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Autore: ScandalousLaRabiosa    17/09/2017    1 recensioni
Melody e le sue amiche hanno finalmente coronato il loro sogno di andare a studiare in Corea del Sud e, per festeggiare ciò, decidono di uscire a bere qualcosa.
La mattina seguente Melody si sveglia in una casa sconosciuta, con un'amnesia di diverse ore e le sue amiche risultano tutte disperse...cos'è successo la sera precedente?
E perché lei si trova nel letto di un idol?
[Dedicata a quelle pazze delle War Of Bias e alla mia amica Alice]
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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15.

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-Porca puttana, ci sono addosso!- urlò Alyssa con voce isterica dal fondo del furgone.

-Uno ci sta anche affiancando!- Valerie contribuì ad alzare ancora l'agitazione generale.

Erano riusciti a imboccare una strada extraurbana in poco tempo, ma purtroppo avevano momentaneamente dimenticato che le sasaeng fossero provviste di ben quattro furgoni poco più piccoli del loro.

Così, adesso, stavano infrangendo ogni limite di velocità imposto dalla legge stradale sudcoreana, pur di seminarle nella tenue luce dell'alba sempre più alta.

Melody si era fiondata sul posto del passeggero, di fianco ad Emily, mentre sul retro tutti erano seduti scomposti, alcuni addirittura uno sopra l'altro, con Tanpopo che zampettava sopra tutti da un finestrino all'altro con fare curioso.

-Non riesci ad andare più veloce?!- chiese Yifan con voce allarmata, non tanto per le sasaeng che li stavano inseguendo, quanto per il Tao pallido, madido di sudore, gemente che gli stava imbrattando di sangue il braccio con cui lo stava reggendo sulle proprie gambe e cercando di limitarne la fuoriuscita. Era visibilmente terrorizzato per le sue condizioni.

-Certo, così alla prossima curva voliamo direttamente nell'oceano più vicino!- commentò Emily, concentratissima sulla propria guida.

-Sai dove stai andando?- volle sapere Melody mentre constatava di poter vedere solo due dei quattro furgoni che li stavano seguendo, dallo specchietto del suo lato.

-Mentre voi cercavate di salvarvi il culo, io ho imparato a memoria tutte le strade! E l'adrenalina mi aiuta a tenerle tutte bene a mente!- rassicurò Emily senza perdere di vista la strada.

-No, no! Tao, guardami! Ehi, resta concentrato! Andrà tutto bene, okay?- Lay parlava con voce molto chiara, alternando il coreano al cinese per facilitare la comprensione a un sempre più stanco e dolorante Tao. Yifan era tanto sconvolto da limitarsi a stringerlo.

-Dobbiamo fare in fretta, o per Tao potrebbe andare a finire male...- constatò Namjoon allungandosi verso Melody ed Emily.

-Lo so, lo so, lo so!- la glaucopide era visibilmente provata da questa responsabilità- Ma non posso rischiare di uccidere tutti quanti andando più velo...!

-KYAAAAAAAAH!

Un urlo generale di sorpresa si riversò nel mezzo quando una forte scossa fece quasi sbandare il furgone e bloccare saldamente le cinture di sicurezza.

-OH, CAZZO!- urlò Valerie indicando oltre la spalla di Baekhyun: uno dei furgoni era riuscito ad affiancarli e ora tentava di sbatterli lateralmente fuori strada.

-State tutti bene?!- chiese subito Melody, appena udì un lamento più forte di Tao.

-Questi sono tutti pazzi!- esclamò Seokjin con fare sconcertato.

-Buongiorno, principessa!- commentò la mora con un'alzata d'occhi al cielo.

Il furgoncino andò loro addosso nuovamente, ma, nonostante lo sbalzo improvviso, Emily tenette nuovamente la vettura in strada egregiamente.

Dobbiamo fare qualcosa o qui rischiamo seriamente di fare un incidente. Ma cosa? Le scosse potrebbero far star solo peggio Tao, ma Emily non può andare più veloce. Se rispondessimo? Ma così potrebbero finire fuori strada loro e potrebbero farsi molto male...

Melody si rese conto quasi subito che i suoi pensieri avevano dell'assurdo.

Un'altra spinta venne inferta loro.

Come poteva anche solo essere così compassionevole dopo tutto quello che avevano fatto loro?

Un'altra ancora.

Soprattutto, come poteva esserlo dopo questo momento, dove stavano cercando di spingerli fuori strada, non curandosi del male che si sarebbero potuti fare?

La rabbia ormai familiare che tornò a infiammarle il petto le fece perdere momentaneamente la cognizione delle voci concitate e impanicate che stavano ravvivando il furgone.

Fu l'ennesimo scontro a spezzare ogni tipo di equilibrio precario presente nella sua mente, che fino ad allora si era mantenuto inspiegabilmente intatto.

-ADESSO BASTA!- lei stessa rimase sorpresa del suo scatto improvviso che sconcertò tutti i presenti e richiamò l'attenzione.

-Passino i pinguini cannibali, i prof maniaci, le mie amiche che scopano per strada, le case discografiche scorrette, le folle inferocite, i Love hotel sadomaso...MA QUESTO E' TROPPO!- ormai aveva perso ogni controllo- Emily!

L'amica la guardò con fronte aggrottata.

-Mostra loro come è stato d'ispirazione per te tutta la saga di Fast&Furious!

-Cosa?!- esclamarono in coro Valerie e Alyssa, mentre tutti gli altri non comprendevano.

Emily spalancò gli occhi, poi un sorriso tremolante d'eccitazione affiorò sulle sue labbra.

-Oh, aspettavo solo che qualcuno me lo chiedesse esplicitamente!

-Siamo morti.- declamò Alyssa in un singhiozzo.

-Cosa?- Taehyung era palesemente confuso.

-Spero vi abbiano già fatto scrivere un testamento, le vostre case discografiche, perché adesso non abbiamo più alcuna speranza di uscire vivi.- sospirò Valerie allungandosi a mettere velocemente la cintura anche a Baekhyun.

-Reggetevi!- ordinò Emily, girando il volante e armeggiando con le marce- Balleremo un pò!

L'impatto fu ancora più forte dei precedenti: Emily andò contro il furgone delle sasaeng e l'urto fece sbattere con violenza le arcate dentali di Melody e per qualche secondo non fu sicura di come fossero girati.

Il furgone avversario si allontanò progressivamente, fino a uscire dalla strada e scomparire dalla loro visuale prima di vedere se si fossero schiantati o meno.

-WOHOOOOO!- esultò Valerie, molto più eccitata di quando l'idea era stata lanciata.

-Così imparate, fottute stronze!- sputò Emily con occhi spiritati.

-Melody!- Alyssa era l'unica sconcertata delle amiche- Da quando incoraggi Emily a trasformarsi in Dominic Toretto?!

