Ringrazio
anche solo chi legge.
Oculus
e altri sono miei Oc.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=i49fJxSFcfE.
Non
tutto il male viene per nuocere
Ryohei
strinse il cellulare con forza e sbuffò
sonoramente, cliccò e rispose.
“È
qui l’amante desideroso che ha scritto il suo
numero su tutto il bagno? Perché sono parecchio
interessato” disse una voce
maschile dall’altra parte della cornetta.
Ryohei
chiuse la chiamata.
Il
cellulare suonò nuovamente e Ryohei rispose. Udì
delle risatine di ragazze.
“Amante
desideroso?” chiese una di loro.
Ryohei
chiuse la telefonata e sbuffò sonoramente. Il
telefono squillò nuovamente, rispose roteando gli occhi. Si
udirono degli
ansiti e richiuse la chiamata.
“Dannato
Koji, me la pagherai. Lo so che è colpa tua
di questi messaggi osceni, lo hai scritto tu il mio numero sulle pareti
del bagno
con quelle sciocche scritte. Se Hibari-san lo scopre, questa volta ti
morde a
morte abbastanza da farti pentire di essere nato. E vediamo se
finalmente le
bidelle si decidono a cancellarlo” borbottò.
<
Che periodo terribile. Sawada e gli altri sono scomparsi
per un sacco di tempo e non riuscivo a trovarli. Finalmente mi riunisco
a loro
in un futuro in cui sono assolutamente inutile. Supero una prova
insensata con
un prete pazzo che mi perseguita dall’anello in cui
è quasi morta mia sorella e
come sempre Kyoya mi ha ignorato.
Questa
cosa che i soli vadano ignorati mi sembra
estremamente idiota!
Sawada,
per sconfiggere quel tipo volante che
sacrificava i suoi uomini per conquistare o distruggere, devo ancora
capirlo,
mondi è dovuto diventare qualcosa che non è.
Ho
scoperto che nel futuro ero sposato con la migliore
amica di mia sorella, ma quando l’ho invitata a un
appuntamento… il primo della
mia vita, il tutto si è svolto in modo disastroso.
Al
cinema si è annoiata, ha detto così tante
cattiverie su quelle scene di guerra realmente storiche che fuori da
lì mi
hanno picchiato. Mi ha rimproverato perché sono
‘violento’ e faccio preoccupare
Kyoya, ma questa volta era colpa sua. Il gelataio era un nostro
compagno di
classe e per colpa di questa storia del numero in bagno ci ha provato
con me. E
Hanna mi ha piantato fraintendendo.
Sì,
un periodo di merda > rifletté. Il telefonino
suonò nuovamente e il giovane rispose.
“All’estremo,
chi è?!” sbraitò.
“Ryohei,
ti amo. Finalmente ho il tuo numero” disse
una voce maschile.
Ryohei
arrossì e sgranò gli occhi.
“S-scusi,
con chi parlo?” domandò. Dall’altra
parte
sentì un sospirò, seguito da una serie di passi.
“Lo
so che magari non ti ricordi di me. Io sono Oculus…
Dylan Oculus. Ti ricordi di me?” domandò.
Ryohei
ridacchiò.
“All’estremo.
Come va all’università?!”
gridò.
“Ho
trovato un lavoretto in biblioteca. Però sai, gli
Yamamoto ora vogliono che lavori per loro. Non so come dire alla Yakuza
che in
realtà sono fedele ai Vongol…”.
Iniziò a rispondere.
“Sai.
Ora anche io sono dalla parte dei Vongola.
Potremmo vederci una di queste volte” propose Ryohei. Si
passò la mano tra i
corti capelli argentei.
“E
la cintura dei campioni?” domandò Oculus.
“Sto
ancora combattendo per lei.
Sai,
non credevo di piacerti ancora, dopo tutto questo
tempo. Insomma, ‘la faccenda’ tra noi fu abbastanza
complicata. Dannato
Hibari-sama” sussurrò.
“Beh,
fu estrema, come tutto con te” ammise Dylan.
Ryohei
rise rumorosamente e socchiuse gli occhi.
“Un
vero uomo deve esserlo. Senti, che ne dici se ci
vediamo oggi alla biblioteca della tua università? Magari
usciamo, ma se vuoi
un gelato, non quello vicino al cinema” disse gentilmente.
<
Alla fine, vuoi vedere che Koji mi ha fatto un
favore? Alla faccia sua, della sua combriccola e soprattutto di Mochida
>
pensò.
“Che
ne dici se ti offro una gita in parca? Così
possiamo parlare e magari anche fare una corsetta al parco”
ribatté Oculus.
Ryohei
sorrise.
“Va
bene all’ESTREMO!” sbraitò.
<
Forse le cose andranno meglio > pensò.