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Autore: pentolina    18/09/2017    3 recensioni
Una semplice amicizia fra due bambini porterà Castle a incontrare l'amore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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“No! Rick, che fai! Dammelo!” Grida Kate cercando di riprendersi il cellulare.
“Kate, siamo venuti qui per una ragione in particolare: farti rilassare. Quindi ora spengo questo aggeggio infernale e lo metto qui sulla mensola. Stasera ti permetterò di accenderlo per verificare eventuali chiamate e messaggi ricevuti.” Chiarisce riponendo il telefono spento sulla mensola sopra al televisore del soggiorno.
“È il mio lavoro, Rick. I clienti non smettono di servirsi dell’avvocato solo perché siamo in periodo natalizio. Anzi le vacanze sono il periodo peggiore dell’anno… non hai idea di quanti miliardari annoiati decidano di sposarsi con qualcuno che ha la metà dei loro anni e finita la luna di miele voglio il divorzio. Non posso semplicemente spegnere il cellulare e far finta di nulla.” Spiega Kate spingendo in là lo scrittore per raggiungere il telefono.
“Ok… facciamo così. Ti lascio chiamare Lisa… le dici che sei in un posto sperduto dove il cellulare prende solo in un determinato punto della casa. Vi mettete d’accordo di sentirvi due volte al giorno… al mattino e nel tardo pomeriggio, così non abbandonerai i tuoi ricchi clienti… ti può andar bene?” Propone Rick.
“Diciamo di si… sempre meglio che sparire nel nulla lasciando i miei associati in balia di se stessi.” Approva lei.
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“Mamma, Rick sta finendo tutti i popcorn!” Si lamenta il bambino.
“Papà, sei sempre il solito!” Lo rimprovera la figlia raggiungendo i due sul divano.
“Mi sto sacrificando per il bene dei nostri figli… volete diventare brutti e grassi?!” Chiede lo scrittore mangiandosene un altro pugno.
“Vai a prendercene altri!” Orina Alexis vedendo la ciotola ormai vuota.
“Dobbiamo ancora iniziare il film e ti sei già mangiato tutto!” Afferma Daniel.
“Rick, sul serio?! Sei peggio di loro! Smettila d’ingozzarti di schifezze.” Lo ammonisce Kate tirandogli l’orecchio e rubandogli la ciotola.
“AHI!” Si lamenta massaggiandosi il punto dolente.
“Io non voglio stare vicino a te, papà!” Dichiara Alexis sedendosi dalla parte opposta del divano.
“Nemmeno io!” Aggiunge Daniel raggiungendo l’amica.
“Ma cosa vi ho fatto di male?” Domanda triste.
“Mangi tutti i popcorn e le patatine…”
“… e chiacchieri per tutto il film!” Spiegano i due bambini.
“Ma non è vero… è Kate che mi disturba facendomi domande e per quanto riguarda il cibo ho solo assaggiato com’erano per sapere se erano ancora buoni o se erano scaduti.” Chiarisce Rick offeso.
“Ecco… questi sono tutti vostri!” Dice Kate consegnando ai piccoli la ciotola nuovamente colma per poi accomodarsi accanto al figlio lasciando il povero scrittore tutto solo dall’altra parte del divano.
“Kate… anche tu mi abbandoni?”
“Potevi risparmiarti di incolpare me quando sei tu quello che parla in continuazione durante i film.” Risponde facendogli la lingua.
“Ma stavo scherzando… vieni qui.” Ammette accarezzando il posto vuoto accanto a lui.
“Ssshhh… sta per iniziare.” Lo zittisce Daniel.
“Kate…” Chiama lo scrittore.
“Zitto, papà!” Lo sgrida Alexis.
“Kate… per favore. Mi sento solo.” Confessa allungandosi per afferrare la mano della donna.
“Smettila.” Lo ammonisce liberandosi della sua presa.
“Vieni qui… ti dico una cosina.” Sussurra lui.
“Ti prego… fallo smettere!” La supplica Alexis infastidita.
“Ok… ma non voglio più sentirti.” Chiarisce spostandosi accanto a lui.
“Promesso!” Giura Rick contento, coprendo entrambi con il plaid.
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“Si sono addormentati.” Sussurra osservando i bambini.
“Finalmente…” Mormora lo scrittore baciandole la spalla nuda lasciata scoperta dall’enorme felpa indossata.
“Rick, dobbiamo parlare…” Chiarisce cercando di allontanarsi un po’ per poterlo guardare in faccia.
“Mmm… possiamo farlo domani.” Risponde trattenendola a se, baciandole il collo.
