Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    16/09/2017    3 recensioni
Bonnie scopre che l'unica persona di cui si è sempre fidata non ha fatto altro che mentirle, si sente tradita, delusa e sola. L'unica cosa che può fare è ricominciare una nuova vita contando solo su di se, non vuole altro che restare sola, non si fida più e come darle torto? Ma sarà così facile restare ai margini senza essere coinvolta da nuovi amici e soprattutto da un certo ragazzo moro? Poco ma sicuro lei non ne vuole sapere niente.. per una volta Damon non avrà il suo uccellino servito su un piatto d'argento!! Tutti umani
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17

POV D

Stringo forte la penna fra le dita tanto da far sbiancare le nocche. Dio dammi la pazienza perché se mi dai la forza.. Sono quarantasette minuti che sta durando questa riunione. Quarantasette minuti in cui cerchiamo di far capire che l'accordo che abbiamo raggiunto è il migliore possibile. Quarantasette interminabili minuti in cui ci scontriamo con un rifiuto tanto secco e testardo quanto stupido e insensato.
< Kathrine ascoltami, la “Fashion Now” è disposta ad accettare metà del risarcimento inizialmente richiesto, in cambio vogliono la garanzia per cui non potrai pubblicizzare intimo per i prossimi due anni. Persino la “Mode Universal” è d'accordo >
< Vogliono farmi fuori dal giro! E' così ovvio! Sono la modella di punta della “PerfectLingerie” da tre anni, con me hanno aumentato le vendite! Il pubblico compra il loro prodotto solo perché sono io ad indossarlo! Sono la migliore modella di intimo te lo ricordi vero? - faccio finta di non sentire e non vedere il sorriso carico di sottintesi – E' ovvio che temono che il loro cliente segua me nella nuova agenzia!Come fate a non capirlo!! > come fa a non capire lei che ormai alla sua età non può sperare di sfilare in intimo ancora per molto, ventotto anni per una modella è quasi terza età! Per sua fortuna non sono abbastanza bastardo da ricordarglielo
< Comunque sia non è un problema né tuo né tanto meno nostro. Dobbiamo ricordarti che la “Mode Universal” ha dato il via libera alla firma dell'accordo? Come tuoi rappresentanti legali il nostro consiglio è quello di firmare una volta per tutte cosicché da continuare la tua carriera senza ulteriori intoppi > mai stato più felice di avere accanto Stefan! Non so come riesca a mantenere la calma ed essere professionale. Meglio far parlare lui, io non ne posso più, fosse per me l'avrei già mandata a quel paese in tutte le lingue del mondo!
< No! No! No!! - sbatte il pugno sul tavolo – Non ho la minima intenzione di accettare! Voglio la piena libertà di lavorare con chi voglio! Se accettassi questa imposizione dovrei essere io ad essere risarcita! Dovete salvaguardare la mia immagine, la mia carriera! E' lampante che stanno cercando di approfittarsene.. > se ascolto questo sproloquio ancora finiranno per sanguinarmi le orecchie! La sua voce è sempre stata così acuta e fastidiosa? Crede davvero di sembrare una diciottenne grazie a tutto quel trucco? Crede davvero di essere attraente solo perché è mezza nuda? Mah.. pensandoci bene è sempre stata così, ci ho semplicemente messo troppo tempo ad accorgermene. Cosa diamine potevo mai trovarci non ne ho idea! Ero davvero così superficiale?
Mezzogiorno e un quarto.. a quest'ora Bonnie avrà finito il suo esame. Stamattina era tesa come una corda di violino ma non ho dubbi che sarà promossa senza problemi, si è impegnata così tanto nelle ultime settimane! Quando non era in pasticceria era a studiare. Pur di passare più tempo con lei sono stato disposto a interrogarla, senza contare le volte in cui l'ho praticamente trascinata a letto tanto era stanca e le si chiudevano gli occhi sui libri! Negli ultimi quindici giorni non siamo mai usciti, entrambi troppo impegnati e stressati.. non vedo l'ora di gettare questo periodo del cavolo alle spalle e volare in Italia con il mio pettirosso! Se mi sbrigo posso fare in tempo a farle una sorpresa e portarla a pranzo fuori, sempre se Miss Rompiscatole si decidesse una buona volta a tacere ed andarsene!
L'unico modo per sopportare questa stupida riunione è non prestare la minima attenzione. L'espressione del mio caro fratellino è da antologia! Nonostante il suo secondo nome sia “diplomazia” è chiaro che non ne può più! E' in quella via di mezzo tra l'annoiato e lo scocciato che non ti aspetteresti mai da uno come lui, evidentemente quando è troppo è troppo anche per i santi
< ..oh.. guardate che ora si è fatta! Damon – sbatte le ciglia verso di me – potresti offrirmi il pranzo così possiamo buttare giù qualche idea o magari ricordare i bei vecchi tempi.. - non credo alle mie orecchie – Stefan ti unisci a noi? > letteralmente senza vergogna
< Piuttosto mangio chiodi ma grazie lo stesso > sfodera il suo miglior sorriso, per la prima volta sono fiero di lui
< Siamo rimasti solo io e te tesoro > fa l'occhiolino
< In realtà sei sola, ho un appuntamento con la mia fidanzata. Se vuoi scusarmi > alzandomi do un'occhiata veloce all'orologio, bene se mi sbrigo faccio ancora in tempo
< Pfu! Ancora non ti sei stufato di quella ragazzina? Sii serio per favore! Ahhahh! >
< Ma io non sono mai stato più serio in vita mia – mi avvio verso la porta – Ti conviene ascoltare il consiglio dei tuoi valenti avvocati ed accettare l'offerta. In quattro e quattr'otto tornerai alla tua vita e sparirai dalla nostra > per un attimo sembra spiazzata dal mio commento ma si riprende subito
< A domani stessa ora e stesso posto caro avvocato.. > con un movimento fluido si alza e se ne va ancheggiando sui quei tacchi troppo alti e lasciando una scia di profumo. Scuoto la testa rassegnato, arriveremo alla conclusione di questa faccenda prima o poi?!
< Incredibile come riesca ad essere sempre più vanesia e impossibile! >
< Se tua moglie l'ha soprannominata la “strega dell'est” ci sarà un motivo no? Ahhh!! >
< Già. Non vedo l'ora che metta la sua stramaledetta firma su quel pezzo di carta così ce ne sbarazzeremo una volta per tutte! Elena non lo ammetterà mai ma è sulle spine da quanto è tornata in città, specie dopo il loro ultimo incontro – da ciò che mi ha raccontato deve essere stato un vero spettacolo, Bonnie l'ha rimessa al suo posto, altro che ragazzina! - Quando le diremo che è finita come minimo organizzerà una festa! >
< Potrei persino aiutarla! Non ne posso più. Ricordale che non vale la pena preoccuparsi per quella, per il bene di tutti conviene ignorarla, cerca di distrarre tua moglie > neanche voglio pensare a una Elena in modalità vendicatrice, mi vengono i brividi
< E' proprio quello che ho intenzione di fare! Per stasera ho organizzato la serata romantica per antonomasia. A proposito grazie mille fratellone! > quel sorriso a trentadue denti non mi piace per niente
< Perché mi ringrazi? > ho un bruttissimo presentimento
< Come perché? E' il minimo dato che tu e Bonnie siete stati così fantastici da offrirvi di fare da baby-sitter a Lizzy! Mia figlia è la cosa migliore che mi sia mai accaduta nella vita ma io ed Elena abbiamo davvero, davvero, davvero bisogno di una serata da soli! Non vedo l'ora > e ti credo.. io molto meno accidenti!!
< Ma proprio stasera? Scherzi?! > anche io avevo un fantastico programma che comprendeva me, il mio pettirosso e nessun vestito addosso.. come le è potuto saltare in mente di offrirsi?! Neanche mi ricordo che me l'abbia detto! Questa Bonnie me la paga! Mi risiedo sconsolato sulla sedia
< Certo, si sono già accordate nei minimi particolari. Bonnie non vede l'ora di passare del tempo con la piccolina > fatemi capire: invece di spassarmela con la mia fidanzata dovrò sopportare la mia cara nipotina che mi odia mentre si gode tutte le attenzioni di Bonnie?! Ed io sarò ignorato tutto il tempo?!
Che fregatura!
Il cellulare mi vibra in tasca, un nuovo messaggio di Bonnie. Va a pranzo con delle ragazze che hanno fatto l'esame con lei. Grande non posso vederla fino a stasera!

