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Autore: Ashla    18/09/2017    2 recensioni
Dover dire addio non è sempre facile.
Dopo Dunchester Ian e Daniel sono costretti a separarsi ma nessuno dei due accetta l'idea di essersi persi per sempre.
Daniel non vuole arrendersi e cerca in tutti in modi la via per il passato.
Ian non vuole illudersi ma aspetta e spera che il miracolo si compia.
( Ambientata dopo "Il falco e il leone")
[Questa storia partecipa al contest: La rivincita dei piccoli fandom - II edizione indetto da Nuel2 sul forum di EFP ]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Freeland, Ian Maayrkas aka Jean Marc de Ponthieu | Coppie: Daniel/Jodie, Etienne/Donna, Ian/Isabeau
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Goodbye, my dear friend.

 

Le dita di Daniel si muovevano freneticamente sulla tastiera del computer mentre, dalla porta della camera, suo fratello Martin e Jodie  guardavano la scena impotenti.
Era passata una settimana da quando Daniel era tornato, una settimana da quando quello che lui considerava un fratello maggiore era sparito nel tempo, una settimana in cui Daniel passava ogni suo minuto libero al computer.
Il maggiore dei fratelli Freeland sapeva che sarebbe successo, che si sarebbero separati, ma non aveva mai pensato che sarebbe accaduto in una situazione del genere.
Doveva tornare là, doveva dirgli che stava bene, che non era morto a Dunchester, doveva...
Hyperversum non risponde ai comandi. Chiudere il programma?
Daniel sbuffò irritato e schiacciò la casella con il sì: era riuscito a bloccare Hypersum... di nuovo.
-Maledizione!-
-Daniel...-
Jodie apparve alle sue spalle e lo abbracciò da dietro mentre Martin sperava che la ragazza riuscisse calmare il fratello.
-Non funziona. Hyperversum non funziona... non lo rivedremo più!-
I due fissarono in silenzio il monitor del computer: dove due ragazzini impugnavano degli archi e si preparavano a tirare.
Daniel sorrise tristemente guardando il ragazzo più grande dai capelli corvini che con gli occhi azzurri fissava concentrato il bersaglio davanti a sé; quel giorno il primogenito dei Freeland aveva portato l'amico a tirare con l'arco sperando di farlo avvicinare allo sport che tanto gli piaceva ma senza risultato.
Daniel lo aveva sempre considerato un fratello maggiore e quella separazione forzata lo faceva impazzire.
-Lo sapevamo che sarebbe finita così. Ma ora lui è felice: è con sua moglie. Daniel, devi essere felice per quello che è accaduto: per averlo conosciuto, per i giorni passati insieme, per ciò che avete condiviso e perché ora lui è a casa sua.-
Il silenzio si impadronì della stanza mentre Jodie gli accarezzava i capelli.
-Lo so, che dovrei essere felice ma non posso! Forse mi crede morto! Non ho lasciato nessun segno! Se solo Hyperversum funzionasse! Potrei tornare là!-
-Daniel...-
-Jodie, io penso che Daniel ce la farà, vedrai troveremo un modo!- Disse Martin avvicinandosi ai due.
-Non mi arrenderò, Jodie! Continuerò a cercare e alla fine troverò un modo per tornare là! Non voglio credere di averlo perso, di non poterlo più vedere. Tornerò! Anche se sembra impossibile! Anche se dovessi diventare cieco a forza di giocare!- Disse Daniel determinato, felice che suo fratello credesse in lui.
Jodie fece un sorriso tirato, era quasi impossibile che Daniel ce la facesse... solo un miracolo poteva farli incontrare di nuovo.
-Non è stato un addio... io tornerò da lui, quello è stato un arrivederci.-

