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Autore: Starlow632    13/09/2017    1 recensioni
IMPORTANTISSIMO: Questa storia NON è una mia creazione originale ma la traduzione di una fanfiction americana ad opera dell'artista Dordtchild su DA.
Profilo DA dell'artista: http://dordtchild.deviantart.com/
Link del primo capitolo sul profilo di "MissBlueBee"(DA): http://missbluebee.deviantart.com/art/FWTBT-Ch-1-138230015
SINTESI DELLA TRAMA: Si pensava tutto fosse tornato alla normalità: Blumière e Farfalà erano insieme in un paradiso dove sarebbero vissuti per sempre felici, gli ex-scagnozzi del Conte vivevano in pace a Svoltadilà, Dimensio era ormai morto e nessuna minaccia era in agguato...
Sarà proprio così?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conte Cenere/Blumière, Dimensio, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 9
Dalla padella alla brace (with fuoco, fiamme, feels e ancora tanta gore, leggete a vostro rischio e pericolo)

(
https://dordtchild.deviantart.com/art/Commish-Lovers-Memory-267828511)
Bei momenti tra Volix e Nastasia

 

Per qualche strano motivo, Ruby non si voleva muovere dalla sua postazione. Mario e Darla fecero cenno alla dragonessa di dirigersi a Castel Dimensio invece di stare fermo su un muro di mattoni, ma la cocciutona non ne voleva sapere.

"Povera Ruby, ha troppo paura di avvicinarsi.” Disse Darla strattonando il naso del draghetto.

"Infatti non possiamo. Non esiste modo di rompere quella dannata barriera intorno al castello.”

"Dev’esserci per forza un altro modo. Quella psicopatica è l’unica che può entrare e uscire da lì, vero?”

"Beh, in fondo lei ha creato quello schifo di posto. Può farci quello che vuole." Mario mise la mano su un sopracciglio per aguzzare la vista, “Ma che cazzo, quella torre centrale non finisce proprio mai. Non se ne vede la fine.”

Anche Darla osservò con attenzione il castello. In cuor suo sapeva che doveva incontrare Dimensio e parlarci per ricondurlo sulla retta via. Ma ogni qualvolta pensava al Libro del Destino e a Ren le sue speranze di poterlo reincontrare si affievolivano. Dopo un lungo sospiro parlò all’eroe.

"Abbiamo bisogno degli altri. Non ce la faremo mai da soli."

“Non sappiamo se quell’onda magica li abbia trasformati, però." Mario si abbassò il berretto all’altezza degli occhi, "Nessuno può dirci se stanno bene.”

"Non sapremo finchè non lo vedremo con i nostri occhi, Mario. In un modo o nell’altro abbiamo bisogno di una mano. Finchè Dimensio avrà il Libro del Destino nelle mani, non riusciremo mai ad arrivare a lui, non da soli.”

"…hai ragione. Torniamo indietro"

Nel frattempo, il gruppo fuggiva da Volix, il quale stava lanciando attacchi di fuoco a raffica. Mimì si aggrappò alla schiena di Pugnazzo mentre Marlin, tenendo Nastasia per mano, correva a velocità supersoniche. Luigi invece, con Blumière sulle spalle, faceva del suo meglio per non diventare un barbecue umano.

"PER FAVORE GENERALE VOLIX, ASCOLTACI, SIAMO I TUOI AMICI! SMETTILA DI CERCARE DI UCCIDERCI!” "Lode a Dimensio…lode a Dimensio," ad ogni ‘lode’ lanciava una palla di fuoco al gruppo, "Lode a Dimensio…lode a Dimensio…"

"NON CREDO RIESCA A SENTIRTI, MARLIN!" Gridò Luigi.

"DICI SUL SERIO?! FACCIAMO FUORI QUEL GERMOGLIO FLORA, ALLORA!"

"CAZZO, MARLIN, STAI ATTENTO!"

Luigi si dimenò velocemente su Marlin per salvarlo da una fiammata del Senza Faccia ipnotizzato. Quest’ultima fu così potente che raggiunse una stazione di benzina facendola esplodere. Ciò ha provocato la formazione di un anello di fuoco dopo un’iniziale esalazione di fumo asfissiante nel cielo. Marlin colpì il terreno a cinque piedi da Luigi. Lo spazio tra i due fu sufficiente da far scendere tale anello e intrappolare Luigi all’interno di esso. La fiamma anulare era talmente alta che nessuno poteva oltrepassarla senza far trasformare il malcapitato in una patatina fritta.

"Signor Luigi, tutto bene?" Urlò Marlin.

