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Autore: amilcara95    24/09/2017    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Trentaduesimo capitolo

Mabel, gli abitanti di Collins Falls posseduti, i Bibliotecari, Jenkins e un' invisibile Nicole erano radunati tutti quanti nel ristorante locale per fare il punto della situazione.
L' archivista centenaria aveva deciso di iniziare spiegando cosa ci fosse davvero dietro al mistero dei lampioni a gas:" Nel 1915 Tesla sperimentò la trasmissione dell' elettricità senza fili."
Cassandra, da esperta di scienze, aggiunse a beneficio degli altri Bibliotecari:" Era il suo sogno. Una sorta di Wi-Fi dell' elettricità... Come se la corrente fosse internet. E i lampioni a gas sono trasmettitori di energia elettrica!"
Mabel annuì per proseguire la spiegazione:" Sono prototipi. Ma qualcosa andò storto quando attivarono il sistema e tutti finirono... Fulminati. Fuori sinc."
Stone chiese immediatamente perplesso:" Rispetto a cosa?"
Finch/Norman rispose mesto alla domanda:" All' universo."
" Restammo bloccati in una specie di perimetro interdimensionale; vedevamo il mondo , lo percepivamo ma senza poter interagire con esso."
Jacob esclamò subito:" Quello che è successo a Nicole!"
La diretta interessata, che nel frattempo si era annoiata a morte nel sentir parlare di scienza ed esperimenti, certa di non poter essere ascoltata da nessuno commentò ironica:" Ce ne avete messo di tempo per capirlo... Se solo sapessi come si fa prenderei in prestito il corpo di qualcuno per dirvelo direttamente... Meglio evitare. Non vorrei rimanere intrappolata per sempre nel corpo di Jenkins o di Zeke."
I due diretti interessati nel frattempo si limitarono ad annuire alle spiegazioni ricevute; Stone invece proseguì con le domande:" E quanti siete?"
A rispondergli fu la titolare del locale:" Siamo ottantasette anime."
Jenkins chiese informazioni, comodamente seduto su una sedia ed appoggiato al bancone, mentre giocherellava con i suoi occhiali:" Quel flusso è di natura instabile. Come ha fatto a durare così a lungo?"
Mabel gli rispose prontamente:" Quando capì il problema Tesla modificò i trasmettitori... Cioè i lampioni... E creò un campo energetico che ci tenesse stabili. Senza i lampioni cesseremmo di esistere."
Cassandra fece una nuova domanda, non capiva un particolare di quella faccenda:" E allora perché tu hai ancora il tuo corpo?"
" Quando accadde io ero nella sala controllo principale, completamente isolata. La maggior parte di noi andò completamente fuori fase mentre io oscillai fra due dimensioni. Tesla riuscì ad ancorarmi al mio corpo... Mi trasformò in una specie... Di messa a terra. Guardate."
Dicendo quelle parole Mabel si era avvicinata ai Bibliotecari e Jenkins, aveva poi tirato su i capelli per scoprire il collo pallido e mostrare una sorta di bullone in rame che era esattamente al centro; Nicole però non aveva ancora ben chiara una cosa: perché si impossessassero dei corpi dei cittadini.
Fortunatamente per lei Ezekiel disse decisamente arrabbiato:" Avrei una domanda. Perché rubate i corpi?"
Norman gli rispose arrabbiato, per quanto il corpo di Finch non fosse per nulla minaccioso:" Perché è necessario."
Mabel disse decisamente più diplomatica:" Possiamo interagire con il mondo solo attraverso altre persone. Ci interfacciamo con il sistema nervoso abbastanza..."
Jones disse ancora più duro di prima, quella storia proprio non gli andava a genio:" Non mi interessa come lo fate. Chiedevo se i proprietari dei corpi con cui vi fate un giro sono d' accordo."
Nicole più di tutti rimase stupita dalla frase detta dal ladro, finalmente iniziava a dimostrare attaccamento a qualcosa e qualcuno che non fossero il denaro e lui stesso; non glielo avrebbe mai detto nemmeno sotto tortura però, non voleva certo nutrire il suo già enorme ego.
Norman si difese immediatamente:" Li usiamo solo per un paio d' ore alla volta."
Ezekiel sbuffò per nulla convinto mentre l' uomo proseguiva:" L' energia influisce solo sulla memoria. Si perdono solo un paio d' ore ogni tanto, che sarà mai?"
" E il corpo in cui sei adesso? Lo usi da tre settimane. Quanto ha perso lui?"
Jacob decise di intervenire mettendo a tacere le lamentele di Ezekiel dicendo bruscamente:" Ok, basta."
Furono le parole sbagliate da dire dato che Jones gli disse decisamente alterato:" Basta? Ho passato tutta la vita in bilico fra rubare e prendere in prestito ma questi si sono spinti troppo oltre!"
Norman non si fece intimidire:" Sì, ma era necessario."
" Norman, ci serve il loro aiuto."
Stone chiese direttamente a Mabel, ormai diventata la portavoce delle persone intrappolate:" Che cosa sta succedendo?"
