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Autore: nikita82roma    14/09/2017    4 recensioni
Ambientata qualche mese dopo la fine di Always Fighting. Rick e Kate vivono la loro quotidianità con la piccola Lily. Castle, però, vuole regalare a sua moglie quel viaggio di nozze che non hanno mai potuto fare e cercherà di convincere in tutti i modi sua moglie a partire loro due da soli. Riuscirà Kate a resistere?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Always Together'
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Jim prese la figlia sottobraccio e la sentì tremare. Kate stringeva forte nelle mani il bouquet di fiori, perfetto come tutto il resto. La passerella di legno svoltava verso destra e le palme che costeggiavano la spiaggia le impedivano di vedere cosa c’era oltre, cosa Rick avesse potuto fare. Non sapeva quanto avrebbe dovuto camminare, sperava poco perché sentiva le gambe cederle.

- Andiamo? - Le chiese suo padre stranamente molto più rilassato di lei. Avevano già fatto tutto questo, esattamente tre anni prima, doveva ricordarselo, eppure in quel momento le sembrava quasi che fosse la prima volta. Non avrebbe dovuto essere così emozionata ed invece riuscì solo ad annuire all’uomo che sorridendo la accompagnò in quel percorso. Kate guardò alla sua sinistra, le onde del mare che placidamente schiaffeggiavano il bagnasciuga lasciando una leggera schiuma bianca che scompariva subito. Provò a concentrarsi su quel rumore costante, respirò profondamente e cominciò a camminare. Quello che vide appena svoltato l’angolo, dietro alla fila di palme la lasciò ancora una volta senza fiato. Ai lati della passerella sulla spiaggia, c’erano, perfettamente vestiti da cerimonia tutti i loro amici più cari e i loro parenti che appena la videro si alzarono dalle loro sedie bianche decorate con raso dello stesso colore e gigli freschi. Si guardò intorno senza parole. Erano tutti lì. Javier e Lanie, Kevin e Jenny con i bambini, il capitano Gates con il marito, Andrew l’agente di Rick con la moglie, la sua amica Madison con il secondo, o terzo, marito, sua cugina Sophia con il fidanzato, vide anche zia Theresa emozionata come non l’aveva mai vista. Camminò fra loro, sorridendo, senza mai alzare lo sguardo, guardare davanti a se, perché sapeva che lo avrebbe visto e non era pronta. Poi arrivata quasi alle prime file sentì una voce, delle sillabe senza senso pronunciate ad alta voce il suo viso si aprì in un sorriso quando vide Lily con un elegantissimo vestito bianco in braccio a Martha che si dimenava per andare nella sabbia. Camminò più velocemente e Jim la lasciò, facendole raggiungere subito sua figlia che appena vide la madre si protese verso di lei allungando le braccia. Kate si piegò alla sua altezza, lasciandosi accarezzare e poi la baciò, lasciando il segno del rossetto sulla sua guancia. Sentì addosso lo sguardo di Castle presente come se la stesse toccando e solo in quel momento alzò gli occhi per guardarlo. Era in piedi sotto un arco di fiori bianchi, impeccabile nel suo smocking nero. Lo ricordava bene, ricordava perfettamente il momento in cui lo aveva trovato ed era diventato una prova da consegnare alla scientifica. Rick non lo aveva più voluto riprendere, ma quello era identico, anche per il papillon.

Lui l’aveva guardata da quando era entrata nel suo raggio visivo, non l’aveva più lasciata, l’aveva seguita mentre guardava una ad una tutte le persone che erano lì e dallo stupore nel suo volto, sapeva che aveva fatto centro. Era incantato da lei, dal vederla così, raggiante in quello splendido vestito uguale a quello di sua madre. La felicità lasciò posto al rimpianto di quello che sarebbe dovuto essere. Non doveva servire quel giorno a recriminare ancora, ma a vivere in parte quello che non avevano avuto. Guardò gli occhi di sua madre, di Alexis, osservò Lily che inconsapevole voleva solo essere presa in braccio da Kate e che per fermarla strappò uno di quei fiori dal bouquet della madre e Rick sorrise: era la sua splendida famiglia e la presenza di Lily quel giorno dava solo un tocco in più di perfezione a tutto.

Jim raggiunse Kate e la prese di nuovo sotto braccio in quegli ultimi passi che la separavano da suo marito. I due uomini si guardarono e si sorrisero. Avevano già parlato a lungo quel pomeriggio di tutto quello che sarebbe stato e Jim aveva ribadito a Rick la sua stima ed il suo affetto per tutto quello che faceva per sua figlia. Non poteva essergli più grato e non poteva sperare in nessuno che amasse Kate come faceva lui. Si andò a sedere vicino a Martha e per stemperare anche la sua emozione, giocò con Lily facendola distrarre dalla ricerca continua di Kate.

