Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: victoria electra black    24/09/2017    2 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1

CAPITOLO SPECIAL 7:

Di Maledizioni e Sogni Infranti”



Image and video hosting by TinyPic



Si dice che sulla famiglia Crowlee, da generazioni, giaccia una maledizione sulle figlie femmine appartenenti a questo casato e che queste, una volta trovato, siano destinate a perdere o a rinunciare a ciò che più amano al mondo.


Si narra inoltre che, per secoli, i membri di questo casato abbiano servito fra le fila di una società segreta sconosciuta, persino, agli occhi di altri maghi e streghe del mondo magico.

Per questo motivo, onde evitare un qualsiasi tipo di sospetto o dubbio, gli uomini di questa famiglia, personaggi di spicco del Ministero e della Politica Magica, decisero di abbandonare le fila di questa società e lasciare il tutto alle donne della loro casata.


Ed è proprio in questa occasione che la discendenza fu cambiata da quella maschile a quella femminile.

Difatti i nomi dei padri non furono più ereditati di padre in figlio ma furono sovrastati da quello delle proprie mogli.


Tuttavia Elaine Crowlee non poté mai immaginare che il suo status sociale avrebbe potuto influire tanto su di lei e sui suoi discendenti.

E, tutto a causa di un insulso litigio, la vita di tutte le donne della famiglia fu maledetta... per sempre.



Image and video hosting by TinyPic



Nonna, ma per quale motivo non posso andare con mamma e papà?”

Perché i tuoi genitori sono delle persone molto impegnate, Mabel, ed i bambini, questa volta, non possono entrare”

Mabel sbuffò, contrariata, portandosi i palmi delle sue piccole mani a reggersi la testa mentre, appoggiando i gomiti sul davanzale della porta finestra del salone, si sistemava a sedere.

Ma non posso quasi mai andare con loro! Questa volta volevo esserci anche io...”

Se farai la brava, la prossima volta ti porteranno di certo”


L'anziana signora si avvicinò, con la solita espressione priva di emozioni che la contraddistingueva, al fianco della sua nipotina mentre questa continuava ad osservare, con sguardo sognate, i suoi genitori allontanarsi da casa.

Era così tutte le volte e, probabilmente, avrebbe continuato così per un bel po' di tempo se Elaine Crowlee IV non l'avesse interrotta.


La famiglia Crowlee era una delle più antiche e prestigiose di tutta l'Inghilterra, quasi al pari dei Baskerville, ed i genitori di Mabel non facevano che condurre una vita indaffarata.

Fra congressi, cene, importanti riunioni e gala, erano pochi i momenti in cui tutta la famiglia poteva essere riunita sotto lo stesso tetto e, ancor di meno, i momenti in cui Mabel poteva andare con loro a quegli eventi mondani.

Tuttavia a volte, quando faceva la brava come le ripeteva spesso la nonna, le era concesso di accompagnare i coniugi.


Ma, quel giorno, le sue lezioni con Elaine ancora non erano terminate.


Tirata verso l'alto, come un sacco di patate, la donna la fece prendere in braccio dalla cameriera che le stava facendo compagnia.

Dopodiché, la sistemò sulla poltrona del tavolo di legno e fece sì che continuassero la loro lezione di buone maniere.

Lo vedi questo ventaglio?”

Sì nonna”

Bene, oggi ti insegnerò come un oggetto tanto piccolo ed insignificante possa essere utile nelle mani di noi donne”

E la prossima volta potrò andare con mamma e papà?”

Se oggi termineremo la lezione, è molto probabile”


A quell'affermazione Mabel si affrettò a raggiungere il ventaglio a lei destinato, posizionato proprio di fronte a lei.

E concentrandosi come meglio poté, per una bambina di soli quattro anni, seguì per filo e per segno le indicazioni di sua nonna.



Image and video hosting by TinyPic



Sicuramente l'evento che maggiormente piaceva a Mabel era quando tutta la sua famiglia si riuniva nella Sala Blu di casa sua, a prendere il thé.


Sua madre la chiamava “riunione familiare pomeridiana” ed alla nostra piccola futura corvonero piaceva da morire tutta quella situazione dato che, a suo parere, dava un senso di ufficialità al tutto.

Come se, in quell'angolo della casa, il tempo si fosse arrestato per far spazio ad una qualche azione importante i cui protagonisti principali, erano solo lei, suo padre e sua madre.


A dire il vero, però, non succedeva niente di altolocato.


Tutti e tre raggiungevano la stanza, sempre la stessa stanza, e si posizionavano o sul divano o sul tavolinetto intagliato;

La cameriera portava le porcellane e le miscele, rigorosamente su un carrellino d'argento, assieme ai tovaglioli, sempre allo stesso modo;

E sua madre iniziava a servire il thé sempre nella stessa maniera.

Sempre.

Persino le posizioni erano immutabili nel tempo: Mabel era sempre al centro, mentre suo padre si posizionava o sulla poltrona o sulla sedia di destra e sua madre prendeva il posto speculare al marito a seconda della sua scelta.

