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Autore: Razael    13/09/2017    0 recensioni
Ecco a voi il secondo arco narrativo di "MLP- Imagination is magic". I nostri aspiranti eroi Mike, Lukin, Kl accompagnati da Snow, Emerald, Lightning e le Mane 6 partono alla volta del Crystal Empire sotto ordine delle principesse...ma non tutto andrà come previsto. L'impero del nord nasconde una minaccia e toccherà ai nostri protagonisti scoprire come fermarla, ma per fortuna l'arrivo di alcuni imprevedibili alleati renderà l'impresa meno impossibile.
Seguitemi in questa avventura ancora piena di simpatia, eroismo e assurdità e se vi siete persi il primo arco narrativo vi consiglio di andare a leggerlo subito subitissimo.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Un clangore di spade che cozzavano risuonava tra i ghiacciai. Il silenzio della notte era rotto solo dalla battaglia che si stava consumando.

 

Stavo scivolando sul ghiaccio dopo che la spada aveva impattato sul piatto della mia lama. Sombra, spiccato un salto, mi attaccò dall’alto ma, rotolando di lato, schivai la sua spada che andò a conficcarsi nel ghiaccio. Cogliendo l'occasione puntai i piedi e scattai verso di lui ruotando su me stesso. Rinunciò ad estrarre la spada e saltò nuovamente verso l'alto.

 

Mike- “No. Non stavolta!”

 

Fermai la mia rotazione e saltai anch'io, intercettandolo a mezz'aria. Lo presi per gli zoccoli anteriori e puntai le mie gambe sul suo costato. Imprimendo quanta più forza potevo, lo calciai verso il suolo. Il corpo giunto a terra creò un piccolo cratere per via dell'impatto. Atterrai su di lui allargando ulteriormente il cratere.

 

Mike con il fiatone- “Allora… *coff* … sei contento?”

 

Sombra- “Ho appena cominciato.”

 

Sombra si dissolse in fumo e si ricreò sopra di me con la spada al suo fianco. Sul suo corno iniziò a concentrarsi una luce viola sempre più scura dalla quale scaturi poi un raggio, diretto verso di me.

Per contrastarlo, iniziai a caricare un raggio di luce azzurra che partì dal palmo della mia mano. I raggi si bloccarono a vicenda e nessuno dei due accennava ad avanzare.

 

Sombra- “ORA BASTA SCHERZARE!”

 

Il raggio si fece più intenso e potente ed iniziò a guadagnare terreno.

 

Mike impaurito (?) - “OH NO! NON È POSSIBILE! SEI TROPPO FORTE!”

 

Sombra - “SI MUAHAHAHAH! SONO POTENTISSIMO!”

 

Mike ride - “Si beh… io stavo scherzando.”

 

Con l'altra mano caricai un altro raggio di energia che andò a sommarsi al primo. La nuova intensità del raggio azzurro sovrastò Sombra, investendolo in pieno.

 

Ero molto affaticato dallo scontro ma cercai di rimanere in piedi. Fallendo miseramente. Crollai a terra e a seguire sentii anche il tonfo del corpo di Sombra che precipitava non troppo distante da me.

 

Mike - “Allora? Adesso sei contento?”

 

Sombra - “Veramente no. Volevo vincere, sai com'è…adesso però possiamo parlare. Tanto non ho di meglio da fare e l'esilio smette di essere divertente dopo un po’.”

 

Mike - “Bene. La mia proposta è questa: unisciti a noi!”

 

Sombra - “Col cavolo!”

 

Mike - “E così inauguriamo la violenza varbale. Poco male. Perché no?”

 

Sombra - “E lo chiedi pure? Dovrei aiutare voi, simpatizzanti degli usurpatori del mio trono, a fare chissà cosa per chissà quale motivo, senza ottenere nulla in cambio? Con queste premesse non vi aiuterebbe nessuno.”

 

Mike - “Ma io non ho detto che non avresti avuto una ricompensa. Avevo detto che saresti tornato a regnare sui crystal pony, no? Beh sono ancora intento a rendere vera questa cosa, ma solo se ci aiuterai.”

 

Sombra perplesso - “Come faccio a sapere che non mi tradirai?”

