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Autore: xjnicodiangelo    13/09/2017    1 recensioni
[Solangelo - AU]
«Allora … Kayla mi ha detto che stai dando di matto.»
Gli occhi di Nico avevano perso la scintilla divertita e ora lo scrutavano attentamente, come se potesse leggergli addosso le ragioni. Tuttavia, il più alto, in tutta calma, si era voltato completamente verso di lui, guardandolo impassibile: «Non so di cosa lei stia parlando.» Lo sguardo del moro si fece indagatore –più di quanto lo fosse stato fino a quel momento–, e dall’espressione sul suo volto, il biondo capì che gli aveva guardato attraverso e che aveva capito il problema, anche prima di sentirlo parlare: «Mh, ho il netto presentimento che c’entri la scuola.»
L’altro non perse tempo a ribattere: «Ma di cosa parli? La scuola è appena finita! Non sarà tra i miei pensieri fino a settembre!» Vide negli occhi scuri dell’altro brillare la realizzazione di cosa stesse succedendo e non seppe come reagire allo sbuffo ricevuto in risposta: «Tesoro, mi dispiace allarmarti, ma siamo a settembre da poco più di due settimane.»
–☼–
O anche, la storia in cui Will è disperato perché la scuola sta per iniziare e Nico lo consola. Spoiler: in realtà no.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Denial phase
 
Erano passati all’incirca cinque minuti da quando Nico aveva bussato al campanello della porta dei Solace e non aveva ancora ricevuto risposta. Si stava dondolando sui talloni, decidendo se fosse il caso di aspettare che qualcuno aprisse o semplicemente tornare a casa e dimenticare di essere persino uscito di casa, quando la porta si era finalmente aperta rivelando Kayla con tanto di asciugamano intorno ai capelli.
La padrona di casa gli aveva sorriso brevemente, invitandolo ad entrare: «Ehi, Nico! Entra, Will è in camera sua!» L’italiano le rivolse uno sguardo perplesso: «E perché non è venuto ad aprire lui?» L’altra scrollò le spalle non curante, prima di impegnare entrambe le mani a sostenere l’asciugamano che era ormai in bilico e lasciava scappare qualche ciocca verde: «Probabilmente perché sta dando di matto.»
Nico la fissò per qualche secondo, cercando di decifrare se fosse seria o meno, e una volta constato che sì, lo era, sospirò rivolgendole un saluto prima di percorrere la rampa di scale.
Una volta raggiunta la porta del biondo, il moro la spalancò senza cerimonie, sorridendo alla visione che gli si presentò davanti: Will con le cuffiette nelle orecchie, steso sul suo letto, intendo a guardare lo schermo del computer con aria tesa e unghia del pollice tra i denti.
Senza preoccuparsi minimamente della reazione che avrebbe potuto avere l’altro, si era avvicinato al letto e gli si era seduto accanto, facendo piegare il materasso sotto il suo peso. Non potette far altro che scoppiare a ridere quando vide il biondo saltare spaventato ed emettere un urlo acuto, non riuscendo a smettere nemmeno quando il suo fidanzato aveva iniziato a fulminarlo con lo sguardo.
Si era tolto una cuffietta stizzito, prima di sbottare: «Sei impazzito, per caso?» L’italiano si era preso qualche minuto per calmarsi, prima di rispondere: «Non di recente.» con tanto di sorriso smagliante e scrollata di spalle. Ma prima che Will avesse potuto aprire bocca, aveva aggiunto: «Allora … Kayla mi ha detto che stai dando di matto.»
Gli occhi di Nico avevano perso la scintilla divertita e ora lo scrutavano attentamente, come se potesse leggergli addosso le ragioni. Tuttavia, il più alto, in tutta calma, si era voltato completamente verso di lui, guardandolo impassibile: «Non so di cosa lei stia parlando.» Lo sguardo del moro si fece indagatore –più di quanto lo fosse stato fino a quel momento–, e dall’espressione sul suo volto, il biondo capì che gli aveva guardato attraverso e che aveva capito il problema, anche prima di sentirlo parlare: «Mh, ho il netto presentimento che c’entri la scuola.»
L’altro non perse tempo a ribattere: «Ma di cosa parli? La scuola è appena finita! Non sarà tra i miei pensieri fino a settembre!» Vide negli occhi scuri dell’altro brillare la realizzazione di cosa stesse succedendo e non seppe come reagire allo sbuffo ricevuto in risposta: «Tesoro, mi dispiace allarmarti, ma siamo a settembre da poco più di due settimane.»
Il volto di Will restò inespressivo, mentre tenendo ancora la calma replicava: «No. Siamo a giugno.» Sentì gli occhi di cui era innamorato bruciargli addosso, mentre l’altro apriva bocca: «Okay, Solace, abbiamo due opzioni: lasciarti qui nell’illusione che tra due giorni non saremmo di nuovo sottoposti alla tortura comunemente chiamata con il nome di scuola, oppure la smetti –perché credo che a questo punto sia inutile disperarsi– e troviamo qualcosa da fare per distrarci.» Il biondo, in piena onestà, era leggermente intimorito, ma questo non aveva niente a che vedere con la sua immediata dichiarazione di forfait.
«Fammi spazio ed esponimi i tuoi problemi, Doc.» Il diretto interessato aveva alzato gli occhi al cielo, obbedendo però, per creare posto per il suo fidanzato.
«L’estate è finita, Nico. E io non ho guardato praticamente nessuna serie tv, ti rendi conto? E ti pare che abbia letto? Pft! E ora arriva la scuola e non avrò tempo nemmeno di respirare! È una tragedia, capisci?» Il più basso, che l’aveva scrutato per tutto il tempo, aveva il mento poggiato sul palmo aperto e annuiva per rispondere alla domanda postagli: «Capisco cosa vuoi dire, okay. Ho accumulato un trilione di serie tv da guardare, ma in qualunque caso dovresti smetterla di essere così drammatico.»
«Sono ufficialmente offeso, sappilo. E non dovresti distrarmi, scusa?» Nico scrollò le spalle non curante, cambiando posizione per tirare il computer verso di sé: «Non eri tu a ripetermi che bisogna parlare e tutte quelle cose lì?» Aveva risposto senza spostare lo sguardo dallo schermo, dove aveva aperto una pagina e aveva iniziato a cercare qualcosa a cui il biondo non interessava prestare attenzione, non con il suo fidanzato bello e concentrato accanto da poter fissare.
«Mh, allora mi ascolti quando parlo.» aveva sorriso una volta ripresosi dal suo stato di trance. L’altro si era voltato brevemente verso di  lui per rivolgergli un occhiolino, prima di tornare a guardare il portatile: «A volte.»
Non felice dei risultati ricevuti, era ritornato al motore di ricerca cercando qualcos’altro che Will continuava ad ignorare. Rimasero in un silenzio confortevole, così tanto che il più alto non si accorse nemmeno di aver aperto bocca: «Quindi non sei nervoso?»
L’italiano aveva rivolto una smorfia allo schermo che il suo fidanzato non capì se fosse rivolta a lui o ai risultati di quest’altra ricerca: «Sì, ma lo ignoro.» Il biondo si morse il labbro inferiore, indeciso se esprimere il pensiero che gli era appena passato per la testa o meno, ma alla fine decise a favore: «Immagina avere la Dodds il primo giorno, alla prima ora. Sarebbe un incubo.»
Il moro in risposta si era volta di scatto verso il suo fidanzato con un’espressione sofferente, fissandolo in silenzio per qualche secondo, poi: «Okay, ho appena cambiato idea: lanciamoci entrambi a capofitto nella fase di negazione e facciamo l’ennesimo rewatch di Skam.»
Will lo guardò perplesso prima di sorridere e prenderlo per le guance avvicinando i loro volti: «Non potrei essere più d’accordo, Raggio di sole!» Baciandolo subito dopo.
Lo stress da inizio imminente della scuola poteva aspettare, decisamente.

