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Autore: paige95    19/09/2017    2 recensioni
Protagonisti di questa storia saranno Bulma e Vegeta.
In realtà protagonisti veri di questa storia saranno i sentimenti: contrastati, mutevoli, sì insomma, una metamorfosi di emozioni e sensazioni. Complice di tutto questo anche un triangolo amoroso, mai veramente superato, ma che farà sicuramente impazzire i nostri personaggi.
La nostra Bulma dà voce ai fatti e a queste travagliate emozioni.
Riscopriranno loro stessi o alla fine capiranno che l'amore può cambiare tutto ciò che credevano di essere?
Vi lascio con questa domanda con la speranza che questi presupposti vi abbiamo incuriosito almeno un po'. Buona lettura :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta, Bulma/Yamcha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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La tua partenza e la mia rabbia
 
Due mesi. Lo avevi pronosticato e quel maledetto giorno è arrivato. Forse ripensandoci, niente chiaroveggenza, perché tu, amore mio dannato, lo sapevi già. Eri a conoscenza delle sorti tue e nostre. Ed io come una stupida ho sperato, ho pregato e ho sognato che potessimo essere una famiglia.
 
Ma le lacrime che mi stai facendo versare ora non le avevo versate in tutta la mia vita. Nemmeno quando ero una bambina ricordo di aver pianto così tanto.
 
​Ma ora non sono decisamente più una bambina e a perdere definitivamente quel candore hai contribuito anche tu, macchiando il mio cuore di odio e rabbia, che sfiorano la sete di sangue e sofferenza altrui. Mi hai fatto perdere la ragione nell'amore e nell'odio.

Sei solo uno sporco assassino! Ecco cosa sei. Ma non per aver ucciso centinaia di anime innocenti, ma per aver ucciso me, la madre tuo figlio e probabilmente l’unica donna che ti abbia mai amato.
 
Ed ora mi spieghi perché ti affannavi tanto a tenere Yamcha lontano da me? Manie di possesso? Ero il tuo giocattolo e di nessun altro?
 
Magari fosse il figlio di quello che tu definivi tanto lurido terrestre, almeno saprei di avere qualcuno accanto, una protezione - se pur flebile rispetto alla tua - ma pur sempre costante. Perché lui mi ama, Vegeta, lo so, ma tu no. Mi hai riferito solo poche vuote parole.
 
Ma tu, amore mio, non uscirai così presto da questo povero cuore e nemmeno dalla mia vita a quanto pare. Tuo figlio. Il nostro bambino. Trunks. Cresce ogni giorno di più dentro di me e questo non potrai mai potermelo via.
 
Ed ora dimmi - ma tanto non puoi sentirmi - cosa racconterò a tuo figlio quanto mi chiederà di suo padre? Gli dirò che l’ha abbondonato per una smaniosa e insensata brama di potere e di vendetta. Sì, Vegeta, dalla mia bocca non usciranno parole clementi o dolci nei tuoi confronti. Scordatelo! Il tuo ricordo sarà macchiato e non mi importa quanto ti amo, tuo figlio ti odierà, almeno tanto quanto di odio io. Perchè mai dovrei essere dolce e clemente nei confronti di una persona che non conosce nemmeno il significato della dolcezza e della clemenza?
 
Avevi detto che avresti desiderato allenarlo ed io come una stupida e ingenua terrestre ti ho creduto.
 
Mi strapperei il cuore dal petto e persino tutti i ricordi che ho in memoria per non rivederti più davanti ai miei occhi, per non provare quello stramaledetto amore che ancora sento per te.
 
Le tue mani. Sento ancora il tuo dolce e rude contatto su di me. E i tuoi baci. Quei dolci e crudeli morsi.
 
Mi hai imbrogliata e nessuno era riuscito a mentirmi così nel profondo, sciogliendo le mie difese e ingannandomi nell’intimo.
 
Non sei coraggioso, non ti illudere, perché sei solo un lurido vigliacco. Mi hai abbandonata di notte, mentre dormivo. Non una lettera, non una parola, non una promessa di ritorno. Niente.
 
