Quella fu sicuramente la cosa più strana che avesse fatto in vita sua.
Era pronto per andare a letto presto, visto che la mattina successiva si sarebbe dovuto alzare ad un orario decente per frequentare le lezioni, ma si ritrovò costretto a trascinare Kirishima, addormentato, dal divano del salone fino alla sua stanza.
“Dannato stronzo!” esclamò Bakugo, facendolo cadere sul materasso. “Per colpa tua ho perso ore di sonno! Ma dimmi tu… Come cazzo fa uno a farsi la doccia e poi addormentarsi come un sasso sul divano?!”
Mentre sbraitava, Kirishima continuava a dormire.
“Porca miseria!” Esclamò, sedendosi sul letto dell’amico. “Sei pure pesante, sai?!”
Passarono alcuni minuti in assoluto silenzio.
Bakugo fece per alzarsi dal letto, ma qualcosa glielo impedì.
“MA CHE CAZZO!” urlò non appena Kirishima lo afferrò per la vita e lo abbracciò, costringendolo a sdraiarsi.
“Ma che problemi hai, deficiente?!” disse, cercando di liberarsi dalla sua presa. “Mollami!”
Il ragazzo continuava a dormire con un sorrisetto stampato sul volto.
“E adesso perché cacchio sta sorridendo?”
Bakugo provò nuovamente a sfuggire dalla presa di Kirishima, ma il ragazzo lo strinse più forte e strusciò la faccia contro il suo petto.
“Ma che cazzo…” Bisbigliò, sospirando. “Adesso mi tocca stare qui con questo bastardo…”
Si addormentò velocemente, e quando si svegliò era già mattina.
Restò sorpreso del fatto che Kirishima lo stesse ancora abbracciando, ma c’era qualcosa di diverso nel suo corpo: nonostante stesse dormendo, stava usando la sua Unicità.
“Fottiti, Kirishima!” esclamò, cercando di liberarsi. “Lasciami andare, devo pisciare!”
Dopo un po’ realizzò che, vista la situazione, poteva fare solo una cosa.
“Muori!” disse poggiando la mano libera sulla testa del ragazzo e generando un’esplosione.
“Ah!”
Kirishima aprì le braccia e calciò via Bakugo, facendolo cadere dal letto con un tonfo.
“Ba… Bakugo…” Disse Kirishima, sbadigliando. “Che cosa ci fai nella mia stanza?”
“Mi prendi per il culo, capelli di merda?!”
“Shh! Sveglierai gli altri!”
“Fanculo! Te lo spiegherò più tardi!”
“Ok… allora me ne ritorno a dormire…”
“Dannato stramboide!”
Bakugo andò via e si trattenne dallo sbattere la porta.
Appena arrivò nella sua stanza, si sedette sul letto.
“Dopotutto…” disse, parlando tra sé. “Non è stato male dormire in sua compagnia e in quella posizione…”
Dopo qualche secondo si sdraiò e urlò, pensando che tra poche ore sarebbe dovuto essere pronto per frequentare le lezioni.