E’ raro che io dica, o scriva, certe cose, ma voglio che tu le sappia dato che tra poco potrei non essere più qui per raccontartele.
Ti guardo e so che sarai sempre all’altezza di tutto ciò che fai.
Crei sempre mille progetti e, in qualche modo, sai già che saranno perfetti.
Ti guardo lavorare incessantemente davanti a quel computer e mille pensieri mi balenano in testa.
So che ti stai impegnando per trovare una soluzione alla nostra condizione, ma è veramente ciò che vuoi?
So che spesso pensi che, datomi l’antidoto io ti abbandonerò, ma ricordati che io ti sarò sempre vicino, nel bene e nel male, nelle condizioni migliori e in quelle peggiori.
Tutto ciò che ho fatto e continuo a fare lo faccio con l’unico scopo di proteggerti, perché so quanto hai sofferto in passato per ciò che ti è successo, per questo ci tengo che tu non ripeta le stesse esperienze.
Forse in questo momento ti impunterai dicendo che riesci a proteggerti anche da sola, ma io so che dentro hai paura anche se cerchi sempre di non pensarci vivendo come una bambina più o meno normale, anche quando gli incubi ti assalgono la notte e tu non riesci a
pensare a nient’altro che agli anni che hai passato là circondata dal nero, dalle violenze e dagli abusi.
So che in quei momenti non riesci a pensare a niente tranne che agli occhi verdi di quell’uomo, se così si può chiamare.
So che in quei momenti pensi che il giorno che ti troverà te la farà pagare cara, so che hai paura per me, per i bambini, per il dottor Agasa.
E so anche che in questi momenti credi che morire sai l’unica soluzione, che essere morti là forse sarebbe stato meglio per tutti, ma io ti voglio dire una cosa: non è vero.
Se tu fossi morta là tutto sarebbe stato diverso.
E no, non intendo che io non avrei mai avuto l’antidoto, ma che non avrei mai incontrato un’amica così speciale, una compagna di disavventure, una collega, una sorella.
Ricorda sempre di non arrenderti mai.
So che sei sempre all’altezza di ciò che fai, l’ho imparato osservandoti lavorare a quell’antidoto.
Il tuo mettere sempre del tuo in tutto ciò che fai, ti rende una persona speciale che può ottenere tutto ciò che vuole.
Ti dico di non arrenderti mai perché so che, un giorno, tutto si aggiusterà e, forse, quel giorno è già arrivato.
Se io in qualche modo non riuscirò a vivere abbastanza a lungo per rivederti voglio la mia ultima volontà è quella che tu viva ogni giorno mostrando che puoi ottenere tutto, perché so che nessuno potrà mai incatenarti e tenerti in gabbia.
Sei libera come l’aria e nessuno riuscirà mai a spegnere quel fuoco che ti tieni dentro e che ancora non è riuscito ad incendiare, con il suo coraggio, tutte le paure e i demoni del passato.
E so che quando questo succederà scoprirai come in ogni secondo riuscirai a cambiare il tuo mondo e a quel punto sarai veramente felice riuscendo a superare ogni ostacolo.
Ricorda sempre che il tuo destino appartiene a te, sei tu che devi avere la forza di cambiare le cose.
Non devi aver paura perché non ne hai nessun motivo.
So che dentro di te qualcosa ti dice che sarai davvero felice lottando per ciò che vuoi veramente vedere accadere.
Sappi che tutto quel che sogni lo otterrai basta che tu non abbia paura di tirare fuori quel coraggio che ti contraddistingue e che pochi hanno, perché tu sei diversa e so quanto vali.
E voglio concludere questa breve lettera dicendoti che, anche se forse non sai quanta forza hai e solamente crescendo lo capirai quando succederà riuscirai, finalmente, a non arrenderti mai.
 

MY SPACE

Ed eccomi qui con una nuova storiella su questo meraviglioso fandom!
Penso che abbiate capito su chi parla questa stori, anche perché un personaggio sono stata obbligata a mettere nelle note.
Ho pensato questa one shot come lettera che Conan da ad Ai poco prima di partire per la resa dei conti contro l’Organizzazione, mentre Ai, in qualche modo, non è riuscita a partecipare.
Non credo di aver reso Conan OOC anche perché io me lo immagino a dire ad Ai queste cose, ma voi fatemi sapere cosa ne pensate.
Magari mi sbaglio io!
Lo so che in alcuni punti è uscita fuori la rima o più rime, ma stavo ascoltando la musica mentre scrivevo questa storia quindi è uscita così come voi la state leggendo!
E niente. Sono felice di essere tornata a scrivere su questo fandom dopo troppo tempo di inattività, ma proprio l’ispirazione non aveva voglia di uscire.
Fatemi sapere cosa ne pensate.

Baci
kokka