" Avevamo bisogno di un corpo da usare più a lungo, di uno sconosciuto, di uno la cui assenza sarebbe passata inosservata; è l' unico modo per sistemare tutto. Siamo vicini, ci siamo quasi riusciti."
Jenkins le chiese immediatamente pensieroso:" Quindi lei ha un piano signorina?"
" Vorrei mostrarvelo, vi prego."
Mabel a quel punto si diresse all' uscita e Jenkins, i Bibliotecari, Nicole e Norman la seguirono; durante il tragitto Mabel proseguì con le sue spiegazioni e quando ormai erano alla diga raccontò della storia di quel posto:" Tesla strinse un patto con il governo: in cambio di alcuni brevetti ottenne che nessuno toccasse la vecchia struttura. Cancellarono i registri, ricostruirono la città ma non toccarono la diga. Tesla ha sempre cercato di riportarci indietro però in tutta una vita non ci è mai riuscito."
Il vecchio cavaliere commentò riflessivo mentre osservava la struttura:" E come avrebbe potuto? Per la reintegrazione temporale serve un' enorme quantità di energia, specialmente per chi è stato nel flusso così a lungo."
Cassandra invece osservando la diga capì quale fosse il piano di Mabel e degli abitanti di Collins Falls:" Un condensatore, è un condensatore. Venne costruito per immagazzinare energia; le turbine della diga lo hanno caricato per un secolo."
La mora annuì per poi portare i visitatori improvvisati a vedere il meccanismo più in dettaglio; arrivati a destinazione spiegò loro:" Gli involucri esterni delle turbine sono chiusi ma il meccanismo funziona ancora."
" Cento anni di carica dovrebbero bastare."
Mabel annuì alle parole di Jenkins per poi aggiungere preoccupata:" Si, ma dobbiamo farci trovare pronti. Il condensatore è vecchio e potrebbe cedere da un momento all' altro."
Cassandra capì il punto, mentre iniziava ad esaminare dei progetti:" Lo scopo è tenere il condensatore in funzione."
" Norman fa del suo meglio ma era per questo che era necessario usare un corpo più a lungo. Dobbiamo riuscire ad attivarlo entro un paio di giorni oppure sarà tardi e si romperà irrimediabilmente. L' energia si disperderebbe e tutti noi resteremmo bloccati. Abbiamo fatto delle prove e abbiamo..."
Jenkins proseguì tranquillo e impassibile come suo solito:" Causato delle anomalie atmosferiche. Le luci. Quindi voi siete la causa degli avvistamenti di U.F.O."
L' uomo si rivolse poi ad Ezekiel con aria vittoriosa:" L' avevo detto! Gli U.F.O. non esistono! Potrebbe funzionare comunque."
L' archivista centenaria disse non troppo fiduciosa:" Abbiamo comunque risorse limitate. Siamo ingegneri, non siamo Tesla. Adesso ce la darete una mano? Ci aiuterete a riportare questa città perduta nel mondo? Per favore, hai detto che avresti fatto la cosa giusta. Per favore."
Mabel si era rivolta direttamente a Jacob nell' ultima supplica ma il Bibliotecario non aveva detto nulla, preferendo aspettare e consultarsi prima con i suoi compagni; Nicole invece avendo ascoltato tutta la storia aveva capito che aiutare quelle persone era la cosa giusta da fare, indipendentemente dal fatto che in quel modo con ottime probabilità avrebbe riottenuto il corpo.
Tornati in città il gruppo della Biblioteca si riunì nel ristorante per discutere; Ezekiel fu il primo ad esporre il proprio parere dicendo arrabbiato e intransigente:" Io non ci sto! Quelle persone hanno rubato i corpi alla gente invece di chiedere aiuto!"
Cassandra fece notare ad Ezekiel un particolare:" Ma ora l' hanno chiesta una mano."
" Solo perché ora sono stati scoperti!"
Stone disse serio:" Sono persone intrappolate. Sai cosa vuol dire rimanere bloccato per cento anni? Il mondo ti scorre accanto e tu hai voglia di vivere, hai voglia di andare via."
" Riuscire ad aiutarli sarà parecchio complicato. Secondo Tesla sono del 50% le probabilità di successo." 
Cassandra volle mettere le cose in chiaro, non omettendo nessun dettaglio; Stone le chiese incerto:" E se le cose non funzionassero?" " L' energia si dissiperebbe lungo i lampioni, questi si distruggerebbero e la gente... Sono loro a mantenere la situazione stabile."
" Si distruggerebbero anche loro."
Jones sentendo le conclusioni degli altri Bibliotecari disse scettico:" Ammesso che quello che dicono sia vero!"
Jenkins parlò per la prima volta:" Tanto non fa alcuna differenza. Giusto o sbagliato, vero o falso. Che vi piaccia o no è l' unico modo per salvare la signora Carsen."
La bionda se avesse potuto avrebbe abbracciato Jenkins ignorando le proteste che quel gesto avrebbe innescato, qualcuno si ricordava di lei e della sua esistenza!