POV B

< Lo so, lo so siamo in largo anticipo ma questa piccolina non vedeva l'ora di venire dalla sua zietta preferita! > non le aspettavo prima di un paio d'ore ma è pur sempre una gradita sorpresa! E' una settimana che aspetto che arrivi questa serata per potermi spupazzarmi in santa pace questa bambolina. Le ultime due settimane sono state caotiche per via dello studio e non ho potuto vederla quanto avrei voluto, ma ora posso rifarmi del tempo perduto! Con un po' di fortuna riuscirò a coinvolgere anche quel testone di Damon.. mm.. la vedo dura
< Non è assolutamente un problema, anzi! Elisabeth può venire quando vuole, è sempre la benvenuta! Vero piccolina? - senza aspettare oltre la prendo in braccio togliendola dall'ovetto – Ma quanto sei cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista? Sempre più bella! >
Ci accomodiamo sul divano e intanto continuo a fare smorfie divertenti per cui mi guadagno dei simpaticissimi versetti
< Sono la zietta preferita vero bambolina? - la faccio saltellare sulle ginocchia, sta diventando il suo passatempo preferito – E' davvero troppo tempo che non vi vedo, mi siete mancate tantissimo! >
< Puoi dirlo forte! Da due settimane sei praticamente entrata in clausura! Da oggi è ufficialmente iniziata la tua estate vero Bonbon? >
< Ci puoi scommettere! Negli ultimi giorni ho avuto paura di fondere il cervello del tutto! Ora ci rifaremo! >
< Almeno finché non partirete.. >
< Detto fra me e te non sarà mai troppo presto! Intanto però dovrò fare tanto shopping per poter riempire la valigia, quindi preparati! Ahhahh! >
< Puoi contare su di noi e non ho dubbi anche su Caroline. A proposito come sta? Anche lei è sparita per colpa degli esami >
< Questi esami ci hanno distrutte! Nelle ultime settimane l'ho vista solo in biblioteca e abbiamo parlato solo dei test mentre bevevamo litri di caffé! >
< Quei momenti non mi mancano per niente! >
< Ti capisco! Comunque dalle ultime notizie che ho avuto era serena come non la vedevo da tempo, gli appuntamenti con Sage pare siano sempre più frequenti. sembra stia diventando qualcosa di serio anche se non lo ammetterà neanche sotto tortura! Ahh! >
< Vero! Ahhahh! A proposito di piccioncini tutto bene fra te e Damon? >
< Damon? Ah intendi il tipo che dorme accanto a me? Tutto bene e spero che vada ancora meglio ora che sono totalmente libera da impegni. Vuoi del te? > al suo cenno affermativo metto al fuoco il bollitore e sistemo due tazze e qualche biscotto su un vassoio
< Ci sono problemi? >
< No no. Siamo stati talmente impegnati che a malapena ci vedevamo. Io incasinata con gli esami, lui stressato a causa del lavoro.. non vedo l'ora che questa maledetta causa finisca! Damon è sempre più teso, si ostina a dire che non c'è niente di cui preoccuparsi, che tutto sotto controllo ma non scende mai in particolari. Se faccio domande non mi risponde o peggio ancora mi risponde sgarbato >
< Tutta colpa di quella strega! Quanto vorrei che non fosse mai tornata! Non abbassare la guardia non ci si può fidare di quella. Beh almeno sarà più sereno dal momento che hai finito il corso e quel bel pasticcere non ti ronza più intorno. Ahhahhh - la mia espressione la fa smettere di ridere subito – Oddio che altro c'è? > sospira
< Un paio di giorni fa è arrivato per posta il dépliant per un corso e suo relativo tirocinio in una famosa pasticceria di Parigi a cui collabora Zander.. purtroppo quella sera la posta non l'ho ritirata io – scuoto la testa ricordando la scenata che ne è seguita – Stavo preparando la cena e invece di dirgli di appoggiare le buste da qualche parte ho pensato bene di farmele leggere! Accidenti a me! Le prime due era bollette quando è arrivato alla terza si è ammutolito, incuriosita ho chiesto cosa avesse attirato così tanto la sua attenzione. Non l'avessi mai detto! >

FLASHBACK

< Quando avevi intenzione di informarmi eh?! Appena finito di preparare le valigie? O direttamente una volta atterrata a Parigi?! E noi due?! La nostra vacanza insieme?! > lo guardo a bocca aperta, non capisco cosa diamine gli sia preso. Si avvicina con lunghi passi, occhi neri come la pece e mi sbatte in faccia quel maledetto dépliant e i pezzi iniziano a combaciare
< Non ho mai pensato di andare > cerco di calmarlo ma non serve a niente ormai è partito per la tangente
< Ah no?! E perché qui dice che questa comunicazione segue una e-mail precedente?! Rispondimi!! Mi consideri così cretino da nascondermi qualcosa?! > dal tono di voce lo avranno sentito in tutto il condominio
< Non c'è niente da dire. Mi è stata fatta questa proposta ma ho rifiutato dal primo momento. Non c'è nulla per cui arrabbiarsi > cerco di avvicinarmi a lui ma posa le mani sulle mie spalle per guardarmi dritto negli occhi
< Chi e quando > ha passato lo stadio delle urla ora è freddo come il ghiaccio
< Damon.. è inutile parlarne, ti ho già detto che non ho mai pensato di accettare > perché rivangare questa storia? Voglio solo calmarlo e cenare tranquillamente insieme
< Riformulo la domanda: quando esattamente Zander ti ha parlato di questa fantastica opportunità? - il sarcasmo sempre più pesante – Non l'ha ancora capito che sei off-limits?! Cristo santo non me ne riesco a liberare per nulla al mondo! È come quegli scarafaggi che risaltano fuori all'infinito! Avrei dovuto spaccargli la faccia una volta per tutte > ed ecco che si torna alla solita insulsa tiritera sulla gelosia. Non posso farcela
< Damon per l'amor di Dio non ricominciare! Non ho tempo per queste assurdità! Sono già abbastanza tesa per gli esami non mi serve aggiungere lo stress che mi dai con la tua insensata gelosia! Non chiedo tanto vorrei solo cenare tranquillamente con te. Possiamo dimenticare l'ultimo quarto d'ora? > con mio assoluto stupore sembra ascoltare la mia preghiera. Ispira profondamente un paio di volte e torna a sedere. Incredula della mia buona stella ma decisa ad approfittarne tolgo la teglia di patate arrosto e involtini dal forno, preparo due piatti e li porto a tavola. Quando alzo gli occhi dal mio piatto mi ritrovo davanti Damon che sorride strafottente
< Davvero è così' patetico? - un'espressione indecifrabile mentre taglia la carne – Non mi hai ancora detto quando te ne ha parlato la prima volta > perché deve essere sempre così dannatamente testardo?
< Me ne ha parlato l'ultimo giorno di corso ma ho subito chiarito che non mi interessava perché avevo in programma una rilassante vacanza con il mio ragazzo > cerco di nascondere il nervosismo con un bel sorriso. Lo sapevo che avrei dovuto parlargliene subito ma volevo evitare proprio la discussione che stiamo avendo adesso
< Stiamo parlando di quasi un mese fa, giusto? Nient'altro da allora? - ed ecco a voi il tono dell'avvocata davanti al povero teste – Che ne so tipo una e-mail, chiaramente menzionata nella lettera? > neanche me la ricordavo più
< Ti ripeto quello che ti ho già detto: ho ribadito il mio rifiuto > allontano il piatto. Mi è passata la fame