***

Il sole stava ormai calando ma nessuno sembrava farci caso: tutti erano in festa per il matrimonio del conte cadetto Etienne de Sancerre e di Donna, pupilla di Jean Marc de Ponthieu.
Il cortile del castello era pieno di nobili che provenivano da tutta la Francia per congratularsi e festeggiare.
Ian sorrise guardando ballare i due sposi mentre i ricordi di un altro matrimonio gli riaffioravano alla memoria: Isabeau che sorrideva sembrando un angelo, Guillaume annuiva felice, Jodie con le lacrime agli occhi che stringeva la mano a Daniel... Daniel... il suo migliore amico, suo fratello.
Lui c'era sempre stato sia nei momenti belli che in quelli brutti: Daniel gli era stato accanto durante il funerale dei suoi genitori sbirciandolo di tanto in tanto con gli occhi verdi preoccupati e quando si era sposato, durante il banchetto, Ian lo aveva dovuto inseguire per tutto il cortile solo per mettere la corona di fiori d'arancio sulla testa bionda dell'amico che era arrossito vistosamente.
Anni dopo quell'evento, Ian gli aveva assicurato che non sarebbe mancato al suo matrimonio, ma le cose erano cambiate e lui non avrebbe potuto essere al fianco dell'amico né in quell'occasione né nelle altre.
I due si erano separati e Ian era convinto che non l'avrebbe più rivisto poi, con la nascita di Marc, gli era tornata una debole speranza.
E anche se non voleva illudersi lui sperava, voleva poter rivedere l'amico, voleva credere che quelle parole che si erano scambiati a Dunchester non fossero state le ultime.
Dopo il suo ritorno a Châtel-Argent era spesso andato in chiesa a pregare per l'amico e i loro cari, forse nel ventunesimo secolo non l'avrebbe fatto ma lì tutto era diverso e farlo gli dava fiducia.
Isabeau comparve accanto a lui e gli sorrise prendendogli la mano, Etienne lo chiamò da lontano invitandolo ad unirsi ai festeggiamenti mentre Donna rideva felice tra le sue braccia.
Ian sorrise ai due neo sposi e guardò la moglie che annuì e si avviò verso il centro del cortile del castello.
"Daniel, se un miracolo mi ha permesso di essere di nuovo insieme a mia moglie forse un altro miracolo farà in modo di farmi ritrovare mio fratello... quello che ci siamo detti non era un addio ma un arrivederci."

 

Qualche mese dopo...
-Monsieur Jean!-
Beau entrò correndo nella tenda sorprendendo Ian che stava prendendo la spada.
- Lasciate fare a me, ho già sellato il cavallo!- Esclamò il ragazzino prendendogli l'arma per allacciarla alla cintura del cavaliere.
-Sono il vostro scudiero, me ne devo occupare io!-
Ian sorrise, c'era stato un tempo in cui era Daniel a doversi occupare del suo equipaggiamento.
Il biondo si era sempre definito il suo braccio destro, era sempre stato al suo fianco e lo aveva supportato nel momento del bisogno.
Negli ultimi mesi Ian si era chiesto se aveva fatto bene a ritornare giungendo sempre alla conclusione che la sua casa era lì ma non poteva fare a meno di rimpiangere l'amico.
Grazie al suo piccolo scudiero, curioso di sapere le gesta del suo predecessore, parlava spesso di lui e ciò aumentava la speranza in un suo ritorno: ne avevano passate tante e ce l'avevano sempre fatta... Daniel avrebbe trovato un modo per ritornare  e lui ne era sicuro.
-Allora? Sei pronto Jean? I crociati non aspettano.- Disse Etienne impaziente affacciandosi dall'ingresso della tenda.
-Sì, arrivo.-
Ian uscì dalla tenda, il sole appena sorto illuminava l'accampamento della delegazione Francese che si stava preparando a partire.
Guardando gli uomini intorno a lui, il cavaliere sentì un moto di speranza e guardò il profilo della città di Pienne in lontananza: Ian doveva solo fidarsi ed aspettare che il miracolo si ripetesse per la terza volta.

Angolino dell'autrice!

Ciao!

Che dire? Spero che questa storia vi piaccia! È la prima che faccio su questo Fandom! Come già detto si colloca dopo " Il falco e il leone" e rappresenta quelli che, secondo me, sono i pensieri di Ian e Daniel! Spero che sia una cosa decente!

Ciao!

Aiko

   
 
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