Niente cambiava, nemmeno il “giro” con cui veniva servito il thé dentro le tazze di porcellana.

Prima di tutti spettava a Mabel dato che era la più piccola e, nel frattempo, si sarebbe raffreddato; poi a sua madre, che se lo versava da sola senza neanche l'ombra di alcuna esitazione; e, per ultimo, suo padre.

E Mabel adorava vedere sua madre versarle il thé, era una delle rare volte, se non l'unica, in cui lei veniva prima di tutti.


Dopo questo gesto, infine, si passava alle “novità del giorno” che implicavano sempre un Preston sempre più propenso a parlare delle sue dure giornate lavorative, ed una Gwen sempre più dedita all'ascolto.

O almeno, era quello che a Mabel sembrava facesse la madre, dato che, da quando aveva abbandonato il suo lavoro al Ministero, trascorreva le sue giornate nel ruolo di “moglie purosangue perfetta”.


Le chiacchiere erano leggere e tranquille, punteggiate di tanto in tanto dalla disapprovazione di Gwen per il comportamento di qualcuno o per una manovra che non andava fatta. O dai complimenti blandi e gentili di suo padre verso di lei, sui risultati raggiunti.


Era piacevole, era un attimo tutto per loro e Mabel lo adorava davvero, almeno fino ai suoi otto anni.

Quello fu il periodo in cui cominciarono a cambiare le cose...



Image and video hosting by TinyPic



Il buio non fece che cingerla nella sua soffocante morsa silenziosa.

Mabel non sapeva dire se fossero passate ore o se fossero passati giorni da quando aveva messo piede là dentro: nella stanza della servitù più lontana del Maniero.

E la cosa non le interessava neanche più di tanto, se proprio dobbiamo essere sinceri.

Voleva solo stare da sola, lontano da tutte quelle urla e tutti quei rumori fastidiosi che la terrorizzavano e le creavano solo tristezza ed angoscia.

Si strinse maggiormente nelle spalle non appena ricordò quello che era appena successo.


Suo padre e sua madre stavano litigando di nuovo ma, questa volta a differenza di tutte le altre, la situazione era degenerata.

Le parole di sua madre ancora le risuonavano nella testa.

Le parole che Gwen Crowlee aveva strillato, nei confronti di suo marito, con occhi chiari iniettati di sangue:


Mi hai rovinato la vita!” aveva esordito la strega in preda alla rabbia.


La scena si proiettò nel cervello di una Mabel di appena otto anni, violentemente, ed anche se non voleva ricordare fu costretta a vedersela passare nuovamente di fronte.


I setosi capelli color cioccolato di sua madre erano in disordine e risaltavano, perfettamente, lo sguardo furioso e sconvolto della donna.

A terra, in mezzo a frantumi di ogni genere, suo padre guardava la moglie col viso sgomento e l'aria terrorizzata, sanguinante da una gamba ed ormai privo della propria bacchetta.

In quel frangente l'uomo non poté fare altro che stare a sentire le urla della moglie le quali, incessantemente, continuavano a propagarsi all'interno delle pareti begioline della sala.


Sei una maledizione, sei solo la mia maledizione! Avrei preferito morire mille volte piuttosto che vivere una vita del genere!”


Quelle parole le rimbombavano nella testa come l'eco in una vallata, mentre tutto si trasformava in una spirale sbiadita e sfumata dove solo gli occhi iniettati di sangue di sua madre erano vividi e chiari.

E la cosa che la rendeva maggiormente triste, di tutta quella faccenda, era che nessuno dei suoi parenti si fosse neanche minimamente preoccupato di andarla a cercare.

Non suo padre, non sua madre né, tanto meno, sua nonna.

Mabel era sola in quell'immensa costruzione che tutti loro, compresi i suoi domestici, chiamavano “casa”.

Sola, esattamente come lo era in quell'oscurità più nera della notte più buia.


Mabel, tesoro mio, cosa ci fai qui?”


La voce di suo nonno, Louis Selwyn in Crowlee, fece sì che uno spiraglio di luce la ridestasse dal baratro in cui stava sprofondando.

La sua voce calda ed il suo volto illuminato dalla luce dietro di lui, costrinsero le iridi chiare di Mabel a chiudersi leggermente.

Nonno” sussurrò la bimba con la voce incrinata dal pianto.

L'uomo si avvicinò alla nipote, intento ad abbracciarla, la strinse forte a sé ed iniziò a rincuorarla:

Suvvia, piccola mia, non temere. Nonno è qui per te ed ora tutto andrà meglio”

Nonno” ripeté nuovamente “Ho paura... perché mamma litiga con papà? Perché la nonna non fa niente?” e, proprio mentre il pensiero le si concretizzò nella mente, Mabel iniziò a piangere “Perché nessuno di loro è venuto da me?”


Nascosta fra il muro e l'armadio di quella vecchia stanza impolverata, gli occhi di Mabel erano una finestra aperta sul terrore che le invadeva l'animo.

