Videogiochi > Undertale
Segui la storia  |       
Autore: Atocheg    19/09/2017    1 recensioni
Una nuova pasticceria è stata aperta in città, e quando un ragazzo decide di provarla, gli viene ricordato che sulla superficie ora non ci sono solo gli umani...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Muffet, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli anni passarono, e Aden si era ormai trasferito in un'appartamento tutto per sé, mettendo da parte i soldi che guadagnava lavorando all'acquario della città. Muffett, invece, aveva avuto un tale successo con i suoi dolci che si era potuta permettere di comprare un locale ancora più ampio per la sua pasticceria, e ora che i lavori di ristrutturazione erano giunti al termine, aveva deciso di organizzare per Halloween una festa in maschera alla vecchia pasticceria prima che la chiudesse, invitando tutti i suoi amici.

Aden voleva approfittare di questo evento per un 'idea che da qualche mese gli era venuta: ormai lui è Muffett stavano insieme da anni, sempre pronti a consolarsi l'un l'altro quando accadeva qualcosa di brutto e a sostenersi a vicenda nel raggiungimento dei propri obiettivi. Tutti quelli che li conoscevano non potevano fare a meno di confermare che erano una bella coppia, e, ora che aveva una casa tutta sua e uno stipendio fisso, si ritrovava spesso a domandarsi se non fosse giunto il momento per fare l'ultimo, grande passo.

Il giorno della festa era ormai dietro l'angolo e Aden aveva preparato una sorpresa. Quindi, finito il suo turno all'acquario, si recò immediatamente al laboratorio di Alphys. La scienziata lo stava aiutando a preparare quella che sarebbe stata una parte fondamentale del suo costume, rifutando ogni forma di pagamento che l'uomo aveva più volte offerto, e lo aveva chiamato per informarlo che era tutto pronto. Giungendo in prossimità del laboratorio, Aden stava pensando a come, nonostante ancora vi fossero gruppi razzisti, il mondo in generale si fosse abituato abbastanza velocemente alla coesistenza tra umani e mostri: Mettaton era diventato una star di fama mondiale, mentre Papyrus era ormai l'idolo di ogni bambino, e Grillby aveva aperto una catena di ristoranti che si era espansa per tutta la nazione. Aden pensava che ciò fosse dovuto al fatto che i mostri erano generalmente gentili e amichevoli con tutti, anche con coloro che si mostravano inizialmente ostili nei loro confronti.

Entrando nel laboratorio, vi trovò Undyne ed Alphys, chiaramente eccitate per qualcosa. Tuttavia, non appena i due mostri si accorsero di lui, Alphys fece il possibile per calmarsi, mentre Undyne gli andò incontro, dandogli una pacca sulla schiena talmente forte che Aden rischiò di cadere a terra per la spinta.

- Congratulazioni, amico! - disse entusiasta la donna-pesce.

- L-le ho detto della tua idea per Halloween! - confessò la scienziata, interrompendo Undyne – A proposito, sei venuto a prendere quello che mi avevi chiesto, giusto? - Aden annuì – B-bene, vado a prendertelo. - detto questo la donna sparì dietro la porta, tornando dopo pochi minuti con due scatole, una più voluminosa e un'altra quasi piatta e molto più piccola – E-ecco quì. Dovrei aver sistemato il difetto che abbiamo trovato nell'ultimo test, e ho aggiunto dei sensori sulla superficie: le sentirai come se fossero parte di te. -

Sorridendo, Aden prese le scatole e, dopo aver ringraziato Alphys, salutò entrambe, uscendo dal laboratorio ed incamminandosi verso il suo appartamento.

Alla fine giunse il 31 ottobre, e Aden aveva appena indossato il suo travestimento che Alphys aveva preparato, soprendendosi di come, nonostante la prima volta che lo aveva indossato fosse stato incredibilmente doloroso, ora quasi non sentiva più gli aghi che si connettevano al suo midollo. Evidentemente doveva ormai essersi abituato alla sensazione. Guardandosi allo specchio, Aden non poté fare a meno di ammirare quanto fosse realistico: l'abito nascondeva le parti metalliche, e le mani, non potendo essere nascoste dal vestito, erano coperte con dei guanti. Alla fine, con l'abito addosso, sembrava che fosse davvero nato con sei braccia. Alphys aveva fatto davvero un ottimo lavoro.

Finito di ammirare il frutto dell'ingegno della scienziata, l'albino indossò un paio di guanti identico a quello che coprivano le altre quattro mani, approfittando della situazione per fare un'ultimo test, e, dopo quasi un mese di allenamento, gli risultava abbastanza facile controllare le protesi, le quali si muovevano come se fossero sempre state una parte di lui. Soddisfatto del risultato, Aden infine si mise il mantello, uscì dal suo appartamento e guidò fino alla pasticceria. Giunto al locale, per sicurezza, una volta sceso dalla macchina, nascose le protesi, una delle quali teneva una scatoletta coperta di velluto, dietro la schiena, si coprì maggiormente con il mantello, ed entrò. La maggior parte dei loro amici erano già arrivati: Alphys, Muffett e Mettaton, travestiti rispettivamente da scienziata pazza, da vampira e da quello che, a giudicare dai vari cavi che sebravano fuoriuscire dalle sue giunture, doveva essere una specie di zombie robotico, stavano chiacchierando vicino ad una delle vetrate, mentre ad un tavolo sedevano due diavoli, i quali dovevano essere i coniugi Dreemur,  e Sans, che, dando un'ulteriore prova della sua pigrizia, aveva deciso di "mascherarsi" da scheletro. Toriel e Sans dovevano aver passato molto tempo a raccontarsi delle freddure, a giudicare dalle loro risate e dall'esasperazione di Asgore. Continuando a guardarsi intorno, vide che Undyne, truccata da mostro di Frankenstein, stava sfidando Matteo, travestito da cavaliere, a bere la maggior quantità di punch, incoraggiati da Papyrus, che si era mascherato da Jack Skeletron, e da una, seppur leggermente preoccupata, Frisk, che invece si era travestita da strega. Con un po' di fortuna, Muffett aveva avuto la saggezza di non aggiungerci dell'alcool.