-Da quando quei bastardi vi hanno sequestrato, hanno messo la vostra vita al pari di quella di un maiale, ci hanno bombardati con le molotov, hanno trattato Tao come uno straccio, hanno cercato di carbonizzarmi la faccia E DA QUANDO HANNO SPARATO A TAO!- Melody era sempre più furibonda- Non si meritavano nessuna gentilezza!

Hoseok, Chanyeol, Taehyung e Baekhyun applaudirono, sinceramente ammirati e Valerie esultò nuovamente.

-E' presto per cantare vittoria!- fece presente Namjoon.

Aveva ragione: altri due furgoni si erano avvicinati, approfittando del fatto che Emily avesse rallentato un poco per non sbalzare tutti fuori strada e adesso puntavano a circondarli da tutti i lati.

-Merda!- imprecò Emily- Se ci affiancano da entrambi i lati non potrò spingerli fuori, o farei troppi danni al furgone!

-Perfetto, faranno di noi una pallina da flipper!- commentò sarcasticamente Valerie.

La mente di Melody venne nuovamente folgorata da un'idea:- No, invece!

Si voltò a passare lo sguardo sulla fila di sedili subito dietro la sua: Namjoon, Chanyeol e Taehyung la guardarono con fare confuso.

-Chanyeol, spostati.- il ragazzo dovette farlo comunque, perché Melody reclinò velocemente lo schienale del proprio sedile finché non fu praticamente sdraiato su quello dietro.

-Ora mettiti dietro di me.- Chanyeol salì sullo schiena orizzontale- Il fucile da paint-ball è carico?

Il ragazzo lo stava ancora stringendo in mano:- Abbastanza, perché?

-Perché sarà più che necessario!- si voltò nuovamente indietro- Lyssa! Il tubo di ferro!

La ragazza glielo passò istantaneamente, forse per istinto, facendolo volare sopra le file di sedili che le dividevano.

Melody afferrò l'arnese e guardò fuori dal proprio finestrino: dal suo lato, il furgone li aveva affiancati perfettamente. Riusciva a vedere la ragazza che stava guidando fissarla con uno sguardo quasi spiritato, da quanto era furioso.

-Chanyeol, stai pronto a sparare!

-Eh?- il gigante era confuso.

-Lo hai già fatto con tutti quei contadini, non sarà così diverso!- si rivolse a Emily- Tieniti pronta anche tu.

L'amica annuì semplicemente e Melody abbassò il proprio finestrino, finché l'aria non entrò nel veicolo con un rumore assordante.

Stava diventando tutto così abitudinario da non farla nemmeno più soffermare sull'accelerazione del proprio battito cardiaco.

Il furgone avversario era tanto vicino da far quasi scontrare gli specchietti di entrambe le vetture.

Era pericoloso, ma perdere uno specchietto le sembrava il minimo.

E poi, era meglio così: voleva dire che poteva sporgersi a sufficienza senza però farsi male.

Arrotolò rapidamente la cintura di sicurezza sciolta alla propria gamba e si sporse fuori dal finestrino fino alla vita.

I capelli le vennero bruscamente spostati di lato dal vento e per un attimo terrificante rischiò di perdere l'equilibrio.

Il respiro le si spezzò in gola, mentre si reggeva alla portiera con una mano.

L'autista la fissò da dietro il suo finestrino con fare confuso, ma pur sempre furibondo.

-Namjoon, per favore, reggimi!- urlò e fu sollevata nel sentire delle mani a reggerle con presa salda i fianchi.

Grazie a questo aiuto poté lasciar andare il bordo del finestrino e afferrare con decisione il tubo di ferro con entrambe le mani.

Gli occhi della sasaeng si spalancarono ancora di più, se possibile, quando Melody fece calare con forza il tubo sul finestrino chiuso del furgone vicino.

Ovviamente non bastava solo un colpo.

Ne tirò un altro, un altro e un altro ancora.

Per qualche strana ragione la sasaeng non allontanava il veicolo dal loro, nonostante le proteste delle sue compagne.

Melody ci mise tanta forza nell'ultimo colpo da spaccare il vetro con un suono tanto secco da sovrastare quello del forte vento.

Rischiò di sbilanciarsi troppo in avanti, ma grazie al cielo Namjoon la tirò indietro in tempo.

Il furgone vacillò appena, poiché l'autista cercò di ripararsi dai vetri rotti che le caddero addosso, ma rimasero in strada e rivolsero loro qualche imprecazione colorita.

-ADESSO, CHANYEOL!- urlò Melody in preda alla foga.

Il gigantesco ragazzo quasi la travolse pur di arrivare al finestrino con il fucile.

La canna arrivava fin quasi dentro la vettura avversaria e, prima che le due ragazze sul sedile davanti potessero realizzarlo, vennero imbrattate da una raffica di vernice rossa.

Se non avesse saputo cosa fosse, probabilmente Melody lo avrebbe scambiato seriamente per sangue.

Questa volta, per ripararsi, la sasaeng alla guida girò bruscamente di lato il volante.

Il furgone si allontanò progressivamente da loro, fino ad andare a sbattare contro la recinzione al limitare della strada e a sparire dalla loro visuale.

-WOHOH!- gridò Melody, quasi a sfogarsi, mentre batteva il cinque a Chanyeol e Namjoon e gli altri esultavano a gran voce.

Rimise a posto il sedile e richiuse il finestrino.

Poi indicò ad Emily il furgone dal suo lato:- FAGLIELA VEDERE, EMILY!

Il sorriso della glaucopide divenne euforico:- Con piacere!

-Seconda ondata!- annunciò Valerie e tutti si riprepararono a tenersi forte.

La ragazza alla guida rifece lo stesso gioco con le marce di poco prima e girò bruscamente il volante prima a destra e poi a sinistra.

Melody vide bianco per qualche secondo, da quanto l'impatto fu violento, il rumore le fece temere che avessero rotto la loro stessa vettura, ma il fatto che loro fossero ancora in strada e che il terzo furgoncino fosse sparito dalla loro vista la rassicurarono su chi avesse avuto la meglio.

-Tao! Tutto bene?- chiese Lay al ragazzo, il quale si lamentò in risposta. Yifan lo strinse ancora più forte a sé.

-Ne abbiamo ancora uno!- ricordò Alyssa, indicando il furgoncino alle loro spalle.

Aveva ragione, tuttavia non sembrava intenzionato ad attaccarli come gli altri tre prima di loro.

-State pronti.- raccomandò Jimin con le braccia tese a stringere il sedile davanti al proprio.

La tensione si poteva palpare, nell'attesa che il furgone si muovesse in un qualche modo sospetto. Melody ed Emily lo osservavano dallo specchietto retrovisore, tutti gli altri si erano direttamente girati.

Alla fine il veicolo prese progressivamente le distanze da loro, fino a diventare solo un puntino lontano sulla strada retrostante.

-Ci ha rinunciato!- si esaltò Valerie e tutti esultarono festosi.

Stranamente, Melody fu una delle più chiassose: finalmente potevano tornare a Seoul con una preoccupazione in meno.

-OH MIO DIO!

L'urlo acutissimo di Valerie fece fare un capitombolo al cuore di Melody.