< Quindi o è incredibilmente duro di comprendonio o il tuo “no” non è stato poi così tanto deciso > continua a mangiare mostrando una calma che è lontano dal provare. Lo conosco troppo bene da come serra la mascella è pronto a scattare alla giugulare da un momento all'altro
< Ti rendi conto che stiamo discutendo del nulla? Che lui me lo abbia chiesto una, due o mille volta non conta! L'importante è che ho sempre risposto “no grazie”! - tutto questo sta durando troppo. Mi sto arrabbiando sul serio anche io – Cos'è vuoi per forza litigare stasera? >
< Voglio solo chiarezza!! Sto facendo i salti mortali per concludere il lavoro alla svelta per andare in Italia con te, siamo a due passi dalla firma ma se mi dici che salta tutto posso fare con più calma e dare tutta la mia attenzione alla mia cliente > l'ultima parte l'ha detta fissandomi duro negli occhi.
Fermi tutti! Vuole dare più attenzione a quella.. quella troll?! Vuole scherzare col fuoco?! Sono tentata di lanciargli il piatto in faccia
< Vuoi dedicarti di più a Kathrine?! Vuoi davvero tirare in ballo la tua ex?!! > sto vedendo rosso
< Non ti azzardare a rigirare il discorso! - balza in piedi e con due passi è a pochi centimetri dal mio viso, tutta la sua finta calma volata dalla finestra – Qui il problema è come quel botolo le provi tutte pur di portarti a letto! Non capisce che tu sia mia!! O, ancora peggio, tu non glielo hai messo bene in chiaro! Continua a provarci e tu non sei in grado a rimetterlo al suo posto! Se ne frega altamente che sei impegnata con me! E' del tutto indifferente a ciò che c'è fra noi! Pretendo rispetto per il nostro rapporto! O a te tutto questo sembra normale?! >
< Naturalmente il fatto che l'offerta sia stata fatta perché sono brava nel mio lavoro non ti ha neanche sfiorato il cervello! Grazie tante!! >
< Ma per favore! >
< Ti stai sentendo?! - continuo imperterrita senza farmi interrompere - Se c'è qualcuno che cerca di mettersi fra noi ti assicuro che non è Zander! >
< Anche fosse sai bene che non la rivorrei mai!! > lo allontano da me con una spinta e me ne vado in camera da letto, come colpo finale sbatto la porta con tutta la forza che ho per scaricare un po' di rabbia.
Una volta da sola torno a respirare quasi normalmente. Purtroppo dura solo una manciata di secondi. Lo sento entrare e camminare avanti e indietro. Neanche mi volto. In questo momento è meglio se nessuno dei due apre bocca. Guardo fuori dalla finestra, tutto è tranquillo a quest'ora. Poche luci accese nei condomini vicini, poco traffico, solo un'anziana coppia che porta a passeggio il cane.
Come diamine fa ad essere così ottuso? Forse sarebbe stato meglio dirglielo subito ma non ho fatto altro che rifiutarla, non l'ho mai presa in considerazione neanche per un secondo! Perché farne tutta questa tragedia? Capisco che possa essere geloso di Zander, lo è senza motivo ma posso capirlo.. ma ha decisamente superato il limite tirando in ballo Kathrine! È stato davvero un colpo basso! È lei quella che non rispetta la nostra relazione! Cosa dovrei dire io che quella con la scusa della causa gli gironzola intorno tutti i giorni, è sempre allo studio vestita come andasse in un night-club, flirta senza sosta, per non parlare dei pranzi di lavoro in cui non ho dubbi su quanto poco possano essere appropriati! Io mi fido di lui perché non può fare altrettanto?! Dio che nervi! Si sa che Damon odia essere ignorato, mi volta verso di lui lascia le mani sulle mie spalle
< Parlami dannazione! > cerca di mantenere un tono calmo, è evidente che si sta trattenendo, la vena sulla fronte sta pulsando pericolosamente
< Perché?! Tanto non mi ascolti. Travisi tutto ciò che dico e vai avanti per il tuo solco! Sono stanca di sprecare fiato > scrollo via le sue mani e faccio per allontanarmi ma è più veloce e mi prende i polsi trattenendomi sul posto
< Resta qui! >
< Perché?! Non ti sei ancora stancato di litigare?! Ti do un consiglio: lasciamo perdere per stasera. Non voglio dire o sentire cose di cui di sicuro ci pentiremmo in seguito > sono arrabbiata e stanca. Lui è arrabbiato e testardo. Non può venirne fuori niente di buono
< Tranquilla non ci vorrà molto! - quello stramaledetto ghigno arrogante mi fa ribollire il sangue – Apri bene le orecchie. Tu. Sei. Mia. Ricordatelo! Non starò a guardare mente quel coglione di un pasticcere da strapazzo tenta di portarti via da me! Non lo voglio vicino a te! Non voglio che ci parli! Neanche lo voglio più sentire nominare! Intesi?! Scordati che ti lasci andare da qualsiasi parte senza di me! Tu ami me! > per un attimo resto senza parole ma mi riprendo sentendo la sua mano dietro alla nuca che mi attira per baciarmi possessivo. Cogliendolo di sorpresa mi divincolo, la sua espressione sbigottita sarebbe esilarante in un altro momento. Approfittandone punto l'indice contro il suo petto dando un paio di spinte con cui arretra di un passo
< Sei davvero convinto che non abbia nulla da aggiungere al tuo discorsetto? - un altro colpetto con l'indice, sono così arrabbiata che potrei prendere fuoco – Io ti amo ma se non sbaglio anche tu ami me! Se pensi solo per un attimo che per me sia tutto rose e fiori sapendo quanto quella sgualdrina ti gironzoli sempre intorno senza perdere una sola occasione per sedurti ti sbagli di grosso! Mi manda in bestia sapervi così a stretto contatto! Solo perché non ti faccio scenate di gelosia dalla mattina alla sera non vuol dire che non ci stia male! Per quanto mi riguarda non tornerà a New York abbastanza alla svelta! Se fossi furbo non ti azzarderesti mai più a insinuare che vuoi passare più tempo con lei! Per ultimo, giusto per chiarezza, io sarò anche tua ma tu sei mio! Testone che non sei altro!! > gli do un'ultima manata sul petto che a malapena sente.
Senza quasi accorgermene mi ritrovo con la schiena contro la parete, il suo petto schiacciato contro il mio, la sua mano fra i miei capelli che tira leggermente per farmi alzare il viso verso di lui. Così vicini che sento quasi il suo cuore battere. Sto annegando nei suoi occhi neri come la notte attraversati da un lampo di eccitazione. È tornato quel sorrisetto che si mi fa ribollire il sangue ma questa volta non di rabbia
< Rossa mi fai impazzire quando fai la gelosa > con i fianchi mi preme di più contro il muro. La tempesta è passata
< Dell'ultima ora hai capito solo questo? > roteo gli occhi mostrandomi infastidita ma fallisco miseramente, il suo sorriso si allarga diventando uno di quelli riservati solo a me
< Vediamo.. - entrambe le sue mani fra i miei ricci, così vicino che i nasi si sfiorano – Tu ami me – la sua voce è roca -Io amo te – mordicchia il lobo sinistro – Non due ci apparteniamo – con una scia fa scorrere le labbra fino all'angolo delle labbra – Ci siamo solo io e te – un morsetto – E nessun altro! > le sue mani scivolano decise sul seno, sui fianchi per arrivare ad afferrare il sedere prendendomi in braccio. Senza perdere altro tempo ci ritroviamo sul letto, il suo corpo che copre il mio
< Mia >
< Mio >

