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Autore: Kitsune22    21/09/2017    1 recensioni
E' la mia prima storia, quindi non vi prometto nulla. Tutte le critiche costruttive saranno ben accette. Spero vi piaccia.
Sasuke e Naruto hanno avuto un piccolo incidente e dovranno trascorrere la notte al pronto soccorso. Per fortuna che insieme a loro ci sono le persone più importanti della loro vita.
Two-shot
ItachixNaruto SasukexHinata NejiXKiba
[Questa ff partecipa alla"Calippo Challenge" indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke, Kiba/Neji, Minato/Kushina
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nel frattempo Sasuke stava progettando un piccolissimo omicidio, era sicuro che nessuno ne avrebbe sentito la mancanza o non l’avrebbe giustificato, in fondo a parte Neji e forse, anzi probabilmente, il Dobe, nessuno avrebbe pianto quel “cagnaccio” di Kiba, no?
Sasuke stava progettando un omicidio perché dopo aver contattato Itachi, aveva deciso di avvisare la sua dolce Hinata, che sicuramente doveva essere molto preoccupata, di solito si mandavano un messaggio una volta tornati a casa e infatti, appena Hinata rispose venne sommerso dalle domande della ragazza, quando finalmente riuscì a parlare spiegò dove si trovava e perché, a quella spiegazione Hinata disse al suo ragazzo che l’avrebbe immediatamente raggiunto, a quelle parole Sasuke sorrise, era fortunato che una ragazza seria e dolce come Hinata si fosse innamorata di un bastardo come lui.
Mentre l' aspettava, Sasuke si ritrovò a pensare a come era riuscito a conquistare il cuore della sua ragazza. Fin da piccolo le bambine gli correvano dietro e lui le aveva sempre ignorate, non le sopportava e poi non aveva bisogno di loro, lui aveva già un amico Naruto, che se ne faceva degli altri? Sopportava solo una bambina particolarmente timida che giocava qualche volta con loro, per lo più era il Dobe a farli giocare insieme, quella bambina era proprio Hinata che Sasuke trovava tollerabile perché non si comportava con lui come facevano le altre bambine. Hinata era una bellissima bambina dai capelli corti e neri con degli occhi grigi molto particolari, occhi che Sasuke bambino aveva visto solo ad un ragazzino poco più grande di loro, che era proprio il cugino di Hinata.                                                                                           Con il passare degli anni le persecuzioni verso Sasuke erano continuate, ma lui aveva continuato a rifiutare chiunque, l’unica con cui aveva instaurato una specie di amicizia che man mano cresceva  era proprio con Hinata, Sasuke poi, la trovava sempre più bella ora portava dei bellissimi e lisci capelli che le arrivavano alla vita e aveva sviluppato anche un fisico perfetto, formoso proprio come piaceva al ragazzo.                                     Quindi Sasuke, all’età di 16 anni aveva deciso, da buon Uchiha qual era, che avrebbe conquistato la ragazza e infatti, anche grazie all’aiuto del suo migliore amico, cominciò a passare più tempo con Hinata sia a scuola, sia fuori, Naruto la invitava spesso a uscire con loro e riuscì a conoscere meglio la ragazza. E così capì che la sua timidezza era solo uno strato superficiale, lei era allo stesso tempo anche una ragazza forte e sicura delle sue scelte, che lottava con decisione se riteneva di essere nel giusto, ma soprattutto che non aveva paura di niente e nessuno se doveva difendere qualcuno. Allo stesso tempo Hinata, aveva capito che Sasuke non era solo un ragazzo arrogante e pieno di sé, ma che era anche fragile e sempre alla ricerca di conferme da parte del padre e del fratello verso cui provava una forte ammirazione, che avrebbe fatto di tutto per difendere le persone a cui voleva bene e che in fondo quella sua sicurezza in sé, non era proprio un difetto, a lei piaceva, la faceva sentire sicura, vicino a lui non aveva più paura del giudizio degli altri. Fu un processo lungo e faticoso per via dei caratteri particolari di entrambi, ma Sasuke con grande pazienza riuscì nel suo intento e infatti due mesi prima che lui compisse 19 anni si erano scambiati un tenero bacio e avevano iniziato una bella relazione che non poteva andare meglio di così. L’unico “aspetto negativo” era che spesso con loro uscivano, oltre a Naruto ed Itachi, anche Neji e Kiba, visto che il primo era il cugino di Hinata, nonché ex di Naruto, cosa che non provocava problemi a nessuno, forse solo ad Itachi, a causa del suo essere un Uchiha estremamente geloso, anzi, Naruto e Kiba, attuale ragazzo di Neji andavano d’amore e d’accordo. In fondo tra idioti ci si intende, fu il felice pensiero finale di Sasuke.

