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Autore: Vanessa1995    20/09/2017    2 recensioni
Un mese dopo essere fuggita da Azkaban, Bellatrix si reca nella vecchia casa dei suoi genitori e ,mentre si trova lì, fa una scoperta che cambierà per sempre la sua vita e farà crollare tutte le sue certezze.
Nel frattempo ad Hogwarts, la Serpeverde Clarisse nasconde un segreto destinato a distruggere tutto quello che ha creato se mai saltasse fuori e dentro di lei comincia a chiedersi se sia sbagliato quello che è diventata.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
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Non era ben chiaro a Bellatrix Lestrange come avesse fatto a scappare e mettersi in salvo. Sapeva solo che prima di rendersene conto si era ritrovata a casa della sorella al sicuro.
Appena la vide entrare in salotto Narcissa le corse incontro preoccupata, ma quando vide il figlio parve tranquillizzarsi e lo abbracciò, stringendolo forte a sé.
« Draco, figlio mio! » disse, accarezzandogli il capo. La sorella rimase in silenzio, stringendo con le mani l’elsa della bacchetta. « Bella, stai bene? » la voce della bionda la riportò alla realtà e solo allora sembrò rendersi conto di dove si trovasse effettivamente. Sbatté le palpebre come se si fosse appena svegliata da un sogno ad occhi aperti e guardò Cissy, che la fissava preoccupata.
« Ho colpito Greyback. » confessò. L'altra la guardò sbalordita e si portò una mano alla bocca. « Penso che adesso sia nelle mani del Ministero della Magia. » la cosa non la preoccupava tanto, siccome tra poco sarebbe stato nelle loro mani e avrebbero potuto liberarlo senza problemi, insieme agli altri Mangiamorte ancora nelle mani del ministero.
« Cosa hai fatto? » esclamò sconvolta la Malfoy. Si sedette su uno dei divani, continuando a guardarla incredula. « Non posso credere che abbia potuto fare una cosa del genere. L'Oscuro Signore non sarà felice di saperlo. » non c'era bisogno che glielo dicesse perché ne era perfettamente al corrente. Si passò una mano tra i capelli senza parlare.
« Ha morso Clarisse e ho perso la testa. » ammise buttandosi sul divano vicino alla sorella, che la fissava come se fosse stata un'estranea e, probabilmente, doveva pensare che avesse perso quel poco di lume della ragione che le era rimasto.
« Ha morso Clarisse e hai perso la testa... » ripeté la bionda. « Penso che questo farà solo arrabbiare ulteriormente l'Oscuro Signore. » aggiunse, mettendosi il viso tra le mani. « Davvero non posso credere che tu abbia potuto commettere una simile imprudenza. » neanche lei se per questo. Suo nipote non proferiva parola e le guardava con un'espressione indecifrabile sul viso, forse ancora scosso per quanto capitato quella sera.
« Mi dispiace, non so cosa mi sia preso! » strillò furiosa con se stessa. Narcissa si voltò verso di lei e le cinse le spalle con un braccio.
« Tutti commentiamo degli errori, tuttavia questo non te lo perdonerà facilmente. » commentò, strofinandole la spalla. Per la prima volta non le dispiaceva ricevere un po' di affetto. « Sei la sua serva più fedele e questo vorrà pur dire qualcosa. » aggiunse con tono rassicurante che non convinse del tutto la Mangiamorte, che rimase in silenzio.

Per sua fortuna Voldemort sapeva solo che qualcuno aveva colpito Greyback alle spalle e pensava che si trattasse di qualcuno dei ragazzi che li avevano attaccati ai piedi della torre.
Draco se la cavò facilmente per la sua mancanza di coraggio grazie al fatto che Piton aveva portato al termine la missione al suo posto. A quanto pareva, Voldemort era talmente felice per la morte di Silente che non fece tanto caso ai dettagli, seppure questo non gli impedì di lodare Severus a dismisura.
Da parte sua Bellatrix ancora non si fidava del mago, nonostante tutto quello che aveva fatto per l'Oscuro Signore, i Mangiamorte e la loro causa. Il fatto che fosse un Mezzosangue di certo non l'aiutava a farselo piacere. Sperava con tutto il cuore che Greyback non avesse idea di chi l'avesse colpito. Del resto come poteva? L'aveva colpito alle spalle alla fine.