< Wow.. che dire.. niente di meglio per fare pace di un salto fra le lenzuola! Ah! >
< Elena! - scuoto il sonoglino per far divertire Elisabeth – La tua mamma è incorreggibile! >
< Sarà ma ho anche ragione! > scuoto la testa sorridendo, conoscendola sarà meglio cambiare discorso alla svelta
< Cosa hai deciso di indossare questa sera? >
< Non è stato per nulla semplice decidere! Tutto gli abiti che mi sono provata a casa mi facevano sentire una mongolfiera.. >
< Ma per favore – non trattengo una smorfia – non sembravi una mongolfiera neppure mentre eri incinta di nove mesi figurati adesso che se non sbaglio stai indossando i tuoi jeans preferiti di prima della gravidanza > ritornare in forma perfetta così velocemente dopo il parto dovrebbe essere contro la legge. Fa invidia a chiunque!
< Ok ok non mi posso lamentare – alza le mani a mo di difesa – però è vero che nessuno dei miei vecchi vestiti mi ispirava perciò ieri sono andata a “caccia” per negozi con la mia bellissima bambina dato che entrambe le mie migliori amiche erano desaparecide. È stata bravissima per tutto il tempo, come al solito è stata il polo di attrazione del negozio – non ho dubbi ovunque vada è una vera calamita - Comunque alla fine abbiamo trovato un delizioso abito a tubino, nero lungo al ginocchio con uno scollo a cuore ma ha un velo di tulle che crea una specie di scollo a barca. È fantastico vero Elisabeth? Però ho un paio di dubbi sugli accessori non so se continuare sul nero o con un colore a contrasto magari rosso o oro. Cosa mi consigli? >
< Mm.. con i tuoi capelli biondi direi di osare con accessori oro e un bel rossetto rosso >
< Perfetto. Non vedo l'ora – alla faccia dell'espressione sognante - Quasi non ricordo più quando è stata l'ultima volta che siamo usciti noi due da soli! Anche Stefan ha bisogno di staccare un po, non sarà nervoso come Damon ma si capisce che è teso per tutta questa storia. Sai benissimo che Lizzy è la mia vita, l'adoro e neanche mi ricordo più come potevo vivere senza di lei ma ti garantisco che ho bisogno di un appuntamento romantico con mio marito! Ha una vaga idea di quando sia difficile trovare un equilibrio tra essere moglie e madre? È giusto che nostra figlia sia al centro delle nostre esistenze ma ho paura che si finisca per trascurare noi due, ho paura che ci possiamo dimenticare di noi. Non voglio che finisca per vedermi solo come la madre di nostra figlia e magari fra qualche anno accorgermi che si è trovato un'amante..neanche voglio pensarci! Non so davvero come ringraziarti Bonbon! >
< Lo sai che non hai nulla da temere, non esiste coppia più affiatata di voi! Stefan neanche guarda un'altra donna per sbaglio! Inoltre non mi devi ringraziare anzi! Ogni opportunità è buona per passare del tempo con la mia nipotina! Lo faccio più che volentieri! >
< Lo so ma so anche che non dovrai occuparti solo di mia figlia ma soprattutto di quel noioso del tuo fidanzato! >
< Lo puoi dire forte! Magari sarà la volta buona che impareranno a sopportarsi! Ahhahh!! >
< Quasi non ci si crede, in tre mesi ogni volta che Damon le si avvicina inizia a piangere disperata. A volte penso che abbia ragione lui e glielo faccia apposta >
< Non farti sentire da lui! Damon è già convinto che la sua dolce nipotina lo odi – a volte sa essere così infantile – Sai cosa mi ha detto qualche tempo fa? Che avrebbe tenuto le distanze finché non sarà cresciuta, a quel punto potrà corromperla riempiendola di regali. Solo lui può pensare di comprare l'affetto di una bambina! Ahhahh! >
< Ahhahh! Che zio matto che ti è toccato piccola mia! - ridiamo insieme quasi fino alle lacrime – Poverino non ci sa proprio fare con i bambini, vorrà dire che almeno potrà fare un po' di pratica con lei >
< Per quanto mi riguarda ne può fare tantissima, fidati. Nessuno qui ha intenzione di allargare la famiglia > proprio non è il momento.. ma una parte di me pensa “non è il momento ancora..”
Questo pomeriggio era proprio quello che mi serviva, un paio d'ore senza pensare a niente, solo quattro chiacchiere e un po' di risate. Sono già le sei passate e neanche ce ne siamo accorte
< Toglimi una curiosità ma a che ora avete la prenotazione? >
< Alle otto e trenta perché? - mentre parla le cade l'occhio sull'orologio – Oddio è tardissimo! - prende in braccio Elisabeth e la riempie di baci – Fai la brava con la zia Bonnie, ok? Cerca di non esasperare troppo lo zio mi raccomando. Mi mancherai tantissimo – oddio si sta quasi commuovendo – E' la prima volta che la lascio per così tanto tempo con qualcuno.. >
< Elena tranquilla. Vedrai che ci sapremo prendere cura di questa bambolina. Non devi preoccuparti. Non è la prima volta che resta con me. Andrà tutto bene >
< Hai ragione.. mi sento un po' ridicola.. ma è davvero difficile.. - fa un respiro profondo per ricomporsi – Nella borsa ho messo tutto ciò che ti serve: il latte è nel biberon, ci sono i pannoloni, salviette, crema. Se dopo aver mangiato le dovessero venire le coliche nel biberon piccolo c'è un infuso di finocchio. Se la vuoi cambiare c'è il pigiamino. Se si addormenta c'è la sua copertina rosa, puoi anche lasciarla nell'ovetto. Ah dimenticavo ci sono anche due ciucci, due bavaglini e i qualche giochino. Qui – mi porge un foglio – ho scritto tutti i numeri di telefono che potrebbero servirti: il mio, quello di Stefan, della sua pediatra, del ristorante e.. >
< Mancano quelli del pronto soccorso e dei vigili del fuoco – non coglie l'ironia e fa per aggiungerli – Ele respira. Conosciamo i vostri numeri di cellulare e sono più che sicura che non ne avremo bisogno. Andrà tutto bene. Noi ci divertiremo. Voi vi godrete una meritata libera uscita. Passeremo tutti una bellissima serata. Ora lasciala e vatti a fare bella per tuo marito – le prendo dalle braccia la bimba – fai ciao alla mamma Lizzi > le agito la manina
< Hai ragione. Massimo alle undici veniamo a prenderla >
< Non c'è fretta. Vi aspetto per mezzanotte >
< Ok. Ancora grazie mille Bonbon. Ora vado.. > si avvicina per abbracciarmi e riempie di nuovo di baci la bambina.
Per chiuderle la porta alle spalle ci sono voluti altri dieci minuti di saluti, per un momento ho creduto che annullasse l'appuntamento e la riportasse a casa! Non posso certo fargliene una colpa, deve essere stata una cosa difficile lasciare la figlia anche se sa che con noi sarà al sicuro. Scommetto che chiamerà almeno ogni ora per avere notizie, senza contare i messaggi che ci invierà! Come darle torto?
< Finalmente sole principessa! > L'ora successiva è passata in un lampo. Elisabeth è una bambina bravissima, è molto semplice prendersi cura di lei.
È facile intrattenerla con i giochi, adora il sonaglino a forma di orsacchiotto e si diverte da pazzi con la palestrina da viaggio! È uno spettacolo vederla sbracciarsi verso i giochini colorati che sono appesi. Per non parlare di come ride quando le faccio il più classico dei “bu-bu-settete”!
In quest'ora, naturalmente, Elena ha già chiamato una volta e lasciato due messaggi per essere sicura che stiamo entrambe bene, che la casa non sia andata a fuoco o che non siamo scappate per un week-end folle a Las Vegas! Di questo passo prima della fine della serata avrà passato più tempo a parlare con noi che con il povero Stefan!
Non ho per nulla voglia di cucinare, per cena andrà più che bene ordinare cinese. Con la bambina in braccio prendo il telefono per chiamare il ristorante, nell'ultimo mese l'ho fatto così tante volte che conosco il numero a memoria!
< Fra poco arriva lo zio Damon – sembra davvero aver fatto il labbrino appena l'ha sentito nominare – Vero che stasera farete i bravi tutti e due? Mica potete continuare così, nessuno dei due andrà da nessuna parte.. dovete convivere cari ragazzi. Anche se detto fra noi è un po comico – è una mia impressione o mi sta guardando tutta seria? - Lo so che sembra burbero e antipatico, anche io lo pensavo all'inizio, ma ti vuole un bene dell'anima. La verità è che non ha la più pallida idea di cosa fare con te e odia non sentirsi all'altezza. Sei fortunata ad averlo come zio, hai la certezza che ti guarderà sempre le spalle, senza contare che sarà quello che ti insegnerà tutto ciò che farà arrabbiare i tuoi genitori. Lo adorerai vedrai.. mi sembra già di vedervi fra qualche anno a combinare guai insieme! Perché non iniziate ad andare d'accordo oggi? Farò lo stesso discorsetto anche lui, ok? > roba da matti sto cercando di ragionare con una bambina di quattro mesi. Pensandoci bene ho più possibilità di riuscirci con lei che con Damon!
Dieci minuti più tardi sento la chiave girare nella serratura
< Pettirosso sono a casa! > sento gli ormai famigliari suoni che accompagnano il suo arrivo: le chiavi nella ciotola vicino all'entrata, la sua borsa porta-documenti appoggiata a terra e i suoi passi verso di me.
Gli vado incontro con la bambina in braccio e lo vedo restare per un secondo imbambolato
< Ciao amore – gli lascio un bacio veloce sulle labbra – Non dirmi che ti sei dimenticato che ci siamo offerti come baby-sitter? >
< Impossibile. Il mio caro fratellino non ha perso occasione per ricordarmelo più e più volte e per la cronaca tu ti sei offerta non noi >
< Non fare l'orso! Piuttosto vieni a giocare con noi. La cena non arriverà prima di mezz'ora >
< Grazie ma forse è meglio se io le piccola peste manteniamo un minimo di distanza di sicurezza – roteo gli occhi annoiata – Intanto faccio una bella doccia >
< Testone! > per sottolineare il concetto faccio pure la linguaccia
< Gh ghe ghe! > visto? Mi da ragione pure lei
Quando torna da noi si siede sulla poltrona davanti lasciando fra noi un certo spazio. Ci sta guardando come si guarda un documentario alla televisione, quasi non capisse di preciso cosa sta vedendo. È un tipo un po' strano ma almeno è un bel vedere! Se ne sta seduto comodo, i capelli ancora umidi dalla doccia, pantaloni della tuta e t-shirt nera aderente che sottolinea i suoi muscoli, piedi nudi.. si, è decisamente una gioia per gli occhi. Rimetto la piccola sul tappetino della palestrina e la faccio giocare con i vari pupazzetti. Come prima è tutta energica, muove su e giù sia le braccine che le gambotte. È fantastica! Damon non ci toglie gli occhi di dosso, non si perde il più piccolo movimento ma ancora non si avvicina, neanche temesse di essere morso! Cavoli neanche li ha ancora i dentini! Il nostro divertimento viene interrotto dal campanello
< Ecco la cena! >
< Vado io alla porta. Resta con la bimba > ci mette poco a pagare il fattorino e tornare con il take-away
< Puoi prendere l'ovetto e portarlo in cucina? Vicino alla porta dovrebbe esserci anche il supporto >
< Ma quanta roba ha portato quella pazza di mia cognata? Sei sicura che fra poche ore vengono a riprendersi la figlia? Secondo me ce la vogliono appioppare per un paio di giorni almeno! > la risata mi scappa cuore. Forse è vero che Elena si è fatta un po' prendere la mano!
< Qui ci sono gli involtini primavera – gli porgo il contenitore – Mi passi il riso alla cantonese? >
< Ecco. Ti sei ricordata il pollo Kuog Pao? >
< Certo, anche i Gyoza >
< Come è andato l'esame? >
< Alla grande! Da oggi sono ufficialmente in vacanza!! Alleluia! Il pomeriggio l'ho passato con Elena.. due chiacchiere fra ragazze. Tu allo studio? >
< Tutto come al solito, forse siamo vicini a una soluzione >
Una situazione più casalinga sarebbe difficile da immaginare, la piccolina è nel suo ovetto che si guarda intorno tutta curiosa, io e Damon che mangiamo e ci raccontiamo la nostra giornata.. potrebbe essere la nostra vita quotidiana fra qualche anno.. infondo non è difficile da immaginare..noi due che formiamo una famiglia. Ammetto che a volte ci penso, certo non è una cosa per cui sono pronta adesso ma magari fra qualche anno.. Non ho dubbi che è lui che voglio al mio fianco, è con lui che mi immagino fra dieci anni, so che è lui che voglio come padre dei miei figli
< Mi sta lanciando uno sguardo di sfida, la vedi? > la indica con le bacchette
< Non essere ridicolo. Ma cosa ti dice lo zio bambilina? Guarda quanto è brava! Ti informo che non ne trovi tante di bimbi che stanno così bravi mentre gli adulti cenano >
< Sarà ma resta il fatto che mi guarda male > neanche gli rispondo e con la mano libera gli do uno scappellotto sulla nuca.
Pur di non avvicinarsi troppo ad Elisabeth si offre volontario per sparecchiare e lavare i piatti. Contento lui! È arrivata l'ora di cena anche per questa bella bambolina. Mi metto comoda sul divano e le do il suo biberon. Avete mai provato a farlo? È una sensazione bellissima. Il neonato ti guarda negli occhi mentre succhia, sembra dire “brava, ci voleva proprio”. Non puoi fare a meno di sorridere osservando le guanciotte che si muovono operose. Una volta finito la appoggio con il mento sulla spalla per farle fare il ruttino che devo dire le riesce davvero bene
< Che stile la principessina eh? >
< Non prendere in giro tua nipote > almeno si è portato a meno di due metri da lei! È chiaro che le sta venendo sonno perciò mi sbrigo a cambiarle il pannolone e metterle il suo bel pigiamino rosa confetto. Tempo cinque minuti e dorme serena fra le mie braccia. La cullo ancora un po prima di sistemarla nel suo ovetto coprendola con la copertina rosa.
< Senti visto che dorme ne approfitto per farmi una doccia veloce >
< Ma la devi lasciare per forza in sala? Non puoi portarla con te di là? >
< Sto più tranquilla sapendola vicino a te. La TV la puoi accendere ugualmente, evita solo di alzare troppo il volume e vedrai non la disturbi >
< Sarei io che disturbo lei eh? Dammi un bacio come si deve piuttosto! - mi ritrovo stretta a lui che mi bacia con passione, si questo ci voleva! - Fai alla svelta e per la cronaca ti conviene pensare a un bel modo per risarcirmi per questa serata >
< Potrei avere già un paio di idee.. sempre che tu faccia il bravo fino alla fine >