Un libro aperto su cui vi si poteva facilmente leggere la sua confusione, il suo dolore e la sua paura.


E mai come in quel momento l'uomo si sentì in dovere di fare qualcosa.


Certo, le conseguenze avrebbero potuto incrinare ulteriormente il rapporto fra lui e sua moglie.

Elaine già lo considerava la sua maledizione.

Ma non poteva certo permettere che la sua nipotina continuasse a soffrire in tale maniera.

No, Mabel non si sarebbe più rintanata in un posto simile, tremante e terrorizzata ai limiti dell'inverosimile.


E quel giorno Louis fece il più grande gesto di coraggio di tutta la sua vita nell'affrontare sia sua figlia che sua moglie.

E, per la prima volta in assoluto, nessuna delle due ebbe niente da ridire.



Image and video hosting by TinyPic



Dopo quell'avvenimento, le giornate sembrarono tornare alla normalità.

Se si poteva definire in questo modo la sua situazione familiare...


Quel giorno Mabel guardava, con aria assente, la sfera di cristallo che sua nonna stava utilizzando per effettuare una predizione, mentre ripensava alla scena di qualche mese prima.

Ed ora che ci pensava bene, non riusciva a ricordare neanche un solo momento in cui suoi genitori si fossero scambiati anche i più stupidi gesti d'amore.

Persino quando presenziavano alle “riunioni familiari pomeridiane”, nessuno dei due si sedeva accanto all'altro e, forse, in lei stava prendendo forma una nuova consapevolezza: la Maledizione di famiglia aveva colpito anche sua madre.

Un nuovo dubbio, a quel punto, non faceva che tormentarla.

Avrebbe colpito anche lei? La sua discendente? Un'altra Crowlee della famiglia?

Non lo sapeva, per questo sua nonna si ostinava da ore a scrutare quella palla di vetro priva di colore.

Nonna, sono ore che stiamo sedute. Forse dovremmo interrompere”

Non dire sciocchezze Mabel! Ci siamo quasi. Dobbiamo solo pazientare ancora”

Elaine prese un respiro profondo prima di continuare nel suo intento e riprendere a scrutare la sfera.

La piccola Mabel di otto anni, sospirò affranta.

Non aveva per niente voglia di rimanere in quella stanza e sperava davvero che sua nonna la smettesse con quella scena.

Stava giusto guardando fuori dalla finestra, con aria annoiata, quando accadde, tuttavia, l'inverosimile.


Sprigionando un bagliore di luce accecante, la sfera iniziò a mostrarle il futuro: esso le apparve, sul primo momento, luminoso e radioso come la più splendida giornata di primavera.

Ma, purtroppo, la gioia di Mabel durò veramente troppo poco...

In pochi istanti sfumò nell'oscurità dell'inverno senza passare per l'estate e l'autunno, per lasciare spazio al nulla.

Cosa vuol dire nonna? Perché è diventato tutto nero? Perché non riesco a vedere più niente?”

La strega alzò gli occhi sulla nipote con un velo di tristezza misto a stupore e, schiarendosi la gola, le rispose:

Mabel, mi dispiace dirtelo nipote mia, ma purtroppo sembra che la Maledizione abbia colpito anche te”

In che senso?”

Nel senso che... ho attuato il più grande e potente incantesimo di magia divinatoria mai utilizzato in famiglia. Sono riuscita a vedere oltre, non so se riesci a capirmi Mabel. Al di là di qualsiasi cosa... ed ho visto...” Elaine si bloccò di punto in bianco, spostando lo sguardo verso il basso, incapace di continuare. Solo la richiesta incalzante della nipote, la costrinse a riprendere il discorso.

Visto cosa, nonna?!”

Il niente, Mabel. Dopo di te, non ci sarà più alcuna famiglia Crowlee a questo mondo...”



E quello era il suo destino.

E finiva nel buio.


The End




Angolo Autrice:




Ciao a tutti ^^

Prima di scrivere qualsiasi cosa volevo “aggiornarvi” sul fatto che tornerò a postare un capitolo ogni due settimane.

All'inizio, a dire il vero, volevo “sbrigarmi” e terminare la storia il prima possibile ma capisco anche le “esigenze del mondo reale” - quali scuola ed esami universitari - così ho optato per questa soluzione.

Non so se pubblicherò, fra due settimane, un altro special o il continuo della storia... semmai, se avete voglia, fatemi sapere voi che preferite :)


E così siamo arrivati anche allo Special di Mabel.

Lo so che, quasi sicuramente, il finale vi lascerà con l'amaro in bocca ma posso solo dire che ho preferito rispettare la “volontà” della sua creatrice e scrivere quello che lei mi aveva mandato (Phebe grazie ancora per essere stata super dettagliata!). Difatti molti particolari sono stati ripresi da ciò che lei aveva scritto.


COMUNQUE io e Gin avevamo già pensato a far finire bene la sua storia quindi NON DISPERATE perché anche Mabel avrà il suo lieto fine!!! Muahahah


Ci vediamo fra due settimane,

Baci

Vic

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: victoria electra black