“Allora smettila…”
“Non sto facendo nulla di male… o forse mi stai fermando per paura di non riuscire a resistermi?” Chiede maliziosamente.
“Rick, non scherzare… dobbiamo chiarirci.” Replica seriamente.
“Chiarirci? Non mi pare di aver litigato con te.”
“Il fatto che mi hai mentito settimane fa dicendomi che non avevi tempo per star con noi perché dovevi assolutamente consegnare il libro non ti sembra qualcosa di cui parlare?” Domanda sganciando finalmente la bomba.
“Mi serviva un po’ di tempo da solo… tutto qui.” Risponde sciogliendo il legame con la donna, mettendosi seduto.
“E allora perché hai preferito mentirmi?”
“Non lo so… mi è venuta così e basta.” Dice irritato.
“Perché te la prendi tanto ogni volta che chiedo spiegazioni?” Domanda accorgendosi dell’ostilità dell’amico nell’affrontare l’argomento.
“E tu perché ogni volta che faccio un passo verso di te, ne fai due indietro?”
“Di cosa stai parlando?” Chiede confusa.
“Non so dimmelo tu… Un giorno ti comporti come se fossimo una coppia: mi abbracci, ti confidi, passiamo giorno e notte assieme e poi il giorno dopo: sparisci, ti allontani, metti le distanze, eviti di toccarmi, ti inventi qualche scusa e te ne vai. E così stai facendo ora… per tutto il giorno mi hai mandato un certo tipo di segnali poi ora che provo ad approfondire scappi facendomi domande assurde.” Chiarisce alzandosi.
“Domande assurde? Mi hai mentito e mi hai evitato per una settimana intera senza darmi una spiegazione poi all’improvviso Daniel si perde al centro commerciale e le cose tornano alla normalità. Sono io che non ti capisco oppure sei tu che stai evitando di dirmi qualcosa?!” Risponde seguendolo in cucina.
“Cosa vuoi che ti dica, Kate?! Che sono innamorato di te?! Lo sai già… quindi invece che venirmi a chiedere cosa non dico dimmi tu qualcosa che so ma che non hai il coraggio di dirmi in faccia.”
“Rick, cosa stai blaterando!?!”
“Dimmi che non mi ami… dimmi che mi vuoi bene come un fratello e facciamola finita! Non posso andare avanti così… non posso star male in continuazione, non posso vedere altri uomini che ci provano con te, non posso dormire con te senza poterti toccare, non posso farmi prendere per il culo da un detective che se ne inventa una ogni giorno per poter passare del tempo con te senza poter fare nulla perché non sono nessuno.” Ammette frustato per la situazione degli ultimi mesi passati a vivere come un’allegra famiglia senza però vedere un ritorno da parte della donna.
Kate basita dalla confessione dell’uomo abbassa lo sguardo cercando il coraggio di rispondere ma viene anticipata da Alexis che con voce assonnata e tono preoccupato chiede: “State litigando?”
“No, tesoro… stavamo solo parlando mi dispiace di averti svegliata.” Si scusa Rick avvicinandosi alla figlia e prendendola in braccio.
“Ho sonno, papà…” Ammette appoggiando la testa alla sua spalla.
“Anch’io… andiamo a dormire forza.” Risponde incamminandosi verso le scale ignorando Kate ancora appoggiata al bancone della cucina.
“Aspetta, papà… dobbiamo dare il bacio della buona notte a Kate e a Daniel!” Gli ricorda la piccola.
“Giusto…” Sussurra sospirando cambiando direzione e andato verso il divano dove Daniel è profondamente addormentato.
Una volta a terra Alexis stampa un tenero bacio sulla guancia dell’amico e lo stesso fa lo scrittore che accorgendosi di Kate le chiede: “Vuoi che lo porti di sopra?”
“Si, grazie.” Risponde timidamente prendendo in braccio Alexis che non desiderava altro.
“Mmm…” Mormora Daniel sentendosi sollevare.
“Ssshhh… ti porto a letto torna a dormire.” Bisbiglia Rick accarezzandogli la schiena.
“Mamma?” Chiama il bambino aprendo leggermente un occhio.
“Sono qui, amore.” Lo rassicura Kate baciandogli la manina.
“Riuscite a fare pipì prima di riaddormentarvi?” Domanda lo scrittore salendo le scale.
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Una volta chiusa la porta della camera dei bambini Rick senza guardarla negli occhi sussurrando un flebile: “Buona notte.” Per poi incamminarsi verso la sua stanza.
“Notte.” Risponde seguendolo con lo sguardo.
  
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