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Autore: Gepigra    14/09/2017    0 recensioni
Non so come si riesca a combattere i demoni che attanagliano le nostre anime , specialmente se questi demoni sono destinati ad esistere per sempre .
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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… sono come una chitarra scordata , suonata da chi il dolce suono della musica non conosce , ma verrà il giorno in cui tu tornerai a far vibrare le mie corde come canto angelico … Penso che tu sia a conoscenza di dove siano impresse queste parole , su pietra imponente ed autorevole nelle cui venature , però , la morte si nasconde nel buio della propria condizione . Poche lettere auree descrivono ciò che hai significato e significhi per me , poche parole sgorgate come fiume impetuoso prima dagli occhi che dal cuore ; quelle stesse gocce di memoria che rigano il mio volto quando leggo il mio dolore , la mia amarezza , la mia rassegnazione , la mia gratitudine , il mio affetto , in quella scritta barocca che dona luce riflessa alla tua lapide . Mi accade molto più spesso di quanto io voglia ammettere di pensare a te , soprattutto adesso che si avvicina l’ anniversario del tuo incontro col Maestro per eccellenza , e non mi vergogno di dire che in questo mondo tu sia stato l’ incarnazione più perfetta di tale aggettivazione che in Lui ritrova la più completa realizzazione . Così distesa nel mio letto ti parlo , e non temere so che non potrai dare voce alle mie speranze , ma vivo comunque nella certezza che tu riesca a tendere l’orecchio sulla frequenza della mia voce e che una mezza luna , seppur consumata dal tempo ma mantenente la stessa lucentezza degli albori della giovinezza , si delinei sul tuo viso . Poi Morfeo raggiunge le porte della mia anima , mi assopisco ed è lì che tutto ha inizio … N. “ Bambina mia … “ G. “ Nonno.. ma sei proprio tu ? Dove siamo ? Non riesco a vederti con tutta questa luce che ferisce i miei occhi … Dimmi dove siamo … ti prego … “ N. “ Non ha importanza questo ora , quando sarà il tuo momento avrai le risposte che tanto brami , anche se so per certo che tu conosca perfettamente le risposte a tutte le tue domande , non per nulla sei nipote di tuo nonno … bambina mia … “ G. “ Nonno io … io non … io … mi dispiace così tanto! “ … non mi accorgo delle calde lacrime che irrigano il mio volto arido di speranza e senso di colpa , non ho mai detto a nessuno il perché , faceva troppo male , scavata dentro , mi sentivo sporca , macchiata da una colpa che mi avrebbe segnato a vita , che mi segna ancora oggi , ancora adesso , e tu lo sai , l’hai sempre saputo … G. “ Cosa ? Tu puoi … insomma … Tu ..” N. “ Si , il mio orecchio è sintonizzato sulla frequenza dei tuoi pensieri … Ed è anche per questo che puoi stare tranquilla … io non sono arrabbiato con te … siamo così simili bambina mia .. nati a tre giorni di differenza, stesso carattere , stessa caparbietà , stessa voglia di fare la differenza , lo stesso affetto ardente nel petto senza mai ottenere realizzazione … “ G. “ No , tu avevi un cuore grande io lo sapevo , tutti lo sapevano ed io ti volevo, ti voglio così bene … non ti permetto di affermare il contrario , sarebbe un’ ingiusta menzogna !” N. “ Sappiamo entrambi che è la verità del cuore ad essere uscita dalla mia bocca , qui non possono essere dette bugie … io ho sbagliato … e me ne sono accorto quando la gente entrava in casa a darmi l’ultimo saluto , non una lacrima , non una vera almeno , nessuno tranne la nonna naturalmente . Ma poi qualcuno è entrato , il viso teso , serio , contornato da quei bellissimi capelli corvini , proprio come quelli di tua zia . Avrei tanto voluto darti il suo nome , che era lo stesso di mia madre , ma era solo il desiderio egoista di risentire ancora riecheggiare quel nome nella mia vita , quello stesso nome che nessuno più pronuncia senza tristezza da quando lei non c’è più . Bé … quel qualcuno eri tu bambina mia , nei tuoi occhi la volontà di essere forte , ma la consapevolezza di non esserne capace , non in quel momento , non per me o per nessun altro . Sei corsa via , gli occhi patinati di