La ragazza sollevò automaticamente il tubo metallico che ancora stringeva in mano, Chanyeol imbracciò nuovamente il fucile, Tanpopo si fece vigile e la tensione tornò a infestare l'aria.

Valerie passò lo sguardo sui presenti, che avevano rivolto tutta la loro attenzione su di lei.

La mora sollevò il proprio telefono con espressione innocente:-... I B.A.P hanno appena annunciato il comeback.

-Ma vaffanculo!- fu il commento secco di Alyssa mentre si lasciava cadere sul proprio sedile.

-Valerie!- la riprese anche Melody.

-ODDIO, DAVVERO?- gli occhi di Emily si illuminarono e Melody le rifilò uno sguardo torvo.

Nell'aria si liberò la risata cristallina e fanciullesca di Jimin. Sincerissima e molto divertita.

Era la prima volta che Melody gliela sentiva fare dal vivo e la sorprese.

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, senza smettere di ridacchiare:- Ah, meno male che ci sono ragazze pazze come voi, al mondo...

Melody si ritrovò a sorridere, Valerie rise ed Emily emise uno sbuffo divertito.

Non era la prima volta che glielo dicevano.


 

Il rientrare nelle periferie di Seoul fu come ritrovarsi di fronte alle porte per il paradiso: finalmente mancava poco alla fine di tutto.

Una cosa che aveva sempre preoccupato molto Melody dell'Asia in generale era il modo spericolato di guidare delle persone. Si sentiva sempre a disagio anche solo nel vedere delle auto sfrecciarle vicino.

Non avrebbe mai pensato che il modo di guidare dei coreani potesse essere tranquillo in confronto a quello di Emily in una situazione d'emergenza e con l'adrenalina in pieno circolo.

Aveva mai pensato di fare un provino per il prossimo Fast&Furious?

Sfrecciò per le strade suonando ripetutamente il clacson e urlando insulti metà in inglese, metà in coreano a chi protestava sul suo passaggio improvviso.

Quando arrivarono al quartiere delle case discografiche, fu per miracolo che nessuno venne investito.

Frenò, con tanto di sterzata, di fronte alla BigHit Entertainment. Quelle poche fan già presenti lì davanti a quell'ora gridarono e si spostarono.

Baekhyun aprì a fatica lo sportello laterale. Colpa delle ammaccature causate dallo scontro con i furgoni delle sasaeng.

-Forza! Forza! Più veloce! Non abbiamo tempo!

Se Emily non fosse stata bloccata alla guida, molto probabilmente avrebbe spinto lei stessa Alyssa e Hoseok fuori dal furgone.

Fortuna che Lay e Taehyung sembravano intenti a farli uscire con più forza possibile.

-Perché devo scendere anche io qui?!- Alyssa era parecchio confusa e sicuramente dopo quella giornata voleva solamente tornare all'istituto.

-Rose era scettica sul farci andare a cercarvi e ci ha permesso di farlo solo se tu fossi arrivata sana e salva prima di mezzogiorno a Seoul.- cominciò a spiegare Melody.

-E la BigHit non si fidava a lasciare che i Bangtan andassero alla vostra ricerca assieme a noi e ci hanno chiesto di lasciare Rose alla casa discografica come garanzia. E la scadenza era sempre mezzogiorno.- continuò Valerie.

-Quindi muovete il culo sia tu che Hobi e andate a dire a tutti che siamo tornati a Seoul!- concluse Emily.

-VOGLIAMO SBRIGARCI O PRENDIAMO ANCHE UN CAPPUCCINO?!- Yifan era diventato isterico da quando erano rientrati.

Tao aveva sempre meno un bel colorito. Dovevano muoversi.

-Hyung, vai anche tu!- Jimin si rivolse a Seokjin- Di certo si rassicureranno a vedere uno di quelli che sono partiti tornare e spiegare dove si trovino.

Il più grande non perse tempo a protestare, si limitò ad annuire e scendere velocemente assieme ai due ragazzi.

Le fan lì intorno erano troppo confuse per andare a importunare i due membri dei BTS e si limitarono a scambiarsi sguardi interrogativi tra di loro.

Baekhyun chiuse rapidamente lo sportello ed Emily partì a tutta velocità per uscire dal quartiere delle case discografiche e dirigersi verso l'ospedale più vicino.

Purtroppo il traffico cominciava a intensificarsi: la gente aveva preso a uscire di casa per dirigersi a lavorare.

-Così non va...- Melody si morse il labbro inferiore: chiamare un'ambulanza avrebbe richiesto troppo tempo, viste le condizioni di Tao e loro ce ne avrebbero messo altrettanto a percorrere la città in auto, con alta probabilità di provocare incidenti, a quella velocità.

-Tranquilli, ci penso io!- saltò su Valerie, cominciando ad armeggiare con il proprio telefono.

-Questo mi preoccupa ulteriormente...- Melody aveva bisogno di un'aspirina.

La mora alzò gli occhi al cielo e raccomandò a Chanyeol di passare il suo telefono a Melody.

-Attaccalo alle casse del furgone e apri i finestrini: avremo la strada spianata!- le raccomandò Valerie.

Melody osservò lo schermo del telefono e si voltò di scatto verso l'amica:- Vuoi scherzare, spero!

-Tutte le mie idee si sono rivelate utili, in giornata, quindi ti conviene assecondarmi all'istante!- fece presente Valerie.

Emise un sospiro affranto, ma purtroppo non avevano un piano migliore al momento.

Avrebbero infranto la legge e avrebbero potuto incappare in una pena più severa di quella di Mona...ma visto tutto quello che era accaduto in meno di ventiquattro ore, questo forse non era il reato più grave che avevano commesso.

Melody collegò il telefono di Valerie alle casse del furgone e si preparò a far partire l'App più stupida che l'amica avesse mai scaricato, che però in quel momento si rivelò essere molto utile: un'applicazione che riproduceva fedelmente tutte le sirene del mondo.

Le sirene delle ambulanze, dei camion dei vigili del fuoco e delle auto della polizia avevano un suono differente in ogni parte del mondo. Melody aveva anche letto in qualche libro che era grazie alle sirene accese che una persona realizzava per la prima volta di trovarsi in terra straniera.

Quale miglior modo per realizzare di trovarsi in Corea del Sud con i propri idoli in un furgone e uno di questi morente se non quello di suonare lei stessa una sirena (finta)?

Premette "play" e per un attimo l'acuto suono sparato al massimo volume che la vettura concedeva le fece temere di aver perso l'udito.

Sicuramente le persone in strada udivano la sirena chiaramente quanto loro.

E, purtroppo, dovette ammettere per l'ennesima volta che l'idea di Valerie si era rivelata super efficace: molte auto fecero spazio loro per lasciare che Emily sfrecciasse tra di loro, ignorando anche i semafori rossi. Poveri cittadini rimasti confusi dal passaggio di un ammaccato furgone nero, invece che da quello di un'ambulanza.

-Ecco, svolta qui!- saltò su Chanyeol, indicando loro la direzione.