Le parole di Jenkins ebbero effetto dato che i tre Bibliotecari presero una decisione:" Io ho promesso di fare la cosa giusta..."
" Al centro di controllo servirà qualcuno che dia una mano con i calcoli."
" Almeno Nicole sarà in debito con me."
Nicole decise di dire la sua, dopotutto anche lei aveva voce in capitolo nella faccenda, quindi decise di prendere momentaneamente in prestito il corpo di Jenkins per comunicare con i Bibliotecari:" Non ci conterei più di tanto Zeke."
Sentendo Jenkins dire quella frase i tre chiesero sorpresi e in perfetta sincronia:" Nicole? Sei davvero tu?"
La Guardiana rispose attraverso il custode dell' Annesso grondando sarcasmo e irritazione repressa:" No, sono il Fantasma Formaggino! Ovvio che sia io!"
Jones rispose divertito a quell' affermazione:" Sono felice di vedere che anche sotto forma di fantasma il tuo carattere è intatto."
" E io sono felice di vedere che anche quando mostri interesse per altre persone alla fine rimani il solito vecchio Ezekiel Jones."
Dopo una breve pausa Nicole proseguì decisamente più seria, non era il caso di perdere tempo scambiando frecciate con i ragazzi per quanto ormai fosse una sorta di abitudine per tutti:" Ora però direi che il momento degli scherzi è finito. Volevate sapere cosa fare, vedo che avete deciso. Vorrei però dire anche la mia: da quando sono diventata una specie di fantasma mi sono aggirata per le vie della città e ho visto lo stato di quelle povere persone; seguendovi poi per tutto il tempo ho visto anche quello che avete scoperto e quello che vi siete detti... Per me la cosa giusta da fare è aiutare quelle persone; se però le cose dovessero andar male agite di conseguenza e non pensate a me: centinaia di vite di innocenti valgono molto più della mia, ricordatelo sempre. Ora qualcuno sarebbe così gentile da chiamare Norman? Vorrei capire come uscire dal corpo di Jenkins... Non ci tengo a passare i prossimi anni nel corpo di un vecchio brontolone e inoltre non credo che i miei figli sarebbero felici di scoprire che sono diventata Jenkins; per non parlare di Flynn."
Tutti non poterono fare a meno di lasciarsi andare ad una leggera risata distensiva sentendo quell' ultima frase, fu Jacob ad andare all' esterno ritrovandosi a pensare che la mancanza di Nicole si era sentita dopotutto.
Quando poi Jenkins riprese conoscenza* volle sapere cos' era successo, sentendo cosa aveva fatto la Guardiana le disse infastidito, sicuro che la donna lo potesse sentire:" Spero che si sia divertita signora Carsen. Sappia che in futuro gradirei che simili episodi non si ripetessero."
Nicole dal canto suo si limitò a ridere divertita e inosservata, chiedendosi se Jenkins avesse capito che anche lei avrebbe preferito non ripetere l' esperienza in futuro.
Tutti poi si spostarono nella posizione più adeguata per mettere in atto il salvataggio delle persone intrappolate; Cassandra era alla centrale operativa alla diga e stava spiegando a Norman mentre osservava i progetti di Tesla:" Per attuare il piano di Tesla ci servirà un punto di trasmissione sul tetto. Tesla aveva previsto cavi di rame ma i composti di carbonio supportano meglio il voltaggio; il condensatore si sta rompendo e la sua risonanza armonica potrebbe fluttuare in modo imprevedibile. Noi dobbiamo essere pronti a tutto, i lampioni a gas vanno puliti e messi a nuovo, come usciti dalla fabbrica. Abbiamo un' unica chance, non lasciamo nulla al caso." 
Mentre Cassandra spiegava il suo piano Jacob e Mabel erano sul tetto a sistemare l' antenna; Jenkins aiutato da Ezekiel e dagli abitanti invece stava sistemando i lampioni.
Quando il Bibliotecario e l' archivista finirono il loro lavoro alla diga tornarono all' archivio della città per dare una mano con la manutenzione dei lampioni; Stone mentre stava facendo manutenzione chiese alla donna:" Com'è la storia quindi? Tu hai il corpo perché sei rimasta qui per cento anni?"
" I lampioni a gas mi stabilizzano, se andassi oltre il perimetro del circuito sarei persa come tutti gli altri."
Mabel disse tutto con voce triste e concluse con un sospiro; il Bibliotecario le chiese comprensivo:" Per questo non hai mai viaggiato?"
" Già... E la tua scusa invece?" 
Il cowboy le chiese sulla difensiva:" Che vuoi dire?"
" Ho visto il tuo sguardo mentre guardavi le mie cartoline. Adori l' arte, l' architettura. Vorresti vedere il Taji Mahal, la Sfinge, la Cappella Sistina. Io sono bloccata qua, non ho mai potuto... Tu hai scelto di non farlo. Perché?"
