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Autore: Crepuscolina13    12/09/2017    2 recensioni
Crossover con True Blood ma non è necessario aver visto la serie perché è scritta in modo che tutti possano leggerla.
Ship Pam/Regina, accenni SwanQueen.
Emma si è sposata e Regina ne è sconvolta quindi decide di scappare da Storybrooke fino a fermarsi in una citta della Louisiana, qui si imbatterà in un locale, il Fangtasia dove scoprirà che i vampiri sono reali e che tutti conoscono la loro esistenza, ma incontrerà anche una donna attraente, Pamela o Pam, che stranamente è identica alla sua vecchia fiamma, Malefica.
Che cosa farà Regina? Tornerà a Storybrooke da Henry o resterà un altro po' nei dintorni, a scoprire quanto possa essere affascinante il mondo dei vampiri?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Regina Mills
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo1 : La fuga.

 

Scappavo.

Semplicemente scappavo da tutto quel dolore.

Non c’è la facevo più.

Ciò che mi feriva di più era vederla felice con qualcuno che non fosse me, così una sera avevo preparato le valigie ed ero scappata proprio come era nel suo stile.

Ovviamente prima aveva salutato Henry, il suo bambino ormai adulto, se la sarebbe cavata senza di lei per un po’ e stranamente gli ci erano volute poche parole per capire la situazione.

Lui sapeva, probabilmente lo aveva sempre saputo ma ancora più probabilmente era lei a non averlo mai capito.

Solo quando il dito della persona che amava era stato sfigurato da una fede nuziale che urlava a tutti che lei era sua, che adesso le apparteneva, solo in quel momento se ne era resa conto.

Che stupida che era stata.

Scosse la testa, si asciugò le lacrime e continuò a guidare con prudenza; di certo non voleva farsi male in uno stupido incidente.

Però in effetti era da molte ore che guidava senza una meta precisa.

Una pausa le avrebbe fatto bene quindi per il resto del viaggio si guardò intorno in cerca di qualche posto in cui fermarsi.

Dopo 10 minuti trovò un piccolo locale, certo l’aspetto non era dei migliori.

Una porta di legno davanti a un piccolo edificio fatiscente.

Ma fu il nome ad attirarla per qualche motivo sconosciuto.

Fangtasia, quello era il nome.

Tanto valeva fermarsi, poi se il posto non le fosse piaciuto avrebbe sempre potuto andarsene via quindi una volta presa quella decisione parcheggiò il più vicino possibile all’ingresso e scese.

La musica già si sentiva dal fuori, si specchiò nel vetro dell’auto e storse un po’ la bocca.

Quel cappotto nero invernale non era il massimo per un locale però le faceva un bel sedere, tutto sommato poteva andare.

Mise le mani in tasca e con la testa bassa camminò lentamente fino a raggiungere la porta, la aprì ed entrò guardandosi subito intorno ma con discrezione.

Per poco non le venne un colpo ma riuscì a frenare le sue gambe dal tornarsene da dove era venuta.

Ma dove diavolo era capitata?????

Mosse alcuni passi in avanti attirata dalla curiosità.

c’erano delle ballerine mezze nude che ballavano intorno a dei pali e l’abbigliamento della clientela era piuttosto gotico eppure non sembrava un tipico locale da strip club, lo percepiva nell’aria, c’era qualcosa di più lì.

Si sedette ad uno sgabello libero del bancone guardandosi ancora intorno.

Alcune persone erano ammucchiate sui divanetti tutti appiccicati eppure non sembrava stessero praticando acrobazie sessuali..solo..non riusciva a vedere bene da li dove era seduta.

Spostò la vista altrove e notò un grande trono su un piccolo palco in fondo alla stanza.

Sul trono era seduta una donna giovane,dai capelli biondi e lisci ed occhi blu scuro, la sua carnagione era pallida, possedeva un aspetto innocente, colpa del suo viso rotondo come una ragazzina però aveva tutt’altro l’aria di essere innocente, principalmente lo urlava la sua tutina in pelle super aderente con uno scollo lungo adornato da ricami rosa.

Aveva anche l’aria di essere il capo lì e in effetti dalla sua posizione poteva tenere d’occhio tutto ciò che succedeva lì dentro, poi gli occhi blu come il ghiaccio della sconosciuta si fissarono nei suoi.

Il respiro le mancò per qualche attimo.

Quella donna era terribilmente simile a Malefica eppure era diversa in qualche modo.

Ovviamente, mica potevano essere gemelle, si rimproverò nella mente Regina.