Castle prese la mano di Beckett che ora era in piedi davanti a lui che la guardava estasiato.

- Sei splendida. Non ho parole… - Le disse prima di baciarle le mano.

- E tu sei completamente folle. Tutto questo è… non ho parole Castle…

Un officiante davanti a loro pronunciò alcune frasi sul perché erano lì, per rinnovare i voti di matrimonio di Rick e Kate. Fece qualche discorso sull’amore, i matrimoni e la vita di coppia, le prove da superare e la felicità di stare insieme, tutte cose che loro due nemmeno ascoltarono, troppo persi dal guardarsi l’un l’altra. Poi toccò a loro e Kate si rese conto che non aveva preparato niente e non sapeva cosa dire. Si morse il labbro abbassando lo sguardo mentre Rick le prese la mano, decisamente più sicuro di quanto non fosse lei, ma lui aveva avuto mesi per prepararsi, lei solo qualche minuto in cui il suo cervello non aveva nemmeno tanta voglia di collaborare, completamente spaesata e sopraffatta dalle emozioni. Castle si schiarì la voce e lei tornò a guardarlo, a fissare quegli occhi sui quali rifletteva il sole che si stava preparando a tramontare, dello stesso colore del mare.

- Sei entrata nella mia vita in modo dirompente e non te ne sei più andata, nemmeno quando ti sei allontanata, c’eri sempre, eri sempre con me. Erano tante le cose di cui non avrei avuto idea e per quanto potevo immaginare che vivere con te sarebbe stato fantastico, nessuno dei miei pensieri si avvicinava anche solo lontanamente alla realtà. Mi hai fatto diventare l’uomo che avrei sempre voluto essere, perché tu hai saputo portare a galla quella parte di me che era nascosta sotto tutto il superfluo e l’effimero e tu sei stata capace di trovarla. Sei stata e sei ancora oggi la più bella sfida della mia vita e vorrei che ti potessi vedere solo una volta con i miei occhi per farti capire quanto sei straordinaria e farti capire quanto sono orgoglioso di te, di tutto quel che sei e che fai. Ti amo, Katherine Beckett e voglio continuare ad esplorare il tuo mistero per il resto della mia vita.

Erano spariti tutti. I parenti, gli amici, la spiaggia, le palme, il mare. C’era solo lui e le sue parole che le erano entrate dentro, si erano insinuate sotto la pelle e le facevano battere il cuore in modo così violento da aver quasi paura. Chiuse gli occhi per un attimo, pensando a cosa avrebbe voluto dirgli, a cosa era veramente importante dirgli in quel momento. Rivisse per un istante tutti gli ultimi anni, i momenti belli e quelli meno belli e la sua mente si fermò in un punto esatto, in un giorno, ad una domanda che lui le aveva fatto quando il suo stato d’animo era esattamente l’opposto di quello di quel giorno, quando stava strappandosi via il cuore dal petto mentre lo lasciava, a quella domanda alla quale non aveva mai risposto e in quel momento una risposta, invece, gliela doveva. Fu lei a prendere la mano di lui, a metterla tra le sue e a parlargli come se su quella spiaggia ci fossero solo loro e nessuno potesse sentirla.

- Una volta mi hai fatto una domanda alla quale io in quel momento non potevo rispondere e voglio farlo oggi: tu, Castle, mi conosci meglio di chiunque altro anche meglio di me stessa. Sai di cosa ho bisogno prima che io me ne accorga e ci sei sempre esattamente nel modo in cui ho bisogno. Mi hai fatto capire cosa vuol dire amare ed essere amata senza riserve. Mi hai fatto provare quello che non avevo mai provato e che credevo non essere in grado di provare mai. Essere tua moglie è la cosa migliore, la più bella che poteva capitare nella mia vita e tutto quello che ho di bello è con te e grazie a te. Essere tua moglie è una gioia che si rinnova tutti i giorni ed ogni volta che ti guardo io mi innamoro di te, ancora. Sono passati molti anni, ma ogni volta che mi stringi io sono sempre quella donna che è venuta a bussare alla tua porta tutta bagnata che voleva solo te. Ti amo Richard Castle e voglio continuare a vivere nel calore del tuo sorriso e nella forza del tuo abbraccio. Per sempre.

Era riuscita a farlo piangere e si accorse di piangere anche lei. Lo vide scacciarsi le lacrime velocemente con il dorso della mano.