Emily eseguì la manovra tanto velocemente da farle temere che la vettura si ribaltasse.

-Tanto stiamo già andando all'ospedale...- mormorò, ironica.

Finalmente il grande edificio ospedaliero si erse davanti a loro come la terra promessa dopo quaranta giorni di naufragio.

Un'ambulanza partì pigramente ed Emily si catapultò sul posto in cui prima sostava con una precisione paranormale per la velocità con cui vi era arrivata.

Ormai erano diventati una costante le persone stupite del passaggio del loro furgone.

-Voi entrate, io intanto vado a cercare parcheggio.- disse la glaucopide mentre Melody e gli altri si fiondavano giù dalla vettura.

Baekhyun si ricaricò in spalla Valerie, stranamente senza lamentele e corse goffamente su per la breve scalinata dell'entrata principale (nonostante il ragazzo fosse concentrato e non si lamentasse, la mora si divertì a parlargli come un cavallo che andava al galoppo). Yifan, un pò grazie alle gambe più lunghe dell'amico, un pò perché il ragazzo che teneva tra le bracce come una sposa aveva una ferita molto più grave rispetto a quella di Valerie, gli andò dietro e lo superò.

Gli altri li seguirono, Namjoon raggiunse velocemente Yifan, gli aprì la porta e urlò:- CI SERVE AIUTO! E' URGENTE!

Melody arrivò in cima alle scale con la testa che le girava vorticosamente e l'odore chimico che impregnava l'ospedale non l'aiutò a sentirsi meglio.

Tutto quello che seguì fu molto veloce: le infermiere al banco d'ingresso si mossero per andare a vedere le condizioni di Tao, una di loro andò a chiamare altri colleghi perché portassero una barella, dell'ossigeno e altra roba tanto specifica in campo medico da impedire a Melody di comprendere che cosa fossero. Yifan fu quasi restio a lasciare Tao sul lettino arrivato in un lampo, ma doveva farlo, se voleva vederlo guarire.

Purtroppo a nessuno di loro venne dato il permesso per seguire Tao fino alla sala operatoria, poiché soprattutto in quelle situazioni d'emergenza era permesso solo ai familiari di andare con il paziente.

I medici portarono il lettino con Tao sopra verso un corridoio che portava al reparto di chirurgia, o almeno, così diceva il cartello a lato, mentre parlavano tra di loro con urgenza su come procedere e in che condizioni fosse il ragazzo.

Quando svoltarono l'angolo e non furono più visibili, tutto divenne improvvisamente più silenzioso.

Un'infermiera, probabilmente attratta da tutto il trambusto provocato dalla loro entrata, andò a chiedere a Baekhyun cosa avesse Valerie, dato che la teneva ancora in spalla e, appurando che si trattava solo di una slogatura, chiese loro di pazientare qualche minuto.

Un capogiro più forte degli altri investì Melody e non poté evitare alle sue gambe di cedere.

-Mel!- Jimin la prese al volo e le evitò di cadere a terra- Tutto bene?

Lei annuì:- Si, credo sia solo la stanchezza...

Il suo corpo non reggeva più tutte le emozioni di cui si era caricato quel giorno senza nemmeno dormire nel mezzo e ora era esausto.

-Ti servono zuccheri, andiamo alle macchinette.- propose lui senza lasciarla manco quando fu di nuovo in piedi.

Yifan era ancora in piedi, le braccia lungo i fianchi, a fissare il punto in cui Tao se ne era andato.

Il suo sguardo era spento e il sangue che ricopriva le sue braccia e parte della sua maglia contribuì a evidenziare quanto fosse scioccato da quanto successo.

Aveva visto il suo ex ragazzo vicino alla morte.

Chanyeol gli mise le mani sulle spalle, ma lui non reagì.

-Vieni, Fan, andiamo in bagno a darti una rinfrescata.- gli disse gentilmente mentre lo conduceva ai servizi. Il canadese camminava lentamente, come un'automa, quasi non avesse più volontà e lasciò che Chanyeol lo trascinasse con sé.

Liberarlo del sangue di Tao avrebbe sicuramente aiutato a risollevarlo. E avrebbe anche contribuito a tranquillizzare l'ambiente, dato che molte persone in sala d'attesa o di passaggio erano palesemente turbate da una persona imbrattata a quel modo, per quanto in un ospedale così grande ci dovesse per forza essere qualche caso peggiore del loro.

Mentre Chanyeol portava Yifan al bagno, Namjoon, Taehyung e Lay andarono al bancone a chiedere informazioni sull'operazione di Tao, mentre un'infermiera chiedeva a Baekhyun e a Valerie di seguirli.

Melody fece per andare loro dietro, ma Jimin la strinse più forte a sé e Valerie alzò una mano per bloccarla:- Tranquilla Mel, ci vorrà poco, non c'è bisogno che tu venga. Resta qui e vieni da me se avrai novità su Tao.

Avrebbe voluto insistere, dopo tutto quello che aveva fatto per le altre, le sembrava il minimo accompagnare Valerie a vedere cosa avesse la sua caviglia, ma la stanchezza che l'aveva assalita di colpo le impedì di protestare.

Jimin la teneva stretta per un fianco mentre lei gli teneva una mano appoggiata alla spalla. Con l'altra si massaggiò ripetutamente una tempia e lasciò che Jimin la guidasse.

Sono troppo vecchia per reggere questi ritmi..., si ritrovò a pensare.

-Saresti dovuta andare anche te con Valerie, in realtà.- ragionò il ragazzo e Melody gli rivolse uno sguardo interrogativo.

Lo sguardo di Jimin scese giù lungo il corpo di Melody:- Il tuo ginocchio non ha un bell'aspetto...

Lei seguì il suo sguardo: era stata una fuga continua, non aveva avuto tempo per soffermarsi sul bruciore continuo al ginocchio e al fatto che, quando non correva, si ritrovava inevitabilmente a zoppicare. E tutto, forse, perché non aveva avuto modo fino ad allora di vedere bene i danni alla luce: come aveva immaginato, il suo ginocchio si era sbucciato e anche molto profondamente. Dallo squarcio sulla rotula erano caduti diversi rivoli di sangue che erano scesi a inzupparle il calzino. Ora il sangue era tutto secco, coagulato sul ginocchio, dove spiccava una pozza verdastra che Melody catalogò con un'occhiata come pus.

Riassunto: aveva un aspetto raccapricciante.

E ora che lo aveva visto, le faceva male anche più di prima, pulsando.

Deglutì:- Non ti preoccupare, è meno grave di quanto sembri. Gli altri hanno bisogno di attenzioni più di quanto ne abbia bisogno io.- mentì.

Jimin storse le labbra. Non era molto convinto, ma non replicò e continuò a camminare.

-Cosa ti fa piacere mangiare?

Melody non si era quasi accorta di essere arrivata davanti alle famose macchinette. Jimin la guardava in attesa.

-Qualcosa con del cioccolato. Scegli tu.- sul momento non aveva molta importanza cosa ingurgitasse, purché le desse un pò di energie.

