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Autore: LoryFoxie    14/09/2017    0 recensioni
"Quel vuoto chiedeva di essere riempito.
In mezzo alla folla, seduta sul caldo terriccio calpestato da centinaia di altre persone e privata delle sue forze, lei comincia a sentire qualcosa nell'aria cambiare.
Un'ombra, differente dalle altre, le si avvicina. Un brivido sulla schiena prova a suggerirle di alzarsi, correre via di lì senza fermarsi.
Quel vuoto dentro di sé, però, la tiene ferma. Vuole essere riempito.
"
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crolla a terra, senza più le forze per continuare ad andare avanti.
Combatti!
La voce nella sua mente, la sua stessa voce, la esorta a rialzarsi. Non lo fa.

La verità era che non si trattava di combattere, solo di continuare a sperare: tuttavia, le circostanze erano cambiate.
La sua speranza era stata sconfitta, per sempre.
Pensava che, quando fosse successo, almeno avrebbe avuto la decenza di parlargliene in un luogo appartato. Un posto dove avrebbe potuto odiarlo, urlargli contro, sfogarsi in qualche modo.
Invece lo aveva fatto lì, davanti a tutti, senza permetterle di chiedere, di prendersela, di supplicarlo.
Lì, in mezzo alla folla, lei era rimasta da sola con il suo cuore spezzato.
Volti sconosciuti camminavano, la guardavano, ma non vi era un solo viso familiare fra essi.
Alla fine passavano oltre come semplici ombre che seguivano il percorso del sole, incuranti delle sue ferite.
Aveva sempre creduto che l'amore fosse la forza più forte di tutte. Lo credeva pure ora, a maggior ragione.
Nulla di meno potente avrebbe potuto ferirla in quel modo.
Si sentiva morta dentro, privata del cuore e della sua stessa anima. Non c'era più nulla lì, solo un vuoto cosmico che faceva male.
Passerà, anche se fa male passerà.
Era vero, no? C'era già passata e quando meno se l'aspettava era arrivato lui. Anche se ora faceva male, sarebbe passata...
Ma non voleva che passasse. Non voleva rischiare ancora. Aveva paura di soffrire allo stesso modo.
Inoltre, non voleva che un'altra persona riempisse quel vuoto al posto suo.
Avrebbe dovuto saperlo, avrebbe dovuto andarsene, ma invece era rimasta. Si era innamorata.
Poi, infine, proprio quando meno se l'aspettava, lui l'aveva uccisa.

Quel vuoto chiedeva di essere riempito.
In mezzo alla folla, seduta sul caldo terriccio calpestato da centinaia di altre persone e privata delle sue forze, lei comincia a sentire qualcosa nell'aria cambiare.
Un'ombra, differente dalle altre, le si avvicina. Un brivido sulla schiena prova a suggerirle di alzarsi, correre via di lì senza fermarsi.
Quel vuoto dentro di sé, però, la tiene ferma. Vuole essere riempito.
Vuoi essere la mia Regina?
È sicura che nessuno abbia realmente parlato, tuttavia l'ombra tende una delle sue mani scure verso di lei e la esorta a prenderla.
Qualcosa dentro di sé urla dal terrore, ma viene risucchiata dal nulla presente al posto del suo cuore.
Lento, ma inesorabile, il suo braccio si stende in direzione del Senza-Volto, portando infine a poggiare la sua mano su quella della Creatura. Un freddo indescrivibile la ghiaccia sul posto.
L'ombra sparisce alla sua vista ed il mondo sembra fermarsi. Tutti i passanti si bloccano come fossero delle statue di pietra.
I colori svaniscono, i profumi vengono spazzati via. I suoni lasciano posto ad un silenzio assoluto.
Un fascio scuro la avvolge partendo dalle gambe e salendo su fino ad oscurarle la vista.
Si ritrova nel Vuoto, ma non ha paura.
Sente il proprio cuore battere sempre più lentamente fino a fermarsi del tutto. Eppure, continua a non averne.
Si lascia andare al gioco del Senza-Volto, permettendogli di prendersi la sua anima insieme a tutto il dolore che stava provando.

Quando il mondo torna a muoversi, colorandosi di nuovo e riempiendosi di suoni, lei sembra essere sparita.
Nessuno può vederla, sentirla, ma in ogni caso lei non lo vorrebbe. Sa di poter controllare i sensi altrui a proprio piacimento.
In realtà lei è ancora lì, immobile.
Gli occhi, ora dalle iridi violacee, scrutano i dintorni con rinnovata curiosità.
Può sentire il flusso vitale di tutte quelle persone scorrere nell'aria. Li distingue, come tanti fili colorati, riuscendo a connetterli tutti senza difficoltà alcuna. Curiosa, ne prende due intrecciati e li osserva: su di essi scorrono delle frasi scritte con una lingua che non dovrebbe riconoscere, ma non è così.
Più avanti quei fili vanno ad intrecciarsi ad altri, mentre delle "gemme" su uno di essi indicano come prima o poi ne sbocceranno altri. Si tratta di una donna e suo marito.
Un sorrisetto sadico appare sulle labbra di lei, mentre con un gesto secco spezza la vita della povera fanciulla che, poco più in là, cade a terra priva di vita. I medici diranno che si è trattato di un infarto.

Lasciando la scena del crimine, lei comincia a camminare lentamente in una direzione ben specifica: segue il proprio filo.
Ancora celata alla vista altrui, non si cura di chi le passa accanto. Potrebbero essere persone che conosceva, ma non le importa più.
Raggiunge un punto, poi, dove il suo filo si intreccia a quello di qualcuno che, però, non riesce a vedere.
Non comprende cosa questo possa significare fin quando egli non le appare dinanzi: è come lei, ma diverso.
Se le sue iridi sono violacee, quelle di lui sono di un giallo acceso.
Dunque sei tu la sua nuova Pedina?

I loro fili si intrecciano, ma lui non è un suo alleato. Sono nemici. Non può vedere dove finiscono i loro intrecci, né è in grado di recidere quel collegamento come ha fatto con l'altra. No, lui è lì per fermarla.
Gli fa un sorriso di sfida. Lei è una Regina, lui è un Re, ma appartengono a schieramenti diversi.
Chi potrà dichiarare Scacco Matto?
   
 
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