"Sì, sto bene, ma non posso avvicinarmi troppo al fuoco! E’ troppo intenso!”

Nastasia, Pugnazzo e Mimì appena si accorsero che Marlin e Luigi non erano in vista, piombarono nel panico. Non poteva andare peggio: erano soli, persi in una stradina buia e non avevano la più pallida idea di dove fossero.

"Nassy, ho l’impressione che ci siamo persi!"

"Come cazzo avemo fatto a perdese?"gridò Pugnazzo.

"Secondo me ci siamo persi di vista da quando ci siamo separati da Marlin. Neanche Luigi è con noi…quindi non abbiamo una guida-"

"MORIREMO TUTTI!" Disse Mimì piangendo, "MORIREMO TUTTI PER COLPA DI DIMENSIO E QUELLA SUA SOSIA TESTA DI CAZZO!”

"Mimì, per favore, smettila di piangere." Disse Nastasia abbracciando Mimì, "Dobbiamo solo mantenere la calma e pensare cosa fare-"

"MA NON SAPPIAMO DOVE SIAMO!"

"…merda…"

Luigi provò in tutti modi a saltare oltre l’anello di fuoco, ma con Blumière sulle spalle l’impresa era parecchio ardua in quanto il peso aggiunto diminuiva il valore dell’altezza del salto. Marlin chiese a Luigi di buttare il Conte oltre il muro.

"Luigi," disse Blumière tossendo, "Ascoltalo. Devi…buttarmi oltre quel muro.”

"Rischiando di ucciderti? Perdonami, ma dopo non ho intenzione di sentire i pianti di Farfalà!”

"Ma se andiamo avanti così…moriremo tutti…di ustioni!"

"Okay, okay…ah, okay…uno…due…tre-" Luigi si sentiva una palla di fuoco bruciare le saloppette, "VAI!"

L’idraulico gettò Blumière oltre la barriera infuocata con tutta la sua forza poichè un leggero sforzo di braccia richiedeva meno sacrificio di curare un culo bruciato. Il corpo atterrò su Marlin. Dopodichè anche Luigi saltò dalla parte opposta, ma finì per bruciarsi e riatterrare nel punto iniziale saltando qua e là come un cavallo impazzito.

"BRUCIA, BRUCIA, BRUCIA!" Luigi balzava e correva in cerchio, "LE MIE CHIAPPE BRUCIANO!"

"Luigi," Marlin gridò dall’altra parte con Blumière sulle spalle, “Salta oltre il fuoco, ORA!”

Luigi, dopo molti vani tentativi, riuscì a spegnere l’incendio sulle sue chiappe. Dopo una bella rincorsa, l’idraulico effettuò il salto più alto della sua storia dei salti in alto ma, per qualche strana ragione, le fiamme si alzarono proprio nel momento in cui stava per oltrepassare il confine. Per fortuna, riuscì a fermarsi in tempo e si concesse ancora altri tentativi di fuga che furono tutti un buco nell’acqua.

"Marlin, le fiamme sono troppo alte! Non posso saltare!”

L’anello di fuoco che circondava Luigi fu colpito all’improvviso da una forte folata di vento che ne estinse una sezione. Volix, temendo che il prigioniero potesse fuggire, si addentrò nell’anello. A quel punto, Luigi avvertì le stesse vibrazioni malvagie che emanava Dimensio e un brivido percosse la sua schiena. Era da precisare però, che queste non provenivano da Volix in sé, ma dal Germoglio Flora. L’idraulico si girò di soprassalto e si ritrovò davanti gli occhi gelidi e senz’anima di Volix, il quale sollevò una mano formando una palla infuocata.

"Lode…a…Dimensio…Lode…all’imperatore…Dimensio…”

Ormai l’idraulico non poteva più fuggire, se fosse indietreggiato sarebbe stato ustionato dal muro di fuoco; invece, se avesse provato a scappare in avanti, Volix avrebbe fatto alimentare l’incendio. Volente o nolente, doveva combattere un suo quasi amico che ormai non cassava le sue lodi a Dimensio.

Ormai era deciso. Avrebbe sconfitto il mago per annullare gli effetti del germoglio come fece suo fratello con Pugnazzo e lui stesso. Nel frattempo, però, dovette schivare numerose palle di fuoco e altri simili attacchi. Senza dubbio, era da tanto che Luigi non vedeva tanto fuoco nella sua vita, almeno non da quella volta in cui affrontò Bowser da solo tanti anni prima.