E parlando di Muffett, la mezza-ragno si doveva essere accorta di lui, visto che l'albino si ritrovò presto abbracciato dalla sua fidanzata – Mi domandavo quando saresti arrivato. - Voltandosi a guardarla, osservò bene il suo costume: il vestito era simile a quelli che portava solitamente, ma stavolta era completamente nero, salvo qualche forma aracnidea rossa, così come neri erano i lunghi guanti da lei indossati, lunghi fino ai gomiti. Un mantello pendeva dalle sue spalle, anch'esso nero all'esterno, mentre all'interno una ragnatela bianca si espandeva su uno sfondo violaceo.

Sorridendo, Aden le diede un bacio veloce sulla fronte, abbracciandola con le tre braccia sinistre, e, a giudicare dal sussulto della donna, era chiaro che la sorpresa aveva avuto l'effetto desiderato. Infatti, Muffett lo osservò stupita e, quando lui spostò leggermente il mantello per permetterle di vedere le braccia aggiuntive, un ampio sorriso si fece strada sul suo volto.

Lo prese per mano e iniziò a trascinarlo verso le scale – Ehi, - disse scherzosamente l'uomo – Dove mi vuoi portare? -

- Beh, le braccia le hai – rispose lei, per poi indicare  i suoi occhi – Vediamo di completare l'opera, no? -

Senza dire un'altra parola, Muffett lo condusse in camera sua, facendolo sedere di fronte ad uno specchio, per poi allontanarsi, probabilmente per andare a prendere i trucchi necessari. Aden passò l'attesa chiedendosi se fosse il caso di togliersi direttamente quel peso dallo stomaco. Dopotutto, stava iniziando a sentirsi nervoso... se avesse aspettato fino alla fine della festa probabilmente non avrebbe più avuto il coraggio di domandarglielo. E, comunque, non poteva certo stare tutta la serata con quella scatoletta in mano.

In quel momento Muffett tornò nella sala con una quantità immane di trucchi e, ponendosi di fronte a lui, iniziò a lavorare sulla sue fronte. La matita e il rossetto gli facevano il solletico, ma Aden fece il possibile per non ridere e rovinare il lavoro della sua amata, distraendosi, invece, osservandola in volto e vedendo quanto fosse concentrata sulla sua opera.

Una volta che lei ebbe finito, gli permise di guardarsi allo specchio: adesso sul volto dell'albino vi erano altri tre occhi, simili a quelli di Muffett, ma rossi.

- Ora siamo quasi identici. - disse soddisfatta la mezza-ragno – Facciamolo vedere a tutti. - aggiunse, chiaramente pronta a precipitarsi giù per le scale e riunirsi alla festa.

E di certo sarebbe scattata fuori dall'appartamento, se Aden non l'avesse presa per mano, alzandosi e fissandola negli occhi – Prima c'è una cosa che devo dirti. - "Ora o mai più!" - Muffett, stiamo insieme da oltre sei anni. - chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Si stava sentendo sempre più nervoso, ma ormai aveva cominciato e doveva andare fino in fondo – E sono stati sei anni stupendi, ma, ecco, non mi basta. Voglio qualcosa di più. - riaprendo gli occhi, vide che Muffett lo stava osservando attentamente – Voglio portare la nostra relazione al livello successivo. Quindi... - doveva aver capito cosa stava dicendo, visto che la vide sorridere e... erano lacrime quelle che si stavano formando nei suoi occhi? - Muffett... - si inginocchiò, tenendole le mani e tirando fuori la scatoletta – mi faresti l'immenso onore di, ecco... - aprì la scatoletta, rivelando un anello a forma di ragno, con incastonata un'ametista al posto dell'addome – sposarmi? -

Appena ebbe finito la domanda Muffett gli si buttò addosso, , facendoli finire a terra, baciandolo e piangendo dalla gioia. Chiaramente, quello doveva essere un sì. Sollevato, l'albino la abbracciò, ricambiando il bacio. Una volta che Muffett ebbe modo di riprendersi dall'emozione del momento, Aden la aiutò a rialzarsi e, dopo averle messo l'anello al dito, le porse le braccia. Di certo sotto si stavano chiedendo che fine avessero fatto, e, onestamente, entrambi non vedevano l'ora di riferire la notizia, per cui insieme scesero nuovamente nella pasticceria.

Ricordate come avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo capitolo?
Beh, ci ho ripensato. Dopotutto, non possiamo lasciarli senza vedere la cerimonia, dico bene?
Per cui, ci saranno altri due capitoli: uno per il matrimonio, e uno per una piccola sorpresa.

A presto,
Atocheg

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Undertale / Vai alla pagina dell'autore: Atocheg