 

Ehilà!
Dopo soli cinque giorni eccomi qui con un'altra storia! Potreste pensare che sia una di quelle che ho detto di avere già pronte nello spazio autrice dell'ultima os, ma ebbene no: questa os è stata scritta interamente ieri pomeriggio, di getto, perché troppe persone -
Baby Chiara in particolare- venivano ad ansieggiarmi nei messaggi facendo ansieggiare più di quanto non stessi già facendo da sola. [If you're wondering, I'm aware che il verbo "ansieggiare" non esiste, but still.]
Dal momento che è la mia seconda storia sul rientro a scuola, avrete tutti capito quanto questo momento sia traumatico per me mi stia a cuore, e in realtà non ho molto da dire se non che i miei personaggi sono sempre OOC perché i Nico e Will dello Zio Rick sono troppo perfetti for me to riproduce, e niente, spero non disturbi troppo.
Then, vorrei ringraziare chiunque abbia letto ignorando questo spazio autrice e chiunque altro invece sia arrivato a leggere fin qui, e vorrei invitarvi a lasciarmi qualche recensione perché mi riscaldano il cuore e perché mi fa sempre piacere ricevere pareri. Infine, voglio scusarmi perché I'm totally aware che sto usando troppo inglese but basically it's what I do when I'm nervous, e domani inizio scuola, quindi sì, I'm really nervous.
So much love for all of you e alla prossima!

 
  
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