Passava ancora del tempo, ma l’uomo in verde non riusciva ad avvicinarsi a Volix. Luigi provò persino a saltargli sulla testa, ma una volta colpito, si rialzò subito dopo. Ci provò una seconda volta, ma prima di compiere il salto, il Senza Faccia lo prese per le gambe bloccando i suoi movimenti. Dopodichè cominciò a sbattere ripetutamente la testa dell’idraulico sull’asfalto e in generale a trattarlo come se fosse una bambola di pezza. Il povero malcapitato perse coscienza mentre Volix continuava a far strisciare il suo corpo per l’area dell’anello senza alcuna pietà.

Ben presto la temperatura all’interno dell’anello aumentò a tal punto che anche Volix stesso prese fuoco. Guardandolo dal basso, sembrava un demone appena scappato dall’inferno. Lentamente, il mago avanzò verso Luigi, e nel farlo, surriscaldò il terreno finchè starci a contatto per qualche secondo avrebbe garantito la frittura della vittima. Il corpo dell’idraulico, ormai, non sopportava più le alte temperature e si alzò di scatto.

"OH, CAZZO, BRUCIA, BRUCIA!" Luigi urlava e saltava su un piede finchè avvistò di nuovo Volix, "DIO-"

Luigi saltò in alto non appena Volix si lanciò verso di lui come un toro imbizzarrito. Dopodichè l’idraulico gli saltò in testa, e atterrò poco prima che una fiammata gli bruciasse la testa. Le sue scarpe si stavano cuocendo ormai. Questa mossa non è stata sicuramente una delle più geniali in quanto il guerriero diventava sempre più sbizzarrito ad ogni movimento che Luigi facesse per attaccarlo. Sicuramente non ce l’avrebbe fatta se la temperatura del terreno si fosse alzata ancora di più.

"SI VA NELLA BRACE QUA!"

Marlin, per aiutarlo, tentò una mossa azzardata. Usò la sua lancia (che si era dimenticato di avere prima che Blumière atterrasse su di lui) come asta. Saltando con essa alla velocità giusta, riuscì ad oltrepassare il recinto di fuoco e ad assestare un bel calcio sulla parte non infuocata del mago, il petto. Ciò ha scaraventato Volix fuori dall’anello di fuoco, facendo calare la temperatura.

"Tutto bene, signor Luigi?" Disse Marlin offrendo la mano all’idraulico.

"D-diciamo di sì, un minuto in più e sarei stato arrostito! E’ stato un dolore che non ti immagini!”

"Non puoi riposarti ora, sta venendo di nuovo da te!”

Purtroppo per loro, Volix ritornò nell’anello di fuoco più sbizzarrito che mai. Stranamente, nonostante tutti i colpi, il Germoglio Flora era ancora ben saldo. Questo perché la magia del mago alimentava il potere dell’erbaccia. La battaglia poteva proseguire. Erano determinati a fermare Volix prima che facesse del male ad altre persone, ma non sapevano come.

All’improvviso, Volix si precipitò verso Marlin, il quale usò la sua lancia per difendersi. Era come una lotta di sumo in un ring su un vulcano. Più il mago spingeva la lancia, più questa diventava calda fino a cuocere la mano guantata del guerriero.

"LUIGI, VAI VIA DA LI’!" Urlò Marlin, "TRATTENGO IO VOLIX! CAZZO, STA COSA MI STA SCIOGLIENDO LE MANI!”

"Ma Mar-"

"VAI, LUIGI!"

Senza dire altro, Luigi si alzò e corse verso il bordo dell’arena. Dopo poco, guardò indietro e vide Marlin con la faccia bruciata da un lato a causa di un improvviso contatto con la lancia. In seguito, l’idraulico assistette alla macabra scena in cui il mago riuscì ad impossessarsi dell’arma di Marlin e usarla per conficcare quest’ultimo per la spalla.

"AAAUGH!"

La pelle di Marlin sapeva ormai di carne cucinata. Mettendoci più forza, Volix conficcò il guerriero nel cemento usando la lancia finchè per quest’ultimo risultò impossibile alzarsi. Soddisfatto del proprio operato, il Senza Faccia alterato si girò verso Luigi.

Il povero difensore delle genti si sentiva impotente. Man mano che Volix si avvicinava a lui, la temperatura crebbe di nuovo vertiginosamente e tutto questo calore stava lentamente esaurendo le sue energie. Ormai l’idraulico non aveva più la forza di saltare o addirittura muoversi. Era sul punto di avere un collasso. Intanto il mago continuava la sua avanzata arricchita da lodi estatiche.