Giugno

In seguito venne a sapere che sua nipote e Bill Weasley si erano ripresi entrambi dalle ferite riportante, sebbene sarebbero rimaste delle brutte cicatrici. La strega si domandò se per caso sua nipote fosse a conoscenza del fatto che era stata proprio lei a salvarla e maledisse mentalmente centinaia di volte il lupo mannaro. Possibile che con tutti gli studenti presenti doveva mordere proprio Carisse? I due ragazzi potevano ringraziare la loro buona stella; quella sera non c'era la luna piena, altrimenti Fenrir avrebbe passato loro la licantropia e sarebbero diventati come lui. In realtà sospettava che sarebbero rimasti gli stessi di sempre, o quasi: buoni, gentili, non sarebbero diventati delle bestie senza cuore. Una po' la licantropia li avrebbe in ogni caso contagiati, però niente di particolarmente preoccupante.

Luglio

A metà del mese di luglio la Lestrange venne a sapere da suo nipote che Blaise Zabini aveva avuto una brutta discussione con la madre e che era scappato di casa. Draco sospettava che fosse andato alla ricerca di Clarisse che, secondo le voci, si trovava a Grimmauld Place, di nuovo ospite di Sirius.
Diverse volte la bruna si era domandata quale rapporto legasse quei due, se avessero per caso una relazione e da quanto questa durasse.
La notte precedente al giorno in cui Harry Potter avrebbe compiuto diciassette anni, si recò in missione con gli altri Manigamorte e non la sorprese molto trovare sette Potter che si dirigevano, ciascuno accompagnato da un membro dell'Ordine della Fenice, in un luogo diverso. Inutile dire che la missione fallì e il massimo che riuscirono ad ottenere fu la morte dell'Auror Mallocchio Moody. In seguito si chiese se uno dei sette Potter fosse l'Higtower.
Fece poi un sogno quella notte: Clarisse che urlava disperata e il pianto di un neonato. Si svegliò in un lago di sudore e suo marito nemmeno se ne accorse.
Si alzò dal letto a baldacchino e si diresse verso il tavolino presente nella stanza. Prese la brocca di vetro che si trovava sul tavolo; il manico era decorato da un serpente in argento arrotolato attorno ad esso. Poi rovesciò un po' del liquido trasparente dentro ad un calice, con incisi sopra sempre dei serpenti intrecciati tra loro.
Sua madre le aveva raccontato che la loro bisnonna era stata una veggente, ma riusciva a prevedere il futuro solo quando la notte faceva dei sogni che apparivano molto nitidi e reali. Anche il sogno della bruna era così e non sarebbe stata la prima volta che prevedeva il futuro. Allora si chiese: perché la ragazza urlava e come mai c'era un neonato che piangeva?

Agosto

Con il tempo Clarisse aveva iniziato a fregarsene delle cicatrici sul suo braccio e quindi il giorno del matrimonio di Fleur e Bill aveva indossato un vestito con solo delle spalline argentate, che le facevano da maniche e che lasciavano le braccia interamente scoperte . La cicatrice risultava particolarmente visibile, ma si poteva dire che la sua risultasse guarita meglio di quella di Bill, sebbene di certo non si illudeva che il segno sarebbe scomparso del tutto.
Sentì bussare alla porta e si voltò verso di essa, finendo di sistemare la parte superiore del suo abito.
« Avanti. » esclamò. Sirius entrò dentro alla stanza con indosso uno smocking blu. A giudicare dal suo aspetto doveva aver da poco tagliato la barba e finito di sistemarsi i capelli, che risultavano meno in disordine e più corti. Le si avvicinò e posò le mani sulla sua vita, baciandole il collo. Poi posò il mento sulla sua spalla per osservare il suo riflesso.
« Ti dona il grigio. » commentò, adducendo al vestito color grigio chiaro che indossava. Le arrivava fino alle ginocchia e la gonna risultava stretta attorno alle gambe e alla vita, dove aveva legata una cintura di pelle con una finta pietra blu come decorazione. « Ho avuto un'idea. » lei si voltò e lo fissò curiosa. Le prese le mani e le strinse tra le sue. « Sposiamoci. » propose e la giovane lo guardò sbigottita.
« Come? » chiese perplessa.
« Sposiamoci in segreto, come hanno fatto Remus e Tonk. » loro due erano stati gli unici invitati a quelle nozze celebrate poco tempo prima. Per l'occasione nessuno aveva indossato un abito elegante e non c'era stata una grande festa, tuttavia era stato lo stesso un giorno bellissimo e il grande amore che legava gli sposi era sembrato la cosa più importante in quel momento.
« Siamo in guerra e non penso sia il momento giusto. » rispose sinceramente. « Sposiamoci dopo la guerra, in compagnia di tutti i nostri amici. » aggiunse, sperando che nel frattempo Harry avrebbe iniziato ad accettare l'idea, sebbene difficilmente sarebbe accaduto se avessero continuato a tenere nascosta la relazione a tutti.
« Hai ragione. » disse tristemente. La bruna prese il suo viso tra le mani.
« Dopo la guerra ci sposeremo, te lo prometto. Fino ad allora potremmo far finta di essere già sposati. » propose con tono seducente e un sorriso birichino. Il Grifondoro scoppiò a ridere.
« Non mi tentare serpe, lo sai che non abbiamo tempo. » rispose e anche lei si mise a ridere. Intrecciò le mani dietro al suo collo e sfiorò le sue labbra con le proprie.
« Infatti parlavo di stasera, sei tu quello che pensa male. » scherzò. « Ora è meglio che andiamo alla Tana per il matrimonio. » aggiunse, prendendolo a braccetto.