Jacob fecce un lungo sospiro e poi iniziò a parlare mentre lavorava, raccontando tutta la storia:" Il mio bisnonno nell' 800 scoprì un pozzo petrolifero che diede parecchi frutti. Era l' orgoglio più grande nella vita di mio padre... Finché arrivò il giorno in cui la compagnia cominciò ad andare male e lui non era in condizioni di mandarla avanti."
Mabel chiese dispiaciuta:" Era malato?"
" Malato? Sì, di alcolismo. Per questo nessuno ha mai saputo niente della mia passione  per arte, architettura, letteratura..."
" Beh, è un' ottima motivazione."
" No, è stata solo una scusa. Più trascorrevano gli anni senza che me ne andassi più era facile restare e fingere che andasse tutto bene e che la mia vita non era poi così male. Dopotutto la mia famiglia e gli amici mi credevano Jake Stone, il cowboy dell' Oklahoma; rimanendo era più facile credere che avessero ragione... Nessuno di loro era mai stato a più di cento chilometri da casa, a loro andava bene, quindi era facile stando con loro illudersi che fosse lo stesso anche per me. Quando stai con persone che non fanno una determinata cosa ti illudi che nemmeno tu sia destinato a farla... Inoltre se queste persone hanno una determinata idea di te, che fra l' altro è quello che si aspettano tutti, è più facile assecondarli che fargli capire che sbagliano. Sai... I miei amici sono stati le prime persone con cui abbia mai potuto essere onesto perché in un modo o nell' altro anche loro sono come me."
Mabel a quel punto disse:" Tieni davvero molto a loro; è per aiutare la vostra amica che il ragazzo australiano ha cambiato idea su di noi... Sei stato fortunato a trovare degli amici come loro, anche se forse Cassandra non è solo un' amica, sbaglio?"
Jacob non rispose imbarazzato, così Mabel proseguì indisturbata:" Ho visto come ti guarda e come tu guardi lei. Hai già sbagliato una volta decidendo di aspettare troppo a non viaggiare, non ripetere lo stesso errore oppure rischierai di perderla. Dammi retta, ho più di cento anni, i miei conigli sono validi."
Stone a quell' ultima battuta sorrise per poi rispondere vago:" Ci penserò su, lo prometto."
Svariate ore dopo, quando era ormai sera ed iniziava a fare buio anche l' ultimo lampione era stato sistemato così Stone lo aveva comunicato a Jenkins che gli aveva risposto via radio:" Se tutto andrà a buon fine la signora Carsen sarà la prima a tornare dato che non è rimasta nel flusso molto a lungo... Non ci vorrà molta energia per riportarla nella nostra dimensione."
" L' ultima ad entrare e la prima ad uscire." Jenkins rispose al commento di Stone:" Si, senza dubbio. A meno che io e la signorina Cillian non abbiamo mal interpretato gli scarabocchi di un genio folle utilizzando attrezzature abbandonate in acqua per cent' anni."
A Nicole, lì presente, quelle parole di incoraggiamento non piacquero affatto; la bionda si ricordò poi che era stato Jenkins a parlare quindi era tutto nella norma ed era inutile prendersela per così poco.
Nel frattempo Mabel contattò Norman così lui e Cassandra diedero il via al processo; quando tutto era ormai avviato Cassandra vedendo dei valori anomali commentò leggermente preoccupata:" Wow, quanta energia."
Norman le chiese subito pratico:" L' hai generata tu?"
" No, io credo sia solo... Oh no! Il condensatore... Amplifica gli armonici in maniera esponenziale."
" Che cosa vuol dire? Può funzionare?"
La Bibliotecaria rispose incerta:" Non lo so..."
Decise di ricorrere al suo dono per avere un quadro più chiaro e, una volta fatti i calcoli disse allarmata a Norman:" Se non funzionerà l' energia non distruggerà solo i lampioni ma provocherà una gigantesca esplosione."
" E che raggio avrà?"
" Un raggio di chilometri, centinaia di chilometri. Va spento immediatamente!"
Le parole della Bibliotecaria e il tono spaventato e preoccupato con cui le aveva dette non furono molto efficaci con Norman; l' uomo infatti disse alla rossa:" Senti se funziona esploderà comunque?"
" No, ma c'è solo il 50% di possibilità che funzioni."
Norman disse furioso:" Ci sono ottantasette persone intrappolate qui!"
Cassandra non si lasciò intimorire, Viktor Finch non era infatti un uomo particolarmente minaccioso, così rispose tenendo testa al suo interlocutore:" In città ce ne saranno almeno dieci volte tante; molte di più se consideriamo l' area dell' esplosione! Non ho calcolato questo fattore di rischio."
Norman disse gelido mentre si allontanava:" Si tratta di un rischio che correrò."
Cassandra non era d' accordo ma non poté fare nulla dato che l' uomo con una chiave inglese aveva distrutto l' apparecchio di accensione del progetto e aveva poi detto alla rossa:" Ora non si può spegnere ne tornare indietro. Non posso più andare avanti così. Nessuno ci riesce, noi meritiamo di vivere."