Mi hai fatta sentire la donna più stupida al mondo. Io, Bulma Brief. Non ho nemmeno più il coraggio di guardare in faccia chi mi aveva avvertita di tenermi lontana da un mostro come te. E, per la verità, non ho nemmeno più il coraggio di guardare la mia immagina riflessa, tanta è la paura di vedere quanto sono cambiata e, di conseguenza, di provare ribrezzo per me stessa.
 
Che io sia maledetta, Vegeta, per aver cercato il bene e l’amore nel tuo cuore, per aver cercato di cambiare il Principe dei Sayan, per aver disperatamente, con tutte le mie forte, cercato di tenerti legato a me.
 
Sto male, ma ora nessuno mi reggerà più quando cadrò. Le tue forti braccia non mi sosterranno più.
 
Sai, Vegeta, infondo hai ragione, noi terrestri siano una razza stupida, crediamo ancora nell’amore più puro, cerchiamo ancora un compagno fedele con cui trascorrere il resto della nostra vita, con cui formare una famiglia e con cui avere dei figli.
 
Il candore di quella culla, che, stupidamente, credevo avessi costruito con amore per nostro figlio, è macchiato di sangue. Le tue sporche e luride mani da assassino l’hanno sporcata ed io non la userò per un essere innocente come il nostro bambino. Lui merita pace, amore e serenità e quel lettino costruito dalle tue mani gli trasmetterà solo odio e vendetta.
 
Affoga in quell’odio e in quella vendetta, Vegeta, muorici dentro, ma sappi che creperai da solo, nessuno sarà al tuo fianco, perché nessuno ti amerà.
 
Le mie povere gambe non reggono più il dolore del cuore, ma non mi arrenderò. Mi hai sentito? Ovunque tu sia, qualunque cosa tu stia facendo, anche sgozzando un povero innocente, sappi che io non mi arrenderò! Non lascerò che questo bambino muoia per colpa del dolore che tu mi hai arrecato, lui vivrà, perché non ha scelto di avere un padre come te, sono stata io e mi assumo la responsabilità per la sua vita.
 
Mi hai fatta cadere in un lurido peccato carnale, ma giuro su me stessa che non accadrà mai più.
 
Sei felice? Sei veramente contento di aver rinunciato all’amore? Tutte le tue velate promesse erano solo sporche menzogne. Perché tu menti, è il tuo passatempo preferito dopo gli allenamenti. Non c’è una briciola di onestà nel tuo cuore.
 
Ed ora cosa dovrei fare con la Gravity Room? Distruggerla? Prenderla a mazzate, immaginando di avere te davanti e non delle macchine senza cuore? Ma tanto che differenza c’è tra e te le macchine? Nessuna? Forse solo che esse sono domabile e sono facilmente assoggettabili alla propria volontà. Ma tu no, Vegeta, sei un orgoglioso dannato Sayan.
 
Ti odio, amore mio, per avermi concesso di vivere un sentimento così profondo e per avermelo strappato via con un alito di vento in una notte di gelo. Quel mio cuore è congelato la mattina seguente e non ti sei preso nemmeno il disturbo di sferrarmi il colpo di grazia. Anzi sferrarci.
 
Chissà cos’hai pensato quella notte, quando sei volato via per sempre. Chissà se ti sei voltato anche solo per un istante, per un ultimo silenzioso saluto. Ma permettimi di dubitare che tu possa aver solo pensato a simili attenzioni nei nostri confronti.
 
Ti odio, mio unico amore, mi hai indebolita e poi te ne sei andato. È così che giochi con i nemici, li indebolisci e li uccidi? Ma con me non hai avuto quella clemenza, mi hai solo prosciugata dell’anima e della vita e sei volato via, lasciandomi agonizzante sul ciglio della breve strada percorsa insieme.
 
Vai! Vattene, Vegeta! Non ti ho insegnato nulla. Niente. Mesi di certezze cadute in un istante.
 
Ma cosa diavolo ti è passato per la mente?! Qualsiasi cosa sia, spero che tu abbia almeno la cognizione di non rimettere mai più piede sulla Terra, perché stavolta sarò io a non esserci per te.
 
Ti auguro ogni male, o almeno la dosa di dolore che stai facendo patire a me.
 
Ora basta versare lacrime per un idiota come te.
 
Perché io sono Bulma Brief e nessuno mi sconfiggerà.
 
 
Continua…
   
 
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