POV D

Non sono per nulla a mio agio. Zero. Nada.
Mi metto comodo sul divano, stendo le gambe sul tavolinetto, inizio a fare zapping. Ma questa ansia non passa. Per niente.
Trovo una partita di basket, cerco di seguirla ma a ogni minimo rumore mi volto verso l'ovetto temendo che la piccola peste possa svegliarsi. A ogni piccola smorfia trattengo il respiro e spero che non apra gli occhi.
Come diavolo fa questo piccolo esserino a mettermi così a disagio? Normalmente sono io che metto sotto pressione le persone. Chiunque ha paura di me. Incuto timore. A tutti. Che sia un avvocato arrabbiato durante una riunione o un emerito sconosciuto nel traffico basta un'alzata di sopracciglio accompagnato da uno dei miei sorrisetti strafottenti e metto tutti in riga. Tutti fanno quello che voglio. Sempre. Tutti tranne questa nanerottola.
Ma quanto ci mette la streghetta? Ci vuole così tanto per farsi una doccia? Nell'idea che avevo di questa serata sarei stato anche io dentro a quella doccia, facendo l'amore dopo averlo fatto sul tavolo della cucina e proseguendo facendola gemere e urlare a letto. E invece eccomi a fare il baby-sitter. Ridicolo. Cosa le è venuto in mente di lasciarmi qui solo con lei? È impazzita? Se penso che in questo preciso istante Elena e Stefan sono da qualche parte a fare i piccioncini mi viene voglia di urlare! Insomma hanno voluto la bici? Che pedalino.
< Gh-upf > muove le braccia, tenta di girarsi.. temo il peggio ma per fortuna continua a dormire. Tiro l'ennesimo sospiro di sollievo.
Andiamo perché mai sono così nervoso? È lì che se la dorme, io sono qui spaparanzato sul divano, non c'è nessun problema.
orno a guardare la partita. Siamo già a metà del secondo tempo, stanno 60 a 63. sembra molto equilibrata. Entrambe le squadre fanno un bel gioco, realizzano begli schemi e quel playmaker è un fenomeno continua a dribblare avversari e ha realizzato un paio di belle schiacciate a canestro.
< U-uèèè!!! Uè-uèè!! > perché capitano tutte a me?!
< No, no, no – balzo in piedi in un lampo – Non piangere, non piangere.. > dondolo un po' impacciato l'ovetto come ho visto fare mille volte da Elena e Bonnie ma non funziona. Accidenti! Cosa faccio ora?! Quando sente la mia voce si zittisce, mi fissa dritto negli occhi stringendo i pugnetti al lato del viso
< So benissimo che non sono la tua persona preferita ma ti prego non piangere > deve averla presa come una sfida perché neanche il tempo di finire la frase che ricomincia a piangere strillando a pieni polmoni. Cavolo di questo passo mi farà diventare sordo!
A mali estremi estremi rimedi. Per la prima volta dal giorno in cui è nata la prendo in braccio. Cerco di sistemarla come fanno gli altri, la testolina sul mio petto, una mano dietro la nuca e l'altra a sorreggerla da sotto il pannolone. Cammino avanti e indietro cullandola un po' a destra e un po' a sinistra. Sfoggio tutto l'arsenale ma non accenna a smetterla. La piccola testarda è tutta rossa in viso dallo sforzo. Accidenti!
< Vuoi il ciuccio? Certo che lo vuoi, ecco qua.. > figurarsi se basta così poco! lo risputa sprezzante e continua a strepitare. Cerchiamo di ragionare. Non sarà neanche un'ora da quando ha preso il biberon perciò non può avere fame. Non sento odori nauseabondi perciò non è da cambiare. Cosa diamine vuole?! < Per pietà smetti e ricomincia a respirare..vorresti che ci fosse la zia Bonnie al posto mio, fidati ti capisco.. vorrei anche io ci fosse lei qui.. ma non siamo così fortunati piccoletta – due passi avanti e due passi indietro, un mezzo giro a destra e uno a sinistra – Non piangere, non piangere.. Abbi pietà e dimmi cos'hai! > secondo me lo fa apposta, vuole torturarmi! A questo punto potrei iniziare a singhiozzare anche io!!
< Abbi pietà del tuo unico zio per l'amor di Dio! Abbi un po' di pazienza, mm? Riusciamo a dare altri cinque minuti a Bonnie per finire la doccia? Sarebbe carino se non mi facessi fare la figura dell'idiota davanti alla mia fidanzata, sai? Se speri di avere dei cuginetti prima o poi è fondamentale che la tua zietta preferita non mi creda del tutto inutili quando si parla di bambini, capisci? - due passi avanti e due passi indietro, mezzo giro a destra e mezzo giro a sinistra e da capo – Ti propongo un patto. Tu adesso collabori e in cambio.. vediamo cosa potresti volere in cambio? Un pony? È tuo. Viaggi a Disneyland? Sono già prenotati. Una corvette per il tuo sedicesimo compleanno? Nessun problema > alla fine di tutto questo farfugliamento mi accorgo che regna il silenzio.
Alla faccia della piccola opportunista.. si è proprio mia nipote!
Azzardo uno sguardo in basso e miracolo dei miracoli ha gli occhietti chiusi, la bocca semiaperta, il viso ancora rigato dalle lacrime ma silenziosa. Per un po' continuo a camminare, ho paura che se mi fermo l'incubo ricominci. Incrociando le dita mi metto a sedere sulla poltrona più vicina, sento Elisabeth che si muove leggermente ma non si sveglia. Dio grazie!
Continuo a stringerla a me mentre mi rilasso e ringrazio tutti i santi del paradiso per ordine alfabetico più e più volte. Però.. sono stato proprio bravo!! Chi l'avrebbe mai detto? Sono mesi che tutti mi prendono in giro perché non sono capace a stare con la piccoletta e invece guardatemi qua! Alla faccia loro! Vinco sempre!
L'immaginazione mi sta facendo brutti scherzi. Al posto di Lizzy vedo un bambino con i ricci neri e la carnagione di porcellana come la madre. Io e Bonnie insieme non potremmo che creare qualcosa di meraviglioso.. certo non domani ma prima o poi..

POV B

Wow.. santo cielo mai e poi mai avrei potuto immaginare di vedere ciò che sto vedendo adesso.. Damon addormentato sulla poltrona con la piccola Lizzy, anche lei nel mondo dei sogni. Sono dolcissimi insieme. Semplicemente adorabili! Continuo a fissarli senza riuscire a muovervi, cerco di fissare tutto nella mia memoria, non voglio perdere un solo particolare.. Damon con i capelli spettinati ed Elisabeth serenamente addormentata sul suo petto. Non posso farmi scappare questa occasione, prendo il cellulare e scatto una foto: sono bellissimi insieme! Inoltre ho bisogno di prove, nessuno mi crederebbe altrimenti!
Non voglio rischiare di svegliarli ma è meglio rimettere la bambina nell'ovetto. Delicatamente la prendo in braccio ma sveglio il mio esausto fidanzato
< Piangeva. Probabilmente cercava te ma alla fine si è accontentata di me > la voce roca dal sonno
< Alla fine ha scoperto di avere un meraviglioso zio tutto per lei. Sei stato grandioso > mi siedo sulle sue gambe baciandolo piano sul collo, le sue mani iniziano ad accarezzarmi
< Fra quanto arrivano i due genitori degeneri? >
< Poco meno di mezz'ora >
< Bene. Sai rossa ho un paio di idee in mente per farti perdonare >
< Bene.. non vedo l'ora di sentirle.. >

