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Autore: mikyferro    13/09/2017    0 recensioni
Diana Verquez è una giovane fattrice presso la fattoria di famiglia. Un giorno conosce Conrado Romero, famoso avvocato. I due si sposeranno ma vivranno un matrimonio triste e infedele. La povera donna riesce a scappare dalle grinfie del marito trasferendosi a Londra. Di seguito conosce Harvie, un giovane uomo inglese. I due si innamoreranno perdutamente, anche se il passato di entrambi continua a tormentarli.
La storia è disponibile anche su Wattpad. Il mio nome utente è: iron_11
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
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 Capitolo VII

Diana poggiò il libro che aveva appena finito di leggere sul tavolino, vicino alla tazza di caffè. Volse lo sguardo al finestrino e ammirò con incanto il mare in tempesta. Accanto a lei c'era Harvie con in mano un giornale spagnolo. La nave navigava da ben 2 giorni e l'amicizia tra Diana e Harvie crebbe sempre di più. Mancavano meno di tre ore all'arrivo a Bordeaux, prima tappa della navigazione.

- Quando salperemo a Bordeaux, mi accompagnerai alla cattedrale, vero?- domandò la donna supplichevole.

- Certo! - esclamò l'uomo con dolcezza. - Hai letto le ultime notizie, - prosegui – è in corso la costruzione del “ponte di Brooklyn” a New York! Il giornale dice che attraverserà l'East River e sarà lungo circa due mila metri. Ah, che tecnologia! -

Diana ascoltava i suoi discorsi con amore.

E' un uomo cosi acculturato e intelligente.” pensava.

- Sei mai stato a New York? - domandò la donna.

In realtà a Diana non le interessavano tutte quelle notizie che egli le riportava , ma bensì come lì spiegava, come se fosse un giornalista.

- Andai due anni fa con mio padre e affittammo un appartamento al centro della città, quasi vicino al Central Park. -

Harvie vi aggiò molto con la sua famiglia; visitò l'intera Europa e quasi tutta l'America Settentrionale. Amava stare nella natura, andare in montagna, pescare nei laghi dell'Inghilterra. Amava le scienze, soprattutto l'anatomia. Conosceva a memoria ogni malattia e le sue cause. Infatti studiò per due anni nella facoltà di medicina all'università di Cambridge; poi lasciò perché capì che la sua vera passione era la fisica. L'800, difatti, fu un anno ricco di scoperte sia scientifiche che tecnologiche: la nascita della fotografia, lo zero assoluto, il sistema periodico degli elementi, il primo asteroide Cerere. Diana, invece, non conosceva tutte quelle cose; non sapeva cosa fosse una fotografia oppure a cosa serviva la legge di Ohn. Si limitava a leggere i suoi romanzi, a fantasticare sui personaggi e ad amare la matematica. A Diana piaceva il fatto che Harvie la informasse su temi scientifici attuali, nonostante non ci capisse niente

Tra una chiacchiera e l'altra, la nave finalmente arrivò a Bordeaux. Diana indossò un abito molto raffinato mentre Harvie non si cambiò.

L'orologio del salone segnava le quattro del pomeriggio. Soffiava un leggero vento atlantico. Il mare era ancora molto agitato e il cielo era ricoperto da nuvole nere. Un calesse portò a gruppi i passeggeri verso la città, visto che il porto era abbastanza lontano. Diana e Harvie fecero parte dell'ultimo gruppo e furono avvisati da un membro dell'equipaggio che la nave sarebbe ripartita verso le dieci del mattino successivo. Avevano un'intera sera per visitare quella favolosa città, ricca di monumenti storici.

Verso le cinque si recarono alla cattedrale, monumento in stile romanico consacrata da Papa Urbano II nel 1096. La navata si rispecchiava nelle acquasantiere piene, con l'inizio delle ogive e una parte delle vetrate. I lampadari di cristallo pendevano immobili. Nel coro, ardeva una lampada d'argento; e vi erano numerose statue che ritraevano la madonna. Harvie e Diana, con passo grave, camminavano lungo il muro. La donna, essendo una donna di chiesa, spiegava all'amico le vicende di alcune statue di sante presenti. Harvie non credeva nella religione, non credeva nell'esistenza di un Dio e né ai miracoli. “Solo la Scienza ha la risposta a tutto!” diceva. La donna difendeva la sua sponda religiosa con frasi del tipo “La scienza non ha tutte le risposte!”. Tra i due si aprivano lunghi dibattiti per il contrasto tra Chiesa e Scienza.

- Perché dovresti credere a quattro parole scritte su un foglio? Nessuno ha prove certe sull'esistenza di Cristo, perché, allora, credi a ciò che dicono alte persone? - domandava l'uomo

- La preghiera, la Chiesa, la Confessione mi fa sentire pulita, nuova. Senza di essa mi sentirei persa! -

- Beh, pensa alle medicine che compri... è frutto della scienza; oppure alla scoperta dell'illuminazione elettrica, alla macchina da scrivere, della cellula... potrei continuare all'infinito... -

 - Non mi importa! -

Erano quasi le otto di sera, la visita alla cattedrale si prolungò. Diana fece alcune preghiere in ginocchio ad una statua della Madonna, mentre Harvie aspettava fuori. Quando finì, ella uscì dalle maestose porte della costruzione e visitò il resto della città. Notava le donne francesi molto raffinate; con cappelli neri o blu ricche di piume, guanti in merletto che si estendevano dalle mani fino al gomito e scollature molto ampie. La Francia era molto diversa dalla Spagna; lì c'era più vita sociale, più eleganza.Dopo la lunga passeggiata della città, Diana e Harvie ritornarono sulla nave e cenarono nel ristorante. Dopo cena passarono l'intera serata sul ponte della nave a parlare delle loro vite; Diana non gli disse che era sposata. I ricordi le laceravano l'animo.