La sua felicità non durò molto, Hinata arrivò, ma non da sola, era con suo cugino Neji e Kiba, non aveva nulla contro il primo, avevano caratteri simili ed erano buoni amici e soprattutto sapeva stare quando stare zitto, cosa che, evidentemente quell’idiota del suo ragazzo non sapeva e infatti: “ Sasu-chan! Squadra compagnia per la papera a rapporto” esordì appena entrato Kiba, che fortunatamente venne subito messo a tacere da Neji, non era certo questo il momento di fare gli idioti.
“Sasuke come stai? Cosa è successo? E Naruto?” chiese Hinata in preda all’ansia.
“Va tutto bene, come puoi vedere io  non mi sono fatto niente, quando ci hanno investito Naruto è quello che ha subito il maggior  impatto, non so niente di lui, Itachi è andato a chiedere informazioni ma non è ancora tornato” le rispose tranquillamente Sasuke e giusto in quel momento entro il dottor Namikaze portando notizie:” Ciao ragazzi non mi aspettavo di trovarvi qui. Comunque , il nostro Sasu-chan sta bene, fra qualche ora potrà tornare a casa se accompagnato da qualcuno. Ed essendo sicuro che vogliate sapere di Naru-chan vi posso dire che anche lui sta bene, solo una gamba rotta e una costola incrinata, domani mattina come finisco di lavorare lo riporto a casa con me, dovrà stare un po’ a riposo ma in breve tempo sarà come nuovo. Ora vado, ritorno tra qualche ora per darti le dimissioni Sasuke, e ti consiglio di chiamare i tuoi genitori, non credo che Itachi ti riaccompagni a casa lasciando Naruto qui da solo.”
“Non si preoccupi signor Namikaze, ci pensiamo noi a riportare Sasuke e grazie per averci infornato su Naruto, più tardi andremo a vedere come sta” disse Neji prima degli altri.
“Per me non ci sono problemi. A dopo” salutò il padre di Naruto e uscì dalla stanza.
Una volta rimasti soli e più tranquilli cominciarono a parlare tra di loro, ovviamente Kiba cominciò a fare l’idiota, parlando e parlando, facendo ridere Hinata, vergognare Neji ed esasperare Sasuke, diciamo che quest’ultimo non era molto incline a sopportare “l’amico”, già ne aveva uno idiota con cui avere a che fare(Naruto) che probabilmente ne era il massimo rappresentante, avere a che farne con due per lui era veramente esagerato. Fortunatamente dopo circa un’ora decisero di andare a trovare il biondino, speravano solo che Itachi non li cacciasse per poter stare solo con Naruto, Sasuke conosceva benissimo suo fratello e sapeva che ne era molto geloso, soprattutto del tempo che passavano insieme visto che non era molto a causa del suo lavoro e degli impegni universitari di Naruto, sapeva che anche l’uscita di quella sera non era stata presa bene da Itachi, non perché non si fidasse del suo ragazzo ma perché sapeva che Naruto avrebbe attirato molto sguardi e a lui dava fastidio e Sasuke lo capiva benissimo, lui stesso lo era sia con Hinata che con Naruto, era sempre stato il suo migliore amico e per un tempo anche l’unico, mentre quell’idiota faceva amicizia con chiunque e in qualunque occasione. In passato, questa sua gelosia aveva portato Sasuke a litigare con alcuni “amici” di Naruto, colpevoli di provare ad effettuare un’appropriazione indebita di Dobe ma non avevano fatto i conti con il piccolo Sasuke, pronto anche a buttarli giù dalla sedia se questa era vicina al biondino e per questo il moretto si era guadagnato una discreta dose di punizioni ma a lui non importava, soprattutto perché quasi sempre Naruto rimaneva a fargli compagnia durante le ore di punizione. Anni dopo aveva accettato che Itachi si avvicinasse al biondino solo perché sapeva la forza dei sentimenti di entrambi, se non fosse stato sicuro di quelli del fratello, non avrebbe mai permesso a Naruto di starci insieme, poco gli importava del legame di parentela, il biondino era più importante. Con calma si diressero verso la stanza di Naruto, bussarono e una volta ricevuto il permesso entrarono. Quello che trovarono fu molto  divertente per alcuni e