- Grazie. - Le sussurrò muovendo appena le labbra e lei sorrise imbarazzata buttando poi fuori dai polmoni tutta l’aria che aveva come se si fosse appena tolta un grosso peso dallo stomaco. Si baciarono poi, un bacio romantico, di quelli che si scambiavano sorridendo e non si accorsero degli applausi dei fischi e delle risatine degli amici fino a quando una voce sovrastò tutte le altre ed era il pianto di Lily decisamente stanca di non essere considerata da mamma e papà. Fu solo allora che Rick e Kate tornarono alla realtà, in quella spiaggia, tra amici e parenti e dopo essersi scambiati uno sguardo complice, Kate andò da Martha e prese in braccio la sua piccola che immediatamente si strinse con le braccia intorno al suo collo e tornò da Castle che abbracciò entrambe, cercando di baciare nuovo Kate, ma fu Lily ad impedirglielo mettendosi in mezzo e prendendosi così i baci del suo papà che rideva di gusto. Alla fine, però, ci riuscì, baciò di nuovo Kate per la gioia di tutti quelli che li vedevano così e di chi gli scattò decine di foto in quel quadretto perfetto.

 

- Sei pazzo Castle per tutto questo… sei completamente pazzo! - Gli disse ancora Kate mentre stavano andando verso i loro ospiti e Lily giocava con i suoi capelli, divertendosi a spettinarla e distruggere il lavoro di Derek.

- Sì, sono pazzo di voi, dovresti saperlo. - Diede un bacio a sua figlia e poi di nuovo a lei, mentre Martha le andava incontro baciandola ed abbracciandola, seguita da suo Jim e Alexis e poi via via tutti gli altri.

- Quindi tutti sapevate tutto tranne me! - Esclamò Kate ancora incredula di tutto quello che c’era intorno a lei.

- Sì, tesoro. Una volta tanto eri tu l’unica a non sapere nulla. - Le disse Lanie andandola ad abbracciare.

- C’è il tuo zampino per il vestito, dì la verità! - Chiese alla sua amica che con un sorriso beffardo svelò il suo ruolo.

- E ti sta benissimo, è praticamente identico! Castle, sei felice di averla finalmente vista vestita così?

- Tu che dici dottoressa? È uno spettacolo!

Kate poi fu abbracciata anche da Kevin, lasciato solo da Jenny che aveva seguito i bambini a giocare poco distante da lì e poi andò a salutare sua cugina, la zia e la sua amica Madison, mentre Rick si era fermato a parlare con Andrew e sua moglie.

C’era una bella luce quella sera, il sole stava tramontando, ma c’era ancora molta luce sulla spiaggia.

- La cena sarà più tardi laggiù - Disse Castle indicando un punto più lontano della spiaggia dove un gruppo di uomini e donne stavano lavorando alacremente per preparare i tavoli. - Intanto se volete potete godervi la spiaggia, riposarvi… quello che volete!

Si allontanarono più o meno tutti, Ryan raggiunse Jenny e i bambini, Jim sua nipote e sua cognata che non vedeva da tempo, Martha, Alexis e Dustin si intrattennero con Lanie ed Esposito, mentre gli altri si erano appartati più o meno tutti, chi al bar della spiaggia, chi semplicemente rilassandosi e godendosi quella serata.

Kate, invece, mentre Rick finiva di parlare con i responsabili dell’organizzazione, si era allontanata con Lily. La teneva per le mani e provava a farle fare qualche accenno di passo sulla sabbia mentre la piccola rideva felice. Poi, incurante del suo vestito, della situazione e di tutto, si sedette sulla spiaggia ancora tiepida e mise sua figlia davanti a se che cominciò a giocare con la sabbia divertendosi con le mani tutte impastate che Kate faticava a fargliele tenere lontane dalla bocca, perché Lily si era convinta che dovesse assaggiare anche la sabbia. Beckett sentì un senso di benessere pervaderla, che aumentò quando alle sue spalle si palesò la presenza di Castle che si sedette alle sue spalle, lasciando che si appoggiasse a lui.

- Va tutto bene? - Le chiese baciandola sul collo, proprio sopra al corpetto di pizzo.

- È tutto perfetto. Ma come ti è venuta in mente una cosa del genere? E perché qui?

- Era da un po’ che ci pensavo. Volevo veramente che avessi quel matrimonio che non avevi avuto, con i nostri amici e le persone a cui vogliamo bene. So che questo non cambia quello che è stato però magari è un modo per chiudere quel capitolo della nostra vita. Mi dispiace non aver pensato l’effetto che poteva farti indossare di nuovo quel vestito, non volevo farti star male.

- No, no non scusarti di niente… È stato tutto splendido e poi non c’era bisogno anche di questo… - Gli disse mostrando il bracciale che aveva indossato subito.