L' uomo si era avvicinato a Cassandra e aveva sibilato le ultime parole a pochi centimetri dal volto della donna; poi l' aveva afferrata e spinta violentemente contro una delle apparecchiature lì presenti e uscendo dalla stanza aveva pensato bene di bloccare la giovane al suo interno senza lasciarle possibilità di comunicazione.
Cassandra aveva picchiato il palmo contro la porta, disperata e sconcertata, per poi voltarsi e appoggiare le spalle alla porta mentre cercava di farsi venire in mente un' idea per comunicare con gli altri dato che lì alla diga i cellulari non prendevano**.
Aprendo il pannello di controllo vide numerosissimi fili ingarbugliati così le venne un' idea:" Intreccio... Tessitura... Musica... Melodia... Cambio di tonalità."
Cassandra iniziò a girare una manopola per mandare un messaggio in codice morse; sperò con tutto il cuore che lo sentissero.
All' esterno Ezekiel sentì un suono intermittente così chiese delucidazioni a Jenkins:" Questo suono è normale secondo lei?"
Nicole guardò incuriosita il ladro, Jenkins fece una faccia perplessa per poi rispondere confuso:" Non sento niente."
Jones decise di chiedere conferme a Jacob così chiese via ricetrasmittente:" Sentite anche voi un suono strano? una specie di segnale acuto... Tipo biip bip bip bip..."
Jenkins a quel punto commentò avendo capito cosa volesse dire il messaggio:" Sì, certo. Una linea e tre punti: è Codice Morse."
Stone tradusse immediatamente il messaggio:" Giusto; è la B di Bibliotecari."
Disse poi a Mabel mentre si avviava verso le scale:" Tu rimani qui, io vado giù a vedere che è successo; probabilmente qualcosa non va."
Anche Jenkins, Nicole ed Ezekiel decisero di andare a verificare cosa fosse successo; i tre incrociarono Stone a metà strada e si diressero poi nella centrale di comando.
Vedendo la porta sprangata Stone la aprì con forza per poi vedere che all' interno della stanza era presente solamente Cassandra; la rossa vedendo gli amici disse sollevata:" Mi avete sentita."
Ezekiel le rispose baldanzoso e soddisfatto:" Sì, grazie a me. Che cos' era?"
" Era il mosquito: un suono ad alta frequenza che riescono a sentire solo i giovani... Senza offesa... Ho modificato le frequenze delle turbine per mandarvi un messaggio."
Vedendo la faccia offesa di Jenkins, Nicole si chiese se l' uomo avesse dimenticato di avere quasi millecinquecento anni... La bionda non vedeva l' ora di poterne parlare liberamente e lanciargli frecciatine per questo.
 Jacob chiese preoccupato:" Perché? Che cosa succede?"
Cassandra rispose con le parole di Nicole che le martellavano nella testa:" C' è un errore. Se il piano non funziona ci sarà un' esplosione come quella di Tunguska***
Jacob le rispose incerto:" Ma potrebbe anche non esplodere..."
" Non lo so... Noi però non possiamo correre il rischio. Ricordate cosa ci ha detto Nicole? La priorità è proteggere tutte le persone innocenti che abitano qui... Se ora lo fermiamo, se stacchiamo la spina, l' energia si dissiperà senza fare danni, è sicuro."
Jenkins disse mesto e serio:" Tutti resteranno intrappolati, compresa la signora Carsen..." 
Ezekiel disse sicuro che la Guardiana li stesse sentendo:" Lei però è stata chiara su questo punto. Ha detto che la sua vita non vale quella di centinaia di persone."
La diretta interessata annuì fra sé e sé: non c' era bisogno di prendere in prestito il corpo di nessuno per spronarli a lasciarla lì.
Stone fu l' ultimo a dire la sua, mormorando a mezza voce:" Ho promesso di fare la cosa giusta..."
Aggiunse poi rivolto ai compagni:" Proverò a sentire Mabel, lei probabilmente saprà cosa fare." Il Bibliotecario provò a mettersi in contatto con l' archivista ma il segnale era decisamente disturbato; Jenkins vedendo la situazione prese in mano le redini del comando:" Io e la signorina Cillian stabilizzeremo il flusso di energia; voi due invece andate ad avvisare la signorina Collins, raggiungetela sul tetto se necessario."
Nicole non era stata ovviamente contemplata, decise però di seguire Ezekiel e Jacob, aveva una brutta sensazione; i due Bibliotecari seguiti dall' ombra della Guardiana iniziarono correre verso il tetto della struttura sperando che la vicinanza li potesse aiutare.
Avvicinandosi Jacob riuscì a mettersi in contatto con Mabel che capì solamente qualche spezzone di frase, il senso però era chiaro: se non avesse fermato tutto ci sarebbe stato il rischio di un' esplosione catastrofica; la donna decise di vedere se il ripetitore poteva essere spento... Non le andava a genio l' idea di rimanere bloccata in quello stato ma riconosceva che non poteva condannare migliaia di persone se qualcosa fosse andato storto.