"Lode a Dimensio…Volix uccide nel nome dell’Imperatore Dimensio…Volix uccide Luigi…”

Luigi piangeva dai dolori che affliggevano l’interezza del suo corpo. Provava in tutti i modi a spingere il mago lontano da lui, ma questo continuava a venirgli addosso con tutto il calore che emanava. Ad un certo punto, mise un piede dietro l’idraulico impedendogli la fuga per poi sferrargli un bel calcio e farlo cadere di schiena. Ormai era incapace di qualunque movimento. Semplicemente chiuse gli occhi aspettando la fine. Volix portò la mano sul petto dell’umano e si aggrappò con forza alla sua maglietta.

Ma alla fine non successe quello che si aspettava. Anche se aveva gli occhi chiusi, sentì che Volix era vicino a lui. Titubante, l’idraulico aprì un occhio. Fu sorpreso nel vedere che la stretta del mago sulla maglietta era così forte da tremargli la mano. Ad un certo punto, spostò lo sguardo verso i suoi occhi e notò che stava piangendo. Le vibrazioni malvagie erano stranamente scomparse. A quel punto Volix cominciò a balbettare.

"…c-c…che succede…Che succede?"

La sua voce era tremolante. Il muro di fuoco svanì improvvisamente. Stava sicuramente succedendo qualcosa e ciò inquietò parecchio Luigi. Volix non riusciva più a fargli del male. Più ci provava, più la sua mano tremava. Era come se il lavaggio del cervello e il suo libero arbitrio stessero combattendo rumorosamente nella sua testa. Il suo petto senza cuore era pervaso da una nuova emozione: un senso di calore e purezza; ciò gli faceva ricordare dell’unica altra volta in cui si sentì così: quando incontrò uno degli esseri più puri dell’intero universo.

"I-il…tuo c…cuore…"

Luigi era parecchio scioccato e non fece un passo. Nonostante lo spegnimento del muro di fuoco (che aveva fatto rinvigorire Volix), questo si teneva ben saldo alla maglietta dell’umano. Il suo sguardo cambiò radicalmente.

"E’…stra…ordinario…"

Un sorriso malato gli attraversò il volto mentre sgranava gli occhi. Luigi fece di tutto per staccarsi dalla presa, ma per qualche strano motivo non ci riuscì.

"Voglio quel cuore…" Volix provò a scavare nel petto dell’uomo in verde.

Improvvisamente, una lancia attraversò l’intero corpo del guerriero. Marlin l’aveva trafitto per farlo staccare da Luigi, ma…l’attacco non sortì alcun effetto. Volix semplicemente estrasse la lancia dal suo corpo, come se nulla fosse.

"Lode a Dimensio, tutti coloro che vanno contro l’imperatore meritano la pena di morte.” Si girò di scatto e conficcò la punta della lancia nel petto di Marlin.

Marlin inizialmente non sentì niente, ma poco dopo il dolore invase il suo corpo. Il sangue cominciò ad uscire a fiotti dalla bocca. Volix proseguì col ruotare lentamente la punta della lancia per infliggergli ancora più danno.

"V-V...Volix…" Marlin non riusciva più a parlare.

Marlin si sentiva come se gli stessero strappando il cuore dal petto. Luigi, in preda al panico, si aggrappò alla schiena di Volix e cominciò a tirare il Germoglio Flora. Il Senza Faccia provò in tutti modi a scrollarselo di dosso ma l’idraulico riuscì a rimanere attaccato e a tirare sempre più forte finchè…

…si sentì un rumore secco. Luigi cadde violentemente a terra col Germoglio Flora, fissando Volix negli occhi per secondi interminabili. Si sentiva il dolore nel suo sguardo. Con un colpo di tosse, uscì tanto sangue dalla bocca.

"…Cosa…ho…fatto?" Disse il mago con gli occhi fuori dalle orbite per poi cadere in avanti.

Luigi assistette alla scena inerme. Dopo un po’, si avvicinò all’uomo svenuto e controllò il suo battito. Sconvolto, giunse ad una terribile conclusione.

"Oh, no…è morto…"

Luigi, come tutti sappiamo, non è mai stato il tipo da rimanere impassibile di fronte ad eventi tragici come la morte di qualcuno. Col cuore spezzato, distolse lo sguardo e fece scendere una lacrima. Marlin ben presto lo raggiunse, anche lui in fin di vita.

"L-Luigi," disse a fatica Marlin sputando sangue, "Stai…b-bene?"

"Io sì…ma tu-"

"T-tranquillo…mi rimetterò, sta bene…Volix?"