Jimin inserì un paio di monete prese non si sa dove:- Cioccolato al latte, fondente è troppo amaro, giusto?

Si limitò a sorridergli. Quanto gli aveva parlato di sé stessa la sera prima, di preciso?

Due infermiere passarono loro di fianco e li squadrarono a lungo e due ragazze, una paziente e l'altra sua visitatrice, da come erano vestite, bisbigliarono e li fissarono di sottecchi.

Oh, no: Melody si era scordata di essere nuovamente tornata al mondo normale, che tutti sapevano chi fosse Park Jimin e che nessuno sapeva chi fosse la ragazza che lui teneva tranquillamente per un fianco, mostrando un certo livello di intimità.

Melody fece leva sulla mano poggiata sulla spalla di Jimin:- E' meglio che mi lasci andare...

Il ragazzo le rivolse uno sguardo confuso e, in tutta risposta, lei gli fece un cenno verso le ragazze che si stavano allontanando con una lentezza molto studiata, senza smettere di fissarli.

Jimin passò lo sguardo dalle due ragazze a Melody e alla fine sorrise, stringendola di più.

-Jimin!

-Ormai non ha più importanza cercare di fingere di non conoscersi, non trovi?

-Come?- Melody era confusa.

Jimin si chinò per prelevare lo snack che aveva selezionato:- Valerie si è malmenata con Taeyeon, Mona ci ha portato a fare un giro non programmato per Seoul e ha pomiciato in piena strada con Chen, siamo appena entrati in un ospedale con un cantante cinese morente in braccio e io ho la faccia tumefatta. Credo che il sorreggerti per evitare che tu svenga non possa comportare scandali ancora più grossi, no?

Melody aprì la bocca, poi la richiuse, incerta su cosa dire.

Non aveva tutti i torti, effettivamente.

Anche se era certa che, di tutte le cose elencate, quella a fare più scalpore sarebbe stata la visione di Jimin che abbracciava una ragazza.

Jimin le porse il suo snack e lei non poté far a meno di sorridere per quella premura.

-Se prendessimo anche qualcosa per gli altri? Saranno provati quanto noi per quanto successo, soprattutto Yifan...- gli propose Melody.

Il ragazzo annuì, tirando fuori altri spiccioli:- Mi sembra un'ottima idea.

La maggior parte degli snack esposti lì non erano mai stati comprati né da lei né dalle sue amiche, quindi lasciò che fosse Jimin a sceglierne diversi per soddisfare i gusti di tutti.

-Così...Mona vi ha portati a fare un giro.- non sapeva nemmeno Melody il perché lo avesse detto, forse l'essere così stanca l'aveva portata a essere meno paranoica sulla sera precedente e aveva fatto prevalere la sua curiosità.

Jimin annuì piano:- Proprio così.

Melody passò le mani sulle maniche della felpa di Jimin:- Perché lo ha fatto?

Il ragazzo inarcò le sopracciglia con fare sorpreso:- Non te ne ha parlato lei?

Lei si strinse nelle spalle:- Beh...l'ho rivista oggi pomeriggio in questura e non era molto incline al racconto e i poliziotti ci hanno semplicemente riassunto la faccenda, quindi...

-Si, mi pare sensato.- Jimin aspettò che una barretta energetica venisse prelevata- Dopo che tu sei andata a ballare con Jongin, Olivia ci ha presentato Mona ed Emma e stranamente sono piaciute subito anche Jungkook e sono rimaste un pò a chiacchierare con noi. Quando Valerie e Taeyeon si sono picchiate, ovviamente hanno attirato l'attenzione di tutto il locale e di gente esterna, così tutte le persone famose lì presenti hanno pensato bene di portare via le tende. Solo che il nostro manager ci aveva lasciato lì e ci aveva detto che ci sarebbe tornato a prendere verso le 4.30...

-Vi ha lasciato da soli in un locale simili?- Melody era incredula.

-Si, beh, ha pensato bene anche lui di prendersi una pausa e andare a bere qualcosa con dei suoi amici.- tagliò corto Jimin- Mona si è quindi offerta di darci uno strappo, dato che nessuno di noi aveva i soldi per un taxi e manager-nim non rispondeva al telefono...solo che era lui ad avere le chiavi del furgone dietro.

Melody si massaggiò una tempia con fare sconsolato:- Non me lo dire...

Vista la premessa e il fatto che la faccenda coinvolgesse Mona, credeva di sapere come si fosse risolto tutto.

-Namjoon hyung ha rotto un finestrino e Mona si è occupata di far partire la vettura con un trucchetto di cavi molto da film...- osservò Jimin.

Melody sospirò rumorosamente:- Suo padre è un meccanico, le ha insegnato a far partire le auto senza chiavi quando lei aveva cinque anni.

-Davvero fenomenale!- il ragazzo sembrava sinceramente ammirato- Così ha fatto partire il furgone e devo dire che quel gesto ha riempito tutti noi di eccitazione: si, è vero, abbiamo un'immagine da ragazzi ribelli che vogliono fare i duri, ma non abbiamo mai assistito a un'azione simile e l'alcool non ha aiutato a frenarci.

-Così avete preferito andare a fare un giro per la città, invece che tornare al dormitorio, come progettato inizialmente.- concluse Melody.

Jimin annuì:- Manager-nim era furioso quando ha scoperto del fatto, soprattutto perché diverse fan ci avevano visto scassinare il furgone e andare via con due ragazze.

Melody aggrottò la fronte:- Emma è venuta con voi?

-Certo: è stato durante il viaggio che lei e Jungkookie hanno legato...e, quando siamo stati fermati dalla polizia, sono scappati assieme.

Probabilmente Melody sarebbe dovuta rimanere impressionata anche da questo dettaglio, ma ciò la aiutò solamente a mettere a posto un piccolo tassello:- Ed ecco perché sono andati allo zoo di notte. Adrenalina per la nottata da ribelli, alcol ed eccitazione per una nuova amicizia sbocciata.

Jimin si accucciò a prelevare tutte le merendine:- Quando lo abbiamo chiamato per sapere dove fosse e se stesse bene sembrava normale...ma, visto come è finito il tutto e da ciò che mi hai raccontato, direi che ha imparato bene a fare il finto sobrio.

Il maknae imparava in fretta.

A Melody tornò in mente ciò che aveva detto loro il poliziotto poche ore prime alla questura.

Con il test del palloncino abbiamo constatato che non aveva nemmeno bevuto alcolici. Semplicemente stava guidando un pò troppo spericolatamente.

Mona non era una santa, certo, e sapeva scassinare le auto, ma non era tipa da farsi influenzare alla guida e aveva sempre guidato con prudenza. E non era stato rilevato alcun tipo di alcolico nel suo sangue, quindi non poteva essere stata alterata dall'ebrezza. Che questo suo comportamento insolito avesse a che fare con la sostanza che aveva portato tutte a quell'amnesia?

