Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |       
Autore: Cottondew    14/09/2017    0 recensioni
Una raccolta di brevi racconti nati dal bisogno di sfogo.
Un giardino incantato dentro una bolla, inaccessibile per il mondo esterno;
Un'anima sola intrappolata nel vetro scheggiato degli occhi di un pupazzo.
[Un'altra vecchia raccolta di storie che scrissi un anno fa, avranno un vecchio disegno
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era nato da una disperata fuga.

Un giardino incantato in cui dar respiro a tutto quel che la vita aveva negato.

Un posto in cui nessuno avrebbe notato i difetti.

Dove tutto quel che era sempre venuto a mancare potesse prendere forma.

Poter forgiare i desideri più nascosti, da cui ricavarne forza per continuare e andare avanti con quelle piccole gioie, nonostante l'esterno non fosse come lo si desiderava.

Era nato per accogliere ogni anima volesse dar sfogo ai propri disperati e irrisolti ideali.

Avvicinare menti, cuori e passioni simili.

Un luogo sereno, fatto di nuvole di speranza.

... Eppure tutto questo si trasformò e prese una piega diversa.

Una troppa mania di conquista.

Una troppa ricerca sbagliata.

Provocò ansie e timori di fallire.

Le idee iniziali svanirono nella grigia nube di costante insoddisfazione.

La solitudine tornava a battere come un cuore in quel giardino non più incantato come alla sua nascita.

L'erba serenamente verde iniziò a calare le sue tinte fino a renderle grigie.

L'aria profumata di felicità iniziò a mancare, lasciando spazio solo all'odio e all'invidia.

Quella cupola celeste di protezione iniziò a cedere alla pressione della realtà.

Tutto crollò in quel giardino ormai cupo di preoccupazioni.

I sorrisi si spensero.

I litigi ignorati o repressi vennero a galla.

Questo perché si pensò di aver trovato soluzione nella realtà.

Qualcosa che potesse anche sospendere quel mondo di utopia.

Si pensava di averlo riprodotto nel giardino terreno, per cui le visite diventarono sempre più rare, fino a cessare di colpo.

Si inizò a sperare nella vita reale.


Eppure,

dopo poco qualcosa non andò secondo i piani.

In meno di quattro stagioni crollò anche il giardino terreno.

Tanto vuoto.

Tanta solitudine.

Tanto buio davanti agli occhi, nonostante il sole di Giugno.

Finché una debole luce.

La riscoperta di quell'utopia come base per i propri sogni.

Ancora una volta,

un perdono concesso da un sussurro del cuore.

Le scuse tra i pianti e i singhiozzi di un pentimento davvero sincero.

Calde braccia sulla soglia e, una volta che il mondo esterno venne separato dalla pensante porta in legno,

tutto quanto si riempì di una calda atmosfera alimentata non solo dalle fiamme di quel camino a legna, ma dai sorrisi di quegli spiriti tanto concreti da sembrar veri.

Ormai avevano vita.

Ormai provavano proprie emozioni.

E avevano imparato ad amare.

Amare persino quell'anima tanto indegna.

Indegna di affetto.

Indegna di amicizia.

Indegna della stessa vita.

Indegna persino dell'amor proprio.

Eppure,

nonostante fosse indegna anche di speranza,

quei caldi spiriti gliel'avevano donata.

A patto che non andasse oltre quel giardino incantato.

Solo lì avrebbe trovato sollievo,

dopotutto,

era nato per quello, il giardino incantato.

E tutto avrebbe ripreso a nascere, più bello e più forte di prima.

Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Cottondew