 

  Cartina della Francia

Punti di sbarco della nave:

- Bordeaux

- Nantes

- Rennes

 Londra divenne una delle città più importanti del mondo. Il quel periodo, la metropoli ebbe importanti innovazioni tecnologiche, divenne la sede mondiale della politica, della finanza e del commercio, la popolazione cresceva sempre di più ogni anno, fu realizzata la prima ferrovia che collegò Londra Bridge a Greenwich e cosi via...

Nel 1842, una ricca famiglia proveniente dall'Irlanda si stabilì al centro della città. Il nucleo familiare in questione era la famiglia Montgomery. Il capo famiglia, Harry Montgomery, era un'importante medico irlandese laureato alla Trinity College nel 1833 e sposato con Kate Spencer. L'anno successivo, nel 1843, i due coniugi ebbero un figlio: Harvie Montgomery. Il ragazzo era molto intelligente e venne inserito nelle scuole più prestigiose dell'intera città. Per due anni, 1868 - 1870, visse in America, precisamente a New York con suo padre, perché il vecchio fu assunto in uno degli ospedali più famosi della città. Harvie, visto che gli mancava la sua Londra, andò via su una nave che sarà il mezzo d'incontro con la bellissima Diana.

 

Il giorno successivo, la nave sbarcò a Nantes, città della Bretagna storica. Diana voleva restare in camera perché aveva un leggero mal di testa. Harvie, fuori la stanza, fece di tutto per convincere ma invano. Allora le propose una gita a cavallo per i boschi della città. Diana rifletté su quell'idea e accettò la proposta. Attraverso un calesse, arrivarono in un equi turismo. L'uomo pagò i due cavalli padronali: uno bianco con nappine rosa e l'altro grigio con nappine azzurre e una sella da uomo di pelle di daino. Infilarono il costume da amazzone e alti stivali flosci, offerti dal vecchio Adrien, proprietario del luogo.

Il cavallo di Diana prese il galoppo. Harvie galoppava accanto a lei. Entrambi seguirono un sentiero che portava ad una montagna. Con il viso leggermente chino, la mano alzata e il braccio destro teso, essa si abbandonava al movimento cadenzato e con l'altro braccio agitava il pomo del frustino.

Ai piedi della salita, Harvie lasciò le redini; partirono insieme in un solo balzo. Diana adorava andare a cavallo fin da bambina. Quando aveva quattro anni, le fu regalato un pony bianco di nome Alex. Fu costretta ad abbandonarlo quando entrò nel convento. Il cavallo morì a causa di una terribile malattia.

Arrivati in cima alla montagna, i due animali si fermarono bruscamente. L'aria in quel luogo era gelida e c'era nebbia sulla campagna.

- Harvie, qui ci sono lupi? - domando la donna impaurita.

L'uomo la guardò e scoppio in una risata rigorosa. Poi cercò di tranquillizzarla.

I due seguirono il ciglio del bosco. Il sentiero era ricoperto da foglie e paglia. I maestosi alberi impedivano l'illuminazione del sole. Il cielo era diventato azzurro, con qualche nuvola bianca sparsa. Sulle foglie degli alberi erano presenti gocce di rugiada. C'erano grandi spazi pieni di eriche in fiori. Spesso si udiva il canto dei passeri e dei corvi che volavano da un ramo all'altro. Arrivarono nel tratto più alto del monte, da lì si vedeva l'intera città. Smontarono. Harvie attaccò i cavalli ad un albero con una corda e aiutò Diana a scendere dall'animale. La donna camminava nella fitta erba facendo attenzione a non sporcarsi il lungo vestito bianco. Il mal di testa scomparve in un attimo. Cento passi più oltre, si fermò per la stanchezza e si sedette ai piedi di un pino. Harvie rimase in piedi avanti a lei a guardarla.

- Perché mi guardi? - domandò la donna

- Oggi siete bellissima – ribattè. Poi proseguì - Forza alzatevi, dobbiamo continuare la nostra marcia. Penso che a breve ci sia la panoramica!-

Arrivarono nel punto panoramico, era un vero spettacolo. Si intravedeva il porto con le navi, i tetti delle case, le chiese e i loro campanili, la campagna, il bosco.

Dopo aver goduto di quella splendida vista, si sedettero su una panchina lì presente e restarono per qualche minuto in silenzio. Diana aveva un terribile senso di colpa; poi disse la tanta temuta frase:  

- Sono sposata! -

Il giovane inglese la guardò di scatto, lei aveva il volto rivolto verso il suolo. Il cuore le batteva all'impazzata e si sentiva di soffocare. Si sentiva più libera dopo aver pronunciato quelle parole. Eppure non aveva niente da temere, perché Harvie non era né suo marito e né il suo fidanzato.

- Sei sposata?! - domandò con un tono serio.

La donna annuì con le lacrime agli occhi.

- Perché non mi hai detto niente? -

- Avevo paura di una tua reazione... - ma venne interrotta

- Reazione? Quale reazione? Siamo amici... Ti ho raccontato tutta la mia vita, ogni singola cosa. Tu, invece, mi hai nascosto questa cosa! - esclamò ferito

- Perdonami per favore. E' stato un brutto periodo e non volevo parlarne con nessuno.

- Non preoccuparti. -

Harvie capì tutta la situazione e voleva sapere tutto di quel matrimonio.

SPAZIO ALL'AUTORE: Ciao a tutti, a malincuore la storia si fermerà per poco tempo, circa due settimane, per motivi personali. Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento. Ci tenevo a ricordarvi che la storia è presente anche su Wattpad: https://www.wattpad.com/user/Iron_11
   
 
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