- Non l’ho fatto perché ne avevi bisogno, ma perché volevo farlo e sta decisamente meglio al tuo braccio che nella vetrina della gioielleria.

Beckett non aveva speranza di fargli capire cosa volesse dire, o meglio lui lo aveva capito, ma non gli avrebbe fatto cambiare idea che fosse assolutamente necessario che quel gioiello fosse al suo braccio. Rick le aveva detto più volte che lei era l’unica donna che non gli aveva mai chiesto gioielli e regali importanti ed era l’unica, invece, alla quale lui amava farli. Avevano una concezione del denaro decisamente diversa: Kate aveva sempre lavorato per mantenersi, non le era mai mancato nulla, nemmeno quando era bambina o ragazza, la sua famiglia era sempre stata benestante. Non si lasciava andare mai a spese folli, nemmeno adesso che se voleva poteva permetterselo, ma nonostante Rick glielo avesse proposto lei non aveva mai voluto usare la sua carta di credito per fare shopping, al contrario di quanto facevano Martha e Alexis, nemmeno quando andava a fare acquisti per Lily. Castle, invece, aveva un rapporto molto diverso con i suoi soldi: difficilmente sapeva a quanto ammontava il suo patrimonio, aveva chi se ne occupava e gestiva i suoi investimenti e la sua unica preoccupazione era quando doveva fare qualche spesa importante chiedere se avesse fondi disponibili al momento. Aveva vissuto anni con Martha quando era bambino che non era tutto rose e fiori e sua madre non aveva la possibilità di comprargli quello che lui voleva, ma non se ne lamentava, così quando aveva cominciato a guadagnare, guadagnare molto, aveva cominciato a spendere tutto quello che aveva per far felici le persone che amava, per lui quella era l’unica funzione dei soldi, rendere felici le persone. Prima era lui e Alexis e sua madre, poi ovviamente era entrata in questa cerchia di persone anche Kate e Lily, che erano a primi posti dei suoi pensieri. Aveva fatto in modo di garantirsi un futuro tranquillo, tra investimenti finanziari ed immobiliari così adesso poteva permettersi di spendere tutto il resto per quello che lo faceva felice. Era stato così quando aveva comprato lo yatch che avevano negli Hamptons, era stato così per regalarsi quel sogno per il quale non aveva badato a spese: ne era felice e vedere la stessa felicità negli occhi dei suoi amici e soprattutto in quelli di Kate valevano qualsiasi spesa.

- Si fermeranno tutti qui un paio di giorni… - Le disse Rick tra un bacio e l’altro, mentre Lily stava coprendo il vestito di sua madre di sabbia.

- Torneremo a New York tutti insieme? - Chiese lei facendo qualche rapido conto.

- Veramente pensavo che noi potremmo fermarci qualche giorno in più… - Sorrise Castle.

- Cosa vuoi dirmi?

- Che potremmo rimanere qui fino al tuo compleanno e poi tornare a casa.

- Sai che ho preso solo questi giorni di ferie.

- Quello non è un problema, ho già sistemato tutto prima di partire. - Ammiccò lui.

- Quando me lo avresti detto? - Esclamò Kate non sapendo se essere felice o arrabbiata.

- Avevo sempre pensato di dirtelo in questo momento, più o meno…

La risata cristallina di Lily attirò l’attenzione di entrambi. Kate la prese in braccio sollevandola e facendola ridere ancora di più.

- Potrebbe rimanere con noi questi giorni. - Disse ancora Rick - Poi Lily tornerebbe a New York con mia madre e noi potremmo così finire la nostra luna di miele come l’abbiamo cominciata.

- Cioè? - Chiese Kate ridendo mentre Rick prese Lily dalle sue braccia facendola sgambettare sulla sabbia, ma tutto quello che faceva era solo scalciarla addosso a loro.

- Soli, nella nostra villa, con pochissimi vestiti addosso e tantissimo tempo da occupare insieme in attività molto piacevoli.

- Ti sembrano proposte da farmi davanti a tua figlia? - Lo riprese fintamente imbronciata.

- Fino a quando non le capisce sì. Anzi se vuoi posso anche dirti che voglio passare quei giorni a fare l’amore con te. In ogni…

- Basta così Castle. Ho capito. - Rise Beckett.

- Ti va?

- Se me lo chiedi così, come posso dirti di no?

- Infatti non devi.

Rick la baciò fino a quando le mani sabbiose di Lily non arrivarono a dividere i loro volti, reclamando ancora le loro attenzioni e i due senza pensarci troppo si sdraiarono sulla sabbia con la loro piccola in mezzo. Era quella la felicità.

   
 
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