Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |      
Autore: reina8799    18/09/2017    6 recensioni
(STORIA AD OC) (ISCRIZIONI APERTE)
La notte porta consigli. Rosy scappa di casa dopo l'ennesimo litigio con i suoi, non sa dove andare in piena notte
e per puro caso si scontra con un ragazzo. Lei gli racconta in lacrime la sua storia e accetta di fuggire via con lui.
Complicazioni, diffidenze, partite, feste, baci rubati, primi passi, litigi, segreti e tanto altro...
Leggete e scoprirete!
Nella storia sono presenti scene su argomenti delicati, talvolta anche linguaggio che potrebbe risultare volgare per le parole.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1- Introduzione 


Ci manca poco e mi tappo le orecchie, è l'ennesima volta che urlano e mi si scagliano contro, 
sapete cosa c'è di nuovo? Mi sono completamente arresa all'idea che non mi vogliano più, 
che per loro sono solo un peso perchè forse non lo sanno, io mi sono resa conto di come trattano me
e invece come agevolano di più mio fratello e mia sorella minori. 

"Ma mi stai ascoltando?" domanda sbraitando mio padre, sbatte una mano sulla superficie del tavolo 
dove pochi minuti fa stavamo cenando, e posso notare come sul suo viso alcune vene sono
rigonfie e pulsanti. 

"No" sbotto innervosita "mi hai rotto tu e la mamma" mi alzo sbattendo la sedia da dietro di me,
esco dalla cucina con lui che mi insegue fino e sopra le scale che portano al piano superiore e 
gli sbatto la porta in faccia quando entro dentro la mia stanza. 

Un punto a zero per me, oggi sono stata tutto il giorno a pensare ad una soluzione drastica,
non è possibile che la mia vita debba andare avanti tra urla e continue domande di adozione 
verso gli orfanotrofi della città. 

Ormai sono diventata il soggetto principale delle voci che si stanno spargendo sul mio conto 
e anche sulla reputazione di genitori dei miei, ovviamente loro sono appoggiati da chiunque, 
amici stretti e parenti. Peggio di così non potrebbe andare, almeno credo. 

Guardo la finestra mezza chiusa e in mente mi balena una folle idea. 

Non so chi ne che cosa mi stia spingendo a farlo, mi avvicino ad essa spalancandola completamente,
mi ricordo di non poter fuggire senza nulla a portata di mano ma l'unica cosa che recupero è il mio bracciale 
porta fortuna che ho da quando avevo più o meno sette o otto anni. 

Salto giù in fretta prima che possa avere ripensamenti sulla cosa, inizio a correre fuori dalla stradina di
città e mi immergo nella campagna buia e tetra. 

Sono pazza, così mi hanno sempre definita in realtà ma ora poco importa, sono libera, 
certo anche senza una casa ma almeno non mi sorbirò tutte le bugie e le critiche che hanno sempre
a portata di bocca. 

Vago a destra e a sinistra, non riesco a trovare un sentiero da seguire e mi fermo in preda ad un po di panico,
stringo forte il braccialetto e continuo la mia avventura sperando non mi mangi qualche animale 
selvatico qui in torno. 

"Fanculo" sbotto colpendo un ramo con la coscia, mi sa che sono rimasta pure tagliata da quello schifo. 

Sento un rumore simile ad un fruscio di foglie, ma molto più intenso. Avvicino l'orecchio ad un cespuglio 
quasi vicino a me ma non mi sembra provenissero da li, così senza indugi mi incammino ancora una volta. 

Ninete va come sperato, di colpo sento un dolore lancinante ad una gamba e cado per terra come un sacco
di patate ammollate. Tiro un urlo sovrumano che viene prontamente zittito, non so chi sia ma ho una fottut 
paura di morire che neanche immaginate, Non so neanche se tirargli una ginocchiata, se è una donna 
dopo sono cavoli amari. 

"Ma..." la sua voce è molto roca e profonda "sei una ragazzina" corrugo la fronte sbuffando, è un cretino. 

"Levami quelle luride manacce di dosso" lo minaccio di tirargli un calcio e si alza di scatto dal terreno, 
io con il dolore forte non riesco neanche a sorreggermi in piedi. 

"Mi dispiace, su vieni qui" si abbassa e mi prende a mo di sposa, sembra una situazione alquanto  strana 
e imbarazzante. Uno sconosciuto mi picchia, io lo minaccio e poi finiamo così, che cosa schifosa che è la mia vita, 
spero almeno sia carino. 

Il buio mi impedisce di vederlo in faccia, con le mani appoggiate dietro il suo collo ho constatato 
che non sta messo niente male fisicamente il tipetto. Cammina lungo una fila di piante molto alte, 
arriva davanti un enorme albero dove ci sono molti rami di appoggio, mi posa a terra e si accascia al mio fianco.