Il laboratorio della pasticceria è il mio angolo di paradiso.
Qui dentro tutto può succedere, lascio libera la mia fantasia. Posso ricreare ricette che mi ricordano la mia infanzia, posso fare creazioni che mi riempiono di gioia, a volte posso sperimentare cose nuove. Oggi sperimento.
Negli ultimi mesi è capitato sempre più di frequente che arrivassero in negozio dei clienti vegani e se ne sono sempre andati a mani vuote perché nel menù del “Flower Pastry” non c'è niente che risponda ai requisiti di quella particolare dieta.. non ci eravamo mai posti il problema. Mi ero ripromessa che appena avrei avuto del tempo libero avrei iniziato a ricercare delle ricette interessanti perciò eccomi qui mentre sforno trepidante una torta al cioccolato fondente e barbabietole. Il profumo promette molto bene, l'aroma del cioccolato fa venire l'acquolina in bocca. Appena raffreddata la tolgo dalla teglia per adagiarla su un piatto da portata. Con le fruste monto la panna vegetale assieme al latte di soia freddo, riempio un sac a poche e inizio a decorarla. A prima vista è davvero bella, sembra una qualsiasi delle nostre torte. Non mi resta che farla assaggiare al grande capolavoro
< Quindi? Che te ne pare? > odio aspettare il verdetto! Da come la vedo io o è buona o è da buttare, non so davvero cosa aspettarmi.
Vedo Mary masticare attentamente il boccone, studiarne il gusto
< Non sapevo di preciso cosa aspettarmi da un dolce vegano, a dir la verità ero un po' prevenuta ma di certo non me lo aspettavo così. La barbabietola dà consistenza ed esalta il gusto avvolgente del cioccolato, all'interno non è asciutto ma umido e la panna gli dà una spinta in più. Infine lo hai reso davvero una gioia per gli occhi. Lo mettiamo in menù da subito. Nell'ordine settimanale per il fornitore aggiungo subito anche questi nuovi ingredienti. Hai avuta un'ottima idea. Bravissima Bonbon! > mi abbraccia fiera, sinceramente anche io sono un po' orgogliosa di me oggi!
< Sono felice di averci azzeccato! Se ti piace l'idea potrei provare anche una ricetta per dei muffin vegani.. >
< Assolutamente. Se funzionano potresti cercare anche una variante del cheescake in modo da avere un menù più completo cosicché anche i nostri clienti vegani avranno più scelta. Direi che queste aggiunte potrebbero bastare >
< Mi metterò subito a caccia! Ahhah!! >
Adoro lavorare con Mary, è il capo perfetto. Mi incoraggia quando ce n'è bisogno, è paziente e mi insegna ogni suo trucco. Grazie a lei sono cresciuta molto professionalmente parlando. Dovrò a lei se in futuro potrò realizzare il mio sogno!
L'ora successiva la passo facendo il lavoro di routine. Finisco di decorare una torta di fragole, glasso i muffin ai mirtilli e quelli al cioccolato bianco, preparo l'impasto per i cookies e lo lascio riposare così sarà pronto per domani. Visto che ci sono e oggi mi sento in vena artistica prendo la pasta di zucchero e inizio a creare dei fiori che per la decorazione delle torte non ce ne è mai abbastanza!
< Bonnie, un bel ragazzo chiede di te > lancio uno sguardo veloce all'orologio, sono le cinque e trenta, possibile che Damon mi abbia fatto una sorpresa? Sorrido fra me mentre esco dal laboratorio
< Ciao Bonnie! > il sorriso diventa quasi una mezza smorfia quando vedo che ad aspettarmi c'è Zander. Si avvicina e mi saluta con due baci sulle guance. Di tutte le pasticcerie della zona doveva entrare proprio in questa? Forse è un pensiero un po' troppo acido, è sempre stato gentile e carino con me.. ma al solo ricordo della litigata di qualche giorno fa rabbrividisco!
< Sempre splendida vedo! > arrossisco immediatamente
< Ciao.. Cosa posso portarti? >
< Direi una tazza di caffè e una fetta di quel dolce di fragole e panna. Lo hai fatto tu? - annuisco – Bene. Se non sei troppo indaffarata potresti concedermi cinque minuti del tuo tempo? Dovrei parlarti >
< Va bene. Tu accomodati, prendo il tuo ordine e arrivo > Torno dietro al bancone, preparo il tutto e lo dispongo su un vassoio. Informo Mary della mia piccola pausa e come al solito non fa il minimo problema
< Ecco a te – mi siedo davanti a lui – Sono tutta orecchie. Dimmi >  sembra quasi voler prendere tempo mentre assaggia la torta
< Semplicemente divino! L'ho sempre detto che sei un vero talento! > mangia con gusto e ne sono felice. Vorrà pur di qualcosa detto da uno chef del suo calibro, no?
< Non esagerare.. >
< Non faccio complimenti a casaccio, dovresti saperlo. Anzi a dire tutta la verità è per questo che sono qui. Vorrei tu riconsiderassi lo stage. Due mesi a Parigi con me e la pasticceria non avrà più segreti per te. Ti si aprirà davanti un universo di opportunità! La tradizione pasticcera francese è la più complessa e completa che esista. Se imparerai a destreggiarla sarai un vero e proprio chef pasticcere. Pensa solo quanto potrà essere importante per il tuo futuro! > sono senza parole ma a dire la verità anche un po' lusingata
< Zander non so come ringraziarti per la stima che hai di me ma sono già stata chiara e te l'ho ribadito più e più volte. Non posso accettare la tua generosa offerta. Io e Damon abbiamo dei progetti per quest'estate. Se tutto va come spero la prossima settimana a quest'ora saremo in Toscana > chiara, no?
< Bonnie – scuote la testa sconsolato, passa una mano fra i capelli – Questa è un'occasione che si presenta una sola volta nella vita, non puoi seriamente rinunciarci per una vacanza con il tuo ragazzo – allunga la mano attraverso il tavolo afferrando la mia – Bonnie pensaci bene. Potresti lavorare nella migliore pasticceria di Parigi, con i migliori insegnanti al mondo per non parlare di due mesi nella città più bella del mondo.. fra parentesi sono anche una guida turistica fantastica > mi abbaglia con un sorriso a trentadue denti ma mi riscuoto immediatamente, cerco di ritrarre la mano ma mi trattiene
< Grazie ma ancora una volta no grazie. Non ho intenzione di cambiare idea >
< Disturbo?! > un'ombra minacciosa si allunga sul tavolo, questo ringhio glaciale può appartenere solo a una persona per mia sfortuna. Come colpita da una scossa scatto in piedi
< Cosa diavolo sta succedendo?!! Cosa diavolo ci fa lui qua?!! > la domanda sembra rivolta a me ma fissa dritto negli occhi Zander. Non serve un genio per intuire che Damon è a dir poco furioso, serra la mascella, stringe i pugni
< Niente. Non sta succedendo niente Damon – gli stringo un braccio cercando di farlo arretrare un po' – Zander è passato solo per chiedermi un'ultima volta per lo stage ma se stava giusto andando, vero? > cerco di tenere la voce ferma ma non è per nulla facile, questa situazione va di male in peggio! Vorrei solo che Zander si alzasse e se ne andasse ma figurarsi se sono così fortunata
< Come fai ad essere così egoista? Non ti senti neanche un po' in colpa per tarparle le ali in questo modo ?! Sta rinunciando solo per colpa tua! > è ufficiale: sto per assistere ad una esplosione nucleare
< Chi cazzo ti credi di essere?!! - non ho mai visto Damon così furioso, lo afferra per la maglia e lo tira a sé – Bonnie non è affar tuo! Non verrà a Parigi con te! Trovati un'altra da tentare di portarti a letto!! >
< Damon!! > è impazzito del tutto? Sta dando uno spettacolo indecente! I fortunatamente pochi clienti presenti stanno osservando la scena fin troppo interessati mentre la povera Mary ci guarda preoccupata
< Silenzio!! > non credevo che la situazione potesse peggiorare ulteriormente ma mi sbagliavo di grosso!
< E tu rinunci al tirocinio per lui?! Cosa ci vedrai mai in un tipo così?! Come puoi permettergli di trattarti a questo modo?! >
< Non parlarle!! - con un movimento veloce lo afferra per il colletto della camicia, lo strattona – Bonnie non va da nessuna parte senza di me! Vattene!!  Non voglio più vederti gironzolarle intorno!! > lo strattona di nuovo per poi allontanarsi di un paio di passi
< Cosa diavolo ti affascina così tanto in uno come lui?! > sentirlo parlare con me manda Damon ancora più su tutte le furie
< Zander per favore esci > deve andarsene alla svelta. Non so più cosa fare..
< Ok vado. Per ora. Sappi che parto fra tre giorni, se cambi idea il biglietto è all'aeroporto che ti aspetta > neanche il tempo di finire la frase che Damon gli sferra un pugno possente in pieno viso. Vedo tutto al rallentatore. Porto le mani alla bocca. Non può averlo fatto sul serio
< Damon! Sei impazzito?! > in sottofondo sento le voci dei clienti e Mary che cerca di calmarli. Questo non è il Damon che amo e conosco. Questo è il Damon che fa incontri clandestini, quello che non ha freni, quello che in tutta sincerità un po' mi spaventa con quello sguardo piena d'ira..
< Fai un favore a tutti e vai ad aspettarmi a casa mia > mi guarda come a volermi leggere dentro con quello sguardo di ghiaccio che dà i brividi. Dopo una pausa che è sembrata infinita gira i tacchi e se ne va. Non sono mai stata più in imbarazzo in tutta la mia vita, trattengo a stento le lacrime.
Se fossi Mary dopo questa scenata mi licenzierei senza pensarci due volte.