 

Mike - ”La scelta è tua. Hai la possibilità di riottenere la tua passata gloria e nel caso in cui ti sentissi minacciato o tradito puoi sempre trasformarti in nebbia e andartene via.”

 

Sombra - “Mmm… non hai tutti i torti. Però devo fare alcuni preparativi, prima della nostra ‘collaborazione’.”

 

Mike- “Per domani mattina pensi di essere pronto?”

 

Sombra- “Già ti metti a fare il tipo apprensivo? Comunque si. Mi farò trovare al cancello est. E come la mettiamo con il potere del Cuore?”

 

Mike sogghigna- “A questo ci penso io. Tu non preoccuparti. Buona notte.”

 

Sombra- “...”

 

Tornai alle porte del palazzo e di fermai a guardare il Cuore di cristallo. Esso era l'unica ma incredibile difesa del Crystal Empire,nonché un artefatto antichissimo… o almeno lo era per tutto il resto del mondo. Il Cuore venne creato per respingere un male molto più pericoloso del mero clima; serviva a proteggere i pony di cristallo e tutta Equestria dagli Umbrum, un potente esercito di esseri molto simili a Sombra per poteri ed abilità, sigillati sotto il Crystal Empire.

Quando Sombra sconfisse la creatrice del Cuore, il regno cadde sotto la sua tirannia e per poco gli Umbrum non si destarono. Questa catastrofe venne evitata dall'intervento delle Principesse che costrinsero il malvagio tiranno ad auto-esiliarsi per molto tempo. Questo era il quadro generale che la storia riportava… ma non teneva conto dei perché.

 

^Sombra aveva un cuore, sapeva amare ma,come Starlight, ha perso un'amica nonché suo vero amore… chi non si getterebbe nel buio dopo tutto quello che ha passato? Sempre discriminato perché non era un pony di cristallo e sempre preso in giro perché non aveva un cutie mark. Il background del perfetto malvagio, insomma^

 

Tutto questo lo fai solo per lui? Vuoi salvarlo dal suo oblio perché può esserci utile?

 

^No. Lo faccio per noi. Non ha mai meritato tutto quello che di cattivo gli è successo, quindi noi saremo quelli che porgono lo zoccolo per primi. Lo faremo nostro amico!^

 

Come se il cuore avesse percepito la mia determinazione, si girò verso di me e iniziò a fissarmi (o meglio, lo avrebbe fatto se avesse avuto gli occhi). Iniziai a perdermi nella purezza del cristallo che componeva l’artefatto ed ebbi delle visioni.

Nella mia forma umana ero vestito con un abito lungo e nero, come un impermeabile. Un paio di lunghi jeans neri mi coprivano le gambe e terminavano dentro un paio di stivali ornati da una catena. Nella mano sinistra tenevo una falce pervasa da un'aura oscura e l'occhio dello stesso lato era contornato dallo stesso fumo. Il lato destro invece era più luminoso e il classico spadone che usavo sempre era al mio fianco. Questa visione di me stesso era rassicurante perché sapevo che, nonostante il lato oscuro che sembrava esistere in me, non sarei stato diverso da quanto già ero. O forse voleva significare qualcos'

 

La visione si dissolse e, sbattendo gli occhi un paio di volte, ritornai alla realtà.

 

Mike - “Beh… *sbadiglia* è ora di dormire.”

 

Lukin ^ZZZZZZZZZZZZZZZZZ^

 

Questo non me l'aspettavo nemmeno io… il tuo amico pensa a russare mentre dorme.

 

^Si scopre sempre qualcosa di nuovo^

 

Mi avviai per le scale del castello, percorsi i lunghi corridoi e giunsi finalmente in camera. Avvolto da una flebile aura oscura, riacquisii la mia forma da pony e cercai a tentoni la luce. Battei la testa sullo stipite del letto e mi feci male al corno. Massaggiandomi, mi stesi sul letto ma subito notai che la mia schiena poggiava si qualcosa di morbido, come se fosse pieno di piume. Percorsi il profilo dell’oggetto fino alla sua radice che sembrava… una schiena? Il corpo sussultò un secondo e, di impulso saltai giù dal letto sbattendo contro il muro.