Melody si morse il labbro. Prima non aveva dato molto peso alle parole dell'agente, ma adesso la stavano aiutando a convincerla che ci fosse qualcosa sotto. E non a causa di una sbronza un pò troppo forte.

Jimin le porse alcuni snack, in modo da non portarne troppi da solo.

Sospirò:- Poi...beh...il resto sai bene come è andato.

Dallo sguardo spento e afflitto(?) che Jimin le rivolse, sentì il dovere di umettarsi le labbra. E ciò probabilmente lo convinse del fatto che lei avesse capito a cosa si stesse riferendo. Cosa che Melody non aveva fatto per niente.

I pezzi del puzzle cominciavano ad andare al loro posto. Sperava di riuscire ad avere presto il quadro completo della situazione.


 


 

-E' tutta colpa mia.

Yifan non aveva più aperto bocca da quando gli avevano tolto Tao dalle braccia, per questo Melody rimase impressionata nel sentirlo parlare nuovamente.

Erano tutti seduti in sala d'attesa (Chanyeol, Yifan e Melody seduti vicini, di fronte a Namjoon, Taehyung e Jimin, intenti a parlare al telefono con il loro CEO) e il canadese era immobile in una posa poco plastica: i gomiti poggiati sulle proprie gambe e le mani incastrate nei capelli, lo sguardo perso nel vuoto. Non si era nemmeno mosso per mangiare qualcosa. Come poteva non fargli male la schiena?

-Non dire stronzate, Fan, non gli hai sparato tu.- le parole suonarono dure dette da un soggetto sempre allegro come Chanyeol, ma Melody comprendeva quanto potessero innervosire certi discorsi, soprattutto se non corrispondevano alla verità.

Yifan tirò un lungo sospiro affranto:- Se non avessi tirato la corda, se non avessi chiesto ad Alyssa di farmi compagnia, Hoseok non si sarebbe incazzato e ciò non avrebbe attirato l'attenzione delle sasaeng.- si passò nuovamente una mano tra i capelli- Ho fatto di tutto per evitare che le notizie venissero divulgate e guardate come è finita...

-E' per evitare che si venisse a sapere che eri in compagnia di una ragazza straniera che ti sei fatto rapire da delle sasaeng?- Chanyeol espresse tutta la perplessità di Melody.

-Ma certo che l'ho fatto per questo.- miracolosamente, il ragazzo si rimise dritto e Melody giurò di aver sentito alcune sue vertebre scricchiolare- Avevano foto incriminanti e molto equivoche mie con Alyssa e ne avevano alcune di Alyssa con Hoseok e ciò avrebbe portato allo sputtanamento delle immagini di tutti. E avevano anche registrato una conversazione mia e di Alyssa mentre le chiedevo di darmi una mano perché Tao era nel locale. Non c'era possibilità di fraintendimento e saremmo finiti tutti a fondo se ci fossimo rifiutati di seguirle.

Yifan aveva gli occhi rossi ed era molto pallido. Non pensava avesse pianto.

In quello stato mostrava ancora di più quanto fosse sconvolto per quanto successo.

Chanyeol gli aveva prestato la propria felpa senza zip in modo da coprire i vestiti sporchi di sangue, altrimenti avrebbero contribuito ad accentuare lo stato d'animo del canadese.

-Aspetta.- Melody sentì il proprio stomaco annodarsi- Stai dicendo che hanno ancora quelle prove?

Yifan tirò su con il naso:- Non lo so...le abbiamo sentite parlare, mentre ci nascondevamo, del fatto che le foto fossero state cancellate da "quella puttana". Non si sono mai riferite al soggetto in altro modo, non saprei dirti di chi si tratti. Fatto sta che, a quanto pare, le prove sono state eliminate.

Melody annuì piano:- Avete passato la giornata a scappare dai contadini e dalle sasaeng e nel mentre non è stato pubblicato nulla riguardo a voi tre né alla tua storia con Tao. Presumo quindi che sia vero.

C'era dunque una talpa tra le sasaeng? Il cioccolato l'aveva aiutata a rimettersi in forze, ma sentiva il mal di testa minacciarla di tornare.

Yifan sospirò nuovamente e si passò una mano tra i capelli con tanta forza da farle temere che se li sarebbe strappati tutti di netto:- Perché devo essere così permaloso e patetico? Avrei dovuto accettare le sue scuse mesi fa.

-Volevi ancora fargliela pagare per come ti ha trattato?- Melody non riuscì a frenarsi dal chiederlo.

La sua ship più grande la faceva sempre agire d'istinto.

Yifan annuì piano:- Sono un bambino, lo so...

-Ma Chanyeol ha ragione: non hai comunque colpe per il fatto che abbiano sparato a Tao. Nessuno di noi avrebbe mai pensato che quei pazzi sarebbero arrivati a tanto. Anzi, non pensavamo proprio che ci fosse qualcuno che vi tenesse in ostaggio.- Melody cercava di essere rassicurante ma non era molto brava in quelle cose.

Yifan espirò con forza dalle narici:- E' stata sua l'idea di venire a cercarci?

Melody scosse piano la testa:- No, Valerie ha rintracciato il telefono di Lyssa e Tao... lo abbiamo incontrato per caso e mi ha riferito di come tu te ne fossi andato con una ragazza straniera l'altra sera. Così è voluto venire con noi, perché voleva parlarti.

Gli occhi del canadese vennero attraversati da un curioso bagliore. Ma forse erano solo le lacrime non ancora sgorgate a dare quell'effetto.

-Di cosa voleva parlarmi?

Melody rilassò le spalle e si sentì molto intenerita:- Credo tu sappia bene di cosa volesse parlarti. Appena si sveglierà e ti daranno il permesso di andare a vedere come sta, ti consiglio di parlargli tu per primo e dirgli cosa provi. E, soprattutto, accettare le sue scuse.

Le labbra di Yifan si serrarono.

-Sei ancora molto spaventato dalla possibilità di perderlo, il minimo che puoi fare è risolvere tutte le cose in sospeso che avete.

-Ooh this my shit! All the girls stamp your feet like this! Few times I've been around that track so it's not just gonna happen like that, 'cause I ain't no hollaback girl...

Il suo discorso perse spessore quando nella sala d'attesa si diffuse la melodia della sua suoneria del telefono.

Melody non lo sentì nelle tasche e rimase perplessa.

-Si, beh...ecco a te.- Chanyeol le porse il suo telefono e lo sguardo della ragazza si fece sempre più interrogativo.

-Ti è caduto quando hai lasciato Tao nel bosco. Ci ha chiamati con questo ed ecco perché siamo giunti ad aiutarvi sotto copertura.- spiegò rapidamente il ragazzo.

-Oh...- non si era nemmeno accorta di aver perso il cellulare. Perfetto, stava diventando sempre meno responsabile. Avrebbe anche voluto dire a Chanyeol che avrebbe potuto ridarglielo prima, ma sapeva bene che avevano ben altri problemi per la testa.

Si riprese l'apparecchio e controllò lo schermo: Emma la stava chiamando.

