Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: _Sophie05_    23/09/2017    1 recensioni
Ran sospetta che Conan possa essere Shinichi. In qualche modo riuscirà a scoprirlo? Una storia legata all'amore profondo che lega i due ragazzi fin da bambini. Conan alla fine riuscirà a tornare Shinichi ma a Ran che cosa succederà prima? Che cosa penserà di lui? Dopo un anno che lo aspetta? Shinichi verrà coinvolto in un caso da cui dipenderanno le vite di lui e dei suoi amici. Shinichi e Ran avranno il loro (tanto desiderato) lieto fine? Lo scoprirete!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dovevo essermi addormentata perchè quando mi svegliai la luce del giorno filtrava dalle finestre di villa Kudo, frugai nella borsa e mi guardai nello specchietto per vedere se sul mio viso vi erano tracce di sangue o ferite ma per fortuna non trovai nulla. 
Solo che... qualcosa non andava, lo specchio doveva essere rotto, il mio viso appariva molto più giovane, quasi il viso di una bambina piccola, doveva essere un'allucinazione e adesso era meglio tornare a casa. Stava per muovere un passo in direzione della porta quando vide un fatto che la sorprese e la fece tremare, era poco più bassa della maniglia della porta. Il cuore le cominciò a battere forte nel petto come mai lo aveva sentito e fulminea le passò davanti l'immagine di Conan, poi la pillola che le avevano fatto ingerire... adesso tutto quadrava! Shinichi era stato rimpicciolito da quegli uomini vestiti di nero. E adesso anche lei era caduta nella loro trappola.
 Uscì dalla casa di Shinichi in fretta dimenticandosi di chiudere la porta, cercò nella borsa il cellulare che per fortuna non le era stato confiscato, aveva dieci chiamate perse da suo padre e altrettante da Conan, cavolo! Era quasi mezzogiorno e si era dimenticata di avvisare il padre, i vestiti che indossava le stavano grandissimi e se li rimboccava di continuo ma non era certo questo a fermarla, corse verso casa sua nonostante di tanto in tanto qualche passante si fermasse a chiederle dove fossero i suoi genitori e se si fosse persa, lei continuò imperterrita e nel mentre compose il numero del padre. Cercò di fare una voce molto più scura di quella che si ritrovava in quel momento. Quello rispose:
-R...Ran???? Sei tu?-
-Si papà! Scusa non ti ho detto che sarei rimasta a dormire da Sonoko! Perdonami!-
-Ma ti rendi conto di quanto ero in pensiero per te! Mi sono addirittura rivolto alla polizia! Cerca di avvissarmi! No, DEVI avvisarmi SEMPRE!!!-la ragazza allontanò il cellulare dall'orecchio. 
-Si scusa... -
-Ma che hai fatto alla voce? Ti senti male?-
-Ho un pò di male alla gola ma nulla di grave, non ti preoccupare!- cercò di dire.
-Dove sei? Non dovresti essere a scuola?-
-Si ma oggi uscivamo un'ora prima, la professoressa di inglese è malata.- mentì.
-Ok, allora ti aspetto a casa , sono in centrale con l'ispettore e torno tra cinque minuti, vedi di essere lì!-
-S...sì papà- sussurrò.
Era davanti all'agenzia investigativa e salì le scale arrivando in camera sua,  si ricordò che in un cassetto conservava ancora i vestiti di quando era più piccola. Ovviamente non trovò molto, però un vestitino celeste con dei ricami bianchi attirò la sua attenzione. Si ricordò di averlo messo una sola volta per andare a scuola e Shinichi si divertiva ad alzarle la gonna e poi a scappare ridendo. Si, era proprio dispettoso da bambino. Se lo mise in fretta e sentì la porta aprirsi. Si infilò nel letto  e con un cuscino messo sotto alle gambe simulò un corpo più grande. Ma non era il padre, era Conan o meglio, Shinichi che entrava. Il panico l'assalì doveva o non doveva raccontargli tutto? In fretta optò per il no,ma  non era sicura che fosse la scelta migliore.
-Ehi Ran! Ma che ti è successo?! Ieri non sei tornata a casa!- 
Lei nascondeva il viso sotto alle coperte - Scusa Conan! Ma sono rimasta da Sonoko e non ho pensato di avvisare!- sapeva benissimo che non se la sarebbe mai bevuta ma ci sperò.
-Che hai? Anche la tua voce mi sembra strana- azzardò uno Shinichi preoccupato, dimenticatosi della parte che doveva recitare.
-Nulla, solo un pò di mal di gola- replicò simulando una voce nasale. -Scusa ma ora mi devo cambiare e di a mio padre che ci sono e di non venire qui, perche vorrei riposare.- la sua frase era quasi senza senso, formulata in fretta e uscita dalla bocca senza pensarci troppo.
-Ehm... ok Ran- non capiva che cosa le fosse successo ma non stava bene per niente, comunque decise di uscire.
Appena fu fuori, la ragazza tirò un sospiro di sollievo, il quale sparì in fretta poichè in lontananza udì la voce del padre, e ora? Che cosa avrebbe fatto?





Ciaooooo! XD
Come va? Anche questo capitolo è un pò corto,  ma ogni volta che provo a scriverne uno viene così... 
Volevo ringraziare tutti quelli che seguono e recensiscono la storia, perciò... GRAZIE!

 
_Sophie05_

 
   
 
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