Mi sembra doveroso fare dei piccoli chiarimenti prima che vi addentriate in questa raccolta. Il mio principale scopo nelle OS che leggerete non è raccontare una storia, bensì dare quel minimo di contorno necessario all’apparizione dei bankai degli Shinigami via via presi in esame. Troverete quelli di gente che ce l’ha, ma non l’ha mai mostrato, e anche di alcuni per cui l’ottenimento della tecnica pare alquanto, uhm, irrealistico. Per farvi un esempio, sto lavorando al bankai di Kira.
  Perciò prendetelo come una curiosità, uno sfizio.
  Le “regole”: i capitoli cominciano tutti in medias res, frequentemente con il protagonista messo alle strette in qualche modo. I combattimenti avvengono  con dei generici “nemici”, che non vengono nominati e nemmeno spiegherò bene da dove vengano o in che luogo si svolga il tutto. Potrebbe essere in aria, per terra, nella Soul Society, nel mondo terreno...
  Ma credo che la piccola shot qui sotto illustrerà benissimo ciò che voglio dire.
 
  Buona lettura, ci si vede in fondo con una sorpresa ;)









 

The Sharp Moon Rising

  - Getsuga... -
  La katana dalla lama ribollente di energia si alzò sopra la testa del suo Shinigami.
  - ...Tensho! -
  Il fendente di reiatsu si ingigantì, diretto verso il suo avversario. Questi stette fermo, sollevando il palmo della sinistra per intercettare il colpo. Getsuga lottò alcuni istanti per farsi largo nella pelle del nemico, ma poi dovette arrendersi, dissolvendosi nell’aria.
  - Questa l’ho già vista, vecchio. - commentò egli, abbassando il braccio.
  - Tsk... Cosa sono tutte queste confidenze, dannato bastardo? - ghignò il capofamiglia dei Kurosaki.
  - Lo specchio dello stesso rispetto che mi mostri tu. -
  - Andiamo, dopo aver bloccato tutti i miei attacchi, non mi permetti neanche di insultarti un po’? -
  - Uhm, credo di potertelo concedere. -
  - Davvero sportivo. -
  Fermare Getsuga con una sola mano... che razza di tipo.
  Così non poteva andare avanti. Il combattimento si era protratto abbastanza a lungo, eppure l’altro non si era accanito particolarmente sul fu Capitano della Decima. Si era limitato a dimostrazioni di superiorità, ostentando disinteresse per il confronto diretto. Se avesse voluto, avrebbe potuto infliggere ad Isshin ferite piuttosto gravi.
  Ora questa negligenza gli sarebbe costata cara, si ripromise lo Shinigami.
  - Forse hai ragione. - riprese di punto in bianco - Non ti porto rispetto, però da questo momento in poi sentiti pure onorato. Sei il primo da quando ho recuperato i poteri contro cui lo userò. -
  - Come? - fece seccato il suo nemico.
  Kurosaki Isshin ringraziò la benevolenza del tempo che, nonostante lui fosse stato intrappolato in un debole corpo umano di mezz’età, aveva mantenuto il suo fisico in grado di effettuare un rilascio finale decente.
  - Bankai. -
  L’ex Capitano percepì una malinconica fitta di familiarità nel sentire Engetsu divenire più pesante nelle proprie mani. Subito però venne spazzata via da una scarica di adrenalina che gli fece rizzare i capelli sulla nuca.
  - Hoe Niho Engetsu! - [Luna Affilata dei Due Picchi Tonanti]
  La Zanpakuto era ora delle dimensioni del suo stesso proprietario, la curva della lama si era accentuata, diventando più larga alla base che alla punta; somigliava vagamente ad una mezzaluna tronca. Anche l’elsa si era allungata per poter meglio distribuire il peso impugnandola. Le mani e le braccia di Isshin erano rivestite da una pesante armatura di ferro brunito.
  Appena il reiatsu della trasformazione si fu stabilizzato, il filo di Engetsu si accese di energia rossastra. Parte di questa fluì negli arti dello Shinigami, infiammando con una nuova potenza i muscoli già sotto sforzo a causa della zavorra.
  - Bene bene, questo è interessante, vecchio. - commentò l’altro, esibendosi in un lieve sorriso - Mi hai proprio convinto ad estrarre la spada. -
  Fece come aveva preannunciato, preparandosi a ricevere l’assalto. Parve però deluso vedendo Isshin farsi avanti con il consueto attacco dall’alto. Dunque mosse la propria lama del minimo indispensabile per pararlo.
  Engetsu attraversò l’acciaio della lama avversaria come fosse stato gelatina e sfregiò ancora più facilmente la carne del suo proprietario. Questi aveva avuto i riflessi pronti, e rendendosi conto del pericolo era indietreggiato di decine di metri con un solo shunpo.
  Ma non era riuscito ad evitare del tutto la punta della Zanpakuto. Una ferita, lunga eppure talmente poco profonda da essere quasi ridicola, gli solcava il petto, stillando ancora reiatsu infuocato.
  - N-Non ci cr... Ah! Aaaaaaahh! -
  L’invasore barcollò sulle proprie gambe, rischiando per poco di cadere all’indietro.
  - Quante storie che fai per un graffietto. -
  L’avversario gli dedicò un’occhiata di odio, per poi retrocedere ulteriormente con alcuni balzi.
  Il dio della morte assottigliò lo sguardo. Sentiva già la forza di gravità tentare di piegarlo al suolo. Normale, dopotutto, visto che Engetsu aveva fatto in modo di trasferire gran parte delle sue forze nelle braccia e nella spada. Era un bankai che favoriva la potenza bruta, il suo, senza dubbio squilibrato ma la maggior parte delle volte assai efficace.
  - Scusa, però ora non ho più tempo da sprecare in giochetti. Se hai ancora intenzione di evitarmi... -
  Isshin sollevò la punta della Zanpakuto, tracciando di fronte a sé un tratto d’energia con il reiatsu dell’arma.
  - ...la finisco qui. Kien Getsuga. - [Fiamma Demoniaca della Zanna di Luna]
  La sottile linea esplose in una lama incandescente, fina come un foglio di carta, che si espanse in tutte le direzioni, tagliando i pochi edifici ancora rimasti in piedi.
  Gli occhi del nemico erano fissi in avanti, in stato di shock. E così rimasero mentre il suo busto scivolava giù dal bacino e le gambe lo seguivano, adagiandosi in una pozza di sangue.
  Lo Shinigami sospirò. Per un istante fu sul punto si appoggiarsi Engetsu sulla spalla, ma rinunciò ricordando quale spada avesse adesso in mano.
  Fa proprio male vivere nel passato, eh?
  Eppure non sciolse ancora il bankai. Anzi, sollevando lo sguardo verso il cielo al tramonto, gli parve di vedere una donna dagli occhi scintillanti come brace sorridere compiaciuta.








