Ezekiel e Jacob erano quasi arrivati a destinazione quando videro Norman e altri tre uomini, a una trentina di metri di distanza, che si avvicinavano a loro con aria minacciosa; si sentì poi la voce di Mabel attraverso la ricetrasmittente:" Le scariche... Troppo... Non so... Riuscirò... Spegnere... Ripetitore..."
Sentendo quella frase Jones disse allarmato:" E ora che facciamo? Sta anche arrivando l' artiglieria locale!"
" Proviamo a metterli a nanna e poi andremo sul tetto ad aiutare Mabel."
Nicole capì che era giunto il momento di intervenire: sapeva per esperienza che Jacob se la cavava nelle risse quindi l' idea migliore era quella di entrare nel corpo di Ezekiel; una volta preso il possesso del corpo del ladro disse all' altro Bibliotecario:" Jake a quei quattro ci penso io; tu va ad avvisare la mora e dalle una mano se necessario. Evita però di farti ammazzare, sul tetto iniziano a vedersi delle scariche poco rassicuranti."
A Jacob servirono un paio di secondi per capire che chi aveva parlato era Nicole, le disse poi prima di proseguire:" Hai ragione, meglio che vada. Anche se le scazzotate in tua compagnia sono state le più divertenti che io abbia mai fatto."
Il Bibliotecario corse via, mentre la Guardiana disse minacciosa ai nuovi arrivati:" Vi avviso: anche se questo non è il mio corpo riuscirà sicuramente a farvi molto male. Avete tre secondi per allontanarvi con le vostre gambe."
Nessuno diede retta alla minaccia così attaccarono Nicole a testa bassa; forte di anni e anni di esperienza la Guardiana si difese senza fatica dai pugni che provavano a colpirla, ad ogni schivata corrispondeva poi un contrattacco che andava a segno; nel frattempo il condensatore si era caricato totalmente così rilasciò una fortissima scarica energetica che separò Nicole da Ezekiel, la Guardiana si appoggiò ad una ringhiera, disorientata mentre Ezekiel gridò a pieni polmoni, nella speranza di essere ascoltato da Stone:" Funziona! Non fermare niente!"
Jacob però non sentì mai le parole del ladro: era a metà della scala metallica che portava al tetto quando un fulmine vagante lo colpì di striscio facendolo accasciare sui gradini, privo di sensi.
Mabel dal canto suo sopportando le varie scariche elettriche che il ripetitore riversava su di lei era riuscita ad armeggiarci ed infine a spegnerlo; questo gesto però scatenò un contraccolpo e la donna centenaria venne colpita da una scossa decisamente molto più forte delle precedenti.
Quella sera i Bibliotecari, Jenkins e la Guardiana tornarono all' Annesso di umore nero: avevano evitato che un' esplosione distruggesse tutta la costa nord orientale degli Stati Uniti e Nicole era di nuovo fra loro ma gli ottantasette di Collins Falls erano ancora intrappolati nella loro dimensione alternativa e Mabel Collins non era sopravvissuta alla scossa che l' aveva colpita quando aveva spento il ripetitore; Stone inoltre era nell' infermeria dell' Annesso ancora incosciente.
Nella sala principale invece Ezekiel, Nicole e Cassandra stavano discutendo su quanto successo; il ladro aveva esordito dicendo arrabbiato e frustrato:" Stava funzionando! Avrebbe funzionato!"
Cassandra gli rispose paziente:" Non possiamo saperlo. Nicole era intrappolata da meno di un giorno mentre tutti gli altri lo erano da più di un secolo... Non sappiamo se avrebbe retto abbastanza a lungo da aiutarli."
Jones a quel punto chiese:" Quindi ci vorrà un altro secolo prima che il condensatore si ricarichi?"
" No, il condensatore è distrutto. La scarica lo ha bruciato... L' unica cosa che ancora funziona sono i lampioni... Sono ancora intrappolati e non hanno abbastanza energie per comunicare con noi."
Nicole decise di intervenire nella conversazione, sapeva cosa stavano provando i Bibliotecari, la prima missione fallita non era mai piacevole; disse ai due con tono comprensivo ma non compassionevole:"Per prima cosa vi volevo ringraziare, mi avete salvata. Sappiate che non è stata colpa vostra; ricordate poi che non sempre si vince... A volte, nonostante tutto l' impegno che c'è dietro si perde. Non è bello, non è giusto ma questa è la vita: oltre ai successi bisogna anche sapere che ci sono i fallimenti e quindi bisogna imparare da essi per non commettere nuovamente gli stessi errori... So che al momento le mie sono semplicemente delle belle parole ma senza alcun significato per voi... Sappiate però che non è così: in quindici anni che faccio la Guardiana anche io ho accumulato la mia dose di fallimenti. Saprete già che Flynn ha stabilito un record rimanendo in carica per dieci anni... Normalmente è un successo se un Bibliotecario rimane in vita per un paio di anni, anche se i Guardiani dovrebbero proteggerli... Io ho visto morire tre Bibliotecari prima di conoscere Flynn ed Edward ci ha traditi inscenando la sua morte, fra le altre cose. Come credete che mi sia sentita? Senza contare che in un paio di occasioni sia io che Flynn siamo quasi morti per un mio errore... Svariate cicatrici, di entrambi, me lo ricordano ogni singolo giorno."