 

Snow nel dormiveglia - “Puoi fare meno casino? Vorrei dormire…”

 

Mike - “Si… ecco… scusa.”

 

Come promesso, mi sistemai sul divano e mi addormentai quasi subito, stravolto dalla tensione accumulata per via degli avvenimenti della giornata.

In un momento non ben definito, entrai nella Dream room e, trovatomi al centro dello scontro simulato di Lukin e Kl, venni colpito dai loro colpi.

Due pugni mi colpirono in volto, uno alla mascella e l'altro alla tempia, e mi deformarono il volto in stile cartone animato.

 

R - “Ahia…questo lascerebbe il segno, fossimo nella realtà. Per fortuna non stavano usando le spade, altrimenti il dolore onirico sarebbe stato molto maggiore.”

 

Mike dolorante - “ Tanto i colpi li prendo io, tu non hai un corpo su cui sentire il dolore.”

 

Lukin e Kl stavano si stavano guardando intorno, incuranti di me che a terra mi massaggiavo i punti in cui poco prima mi avevano colpito.

 

Mike in tono sarcastico - “Tranquilli, non mi sono fatto mica male.”

 

Kl - “Mike… R non ti ha parlato mentalmente.”

 

Mike - “Cosa?”

 

Iniziai a guardarmi intorno anch'io per cercare qualsiasi cosa di anomalo… e in lontananza, nell'oscurità della Dream room, vidi una figura che non si stava propriamente nascondendo

 

R - “Ma dai… non vale. Non c’è gusto a giocare in un posto senza ambientazione. Proviamo così.”

 

Scattai verso la figura mentre quella, con la voce di R, farfugliava qualcosa. Uno schiocco di dita dell'essere fece tremare il terreno da cui iniziarono ad alzarsi muri di pietra nera. Io, Kl e Lukin venimmo separati.

 

^RAGAZZI. VOGLIO FARE UN GIOCO CON VOI. Okey basta con la voce da maniaco. Provate ad uscire dal labirinto in meno tempo possibile e se entro il vostro risveglio ci riuscirete, il primo che mi trova potrà pormi qualsiasi domanda.

Non ci sono regole, fate come ritenete più giusto. A dopo, R chiude^

 

Lasciati al nostro destino, in questo gioco (non proprio) mortale, tutti e tre iniziammo a pensare a come uscire.

 

^Non sono mai stato bravo nei labirinti… anche se mi chiedo come mai R sia qui. Beh prima esco, prima lo scopro.^

 

Mi sedetti per terra e iniziai a cercare una soluzione.

 

^Niente regole, niente limitazioni. Potrei volarci sopra...^

 

Guardai verso l’alto e vidi un tetto bianco e pulsante di una flebile luce. Su di esso, appena iniziai ad alzarmi, apparve una scritta rossa che diceva:

ATTENZIONE!

TETTO INDISTRUTTIBILE.

PENSANE UN'ALTRA, MIKE

:-)

 

Mike - “Ah ah ah… vediamo se è davvero indistruttibile.”

 

Nei palmi delle mani iniziai a raccogliere l’energia azzurra e quando li vidi brillare abbastanza, li alzai al cielo. Da essi scaturì un unico colpo di luce che impattò con il tetto. Il raggio era forte abbastanza da creare delle crepe nella roccia dei muri ma il tetto sembrava resistere, quindi rilassati i polsi e interruppi l'energia. Sarebbe stato un dispendio troppo alto di energie cercare di sfondare quel materiale. Ma i muri sembravano abbastanza cedevoli

 

Mike eccitato - “VUOI GIOCARE, R?! ALLORA GIOCA CON QUESTO!”

 

Tirai in dietro le braccia, concentrai nuovamente l'energia nelle mani, ma stavolta mettendoci molta più energia, e battei con violenza i palmi sul muro. L'energia fece illumiare il muro di blu per poi farlo esplodere… ma non finì qui. Il raggio avanzava nel labirinto in linea retta, distruggendo muro dopo muro. Un’avanzata inesorabile di distruzione che avrebbe creato un'uscita.