vergognoso per uno di loro, Naruto era aggrappato al braccio di Itachi come se la sua vita dipendesse da quello e con gli occhi chiusi mentre un’infermiera gli stava facendo una piccola puntura di antidolorifico su un braccio, una volta finita l’infermiera andò via lasciando i ragazzi soli. Alla vista di Naruto ancora aggrappato al braccio del suo Aniki, Sasuke esplose: “Usuratonkachi! Cosa stai combinando? E lascia il braccio di Itachi, glielo stai stritolando”, a quelle urla Naruto aprì gli occhi, osservò i nuovi arrivati e disse:” Ragazzi, da quando siete qui? Non vi ho sentito” “E ovvio che tu non ci abbia sentito, eri troppo occupato a fare lo stupido per una piccola puntura. Sei un fifone come al solito” gli rispose a mo’ di scherno Sasuke, facendo un sorriso marchio Uchiha. A quelle parole Naruto lasciò il braccio di Itachi, incrociando le sue e mettendo un piccolo broncio (adorabile agli occhi di Itachi), rimuginando tra sé e sé che non poteva neanche alzarsi a picchiare Sasuke visto il suo ovvio impedimento e arrivando alla conclusione che prima o poi si sarebbe vendicato verso quella papera inutile. All’improvviso, senza neanche che se ne accorgesse, Naruto si ritrovò abbracciato a mo’ di koala da Kiba, cosa che gli fece abbastanza male visto la costola incrinata, fortunatamente non durò molto perché Itachi glielo staccò subito di dosso, dicendogli che doveva stare attento alle ferite del suo ragazzo. Una volta allontanato Kiba, anche Neji e Hinata abbracciarono Naruto, anche se in maniera più delicata rispetto al castano, infine anche Sasuke si avvicinò al biondino e lo strinse tra le braccia sussurrandogli nell’orecchio: “Sono contento che tu stia bene Dobe, mi sono spaventato tantissimo quando ti ho visto caricare sull’ambulanza svenuto”, come poté Naruto rispose all’abbraccio ringraziandolo e dicendogli che ne aveva avuta tanta anche lui sia per se stesso che per l’amico.  Dopo essersi riassicurati e aver promesso a Naruto che lo sarebbero andati a trovare l’indomani a casa i 4 amici decisero di tornare nella stanza di Sasuke, sicuramente a breve il dottore sarebbe arrivato per dare le dimissioni a Sasuke. Ed infatti dopo neanche 15 minuti Minato entrò nella stanza e dopo aver rapidamente ricontrollato il moretto, gli porse i fogli delle dimissioni da firmare: ”Ecco qui Sasuke, adesso puoi andare, mi raccomando, cerca di stare a riposo per qualche giorno, se dovessi avere mal di testa prendi qualche analgesico, se dovessero essere troppo ripetitivi torna in ospedale. Per quando riguarda il polso mettici una pomata per almeno una decina di giorni e tutto dovrebbe tornare in ordine. Qualunque problema puoi sempre venire da me.”
“Grazie signor Namikaze, farò come mi ha detto” rispose Sasuke.
“Perfetto ragazzi, adesso io vado, tra qualche ora recupero Naru e poi torniamo a casa anche noi. Arrivederci ragazzi” disse Minato.
“Arrivederci” risposero tutti, finalmente Sasuke poteva tornare a casa, sapeva che Itachi sarebbe rimasto con Naruto quindi non provò neanche a chiedergli di tornare a casa con lui, così abbracciato a Hinata, si diresse insieme agli altri verso l’uscita e l’auto di Kiba, non sapendo minimante che arrivato a casa avrebbe trovato entrambi i genitori preoccupati e furiosi con i propri i figli e avrebbe maledetto in tutte le lingue conosciute quella dannata marmotta di suo fratello per averlo lasciato da solo ad affrontare i genitori.
 
Intanto Itachi e Naruto continuavano a parlare tra di loro, Itachi stava raccontando a Naruto della sua giornata, mentre pian piano si addormentava stremato da tutto quello che era accaduto, anche Itachi era esausto ma non voleva addormentarsi nel caso Naruto avrebbe avuto bisogno di qualcosa, sapeva che era stupida come cosa e che Naruto poteva benissimo farcela da solo, ma era più forte di lui,  avrebbe dato la vita pur di proteggere Naruto e il suo fratellino ed evitargli qualunque sofferenza.