"Come mai una ragazza come te tutta sola in questo posto?" chiede stiracchiandosi, io ci penso su e in mente mia 
formulo la stessa domanda ei suoi confronti, che sia scappato anche lui di casa.

"Scappata" dico facendo spallucce ma non credo possa vederci, lo sento solo ridacchiare "e tu cogli le pere 
a quest'ora?" 

Scoppiamo entrambi a ridere, la sua risata è pura e orecchiabile, la starei a sentire per ore. 
La sua mano tocca di sfuggita la mia, la ritiro per non creare altri disagi ma lui non si fa 
problemi e avvicina il corpo al mio facendo scontrare i due fianchi. 

"Sono qui per altri motivi" risponde vago "forse te ne parlerò in futuro" mi rimane così col fiato 
sospeso e ci rimango davvero male. 

"Quindi suppongo siamo entrambi nella merda" affermo sconcertata.

"Oh no, io c'è l'ho una casa" si volta nella mia direzione, vorrei tanto vedere i suoi occhi, secondo 
me sono bellissimi quanto il suo carattere. 

"Ah bene" 

Rimaniamo in silenzio, un lungo ed interminabile momento in cui cade solo imbarazzo e vergogna,
specialmente a stare con un completo estraneo nel bel mezzo del nulla e con il freddo che ti penetra nelle
ossa ma sei troppo impegnta a farti film mentali per tremare. 

Mi volto, lui sembra guardare altrove così ne approfitto e mi alzo senza indugiare, non posso mica
stare qui a chicchierare, devo trovare un posto dove rifugiarmi e del cibo che possa bastarmi per 
almeno una settimana o un paio di giorni.

"Dove vai?" chiede imitando i miei movimenti.

"Vado a cercare un posto dove stare per ricominciare da capo" sbotto facendo per andarmene, ma la sua 
presa si impossessa del mio polso e mi strattona verso di lui. Nel girarmi finiamo naso contro naso, il suo respiro 
caldo e ansante che si imbatte contro la mia pelle gelida, è una sensazione così piacevole che non so descriverla. 

"Resta con me" sembra quasi una supplica, peccato che vorrei rifiutare ma mi sembra difficile avendolo
a due millimetri di distanza, se pronuncio una sola sillaba finisce che parte un limone di quelli potenti. 

"Dammi un motivo valido" dico stuzzicandolo, spero non spari una di quelle frasi fatte che lo sotterro qui. 

"Bhe c'è ne sono tanti..." inizia a pensarci su, mi soccio di starlo a sentire. 

"Accetto" 

"Non te ne pentirai" lo sento, sta sorridendo. 






















ANGOLO AUTRICE: 

Hi Guys and Girls! 
I'm here! Molto piacere io sono Reina ma potete chiamarmi Rei! 
Non chiedetevi del perchè io abbia scritto questa storia, o come l'ho scritta, 
è stato un momento di sbando dove mi son detta "Perchè non scrivo qualcosa a cazzo venuta dall'
idea di un criceto morto?" una voce mi ha risposto di si, l'altra probabilmente era mia amdre che mi urlava 
cose dle tipo "Sei una picopatica io ti porto a ricoverare!". 

Ewww tornando a noi, vi metto qui la scheda Oc di Rosy, cioè il mio personaggio. 

Scheda Oc: 

Nome: Rosy 

Cognome: Bianchi (sorella di nessuno)

Età: 15 

Città: Napoli 

Origini: Italiane

Aspetto caratteriale: Ha un gran senso dell'umorismo, gli piace essere solare e spensierata ma quando 
si sveglia di cattivo umore si salvi chi può. Lei è una tipa determinata, qualsiasi cosa si metta in testa è 
capace di ottenerla con tanti sforzi ma non i ferma davanti a nessun ostacolo. E' matura e responsabile, ama 
molto aiutare e dare consigli per chi si trova in situazioni difficili. 

Aspetto estetico: Rosy è bassa, circa 1,56, ha la carnagione nivea ne troppo pallida e ne troppo scura, ha un fisico 
di quelli magri ma allenati e non per questo si allena sodo per migliorarlo sempre. Il viso è un po paffutello. 
le labbra rosee e carnose al punto giusto, i capelli castani leggermente ondulati di natura, gli occhi color rame e 
uno dei suoi punti forti è lo shatush blu elettrico che ha i capelli. 

Hobby: le piace molto giocare a calcio, ascoltare molta musica, disegnare e leggere libri cartacei. 

Odia: Camelia, Torch, Gazel, Dvalin, Caleb e all'inizio Jude. 

Ragazzo: Axel. 

Migliore amico: Jordan. 





Bene, ora potete compilarla come meglio volete e me la inviate in seguito nei messaggi privati.
Grazie in anticipo delle partecipazioni e non vedo lìora di conoscere le oc che daranno "vita" alla mia storia. 

Bye bye babee 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: reina8799