cristallo liquido , il cuore trafitto da spilli avvelenati di sofferenza , e la meraviglia nel constatare che per quanto sia martoriato , usurato , sconfitto ed incolore , continui a battere più forte di prima. Dalle lacrime e dal sorriso amaro capisco di aver capito e descritto tutto perfettamente , così facendo ti sto dimostrando che siamo uguali per davvero , anime affini , che si appartengono e niente nemmeno la morte potrà cambiare questa consapevolezza che ti chiedo di fare tua . “ G. “ Si ma tutto questo non potrà cancellare quello che ho visto , ciò che non ho voluto fare … Se chiudo gli occhi ti sento ancora piangere e urlare , se mi estraneo dal resto del mondo , torno in piedi in quella stanza , assiderata , bloccata , plagiata dalla paura dalla scena materializzatasi davanti a me , tu sulla barella ed i medici che ti portano via d’urgenza. Forse quell’ictus ha bruciato anche qualche mio neurone , ha paralizzato il tuo corpo così come il mio , solo che io ci vivo ancora sapendo che qualcosa si è rotto e non vuole ripararsi . Tutte le sere della tua permanenza in ospedale mi ripetevo che saresti riuscito a vincere anche questa volta , dopo il bypass, la frattura al femore , e considerando la tua sopravvivenza alla guerra più assurda e terrificante della storia del mondo , per me eri indistruttibile . Ma mi sbagliavo . Non sono venuta a salutarti ,non l’ ho voluto fare , e mi sento una vigliacca , io non merito il tuo affetto , non merito nulla al di fuori del senso di colpa . Io potevo ma non l‘ho fatto , avrei potuto ribadirti quanto bene ti volevo , avrei potuto abbracciarti e chiederti di non aver paura, e so che tu sai tutte queste cose , ma io vivrò per sempre con la consapevolezza di averti negato l’addio che meritavi , quello più sincero , quello più vero … mai l’ho negato ad entrambi … “ … Non riesco a continuare , il pianto ha la meglio sulla volontà , le emozioni si impossessano di me , ancora una volta , non riesco più ad essere forte , non riesco più a tenere alzati i muri dentro cui ho chiuso me stessa , non l’ho detto mai a nessuno , il mio atto suscitava in me unicamente ribrezzo e vergogna . Vorrei poter tornare indietro , ma non posso è troppo tardi … N.” Non è mai troppo tardi bambina mia … comprendo la tempesta dentro di te meglio di chiunque altro , perché avrei dunque supplicato la Massima Autorità di darci , di darti questa occasione ? Io sono tuo nonno e ti vorrò bene sempre … Perdonati perché non hai nessuna colpa se non quella di avermi amato in modo dolce e sincero come solo una nipote può riscaldare il cuore di un povero vecchio … Continua a farmi vivere in te , nei tuoi ricordi , nel tuo cuore e non avere paura di mostrarti per quello che sei , quell’armatura che porti sulle spalle è divenuta troppo pesante anche per te … ti voglio bene bambina mia … ti voglio bene … “ G. “ Nonno no … ti prego non andare … non andare via di nuovo … nonno … “ Non c’è più luce intorno a me , il mio interlocutore è scomparso dalla mia vista , ma so che sarà per sempre al mio fianco , a proteggermi , perché sono la sua alunna preferita , perché lui non mi ha insegnato la grammatica o la storia , lui mi ha insegnato a vivere , mi ha lasciato in eredità quella che è stata la sua vita , lui ha fatto la differenza per me e solo adesso ne comprendo a pieno l’importanza . La straordinarietà della vita non è fare la differenza per il mondo intero , ma farla per qualcuno , per qualcuno che si ama più di se stessi , per qualcuno che sappiamo ne varrà la pena . Potrei esporre un elogio perpetuo alla sua persona , ma non avrebbe senso alcuno , perché lui era Mio nonno e nessuno potrebbe comprendere a pieno quanto abbia significato e significhi per me . Vorrei che tutti avessero questa grande opportunità e non la sprecassero , perché il tempo passa e non ritorna , quel che non si è fatto oggi o non si è stati , non si potrà fare o essere domani . Lo dico più per me stessa che per altri , smettiamo di sopravvivere e iniziamo a vivere , basta provarci per un momento e successivamente non avremo più il coraggio di smettere. … Ciao Maestro !
   
 
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