Mentre guardava Naruto dormire pensava che tra una settimana sarebbe stato il loro anniversario ed ora doveva cambiare tutti i programmi che aveva fatto per quella giornata, Naruto non sarebbe stato in grado di muoversi da casa mentre lui aveva progettato grandi cose e adesso era andato tutto all’aria.  Aveva già preparato tutto, era riuscito a prendersi un giorno di ferie dal lavoro: come prima cosa sarebbe andato a svegliare Naruto, sicuramente avrebbe fatto tardi la notte prima per festeggiare con Sasuke il suo compleanno, gli avrebbe portato a casa una bella colazione: pancake con nutella, muffin, caffè e succo d’arancia, anche se era sicuro che Naruto avrebbe reclamato per l’assenza del ramen, che avrebbero consumato sul letto del biondino scambiandosi coccole e se era fortunato avrebbero anche fatto l’amore. Poi aveva organizzato una piccola gita ad un parco naturale dove avrebbero potuto vedere gli animali nei loro habitat naturale, Naruto adorava gli animali, mostra di questo  era la sua amatissima volpe, Kurama, che lui e la sua famiglia avevano trovato ferita sul ciglio della strada una sera e da quel momento Naruto se ne era preso cura fino alla completa guarigione della volpe, che non aveva più voluto sapere di lasciare il ragazzo e da quel momento Kurama era entrata fra parte della famiglia Namikaze-Uzumaki, la volpe si era dimostrata molto protettiva con Naruto e sia lui che Sasuke avevano ricevuto una buona dose di morsi da parte della volpe durante qualche piccolo litigio con il biondo. Poi sarebbero andati a pranzo al loro ristorante preferito, dove servivano anche il ramen.  Dopo avrebbero fatto una piccola passeggiata nel parco nel centro citta e infine gli avrebbe mostrato il suo regalo, lo avrebbe portato nella casa dove aveva intenzione di trasferirsi, era anche ora all’età di 28 anni di lasciare la sua casa, anche se avrebbe sentito la mancanza della sua famiglia, soprattutto delle cure materne di Mikoto, ma ormai aveva bisogno di iniziare la sua vita; lì avrebbero cucinato insieme una bella cena e, infine, gli avrebbe chiesto di traferirsi con lui, sperando nella sua risposta affermativa e di non morire per mano di Minato una volta datogli la notizia, che dopo la morte della moglie aveva sviluppato un forte istinto di protezione per suo figlio ed era sicuro che gli avrebbe dato del filo da torcere per riuscire a portare con sé Naruto. Per finire sperava di concludere la giornata  nel letto della nuova casa a far l’amore tutta la notte con il suo biondino preferito.

Purtroppo adesso era saltato tutto, probabilmente avrebbero trascorso la giornata a casa di Naruto a riposare, guardare la tv, giocare a qualche videogioco, mangiando ramen e cercando di non farsi mordere di nuovo da Kurama, che non amava l’invasione del suo territorio e la sua troppa vicinanza con Naruto.
Senza accorgersene Itachi si addormentò e venne svegliato solo dall’ingresso di Minato, che  per niente sorpreso trovarlo lì gli disse: “ Buongiorno Itachi-kun, ho appena finito il turno e ho già firmato le dimissioni di Naruto, adesso è il momento di portare il mio combina guai a casa, è meglio che vai a casa, i tuoi mi hanno chiamato e ti stanno aspettando, erano molto preoccupati quando si sono accorti che nessuno di voi era a casa, credo non siano molto contenti del fatto che tu non glia abbia avvisato, o almeno Mikoto mi sembrava così, in bocca al lupo per il rientro a casa”, a quelle parole Itachi sbiancò, non ci aveva minimamente pensato troppo preoccupato per  Naruto e Sasuke e non aveva per niente pensato ai suoi genitori, ormai era inutile pensarci si rispose. Con calma si alzò, si avvicinò a Naruto e iniziò a svegliarlo:” Forza Naru, svegliati, è ora di tornare a casa, è arrivato tuo padre”, il biondino aprì gli occhi e vide suo padre ed Itachi e disse: ”Finalmente a casa, non ne posso più di stare qui ed in più Kura-chan sarà sicuramente preoccupato. A quelle parole Minato e Itachi scoppiarono a ridere ed aiutarono Naruto a vestirsi e ad arrivare all’uscita, qui il medico andò a prendere l’auto lasciando i due ragazzi da soli.
“Adesso io devo andare, ho ricevuto un messaggio da Sasuke e i miei mi vogliono a casa, ti mando un messaggio appena posso, non so se ne uscirò vivo” disse melodrammatico Itachi, Naruto scoppiò a ridere e disse:” Se dovesse succederti qualcosa prometto che verrò spesso sulla tua tomba. Comunque tranquillo, adesso andrò a casa e credo che dormirò per molto tempo, sono esausto e le medicine non aiutano, poi non credo che mio padre mi faccia alzare dal letto per parecchio tempo.”
“Va bene piccolo, riposati, passerò appena possibile da te così ti farò compagnia” gli rispose Itachi baciandolo con passione. I due si staccarono solo quando sentirono la macchina di Minato fermarsi, così il moro lo aiutò a salire in macchina, si scambiarono un ultimo bacio, un ti amo e si salutarono, dopo aver salutato anche Minato, Itachi vide l’auto allontanarsi e pian piano si diresse verso la sua auto sconsolato, era sicuro che non sarebbe andato a dormire presto visto quello che sicuramente l’aspettava a casa e le sue aspettative non vennero deluse.
 
Fine
  
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