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Autore: vesta    16/09/2017    1 recensioni
Lei non sopporta lui.
Lui non sopporta lei.
Come possono non amarsi?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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DUE VITE : Mattina Preso

HOPE

06:45

'Piccola non avere paura dai' Cerca di rassicurarmi, ma non sono ancora convinta e glielo dico.
'Piccola fidati, salta, ti prendo io' Vedo le sue braccia aprirsi pronte per prendermi, decido allora di farlo, di saltare. Appena i miei piedi si staccano da terra vedo la figura sotto di me risucchiata in un vortice, sento urla e voci che mi chiamano, mi dicono di non saltare, ma adesso è troppo tardi ed è solo questione di pochi secondi prima che anch'io venga risucchiata.

"Papà!" Mi sveglio agitata al suono martellante della sveglia che ho posizionato sul pavimento vicino al letto, non disponendo di un comodino.
Sto sudando ed ho il respiro affannato, devo aver fatto un brutto sogno, ma non lo ricordo. Dopo aver spento la sveglia non senza qualche difficoltà, mi faccio ricadere frustata sul letto all'idea di dover andar a scuola.

Prima di vestirmi decido di scendere a mangiare qualcosa, ma riconoscendo dei rumori fastidiosi in cucina, ci ripenso e dirigendomi verso la mia stanza comincio a scandagliare mentalmente i miei vestititi.

Opto, in fine, per un paio di leggins ed una canottiera lunga, mi chiudo in bagno a farmi una doccia veloce, sperando così di svegliarmi.

Se è possibile, la doccia mi ha stancata ancora di più, mi asciugo i capelli con l'asciugamano, fa troppo caldo, anche se mattina presto, per accendere l'asciugacapelli. Mi vesto il più velocemente possibile e mi infilo gli auricolari del telefono ben dentro le orecchie alzando al massimo il volume della mia playlist.
Scendo distrattamente le scale due a due a ritmo di musica, vado verso la cucina e, prima di svoltare l'angolo per entrarvi, prendo un bel respiro.

Dentro c'è mia mamma con l'uomo di turno, apro come se non li notassi il frigorifero per prendere il succo di frutta, approvando mentalmente, come ogni volta, di essermi messa le cuffie per non sentire le risatine da liceale di mia madre, ma purtoppo non posso far niente per la vista di lei sulle ginocchia di un uomo di cui non conosco il nome e che neanche si degna di presentarsi alla figlia della donna con cui ha passato la notte.
Distolgo velocemente lo sguardo, mia mamma è abituata al mio carattere scorbutico la mattina, e così, conoscendomi, non mi rivolge neanche la parola dato che mi farebbe solamente irritare. 
Prendo dalla dispensa delle fette biscottate e ne mangio tre velocemente mandandole giù con il succo all'ananas.
Uscendo velocemente e senza farmi notare dalla cucina faccio un respiro profondo come se avessi trattenuto il fiato fino ad ora, poi vado verso il bagno a lavarmi i denti.

Finito di lavarmi i denti il mio occhio cade sul mio orologio a polso e, spaventata dall'ora, comincio a correre. Dopo aver cercato e trovato il mio zaino, mi catapulto fuori di casa urlando non so a chi un saluto, per poi riprendere la corsa verso scuola.



ALEX

06:45

Apro la porta principale di casa cercando di non fare il più piccolo rumore, e nello stesso modo la chiudo alle mie spalle. 
Camminando in punta di piedi vado in camera mia, non vedo l'ora di farmi una doccia gelata.

Entrato in camera comincio subito a togliermi i vestiti sudati per la corsa e li butto sul pavimento insieme a quelli della sera precedente bagnati anche quelli, ma di un sudore dovuto a tutt'altra attività fisica.

Accendo la doccia, e il contatto dell'acqua fredda sulla mia pelle calda mi regala subito sollievo, oltre a sciacquarmi via di dosso un po' di stanchezza dovuta all'ennesima notte in bianco.
Ieri sera dopo la fersta a casa di Cris, io e Lavanda siamo andati a casa sua dato che i suoi sono via, e ci abbiamo dato dentro fino alle due di stamattina, dopo di ciò sono tornato a casa e non riuscendo a prender sonno, come capita spesso in questi ultimi tempi, ho deciso ancora una volta di scaricare la tensione facendo una corsa.

Mi sciugo velocemente, decido di non accendere l'asciugacapelli, fa troppo caldo, li friziono solo un po' con l'asciugamano. Apro l'armadio a muro nero lungo tutta la parete della stanza, tirando fuori una maglietta bianca ed un paio di bermuda blu a caso, me li infilo e costatando che tra corsa e doccia mi è venuta una gran fame decido di andare in cucina.

In cucina trovo mamma intenta a cucinare dei pancakes, mio padre seduto, vicino alla porta aperta della cucina che da sul giardino, a fumare un sigaro e leggere il giornale di oggi, sembra di buon umore oggi, probabilmente vuol dire che Lucas non c'è.
Ci scambiamo i vari saluti e mamma mi fa le solite domande sulla sera precedente alle quali rispondo vagamente, evitando di dire che sono stato fuori tutta la notte, non la voglio far di certo preoccupare, ha già abbastanza cose di cui preoccuparsi

Dopo aver mandato giù tre pancakes con del succo all'ananas mi accorgo che si sta facendo tardi, così, dopo essermi lavato velocemente i denti, prendo lo zaino, dopo averlo cercato in tutta casa, accendo il telefono e controllando i messaggi comincio di nuovo a correre, ma sta volta verso la scuola.





  
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