Aveva delle labbra molto marcate e gonfie, sembravano rifatte, forse lo erano davvero, fronte grande e piatta, guance piene e naso delineato, corpo da favola e ciò che più le ricordava la sua vecchia amante era l’aria altezzosa che sembrava sprizzare da ogni poro.

In tutto questo la sosia di Malefica la stava ancora fissando in maniera insistente, la scrutava.

Un po’ a disagio le diede la schiena ritornando a guardare la parete di liquori davanti a se e proprio in quel momento arrivò una cameriera, bionda anch’essa e dall’aria pazza.

-Che cosa posso portarti? Sei umana o vampira?- domandò sorridendomi.

-Come scusa?- domandai confusa, aveva detto vampira o avevo capito male? Magari era una specie di scherzo… o festa in maschera.

-Ti ho chiesto se sei umana!- esclamò più forte la barista per sovrastare la musica, forse pensava che non avessi sentito per via del frastuono.

-Sono umana!- esclamai a mia volta come se fosse ovvio..cioè era ovvio..almeno lo era in quel mondo senza magia, una domanda del genere avrebbe potuto aspettarsela nella Foresta Incantata ma assolutamente non lì.

-Bene allora ti lascio il menù dei drink così decidi e poi mi dici- disse sempre sorridendo e poi all’improvviso sentì qualcosa di freddo come il ghiaccio toccarmi la schiena e sobbalzai girandomi all’improvviso con uno scatto e mi trovai davanti proprio la sosia di Malefica.

-Ginger offre la casa per la signora- disse con una voce suadente guardandomi sempre con quegli occhi scrutatori.

-Agli ordini Pam-

Pam..era quello il suo nome allora, suonava bene per un viso come il suo.

-La conosco?- domandai confusa ma anche eccitata dal suo approccio, in fin dei conti era una donna davvero bella, aveva una bellezza antica e il fatto che assomigliasse alla mia ex amante non guastava di certo.

-No, ma l’ho vista un po’ sperduta nel mio locale così ho pensato di venirle a chiedere se andava tutto bene- rispose inclinando la testa, non smettendo di indagare con i suoi occhi, mi sentivo molto osservata e il tutto era un po’ imbarazzante.

Iniziai a provare anche un po’ di paura, in fin dei conti non potevo accedere ai miei poteri lì, ero completamente indifesa.

-Si si va tutto bene, solo che non sono mai stata in un locale come questo prima d’ora- risposi comunque cordialmente, facendo un finto sorriso.

La situazione era ancora tutta molto confusa, in effetti avrei voluto andarmene ma non potevo finché la proprietaria di quel posto mi fissava in quel modo.

-Oh capisco, sei una novellina- ridacchiò Pam lanciandomi uno sguardo molto sensuale che mi fece attorcigliare lo stomaco.

-Novellina?- domandai cercando di restare calma mentre il mio corpo diventava sempre più caldo, anche se quel posto non mi piaceva non potevo dire di non essere un poco attratta da quella donna.

-Si..una fangbanger*.. non lo hai mai fatto prima d’ora vero?-Per un attimo lasciai da parte il fascino che provavo per Pam per indagare un po’ più a fondo, perché in quel locale mi facevano tutti delle domande assurde?

-Una fang che??- domandai visibilmente confusa.

-Allora a quanto pare non sei venuta qua per farti mordere, per caso ti sei persa?-

-Mordere?!- domandai ancora più confusa e notai la confusione riflettersi anche nel viso della semi sconosciuta.

-Si sai dai vampiri...-

-Vampiri!?- esclamai un po’ orribilata ricordando che anche la barista aveva usato quella parola.

-Ma cosa siete tutti drogati qua dentro? Quale schifoso fetish avete voi altri?- domandai sconvolta.

La donna però non mi rispose subito, era troppo impegnata a guardarmi come se fossi un fenomeno da baraccone.

-Tu non lo sai?! Ma ...dove hai vissuto fin’ora?- domandò affascinata tenendosi il mento con una mano mentre impuntava il gomito sul bancone e si sedeva sullo sgabello accanto al mio, guardandomi come un archeologo ritrova un’antica rovina o un pirata scopre il suo tesoro.

Feci una smorfia interna alla parola pirata.

A quanto pare il mio cervello era proprio masochista ma adesso non era il momento per pensare a quello, dovevo risolvere questo mistero.

-Non so cosa scusa?-

-I vampiri sono reali, abbiamo fatto coming out al mondo ormai da due anni, tutti lo sanno e questo è un locale pieno di vampiri- spiegò tranquillamente, come se stesse parlando della lista della spesa.