Dopo una breve pausa aggiunse:" Sappiate questo: il mio più grande fallimento come Guardiana è stato quello di non aver protetto Edward da sé stesso e averlo fatto schierare con Dulaque. Il mio più grande fallimento come persona, come Nicole, è stato quello di non essere riuscita a proteggere Flynn in ogni circostanza ed evitare che si facesse parecchio male... In un paio di occasioni sono stata tentata di mollare tutto quanto ma poi non l' ho mai fatto per una semplice ragione: dagli errori e dai fallimenti si impara. Non vi dico di essere felici della missione fallita, di risollevare subito il morale o altro; vi dico solo di non arrendervi, di prendervi il tempo necessario e di continuare a lottare per quello che ritenete giusto. Nella vita si cade, bisogna solo imparare a rialzarsi, se vorrete io sarò qua a darvi una mano... Un' ultima cosa: sono fiera di voi; una delle cose che distinguono un Bibliotecario bravino da uno eccellente è saper fare la cosa giusta: voi tre oggi ci siete riusciti... Vi prego solo di aiutarmi ad aiutare anche Jacob quando si riprenderà."
I due Bibliotecari annuirono alle parole di Nicole; nessuno dei due, fra le altre cose, si aspettava una simile apertura da parte della Guardiana che di solito era abbastanza riservata sul suo passato in Biblioteca prima di conoscere Flynn, quasi come se volesse evitare di ricordare momenti dolorosi del suo passato.
Sia Ezekiel che Cassandra decisero di uscire da quella stanza e di metabolizzare sia quanto successo sia le parole della bionda ognuno a modo proprio; rimasta sola Nicole venne raggiunta da Jenkins che le disse amichevole:" Sa una cosa Nicole? Lei è un' oratrice molto più abile di quanto immagina; è una dote che lei e Ginevra avete in comune, oltre ad uno spirito battagliero non indifferente^... Anche la regina era in grado di dire sempre la cosa giusta al momento giusto, senza mezzi termini se necessario."
Nicole non era dell' umore adatto per sentire delle vecchie storie, se era lì a parlare con Jenkins era solo un fortuito caso di tempistiche; la donna aveva infatti rischiato di rimanere in una dimensione parallela senza nemmeno poter dire più una parola a Flynn o ai suoi figli.
La bionda commentò pungente:" Non credo tu sia qui solo perché hai nostalgia del passato Galahad; mi sbaglio?"
L' uomo rispose alla provocazione con un mezzo sorriso, mentre porgeva alla donna una vecchia agenda:" Credo che le piacerà. Si tratta dell' Agenda della Biblioteca."
Nicole commentò stupita, aveva già usato quell' oggetto:" Credevo fosse andata persa."
" Per nostra fortuna non è così; la Biblioteca per sua natura opera in tempi che sono oltre la durata della vita umana... Meglio essere preparati ed averne una in ogni Annesso per essere certi che il Bibliotecario rispetti l' appuntamento indipendentemente dal luogo in cui si trova."
Nicole capì il punto; disse quindi al custode:" Se quindi un Bibliotecario, tanto per dirne una, costruisse un nuovo condensatore in una diga e lo lasciasse a caricare per un secolo e lo annotasse su questa agenda allo scadere del termine il Bibliotecario del futuro potrebbe usarlo, ad esempio, per aiutare i cittadini di Collins Falls. Mi sbaglio?"
Jenkins rispose con un sorriso per poi dire alla Guardiana prima di allontanarsi:" Mi raccomando, scriva in modo leggibile... Con buone probabilità saranno i suoi pronipoti a leggere il messaggio."
Nicole non rispose, limitandosi a sorridere a sua volta mentre annotava tutto in Agenda; l' idea delle future generazioni di Bibliotecari della famiglia Carsen era tanto interessante quanto preoccupante per la Guardiana: vedere il suo carattere e quello di Flynn combinati in Alastair, Regan e Astrea era già un indizio più che sufficiente.
Cassandra dal canto suo dopo un girovagare inquieto per l' Annesso aveva deciso di andare a vedere come stava Jacob e controllare se il Bibliotecario si fosse svegliato; la Bibliotecaria appena arrivata in infermeria notò che Stone era ancora privo di sensi, non avendo nulla di meglio da fare decise di rimanere lì a vegliare su di lui, prendendo una sedia e mettendola vicina al letto su cui riposava il Bibliotecario.
Quasi un' ora dopo Jacob riprese conoscenza emettendo un mugugno indistinto e sentendosi uno straccio, quasi come se avesse al contempo una sbornia da smaltire e fosse caduto da una grande altezza; al Bibliotecario servirono parecchi istanti per ricordare ogni cosa e vedendo che Cassandra era nella stanza volle chiederle cosa fosse successo da quando aveva perso i sensi:" Ciao Cassie... Che mi sono perso?"