 

-----...intanto…-------

 

Sentite… ero stufo di essere un'entità astratta. Mi sono creato un corpo di energia che posso solo manifestare nelle loro menti… per ora eheheheh. Comunque li sto mettendo alla prova, o se preferite li sto allenando. Pensare fuori dagli schemi è la base per un combattimento contro se stessi, e il più grande nemico di una persona e appunto se stessa. In ogni caso…

 

R, nel suo nuovo corpo, stava facendo una partita a Solitario in attesa che quei tre uscissero dal labirinto. Al suo fianco si era materializzata una figura equina con una folta chioma rosa.

 

R - “Ehilà Pinkie”

 

Pinkie - “Ciao strano tipo. Perché sono qui?”

 

R - “Perché la storia lo prevede.”

 

Pinkie - “Oh. Sembra giusto. Facciamo una partita a Uno?”

 

R - “Perché no.” - trasforma le carte in un mazzo da Uno e le distribuisce - “La prima mano alle signore”

 

Pinkie - “Te ne pentirai. Gioco un ‘+4 cambia colore’!”

 

La partita continuò così per un po’, e dal mazzo erano spuntati ben più dei classici 4 ‘+4 cambia colore’ previsti… come se qualcuno avesse truccato il mazzo.

 

Le partite piatte mi annoiano. Ho inserito 10 carte speciali e alcune di mia invenzione. Perché? Perché posso!

 

Dopo circa 15 minuti dei lievi rumori iniziarono a provenire dal labirinto, come se fosse percosso da delle martellate.

 

Dall’uscita del labirinto proveniva anche una voce poco distinta, come se qualcuno stesse urlando cose a caso in preda alla rabbia. R, ovviamente sapeva cosa stava succedendo, ma la determinazione è comunque impressionante.

 

Voce - “R! IO TI *boom* E POI TI *boom* MOLTO LENTAMENTE E *boom* SULLA TUA TOMBA *boom* CON LE TUE BUDELLA!”

 

Il muro iniziò a creparsi e un raggio di luce azzurra largo circa 5 metri penetrò la parete. Dalla polvere e dalle macerie ... emersi io. Rosso in viso, con gli occhi iniettati di sangue e il fiatone cercai all’esterno del foro colui che ci aveva rinchiusi lì dentro. La rabbia e l’agitazione mi aveva reso cieco, tanto che non notai Pinkie che lì vicino stava giocando con lui.

 

Mike rabbioso - “GIOCHI A CARTE?! HO IMPIEGATO MEZZ'ORA AD USCIRE DA LÌ E HO DOVUTO SFONDARE LE PARETI!”

 

Pinkie tirò fuori un gelato dalla criniera e gli diede una leccata. Si allontanò saltellando e arrivò alla mia destra senza che io me ne accorgessi. Stavo per lanciarmi alla carica verso R quando Pinkie mi schiacciò il gelato sul naso. Il freddo e la dolcezza mi rilassò il viso e ogni mio furore si placò quasi all'istante.

 

Mike - “Cos…? Gelato allo zafferano? Chi...”

 

Pinkie - “Ciao Mike. Il mio Intuito ha colpito ancora una volta.”

 

Mike - “Okey. Non chiederò il come o il perché. Sono il primo ad essere arrivato?”

 

R - “Si Mike. Però, grazie al tuo buco hai mandato in fumo il lavoro di Lukin e Kl. Guarda.” -indica il buco

 

Kl e Lukin stavano emergendo dalle macerie, il primo con un pezzo di carta e una penna e l'altro con in mano un pezzo di gesso.

 

Lukin - “Mike… perché non stai mai calmo?”

 

Kl - “Ti faccio una camomilla e ti porto da uno specialista per il controllo della rabbia. Stai diventando un po’ violento…”

 

Mike calmissimo -”Nulla che un buon gelato allo zafferano non possa risolvere. Alloooora, R!  Ci devi delle risposte, o sbaglio?”

 

R - “No non sbagli. Ma dovrete aspettare.”

 

R e Pinkie si misero spalla a spalla e puntarono uno una mano e l'altra uno zoccolo verso un punto non definito.

 

R e Pinkie- “Al prossimo capitolo, cari lettori!”

 

. . .

 
   
 
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