Luigi guardò nuovamente il corpo di Volix. Non ce la fece più e cominciò a piangere per la sua dipartita. Le sue lacrime bagnarono il mantello rosso del mago, riempiendolo di macchie scure. Con ciò, Marlin intuì la risposta e cominciò a compiangere il morto insieme all’idraulico.

"P-perchè, Dimensio…come hai potuto…fare questo a…Volix?"  Il soldato Senza Faccia sferrò un pugno sul terreno, “N-non ti ha mai…fatto niente. Come mai non sono riuscito a…fermarlo?”

"Marlin, non c’è niente che avresti potuto fare per impedire questo. Essendo rimasto senza cuore e con quell’erbaccia piantata nel cervello, non c’era modo di salvarlo.” Disse Luigi mettendosi una mano sugli occhi.

Senza che Marlin e Luigi se ne accorgessero, la schiena di Volix cominciò a scintillare. In pochi secondi, lo scintillio divenne molto intenso, quasi accecante. La luce colse l’attenzione dei due e assistettero impietriti alla lenta guarigione delle ferite del mago. Le lacrime versate da Luigi salirono verso il cielo e unendosi formarono una palla di luce gigante che si trasformò in un cristallo.

Marlin conosceva bene quel cristallo. L’apparizione cristallina somigliante ad un rubino luccicava nei suoi occhi. Luigi, invece, non aveva idea di cosa fosse successo o perché. Sapeva solo che si era formato a partire dalle sue lacrime. I due continuarono a fissare il cristallo mentre discendeva fino a scomparire dentro Volix. Dopo questa apparizione, il mago aprì gli occhi, il quale, dopo molti colpi di tosse, si mise seduto poggiando sulle ginocchia e con una mano sul petto.

"…Non…può essere…"

Gli occhi del Senza Faccia continuavano a brillare per la forte emozione. Il suo nuovo cuore pulsava rumorosamente sotto la sua mano guantata mentre piangeva di gioia fissando Luigi e Marlin.

"…Posso provare emozioni," Sussurrò Volix, "Come…mai?"

"Una domanda migliore sarebbe…come fai ad essere ancora vivo?" disse Marlin tossendo.

Marlin e Volix guardarono l’idraulico con sguardo incredulo. Luigi non è tanto il tipo da fare domande. E’ più bravo a dare risposte, ma quello che è appena successo non lo capirà mai. Prima che qualcuno potesse parlare, un certo Ghastium si mise a gridare.

"D-dove sono tutti?"

Luigi raggiunse subito Blumière dove lo aveva lasciato mentre Volix medicava Marlin. L’idraulico mise il Conte sulle spalle.

"Signor Luigi, non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi salvato la vita, purtroppo non posso lasciare Marlin da solo. Quel Germoglio Flora mi ha fatto fare cose orribili alle persone a cui voglio bene. Devi trovare Mario e Darla, hanno bisogno di te.”

"Volix, ma non posso lasciarti qui. E se tornasse quella pazza?"

"Fidati, con un cuore nel petto la mia difesa è aumentata. Devi trovare tuo fratello. Aiuta lui e Darla.”

"…anche se so già che non farò niente," bisbigliò l’idraulico.

"S-signor Luigi, non si consideri un incapace” lo interruppe bruscamente Blumière, "Sei più potente…di quel che credi."

"Ha ragione. Ora corri subito da Mario e Darla."

Luigi annuì e cominciò ad incamminarsi, ma le ultime parole di Volix lo fermarono.

"Se trovi Nastasia…dille che la amo ancora.”

Luigi era familiare con il dolore che provava Volix. Con un ultimo cenno del capo, cominciò a correre portando Blumière sulle spalle. Correva così velocemente che poteva essere visto come una macchia verde che lasciava una scia di piccole gocce luminose. Le sue lacrime erano divenute pesanti per la sofferenza…e l’odio verso Dimensio.





 

ANGOLO DELLA PAZZA PSICOPATICA
Beh, oggi vi ho voluto un bel regalo, esattamente: UN CAPITOLO ORIGINALE INTERO :D
​Questo capitolo è stato uno dei più difficili fin'ora e anche quello con più scene WTF (tfw Dordtchild viene improvvisamente posseduta da Dimensio), questo vuol dire: APPREZZATE GENTE! Recensite, fatemi sapere la vostra così renderemo il tutto più interessante.
​Ah sì, questo capitolo (ahem, la parte finale) è tutto un immenso foreshadowing di una storia epica mai nata: True Superstar (aka l'ultimo capitolo della trilogia) :(((((( (sad face).
​Ci vediamo alla prossima, ad un capitolo che lascerà basiti gli shippers della DimensioxRen.
​Ciaooo :D
Starlow632


 
  
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