Arrivati alla Tana si sedettero distanti per non dare nell'occhio. Clarisse pensò che Fleur fosse ancora più bella, se possibile, nel suo abito da sposa e pure Bill non era niente male, nonostante la cicatrice sul viso.
Dopo la cerimonia la Serpeverde si allontanò un attimo dal padiglione allestito per l'occasione in giardino e si diresse in casa, con l'intenzione di andare in bagno. Tuttavia, quando aprì la porta della cucina per entrare, si bloccò udendo la voce della signora Weasley. La intravide attraverso la porta socchiusa con il suo elegante vestito.
« Cara, per me è solo la tua fantasia. » sentì la voce di Arthur, però non riusciva a vederlo.
« Quei due passano tutte le vacanze insieme da tempo ormai e io sono una visionaria. » capì subito che stava parlando di lei e Sirius e rimase immobile.
« Anche se fosse, ormai Clarisse ha diciassette anni e per la comunità magica è maggiorenne. » ribadì tranquillamente il signor Weasley. La strega agitò le braccia con aria esasperata.
« Ti rendi conto della diversità di età? » chiese scandalizzata. La giovane non capiva se fosse infastidita di più per la sua relazione o per il fatto che Arthur la prendesse tanto bene. Vide il mago avvicinarsi alla moglie e prenderla per le spalle, forse con l'intento di calmarla. Molly appoggiò la schiena contro una delle mensole di legno e parve in effetti rilassarsi un po'.
Aprì la porta ed entrambi si voltarono verso di lei, però facendo finta di nulla attraversò la cucina e si recò in bagno.

Si trovava ancora lì quando arrivarono i Mangiamorte e rimase come pietrificata dalla paura quando li vide dalla finestra del bagno. Riuscì a muoversi solo quando la battaglia era finita e corse in giardino, spaventata e preoccupata. 
Si precipitò dentro al padiglione e trovò una grande confusione: corpi per terra, gente che andava e veniva. Un vero macello.
Le ci volle un po' per trovare Sirius. Alla fine lo vide seduto su una sedia, con un sacchetto in mano, intento a schiacciarselo su un occhio. Corse verso di lui e quando vide il sangue sulla sua camicia si sentì male.
« Sei ferito? » chiese in ansia.
« No, il sangue non è mio. » rispose e le diede una carenza nel vano tentativo di rasserenarla. Con lo sguardo la Serpeverde cercò i suoi amici. Vide Luna sotto shock che piangeva in un angolo e Ginny che cercava di tranquillizzarla. Tutti i figli dei Weasley stavano bene con suo grande sollievo, però Ron, Hermione e Harry mancavano e si spaventò.
« Dove sono Ron, Hermione e il cugino...? » gli lanciò uno sguardo di intesa nel tentativo di fargli capire che si riferiva alla finta identità assunta da Harry in modo da poter partecipare alle nozze.
« Sono scappati quasi immediatamente. » rispose e lei afferrò il panno e glielo schiacciò sull'occhio. Lo sentì umido e freddo e intuì che doveva nascondere una bistecca di qualche animale, a giudicare dall'odore che emanava. Gli sorrise dolcemente.
« Ho cambiato idea: sposiamoci. » esclamò e il bruno la guardò sorpreso. « Se uno dei due deve morire, voglio almeno che prima fossimo marito e moglie. » aggiunse e un sorriso luminoso apparve sul volto del Grifondoro.
« Va bene... ehm... Chiediamo a Remus e Tonks di farci da testimoni e appena possibile ci sposiamo. » propose, alzandosi in piedi per abbracciarla. « C'è solo un problema: presto inizierai la scuola. » continuò.
« Potremmo celebrare le nozze prima o quando tornerò per le vacanze di Natale. » suppose e il mago annuì visibilmente felice.

   
 
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