-Scusate un attimo...- preferì alzarsi, prima di far partire la chiamata.

Andò verso le macchinette, unico punto di riferimento che avesse all'interno dell'ospedale.

-Emma, state tutti bene?- non sapeva nemmeno lei perché avesse abbassato la voce.

-Ehi! Si, grazie al cielo ce la siamo cavata bene...- il tono dell'amica era molto sollevato.

-Le sasaeng sono ancora lì fuori?- il fatto che Emma fosse viva e serena le fece intuire che le cose fossero andate per il meglio, ma voleva accertarsene.

-No, per fortuna: il personale della scuola si è mosso per tempo ed è riuscito a far disperdere tutte con la minaccia di chiamare la polizia.- Emma sospirò.

-Si, beh, sarebbe stato strano se un gruppo così vasto di sasaeng fosse passato inosservato...- notò Melody, sentendosi sempre più leggera. Finalmente sembrava che le cose si stessero aggiustando una alla volta- Jungkook e Joonmyeon sono ancora lì?

-Non più: Joonmyeon è tornato al dormitorio qualche minuto fa e Jungkook se ne è andato più o meno un'ora fa...ed ecco...volevo parlarti proprio di lui.

La voce di Emma si era fatta di colpo titubante e Melody temette il peggio.

-Dimmi che non hai fatto una cosa a tre con lui e Joonmyeon perché credo che potrei rifiutarmi di considerarti ancora mia amica...- purtroppo Valerie l'aveva suggestionata.

-Aaaaah, smettila, per favore!- Emma suonò indignata-...mi si è alzata notevolmente la febbre dopo il giro con Joonmyeon, purtroppo...

Preferì ignorare l'ultima frase per vivere più serena:- E allora cosa centrerebbe Jungkook?

L'amica sospirò dall'altro lato del telefono:- Beh...dopo avervi telefonato io e Jungkook abbiamo parlato un pò per sciogliere la tensione...e sono venuti fuori dei dettagli sulla sera precedente.

La schiena di Melody si raddrizzò all'istante:- Ti ascolto.

-Abbiamo riso del fatto che fossimo finiti in una vasca di pinguini e che fosse stato un gioco molto stupido, il nostro...e lui mi ha detto che era comunque felice, perché, con una serata simile, è riuscito a distrarsi e a divertirsi nonostante tutti i suoi problemi.

Melody aggrottò la fronte, guardando distrattamente gli snack nella macchinetta:- Problemi?

-A-ah. Me ne ha detti alcuni riguardanti la sua vita da idol, come questa sia difficile e quante turpe ti crei...per poi parlarmi di Jimin.

-Jimin è un suo problema?- se Jimin non l'avesse baciata nel bosco qualche ora prima, avrebbe pensato subito che anche la Jikook fosse reale.

-In un certo senso si: a quanto pare Jimin gli sta tenendo il muso da qualche giorno.

-Perché mai? Che ha combinato?

-Beh, per citarlo testualmente, Kookie si è "lasciato infinocchiare da Krystal".

Melody sospirò rumorosamente:- E' il terzo idol che menziona Krystal in meno di ventiquattro ore, oggi.

-Davvero?

-Si, prima Kai alla questura, poi Tao al Love hotel e ora Jungkook mentre si confessa a te.

Dall'altro lato del telefono seguì un attimo di silenzio.

-...credo di essermi persa qualcosa. Che ci facevi in un Love hotel? E HAI INCONTRATO KAI?

Melody si ritrovò a sorridere nel sentire l'amica così su di giri nel sentirla parlare di Kai.

Del resto, non capitava tutti i giorni di poter incontrare il proprio ultimate. Ne di poterci andare a letto, ma questa era un'altra storia.

-Si, era anche lui in questura per Chen. E nel Love hotel ci sono capitata perché Rose era prigioniera in una camera. Adesso è lunga da raccontare tutta, ma appena torniamo all'istituto vi raccontiamo come è andata tutta la giornata.- picchiettò il dito sul vetro della macchinetta- Quindi, Krystal in che modo avrebbe infinocchiato Jungkook?

-Dal racconto di Kookie, Krystal è una vera serpe: Kai è sempre stato molto legato ai suoi amici e ha sempre passato molto tempo con loro. Recentemente, Jimin ha legato molto sia con lui che con Taemin e quindi ha iniziato a uscire spesso con loro e, a quanto pare, Kai ha trascurato molto Krystal per questo, sommandoci le schedule che ha...

-Aspetta, aspetta, aspetta.- Melody non era sicura di aver capito bene- Kai e Krystal stanno insieme?

Emma esitò:-...a quanto dice Jungkook si...

Melody si passò una mano sul viso, singhiozzando. Non sapeva quanto le gambe le avrebbero retto ancora.

-Sono andata a letto con un ragazzo fidanzato...- disse piano con voce acuta, più a sé stessa che all'amica. E lei che non aveva mai compreso quelle ragazze e quei ragazzi che non mollavano la propria fidanzata invece che tradirla.

-Beh, potrebbero essersi lasciati...- nemmeno Emma era convinta di ciò.

-Tutto quello che mi ha detto in questura...- a Melody era sembrato molto sincero e felice nel sapere che per lei non era stato solo sesso. E quel bacio.

E ora veniva fuori che lui era fidanzato.

-Mi sento davvero una cogliona.- dichiarò con un sospiro affranto.

Come mai si sentiva così, poi? Per un idol che conosceva da poche ore e di cui non ricordava manco l'incontro? L'avevano tutti etichettata come una prostituta, come poteva anche solo pensare che fosse partito tutto da qualcosa di romantico come in un film?

-Mel...- il tono di Emma era molto dispiaciuto e incerto.

Melody fece un respiro profondo. Non era il momento per farsi prendere da un'emotività insensata. Probabilmente era solo la stanchezza a farla reagire così. Ma doveva tenere i nervi saldi.

-Scusa, sto bene, non ti preoccupare.- tagliò corto- Cosa ha fatto Jungkook per far arrabbiare Jimin?

Emma esitò. Sicuramente sapeva che la sua era una bugia, ma era una buona amica e sapeva che, se lei mentiva, era perché non voleva che qualcuno si preoccupasse per lei eccessivamente.

Così decise di abboccare e Melody le fu molto grata per questo.

-Jungkook non è molto capace con le ragazze, su questo non abbiamo mai avuto dubbi, ma lui me lo ha riconfermato: Krystal gli ha parlato sbattendo un pò le ciglia, toccandogli un paio di volte il braccio e ha cantato!

-...cantato?

-Non cantato nel senso di intonare note. Lì sarebbe strano anche per uno come lui. Cantato nel senso che ha risposto a tutto quello che Krystal gli ha chiesto.

-Informazioni su Jimin.- disse Melody, andando per logica.

-Esatto. Segreti suoi che ha confidato solo ai BTS, cose scomode che ha pensato a volte riguardanti Taemin e Kai, cosa pensasse di Krystal...e le ha usate tutte contro di lui. Kookie aveva ancora molti sensi di colpa, quindi non è entrato nei dettagli, ma Jimin ha litigato in modo molto brutto con Taemin e Kai per questa svista di Jungkook.