POV D

Cazzo. Cazzo. Cazzo!!! Proprio quando pensavo che la giornata non potesse peggiorare ancora di più! Quanto mi sbagliavo!!
Doveva essere la scelta migliore andarmene via dall'ufficio prima e fare una sorpresa a Bonnie! Arghh!!! Quanto mi sbagliavo!! La sorpresa l'ha fatta lei a me!! Quel botolo! Come osa continuare a provare a portarmela via!! Lei è mia!!! MIA!!
Ho davanti agli occhi il momento in cui sono entrato in pasticceria.
Cammino avanti e indietro nel salotto per cercare di calmarmi, cercare di regolare il respiro affannato. Niente, non funziona. Le teneva la mano, la guardava negli occhi mentre la convinceva a seguirla in quella fottutissima Parigi!! Perché è restata ad ascoltarlo?! Perché non si è allontanata?! Perché non lo ha mandato via?! Mi aveva giurato che non lo avrebbe più rivisto, possibile che mi abbia mentito? Dannazione!! Oddio.. e se fosse riuscito a convincerla? Se parte? Cosa faccio?
Ho bisogno di bere qualcosa.
Perché diamine non ha mai niente di più forte di una coca-cola?! Perché è ancora troppo giovane per poter comprare dell'alcool, ecco perché!
In un flash rivivo lo scontro avuto stamani con Kathrine “Impossibile che non ti sei ancora stancato di quella ragazzina? Sembra una bambina.. cosa puoi trovarci mai? Come fai a non capire che non può darti ciò di cui hai bisogno? Non sarà mai brava come me.. lo sai bene.. ti ricordi come eravamo insieme. Puri fuochi d'artificio.. Tu hai bisogno di una donna che ti sappia soddisfare, non di una bimbetta che ha problemi con la figura paterna. Non può capirti come faccio io e non puoi continuare a fingere di fare il bravo ragazzo, ti annoierai presto.. ho sempre adorato il tuo lato oscuro lo sai..” ha continuato così per una buona mezz'ora. Ho tentato, lo giuro, di farmi scivolare tutto addosso senza farmi toccare da ciò che diceva.. ma a un certo punto non ce l'ho più fatta e sono scoppiato! Le ho urlato contro tutto ciò che ho sempre pensato di lei, le ho dato della strega e della sgualdrina. Per concludere in bellezza lo afferrata per un braccio e sbattuta fuori con forza.
Da lì la giornata non ha fatto altro che peggiorare. Un incubo senza fine!
Quarantacinque minuti ecco tutto il tempo di pace di cui ho potuto godere prima che il mio caro paparino piombasse nel mio ufficio con una delle sue più memorabili ramanzine! A quanto pare alla cara Kathrine sono serviti meno di un battito delle sue ciglia finte per chiamare in lacrime il direttore dell'agenzia di moda lamentandosi del mio “atroce comportamento”! Ero convinto che mio padre mi avrebbe capito, che per una volta sarebbe stato dalla mia parte, addirittura fiero per essere stato capace di difendere il mio rapporto con Bonnie.. ennesimo errore della giornata! Urlava ancora prima di entrare nel mio ufficio. Sembrava di essere tornati ai bei vecchi tempi! A quanto pare sono sempre il solito irresponsabile e irascibile, non so distinguere tra il lavoro e la vita privata, non sono altro che un immaturo che non sa gestire la responsabilità che mi aveva affidato. Si è pentito di aver creduto in me, di avermi considerato abbastanza adulto da saper gestire un caso così delicato. Ha chiaramente sottolineato quanto sia senza speranza.
Abbiamo finito per rinfacciarci qualunque cosa.. quanto fosse distante durante la mia infanzia, come non sia mai stato capace di starmi accanto dopo la morte della mamma, di avermi di fatto abbandonato a me stesso, tutte le mie risse, il suo non considerarmi mai all'altezza, tutte le mie sbronze, ha ribadito quanto non si sia mai potuto fidare di me, di che razza di delusione sono sempre stato e continuo ad essere, come avrei deluso anche mia madre se fosse ancora qui.. Non siamo mai andata così vicini a prenderci a pugni. Ci hanno sentito tutti. La mia segretaria allarmata ha chiesto aiuto a Stefan. Risultato? Mi sono dovuto assorbire pure il discorsetto del mio caro fratellino. A quanto pare sono migliore di così. Figurarsi.
Ho mandato tutti all'inferno e me ne sono andato. Ho guidato senza meta per più di un'ora finché non mi sono sentito più calmo.
Sapevo che niente mi poteva fare stare meglio se non il mio pettirosso. Un altro errore da aggiungere alla collezione! Pensandoci bene però il pugno che ho dato a quell'idiota è stato l'apice della mia giornata! Una vera soddisfazione!
Ho bisogno di uno scotch, preferibilmente doppio.
Sento girare la chiave nella serratura. Certo che se l'è presa comoda a tornare a casa. È più di un'ora che sono ad aspettarla.
Ci guardiamo da un lato all'altro della stanza per un paio di minuti in completo silenzio. Siamo entrambi arrabbiati. Se apro la bocca non può che finire male. Se parlo scoppia un casino ancora più grande, lo so già. Sembra stia per iniziare a parlare ma poi ci ripensa e va dritta in camera probabilmente a cambiarsi.
Finirà questa giornata prima o poi? Sfrego le mani sul viso frustrato.
Quando torna è pronta per la lotta, lo vedo dalla sua espressione determinata. Non perde tempo in inutili preliminari
< Che diavolo ti dice il cervello?!! Ti rendi contro di quello che hai fatto?!! Della figuraccia che mi hai fatto fare?! È un miracolo se Zander non ti denuncia!! Ne avrebbe tutti i diritti! >
< Ci credo – non trattengo un ghigno sadico, fingo di asciugarmi una lacrima. So che la sto mandando in bestia – Ha piagnucolato tanto? Come mi dispiace poverino.. E sentiamo cosa gli hai promesso per convincerlo a non denunciarmi eh? >
< Neanche ti degno di una risposta!! > si avvicina minacciosa per quanto possa sembrarlo
< Brava fai la superiore > l'ho presa in contropiede con la mia freddezza. Sono bravo a mostrarmi insensibile. Per un attimo resta senza parole, fa un respiro profondo. Vuole parlare non urlare. Peccato sia la sola
< Cosa ti ha preso? Hai deciso che oggi era la giornata mondiale “imbarazziamo Bonnie” ? >
< No!! A quanto pare è la giornata universale del “facciamo incazzare Damon”!! > inizio a urlare sempre di più, quasi neanche me ne accorgo
< Sei pazzo?! Non ho fatto niente di male! Stavamo solo parlando! Solo parlando! >
< Hai un livello di ingenuità tale da essere imbarazzante!! Cos'è ti ha convinto? Quand'è che parti? Mm?! Sentiamo ti ha convinto anche a fare altro?! >
< Stai esagerando! Cosa ti ha preso? Neanche ti riconosco più! Sono giorni che sei cupo, stressato e lo capisco. Ne hai tutte le ragioni. Ma oggi ti sei infuriato per nulla! Lanci accuse a raffica che non fanno altro che offendermi profondamente oltre che arrabbiare! Lo sai anche tu che è tutto assurdo! E dulcis in fundo hai preso a pugni una persona che non ha fatto niente! > urla anche lei adesso.
Non abbiamo mai raggiunto questo livello e anche se dentro di me so che stiamo andando in una direzione senza ritorno non riesco a fermarmi, non mi importa. Devo urlare e sfogarmi, a questo punto devo quasi trattenermi dallo scuoterla per farmi capire
< Mi avevi giurato che non avresti più visto! Che era una questione chiusa! Indovina un po'?! Era una menzogna!! >
< Non l'ho mica invitato io. È entrato in pasticceria mica potevo cacciarlo >
< Eravate mano nella mano – continuo come se non mi avesse interrotto - occhi negli occhi! Davvero dolci! - scuote la testa, vuole ribattere ma non le do il tempo – Cos'è ti sei stancata di me?! Ti sei accorta che tutto considerato non ne valgo la pena?! Ti sei accorta che puoi avere di meglio?! Beh continua a cercare perché poco ma sicuro non è quel francese da strapazzo! Vuoi mollare tutto per degli stupidi bignè?! Bene!! Non sarò io a trattenerti, stai serena!! > sento la vena del collo che pulsa impazzita
< Ma ti ascolti?! Come devo dirti che non ho fatto nulla? Stai facendo tutto da solo. Non vado da nessuna parte! Voglio stare solo con te! Lo capisci o no?!! Io amo te! Non so qual è il tuo problema ma ti consiglio di risolverlo alla svelta – parla decisa, conoscendola non vuole scendere al mio livello urlando a squarciagola, vuole farmi ragionare.. buona fortuna con quello – Per l'amor di dio dimmi cos'hai. Parlami. Sfogati. Spiegati.. lo sai che su di me puoi contare sempre > si avvicina incorniciando il mio viso fra le sue mani, gli occhi imploranti. La scosto allontanandomi, sono troppo arrabbiato. Come fa a non capire?! Perché non comprende quanto è dura per me?! Andava tutto così bene. Con lei, a lavoro, con mio padre. Non sono mai stato così soddisfatto della mia vita e poi è bastato un attimo per far crollare tutto. Sento solo rabbia. Contro quella stronza di Kathrine che sembra essere tornata per incasinarmi, contro mio padre per cui non sarò mai abbastanza e non perde occasione di ribadirlo, anche contro Bonnie che è l'unica che mi ha sempre capito solo con uno sguardo, fra noi non sono mai servite inutili parole ma ultimamente la sento distante, a volte sembra quasi che non parliamo la stessa lingua. Sono solo.
< Non c'è assolutamente niente da spiegare!! La verità è che avete tutti rotto i coglioni!! Io sono così! Nessuno mi può cambiare neanche la piccola e dolce Bonnie!! E se pensavi di esserci riuscita ti sbagliavi di grosso!! Questa è la realtà. Non ti sta bene? Parti!! Facciamola finita! Non mi importa! Ne ho abbastanza di tutto!!! Mandami una cartolina dalla fottuta Parigi!! > la mia bocca ha finito di parlare prima che il mio cervello potesse intervenire. I suoi occhi mi spezzano il cuore. Trattiene a stento le lacrime.
Sono uno stronzo!
Non posso restare. Non respiro. Senza guardarla prendo le mie cose e veloce esco dall'appartamento.