La rossa, sentendo la voce molto più roca del solito di Jacob, sussultò per poi rispondergli sollevata e con un grande sorriso in volto mentre lo abbracciava:" Jacob! Ti sei svegliato, meno male! Eravamo tutti in pensiero per te!"
Sciolto l' abbraccio Stone si mise comodo sul letto dell' infermeria per poi guardare intensamente Cassandra, aspettando che gli raccontasse tutto; la Bibliotecaria capì che non era il caso di tergiversare così raccontò a Jacob tutto quanto: del salvataggio di Nicole, della distruzione del condensatore e del destino di Mabel e degli abitanti di Collins Falls intrappolati; per ultimo riassunse quello che Nicole aveva detto a lei e a Ezekiel concludendo dicendo:" Jake mi spiace davvero tanto... Ho visto che tu e Mabel eravate parecchio in sintonia, con lei hai legato subito e ti sei aperto. Doveva essere speciale per te."
Stone rispose con un tono dispiaciuto e addolorato:" Diciamo che io e lei abbiamo legato perché eravamo simili sotto certi aspetti: entrambi avremmo voluto viaggiare ma per svariate ragioni non l' abbiamo mai fatto, limitandoci a vivere relegati in una piccola cittadina in cui ci sentivamo soffocare... Per quello è stato così facile aprirmi con lei... Io però a differenza di Mabel ho avuto la possibilità di scappare dalla prigione in cui mi ero rinchiuso ed essere me stesso, finalmente."
Il cowboy guardò negli occhi Cassandra prima di proseguire:" Se questo è stato possibile è merito tuo, di Nicole, di Jenkins, di Flynn e, incredibilmente, anche di Ezekiel. Questa storia mi ha fatto capire di essere stato incredibilmente fortunato a incontrarvi al momento giusto... Ho anche capito che la seconda occasione che la Biblioteca mi ha dato non va assolutamente sprecata ricadendo nelle mie vecchie abitudini; da ora non nasconderò più né chi sono davvero né quello che provo."
L' uomo a quel punto alzò il busto dalla testata del letto e si sporse verso Cassandra, baciandola; fu un bacio leggero, nel quale la rossa avrebbe potuto respingerlo in qualunque momento se avesse voluto.
Non successe nulla di tutto questo così i due approfondirono il bacio.
In tutto quel turbinio di emozioni a Cassandra vennero in mente le parole di Nicole: a Jacob sarebbe servito del tempo. 





Note:

* Ho omesso volutamente i dettagli, credo infatti che ci siano altri modi per uscire dai corpi posseduti che non comportino incontri violenti con i lampioni...

** Non si spiega altrimenti perché Cassandra non abbia semplicemente telefonato, credo che infatti anche lei abbia un cellulare.

*** Si tratta di un' esplosione di un meteorite avvenuto in Russia nel 1908, se siete interessati la pagina Wikipedia è molto esaustiva.

^ sia chiara una cosa: la mia versione di Ginevra è una rivisitazione della figura classica della regina, se volete una controparte televisiva è un misto fra la Ginevra che si vede in Legends of Tomorrow nell' episodio Camelot 3000 per l' aspetto battagliero e la Ginevra di Merlin per la fedeltà ad Artù ( che non mi ha mai fatto piacere sapere cervo a primavera, considerando poi che Lancillotto è il cattivo della prima stagione volevo dare al re una ulteriore rivincita.) 

Note dell' autrice:
Ecco qui, anche la seconda parte del nono episodio è finita.
Vi avevo detto che Mabel avrebbe avuto un ruolo diverso in questa storia, la donna centenaria ha fatto capire a quello zuccone di Jacob i suoi sentimenti per Cassandra e la sua morte è servita a Jacob come monito al carpe diem.
Nel finale del capitolo vedete quindi come ho deciso di muovere i fili della narrazione: Jacob e Cassandra si sono baciati.
Ora prima che diventino una coppia servirà del tempo, penso che sfrutterò in qualche modo che ancora non ho deciso il periodo fra la fine della stagione 1 e l' inizio della stagione 2.
Nicole invece ha avuto qualcosa in più da dire che non un semplice " La vita non è giusta."; credo infatti che per quel poco che effettivamente si sa di lei sia coerente: facendo la Guardiana da cinque anni prima di conoscere Flynn e avendo lavorato con Edward per due è normale che abbia lavorato con almeno un altro Bibliotecario; questo vuol dire che ha visto morire almeno due Bibliotecari e, come già detto in altre occasioni questa esperienza l' ha segnata in maniera profonda.
Credo di aver detto tutto quindi vi lascio dicendo che nel prossimo capitolo inizierete a vederne davvero delle belle visto che la realtà stessa verrà riscritta.
Al prossimo capitolo Librarians:)

  
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