul petto.
Si solleva e mi osserva.
-Ti prego puoi stare zitta e puoi starmi appiccicata come due secondi fa? Sono io che credo di aver esageratamente bisogno di te-me la ritiro addosso.-Io ti proteggerò sempre Fiamma, te lo prometto-le lascio un bacio sulla fronte.
-Riccardo-mi chiama.
-Mmm-mugugno ancora.
-Chi è Ramona?-domanda.
Io scoppio a ridere.
Lei si solleva e mi regala uno sguardo truce.
-Vuoi pensare a Ramona adesso?-le chiedo mentre le catturo le labbra.
-Mi distrai-sbuffa tra un bacio e l'altro.
-Mi piace distrarti-si stringe a me e riprendiamo a baciarci e ancora una volta io mi ritrovo tremendamente felice.
Angolo autrice
Buonasera care :) 
Nuovo capitolo, un pò diverso dagli altri, probabilmente...
In questo capitolo viene sottolineato, il coraggio e l'altruismo di Fiamma, io vi ho sempre parlato di lui di quanto adorassi Riccardo, ma anche Fiamma è uno di quei miei personaggi che adoro parecchio, entrambi mi sono entrati nel cuore <3  E spero come me anche a voi...
Mentre scrivevo questo capitolo, mi sono trovata a sorridere esattamente come Fiamma come quando è comparso Riccardo in camera suo con il cioccolatino, Riccardo e Fiamma sono proprio belli <3 Io li shippo troppo eppure io che ho in mano le redini della loro storia non li faccio stare insieme che controsenso ahahaha.
Comunque in questo capitolo anche Riccardo ha dimostrato tanto a Fiamma, il mio Riccardino ha paura, ma lo sa che senza la sua Fiamma non può stare. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Ah careee nel prossimo capitolo la vita di Riccardo Gucci subirà la SVOLTA (da notare che l'ho scritto in maiuscola) da qui avremo una serie di turbolenze che però lo porteranno sulla retta via promesso.
Tanti saluti piccola_Calliope
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: piccola_Calliope