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Autore: DeadlyNadder 92    20/09/2017    0 recensioni
Sono passati mesi, ormai Astrid e Bruta sono al corrispettivo del nono e ottavo mese di gravidanza.
Le cose a Berk vanno meravigliosamente, eccetto qualche piccola litigarella tra Moccicoso e Bruta che andava a finire nei migliori dei modi.
Straordinario è l'avvenimento che anche se la ragazza era incinta riuscivano sempre a trovare modi particolari per fare l'amore.
Diciamocela tutta, anche Hiccup e Astrid non si risparmiavano ma tutto quanto in certi parametri. Era quasi arrivata al termine della gestazione e Hiccup voleva evitare qual si voglia danno fisico sia hai figli che alla donna amata.
Cinque anni dopo,Tufo e Hel si frequentano ancora. Sembrano essersi aiutati a vicenda nel migliorarsi.
Pensate che ora Tufo si dimostra per quello che è senza alcun timore!
Gambedipesce e Vör pensano ancora in un futuro insieme. Le loro insicurezze sono molte, ma si aiuteranno a superarle e fortificarsi.
Stoick e Valka? Beh, loro sono ancora a Berk e ci rimarranno per tanto altro tempo.
Skaracchio invece? Forse avrà trovato l'amore, chi lo sa.
Una cosa è certa....Alcuni di loro non si conosceranno mai abbastanza.
Allert: Sporadici spoiler su Dragons: Race to the Edge.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doveva arrendersi, il sorriso che Vör aveva con Gambedipesce sarebbe sempre stato quello che desiderava lui ma che, puntualmente, lo riportava alla realtà dei fatti: Mai gli sarebbe appartenuto e mai avrebbe provato quella felicità che l'Ingerman provava giornalmente e senza complicazioni.
Ma Vör lo sorprese di nuovo.
Lo sorprese con le parole 'Sarai felice, per te ho in mente qualcosa di bello.' come se sapesse esattamente a cosa pensava in quel momento.
Riportò lo sguardo sul fiordo sottostante, i suoi piedi schiacciarono dell'erba sino a quando quella non fu scomparsa totalmente sotto il suo peso.
Vör scese vicino a lei, le ali e la coda scomparire con la stessa velocità con cui si erano manifestate.
Agli occhi delle Dèe quello era più che shoccante, soprattutto se visto di persona e lontano da situazioni in cui richiedevano una certa solidità emotiva e psicologica.
Afferrò per mano il rosso vichingo, lo trascinò dietro a se portandolo esattamente davanti all'Ingerman che non appena vide la fidanzata si tolse l'elmo.

«Ringrazialo!
Hiccup mi ha scritto che eri approdato sull'Isola delle Dèe, io ero preoccupata per te e Dagur per non vedermi triste ha cambiato rotta portandomi qui.
E' stato un pensiero dolcissimo, non smetterò mai di ringraziarlo!»

Dagur non si attendeva nulla di simile, rimase senza parole limitandosi a guardare spiazzato la biondina che gli fece un ampio e luminoso sorriso. 
Gambedipesce, dal suo canto, era abbastanza restio a doverlo ringraziare. Se da una parte voleva farlo, dall'altra lo avrebbe solo che rimproverato sul fatto che aveva condotto Vör li.
Ma con lento movimento di testa andò ad allungare la mano mentre il Berserker la guardava.

«Grazie di esserti preso cura di Vör e di averla trattata bene.
Ti ringrazio anche per averla portata qui, ero abbastanza preoccupato per lei.»

«Senza il suo consenso non gli avrei fatto nulla, soprattutto ora che siamo divenuti degli ottimi amici; non è vero?»

Quando i due rivolsero l'attenzione alla vichinga, quest'ultima non si trovava più al loro fianco ma bensì si trovava con il braccio teso davanti a lei con un falco che si era accomodato sul suo avambraccio. Sul terreno, invece, dei gatti bianchi dal manto lungo, fitto e morbido farle amorevolmente delle fusa.
Alcune farfalle, invece, si erano adagiate sui fiori creati intorno a lei; le risate emozionate di Vör lasciarono senza parole tutti quanti.... eccetto Snotra che andò a rimproverare di nuovo la Guardiana che chiese scusa in mille modi.
La Dèa smise di ridere, quello fu un silenzio che si propagò per tutta l'Isola facendo si che anche i corvi, i lupi e i gatti smettessero di litigare.
'Puoi anche smetterla, la ragazza non ha alcuna colpa. Il falco è arrivato dalla foresta come i due gatti.' corresse con freddezza ella che andò immediatamente a rimettere in riga la rossa che le chiese scusa.
Vör scosse la testa, sospirò e incitò il falco a spiccare il volto; ma questo bensì di andarsene rimase a volare vicino a lei.

«Allora?
Gambedipesce può andare via?»

«No, mi dispiace tesoro mio.
Mi mancano ancora tre prove e poi avrò il responso di Snotra...»