Melody annuì piano:- Posso ben comprendere perché ce l'abbia con lui: ha tradito la sua fiducia in uno dei modi peggiori.

-Jungkook mi è sembrato terribilmente dispiaciuto per questa cosa. Mi ha anche chiesto se, secondo me, Jimin lo perdonerà mai, ora che si è vendicato di Krystal.

Un allarme si accese nel cervello di Melody:- Si è vendicato?

-Si, non ho ben capito come, ma a quanto pare Kai doveva svegliarsi e non pendere sempre dalle labbra di Krystal, quindi ha preso due piccioni con una fava. In realtà lo ha detto in un modo così affrettato che non sono sicura di aver capito bene...

-Sono io la vendetta su Krystal.- Melody si sentì nuovamente sprofondare. Dirlo ad alta voce era sconcertante.

-Come?- Emma non capiva.

Jimin mi ha creduta una escort e mi ha assunta per sedurre Jongin. Lui ci è cascato, ha abboccato e ha tradito Krystal con me. E dopo aver separato la coppia, Jimin mi ha pagata per farmi anche lui. E devono essere arrivati a picchiarsi quando Jongin ha scoperto che è stato a causa di Jimin se ha tradito Krystal. E io ho acconsentito a prendere parte a tutto questo. Non ebbe la forza per dire tutto questo ad alta voce, ma ormai sapeva come fosse andato tutto e non poteva più negare l'evidenza.

Non volle immaginare cosa fosse successo dopo la rissa. Non voleva più sapere come fosse arrivata nel letto di Jongin.

-Emma, scusa, devo andare. Salutami le altre e di' loro che torneremo presto.- tagliò corto, sperando che l'amica non continuasse a farle domande.

-C-certo...anche tu salutami tutte. Ci vediamo dopo!- Emma non era suonata per nulla convinta, ma di nuovo, doveva aver capito che c'era qualcosa che non andava e che al momento Melody non voleva approfondire. Era fortunata ad avere un'amica che la comprendesse a tal punto.

Abbassò il cellulare e terminò la chiamata.

Appoggiò la fronte al vetro della macchinetta con un sospiro. Doveva riprendere il controllo. Erano troppe informazioni tutte assieme, ma doveva cercare di restare lucida ancora per un pò.

Dovevano solo ritrovare Charlotte e Olivia e poi avrebbe potuto tagliare i ponti con tutta quella storia.

Voleva sapere cosa fosse successo, perché tutti pensassero che lei fosse una escort e cosa fosse successo a tutti per arrivare dove erano ora. Questo prima della chiamata di Emma. Adesso voleva solo non pensare al fatto che avesse fatto mollare due persone non per sua scelta, ma perché manipolata da una vendetta di un ragazzo che l'aveva pagata perché lei la compisse al posto suo.

C'erano sicuramente molte spiegazioni logiche riguardanti tutta la faccenda e molte prove su come forse si sbagliava su Jimin e Kai, ma al momento non aveva proprio voglia di ripensare a tutto quello che era successo.

-Mel!

Melody sollevò piano la testa: Emily le stava venendo incontro con passo spedito.

-Ehi...- le disse, in un tono che suonò molto meccanico alle sue orecchie- Hai trovato parcheggio.

-Si, ci ho messo un pò ad arrivare perché mi sono presa diverse multe da dei poliziotti per tutto il casino che abbiamo fatto per arrivare qua.- Emily fece spallucce- Fortuna che Fonzie ha già detto che mi darà una mano con i soldi. Quell'uomo andrebbe fatto santo!

-Non ci rinchiuderanno in cella?- dopo tutto quello che aveva appreso, quella prospettiva non le metteva paura come avrebbe fatto prima.

-A quanto pare no, siamo fortunate ad avere la protezione di Fonzie e che qui guidino tutti come dei forsennati.

Un rumore basso si diffuse intorno a loro, un rumore che a Melody ricordò quello di un trattore.

Guardò l'amica con fare interrogativo ed Emily sorrise, intenerita.

Si tastò l'enorme tasca che aveva in fondo alla felpa che Melody notò solo in quel momento essere rigonfia.

-Tanpopo è esausto e ora dorme beato nella mia tasca.

Anche Melody si ritrovò intenerita:- Ci ha aiutato tantissimo, stanotte. E' stato davvero bravissimo. Si merita tutto il riposo che gli serve, questo cucciolotto.

-L'avete usato come cane da tartufo?- chiese Emily.

-Beh, hai visto con che rapidità ha trovato Rose: senza di lui non avremmo mai trovato Kris e gli altri.

La ragazza annuì:- E Tao come sta?

Melody si strinse nelle spalle:- E' ancora in sala operatoria, anche se dovrebbe uscire tra non molto...

-Melody Gillmore?

Le due ragazze vennero incuriosite dalla terza voce che aveva interpellato la ragazza.

Un uomo coreano sulla quarantina con i capelli corti e il camice bianco venne loro incontro.

Era un bell'uomo, a Melody ricordò un attore che aveva visto in una vecchia serie americana.

-...si?- come mai sapeva il suo nome?

L'uomo sembrò molto sollevato della sua risposta e le porse la mano.

-Kim Jungsu, sono il primario dell'ospedale.

Melody ricambiò la stretta. Era raro che qualcuno usasse quel saluto in Corea.

-Piacere...le serve qualcosa?- non seppe che altro dire.

-Kim Jongin è mio nipote.

Melody strabuzzò gli occhi ed Emily fece lo stesso. Questa non se l'erano aspettata.

-Oh...- pareva brutto presentarsi come la presunta escort con cui suo nipote era stato, vero? Anche se lui conosceva il suo nome, quindi doveva già avere un'idea di chi fosse...

-Mi è stato detto quello che ha fatto per lui l'altra notte. Volevo ringraziarla di persona: senza di lei probabilmente mio nipote sarebbe morto.

Questa le era nuova.

Kai aveva rischiato di morire? Se l'erano vista con gli energumeni del Love hotel, ma non aveva affatto pensato che qualcuno avesse potuto vedersela brutta con loro.

-Si figuri, era il minimo...- le dispiaceva essere così poco loquace, ma, come al solito, non aveva idea di cosa stesse parlando e non poteva sbilanciarsi troppo.

Jungsu la sguadrò dalla testa ai piedi:- Lo so che non mi sdebiterò mai per un gesto tanto grande, ma la prego di permettermi di medicarle il ginocchio prima che si infetti ancora.

Il bruciore alla rotula comunicò a Melody quanto effettivamente avesse bisogno di venir ripulito dalla sporcizia e di come una medicazione forse fosse più necessaria di quanto avesse detto a Jimin.

E forse parlare con un medico l'avrebbe distratta dai propri pensieri.

Sorrise:- La ringrazio molto.

Il medico fece un cenno con il capo:- Prego, allora, seguitemi.

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