  Angolo Autrice
 
  La mia passione smisurata per le Zanpakuto è ormai nota anche ai sassi. Metà del fascino di Bleach, per me, sta nelle spade degli Shinigami. Cioè, sono tutte così fighe, così uniche, così potenti... E i bankai elevano il tutto al cubo. Mi stupisco che non mi sia ancora colato il cervello dalle orecchie.
  Però, boh, visto che per qualche ragione alla gente je fa schifo de usà ‘l bankai, mi accollo il lavoro al posto di Kubo e li invento da me. Le avvertenze sono quelle che avete letto sopra. Niente trama, niente ambientazione, niente pretese di fare alta letteratura, magari solo un minimo di approfondimento psicologico giusto perché non riesco a trattenermi.
  Poi, dato che tutto ciò non mi basta, sorprendo me stessa e mi unisco alla schiera di persone che mettono i disegni a fine capitolo. Intendiamoci, la parte importante è certamente la shot qui sopra, ma essendo Bleach un fumetto, la componente visiva è indispensabile e mi sembrava casa buona e giusta coniugare un’immagine che desse una più chiara idea di cosa avevo in mente.
  ...anche se finisco a colorare il tutto coi pastelli Giotto. Vabbè!






 
  (La cosa più bella è la firma, ammettetelo)
 
Hoe Niho Engetsu (Luna Affilata dei Due Picchi Tonanti) = 吠え 二峰 鋭月.
Kien Getsuga (Fiamma Demoniaca della Zanna di Luna) = 鬼炎 月牙.
 
  Se le mie idee vi sembrano fighe, o forse anche no, sono sempre ben lieta di ascoltare di ascoltare i vostri pareri. Ergo: recensite!
  Salutoni e alla prossima -si spera!-,
 
  Anukis
 
  PS Il titolo della raccolta, per chi se lo stesse chiedendo, è “Caleidoscopio”. Fantasia, fantasia, portami via...



 

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