Le mani della piccola Vör si portarono davanti alla bocca a coprire chissà quale frase fuori luogo che venne proferita dai suoi occhi.
Subito corse verso il fidanzato, si sedette di botto a terra e lo trascinò giù di forza sino a farlo cadere con una dolorosa sederata.
'Cosa ti prede adesso piccola?' aveva chiesto Gambedipesce, ma non ottenne nessuna risposta. L'unica cosa che vide era la ragazza che frugava all'interno della borsa a tracolla per poi tratte fuori un fazzoletto e dell'acqua di mare che aveva depurato il giorno stesso della partenza.
Sembrava essere su di giri, infastidita, preoccupata e materna mentre medicava attentamente ogni singola ferita; che sia stata graffio o squarcio, la bionda non si risparmiava a disinfettarla.
Al fianco di Gambedipesce, la coppia di corvi gracchiava rumorosamente mentre più mansueti e tranquilli furono i due lupi che andarono a leccare le guance alla fanciulla che tra un broncio e l'altro ridacchiava divertiti.
'Prego, infondo è il mio fidanzato e mi devo prendere cura di lui. Ma ora basta, mi fate sbagliare Geri e Freki.... e per favore, fate tacere Huginn e Munnin, sono fastidiosissimi!' disse con aria scherzosa la Dèa che lasciò ancora una volta di sasso tutti i presenti. 
Gustav compreso.

«Tu...?»

«Si, stavo parlando con loro due. Cosa c'è di male?
Almeno Huginn e Munnin hanno capito che dovevano stare zitti.
Senza offesa voi due, ma quando sto lavorando ho bisogno di concentrazione.»

«Questo è strano, molto strano.»

«Non è strano, Guardiana.
E' la sua natura.
Gambedipesce degli Ingerman, se hai finito possiamo anche andare.»

«Dagur e io rimaniamo qui ad assistere alle sfide, non è vero?»

«Ahahaha, ma certo Vör.
Sei sotto la mia tutela e io, come Guardia del Corpo, devo accontentarti in tutto e per tutto.»

«In tutto, il per tutto lascialo per la tua futura moglie... vedrai, arriverà e io lo so!»

«Questo lo è molto di più.»

«Non lo è Fulla.
E' la sua natura.
Lei sa tutto e vede tutto, ma tace e va avanti dispensando sorprese a chi ama, a chi non, a chi conosce e a chi deve ancora nascere.»

Vör strinse l'ultima benda intorno al polso del ragazzo, il suo sguardo si fermò su Gambedipesce che stava mettendo sotto interrogatorio Dagur che rispose senza troppe lamentele.
Successivamente, però, lo sguardo dell'Ingerman si imbatterono sulle borse che aveva sulla groppa Patatona e subito andò ad indagare sul loro contenuto.
'Abiti. Dagur è stato gentile e mi ha fatto dono di quei abiti come segno di pace.' rispose prontamente Vör andando a battere sul tempo il Berserker pronto a rispondere alla domanda. La Dèa si mise in piedi, posò le mani sui fianchi e guardò i due uomini che parlavano; sul suo volto un amorevole sorriso.

«Adesso basta voi tre, seguitemi.»

Brontolò ancora una volta Snotra che, spazientita dell'essersi dovuta fermare ad aspettare i due guerrieri lanciò a loro uno sguardo di puro ghiaccio. 
Gambedipesce e Dagur si portarono al fianco della fanciulla, entrambi le rivolsero un dolce sorriso che venne ricambiato con uno altrettanto dolce.
Immediatamente, però, la biondina allargò le braccia portandole sulle spalle dei due tirandoli verso di se.
'Siete delle bellissime persone, andate d'accordo, per favore. La guerra tra voi due è finita.' disse a fil di voce mentre la luce si fermava sul suo volto.
E qui, invece, i due uomini si guardarono in silenzio prima di sospirare e brontolare un soffocato 'Tregua.' a cui Gambedipesce aggiunse un bisbigliato 'Avvicinati e Corteggia di nuovo Vör e subirai la mia ira.' a cui la bionda ridacchiò divertita.
Le era mancata la gelosia del fidanzato e poteva sentire di nuovo le portava una gioia immensa, pari solamente a quando lo sentiva ridere.
La fanciulla alzò lo sguardo verso le due Dèe, lasciò la presa e corse da loro prendendogli calorosamente le mani stringendole. 

«Fulla....Hlín... voi... si, ecco...»

Vör non riuscì a parlare, si sentì solamente le guance talmente rosse da sembrare un incendio appiccato dai gemelli e da Hel.
Gonfiò le guance con fare ingenuo, gli occhi azzurri rivelarono il totalmente imbarazzo mentre queste vagarono senza una meta precisa.
Gambedipesce si accorse immediatamente della difficoltà della fidanzata, così come Dagur che non poté fare nulla se non offrirgli il suo sostegno emotivo.
Entrambi si avvicinarono a lei, le loro mani posarsi sulle spalle della fanciulla dai biondi crini, subito trasalire e mordersi ancora più imbarazzata il labbro.

«Quello che Vör vorrebbe chiedervi è se....»

«Mi odiate ancora?»

La voce di Vör era ferma, impostata come a non voler far apparire l'importanza di quella domanda. 
   
 
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