POV B

< Pronto? Bonnie? Ma ci sei? >
< Si.. scusa Ele.. - quasi non mi sono accorta che aveva risposto al telefono, sono bastati tre squilli e il mio cervello è partito per la tangente – Puoi parlare o ti ho trovata in brutto momento? >
< Non potevi sceglierne uno migliore. Lizzy sta facendo il suo sonnellino quindi a occhio e croce ho un'oretta libera! Allora cosa mi racconti? Come va? >
< Insomma.. > neanche so da dove cominciare
< Bonbon che hai? Ti sento strana > forse perché ho passato la notte insonne cercando di non pensare al peggio
< Non sta andando bene.. anzi.. > eufemismo del secolo: è un'emerita schifezza!
< Mi stai preoccupando, stai bene? - cerco di trattenermi ma mi scappa un singhiozzo – Bonnie? Se non parli giuro vengo immediatamente da te >
< Un disastro. Un vero disastro.. abbiamo litigato. Una lite tremenda.. - cerco di raccontarle la discussione di ieri sera senza tralasciare niente. Zander, quel maledetto corso, Damon, la gelosia.. ho ancora davanti il viso di Damon, i suoi occhi pieni d'ira - .. se ne è andato sbattendosi la porta alle spalle e da quel momento non si è più fatto sentire. Per tutta la mattina ha avuto il cellulare spento. Ho provato anche a chiamarlo direttamente in ufficio ma la sua segretaria dice che non vuole essere disturbato per nulla al mondo, neppure da me.. Possibile che continui a ignorarmi così? >
< Lo sai com'è fatto. Conoscendolo si è pentito di come ha reagito. Avrà solo bisogno di un po' di tempo >
< Ha preso a pugni Zander, ti rendi conto? Hai una vaga idea di quando sangue esca da un naso rotto? Ancora non capisco perché Mary non mi abbia licenziato.. >
< Beh a essere sinceri Zander se lo doveva aspettare. Magari questa volta capirà l'antifona >
< Fammi capire gli stai dando ragione?! Devo ripeterti cosa mi ha fatto e detto? Era completamente fuori controllo! Accidenti da una parte vorrei superare tutta la discussione e dimenticarla ma poi mi ricordo che non ho fatto nulla di male e lo strozzerei! Per quanto possa essere stato geloso non capisco la sua reazione spropositata. È esploso davanti ai miei occhi. Non puoi capire com'era. Non l'ho mai visto così. Non ascoltava niente di ciò che dicevo. Più cercavo di calmarlo peggio reagiva. Non so davvero cosa gli sia preso. Come fa a pensare sul serio che voglio sostituirlo con Zander? È folle!! vogliamo parlare di come sia scomparso dalla faccia della terra e non si voglia fare raggiungere? Mi fa impazzire! - sono triste. Sono arrabbiata. Piangerei e urlerei allo stesso tempo – Perché per una volta non può andare tutto bene? > mi manca accidenti
< Lo so. Ti capisco ma non per fare l'avvocato del diavolo.. ti sei chiesta se magari non ci sia altro dietro? Ti ha detto cosa è successo ieri in studio? >
< N-no.. > perché sono già che non mi piacerà per niente?
< Non so i particolari, solo ciò che mi ha detto Stefan. Pare sia stato un inferno. Qualcosa deve averlo fatto scattare con Kathrine, lo hanno sentito tutti urlarle contro. La strega dell'est è subito andata a piagnucolare con il suo direttore che non ha perso tempo a minacciare Giuseppe di cambiare studio legale se suo figlio non iniziasse a trattare con rispetto la sua migliore modella, bleah! Ed è lì che tutto è andato a rotoli. Damon e Giuseppe hanno iniziato a litigare più duramente del solito e vuol dire molto. Uno show gratuito per tutti i presenti. Stefan li ha dovuti separare fisicamente, erano quasi alle mani – ci mancava solo questa – Zander deve essere stata la ciliegina sulla torta.. Lo so anche io che non è una scusante ma un'attenuante si.. Era già fin troppo stressato ed arrabbiato di suo per agire razionalmente >
< Sono settimane che è intrattabile e lo capisco, lo giuro! Si trova in una posizione impossibile e suo padre ha solo peggiorato le cose, pensare che stavano andando così d'accordo.. Ma perché non mi ha detto niente? Perché non si fida di me? Da come se ne è andato non so neanche se stiamo più insieme.. > “Parti! Ne ho abbastanza!” mi rimbomba ancora nelle orecchie
< Non dire così. Senza dubbio ha parlato senza connettere il cervello, è stata colpa della rabbia e della gelosia. Non significa niente. Scommetto che se ne è già pentito. Ti ama più di ogni cosa. Vedrai che sistemerete tutto >
< Speriamo.. Ma cosa dovrei fare secondo te? Aspettare in silenzio buona buona a casa finché non gli gira di tornare da me? Sa essere così infantile alle volte >
< Assolutamente no!! Mica sei uno zerbino! Se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto. Se entro l'ora di cena non si è ancora fatto vivo – cosa che non mi sorprenderebbe – vai tu da lui. Prendi in mano la situazione. Conoscendolo sarà ancora immerso nei sensi di colpa nella privacy del suo ufficio. Sarà più calmo e disposto a ragionare. Vi chiarirete e tornerete felici come prima >
< Detto così sembra facile >
< Lo è fidati. Non puoi ragionare con il tuo fidanzato quando è arrabbiato, lo conosci. Scommetto che sarà il primo a farsi perdonare per come ti ha trattato > < Speriamo.. ti chiamo domani. Dai un bacione a Elisabeth per me >
< Sarà fatto. E mi raccomando mettiti in tiro quando vai da lui. Farete pace molto più in fretta! Ahhahh!! A domani! >
Devo trovare qualcosa con cui distrarmi. Non posso passare tutto il pomeriggio a fissare le lancette dell'orologio o ancora peggio aspettare inutilmente una chiamata che non arriva! Rischio di impazzire del tutto!
Sono stata sveglia tutta la notte, dovrei essere esausta ma non riesco a dormire. Appena provo a chiudere gli occhi rivivo tutta la scenata all'infinito. Ho davanti a me Damon furioso che urla, io che faccio altrettanto, lui che sbatte la porta e se ne va via da me.. mi sta ignorando da ben venti ore..
Continuo a chiedermi cosa stia facendo, come sta, se sarà più calmo, se sta ancora litigando con suo padre.
Ho bisogno di vederlo ma ha ragione Elena, devo avere ancora un po' di pazienza. Almeno uno dei due deve mantenere la testa sulle spalle.
Ho un'idea geniale! Preparo qualcosa per cena. Se vado da lui meglio portare un'offerta di pace. Voglio riuscire a sistemare le cose, non c'è spazio per un altro fallimento. Non voglio dargli l'impressione di essere lì per continuare a litigare. Voglio che sia un incontro fra due persone che si amano non un incontro di boxe! Ho in mente qualcosa che vada bene per una specie di pic-nic, direi della pasta fredda molto colorata e una cheesecake ai lamponi. Non posso strozzarlo ma posso ugualmente prenderlo per la gola, no?
Mi metto subito all'opera. Inizio con il dolce che deve passare più tempo in frigo. Preparo la base con i biscotti e il burro, poi la crema mescolando mascarpone, ricotta, zucchero e un po' di vaniglia. Verso tutto sulla base. La decorerò con i lamponi prima di uscire. E una cosa è fatta.
L'acqua bolle e butto la pasta, ho scelto le farfalle. Taglio le verdure a listarelle e le sbollento per un paio di minuti. Taglio i pomodorini, le olive e la feta. Una volta cotta la pasta la raffreddo e aggiungo tutto il condimento. Mi sono data un gran da fare ma sono più che soddisfatta del risultato!
Come dice Elena non mi resta che “mettermi in tiro”. Passo un tempo infinito davanti all'armadio. Cosa cavoli mi metto?!
Fa presto lei a dire “mettiti in tiro”.. di sicuro non parlava dei miei comodissimi jeans, eviterei anche gli shorts.. tiro fuori di tutto: pantaloni, gonne, camicie, top.. non mi piace niente: troppo sportivo, troppo elegante, troppo ragazzina, troppo sconcio.
Uffa!
Alla fine scovo un vestito che quelle due pazze delle mie amiche mi hanno convinto ad acquistare perché “perfetto per me”. Devo ammettere che questa volta hanno avuto ragione. È un abito a portafoglio con le maniche corte, blu petrolio. Niente male. Forse un po' troppo corto ma mi piace molto. Metto un paio di sandali bassi, lascio i capelli sciolti tanto è inutile cercare di domarli, un po' di mascara, un tocco di fard, lipgloss rosa e sono pronta.
Lo studio Salvatore è nel centro della città e per arrivarci da casa mia impiego solo dieci minuti. Si trova in un quartiere dei primi del novecento, il palazzo è d'epoca con imponenti vetrate art-noveau.
A quest'ora non c'è praticamente più nessuno in giro, saluto il guardiano di notte e salgo in ascensore. Premo per il quindicesimo piano.
Sento il cuore che mi batte in gola, non vedo l'ora di buttarmi tutta questo caos alle spalle. Ha ragione Elena ora siamo più calmi e sarà più facile fare pace. Ho un bisogno fisico di sentire Damon accanto, di sapere che fra noi va tutto bene e finalmente andare avanti con la nostra vita insieme e felici. Ci mette sempre così tanto ad arrivare al piano? Do un'ultima controllata allo specchio della cabina.. mm.. niente male. Ping. Arrivata!
Un paio d'ore fa ho sentito la sua segretaria per essere sicura che Damon avesse deciso di restare in ufficio. Mi ha raccontato che ha evitato tutti come la peste, non ha parlato con nessuno in tutta la giornata. Si è isolato del tutto dal mondo intero non solo da me. Dio quanto mi manca quel testone!
Come immaginavo i corridoi sono vuoti, quassù è tutto deserto. A dire la verità ha un che di spettrale, ogni passo rimbomba. L'unico segno di vita è la luce che filtra da sotto la porta dell'ufficio di Damon. Quando mi avvicino sento dei rumori smorzati.
Apro la porta e il sorriso mi muore sulle labbra. Il cuore manca un battito.
Sulla scrivania vedo due bottiglie di scotch vuote, carte sparse anche sul pavimento, confusione ovunque. Una sola cosa è chiara. Damon seduto dietro alla sua grande scrivania sulla sua comoda poltrona, la camicia completamente sbottonata che mostra il petto nudo. la testa appoggiata all'indietro con gli occhi chiusi e Kathrine a cavalcioni su di lui in sola biancheria.
Il tempo si ferma. Ho la nausea.
Non so per quanto resto lì a fissare la scena di quella sgualdrina che bacia il collo del mio caro fidanzato. Secondi? Minuti? Non ne ho idea.
Resto in piedi con ancora in mano quel dannato cestino con la cena. Mi sento come quella cretina di Cappuccetto Rosso!
< Disturbo?! È forse un brutto momento?! > neanche riconosco la mia voce. Non so come ma non trema dal pianto che mi sento bruciare dietro agli occhi. È dura e fredda. Deve essere lo shock.
La reazione di Damon è quasi comica. Balza in piedi scostando con forza quella stronza di Kathrine. Spettinato e arruffato, sicuramente sconvolto.
Se fossimo in un film si sentirebbe la battuta “non è come sembra”
< Bonnie.. non è come sembra > non posso crederci.. che stupido cliché!
< Non lo è? Quindi non sei mezzo nudo con la tua ex che fino a qualche secondo fa ti era spalmata addosso e non vi ho appena interrotto sul più bello?! > sto ringhiando
< P-posso spiegare amore > amore?! Ha davvero avuto il coraggio di chiamarmi amore?! Con ancora quella troia mezza nuda accanto a lui?! Presa dalla rabbia gli lancio contro con tutta la forza che ho questo dannato cestino! Si schianta sulla scrivania aprendosi e schizzando il contenuto addosso a loro. Solo questo fa vacillare la posa della strega dell'est
< Ragazzina calmati! - odio quell'espressione compiaciuta, la odio! – E inutile tutto questo melodramma.. lo sapevamo tutti che era solo questione di tempo prima che rinsavisse e tornasse da me >
< Nessuno a chiesto il parere di una squallida sgualdrina. Appena lo vorrò chiederò a te tranquilla >
< Bonnie aspetta. Non è successo niente, te lo giuro. Parliamo > il traditore si avvicina a me. Sento odore di alcool nel suo fiato. Cristo non ha nemmeno avuto la decenza di chiudere la camicia, per non parlare della cintura ancora slacciata
< Va al diavolo! Sono venuta per parlare ma hai altro da fare! Tu – mi volto verso quella stronza rinsecchita – ci tieni così tanto ad avere i miei avanzi? Tieniteli! > allontano con una spinta Damon che tenta di fermarmi.
Devo andarmene. Non resisterò ancora per molto. Da un secondo all'altro inizierò a piangere e non smetterò più.
Corro verso l'uscita, Damon subito dietro di me che urla il mio nome sempre più disperato. L'unica fortuna che ho è che l'ascensore è già al piano e si apre immediatamente appena lo chiamo. Entro e lacrime che ho trattenuto finora iniziano a scendere senza sosta.
L'ultima cosa che vedo prima che le porte si chiudano è Damon in ginocchio con le mani nei capelli.


Non odiatemi troppo..
Aspetto recensioni e pareri
Spero di aggiornare nel giro di un mese..
A presto
Bacioni
Valentina
  
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