-Okay, è stato un piacere conoscerti ma credo proprio che adesso sia arrivato il momento per me di andarmene- balbettai e alzandomi cercai di recuperare la mia borsa per andarmene.

Non avevo intenzione di stare un altro secondo di più in quel locale pieno di pazzi drogati.

-Ehi no aspetta, posso dimostrartelo- mi fermò prendendomi il gomito e al suo tocco una scossa mi attraversò il corpo e fu quello a convincermi a rimanere, lei nel mentre prese il suo cellulare e digitò qualcosa velocemente, poi mi mostrò una ricerca su Google e la parola cercata era una sola, “vampiri”, sotto c’erano tutti una serie di articoli dai più famosi giornali dell’America, Washington Post, New York Times e via dicendo e tutti riportavano un solo titolo “I vampiri esistono, il mondo è nel caos”.

Sbattei gli occhi velocemente e aprì la bocca in cerca d’aria.

Dovevo ammettere di essere sconvolta e lei lo notò, mi prese la mano e mi trascinò via dal bancone ed io la seguì senza far domande.

Okay io ero una strega, avevo visto draghi, orchi, nani e chi più ne ha più ne metta, ero abituata a quel tipo di cose eppure trovare una cosa del genere qui, nel mondo senza magia dove avevo vissuto per più di 30 anni mi coglieva impreparata.

A quanto avevo letto dal cellulare il mondo aveva vissuto una vera e propria rivoluzione, tutti lo avevano saputo, dal Canada all’Africa, tutti tranne Storybrooke.

Certo c’era da considerare il fatto che la loro cittadina era circondata da una barriera magica che non permetteva a nessuno di entrarvi, non avevano giornali ad eccezione dello Storybrooke Mirror per non parlare dei tg, in effetti erano piuttosto isolati e gli unici che sapevano usare internet erano Henry ed Emma, entrambi troppo occupati a preoccuparsi del nemico di turno per prestare attenzione al mondo esterno.

-Hai bisogno di un po’ d’acqua?- domandò Pam dopo avermi fatta sedere su una sedia davanti ad una scrivania, aveva le sembianze di un ufficio e probabilmente mi aveva portato qua perché la porta chiusa riduceva di un po’ l’alto volume della musica in modo da poter parlare più facilmente.

-No no sto bene- la rassicurai scuotendo la testa.

Okay i vampiri esistono, nella Foresta Incantata non ne avevo mai visti ma in fin dei conti se le fate erano reali perché loro non lo potevano essere?

Forse l’unico problema era la loro dieta, mi sorpresi che il mondo non fosse caduto in una guerra mondiale per scacciare coloro che non erano simili a loro.

-Si può sapere dove hai vissuto fin’ora? Come facevi a non saperlo??- domandò affascinata.

-In una piccola cittadina- risposi semplicemente.

-E non avete la tv? Internet?-

-E’ complicato-

-Oh lo credo bene- inclinò la testa come prima fissandomi di nuovo.

-Non sembri molto sconvolta-

-Ho visto cose peggiori nella mia vita- risposi alzando le spalle.

-Tipo cosa?- domandò incuriosita sporgendosi verso di me visto che era seduta dalla parte opposto della scrivania.

-Beh…. Non sono cose che ti riguardano e comunque adesso devo andare, grazie per avermi informato- dissi alzandomi mentre mi sistemavo i capelli con una mano.

-Aspetta, non ci siamo neanche presentate, io sono Pamela Swynford De Beaufort- mi porse la mano non smettendomi di guardare in quel modo..profondo, come se mi volesse parlare attraverso gli occhi.

-Regina Mills- strinsi la sua mano sentendola terribilmente fredda e per un attimo i miei occhi si incantarono nei suoi.

Per un attimo mi sembrò di vedere lei, quei suoi occhi blu un poco simili, i capelli biondi.. la pelle mi si accaponò al suo pensiero ma non potevo permettermi di pensare a lei.

-E’ un nome incantevole- rispose affascinata, io accennai un sorriso e poi stringendomi la borsa al corpo aprì la porta e me ne andai da quel locale.

Avevo tanto da digerire e una bella dormita avrebbe proprio fatto al mio caso.

Misi in moto e per tutto il tempo in cui feci manovra nel parcheggiò mi sentì osservata, poi partì alla ricerca di un Hotel.

 

 

 

*Fangbanger (o Scopavampiri) – Termine dispregiativo per definire gli esseri umani che hanno rapporti sessuali con i vampiri, utilizzato principalmente da umani con i pregiudizi anti-vampiri. La maggior parte dei fangbangers inoltre permette ai vampiri di nutrirsi di loro. (preso da wikipedia).

 

 

  
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