Fanfic su artisti musicali > AN CAFE
Ricorda la storia  |      
Autore: BulaBula    19/06/2009    2 recensioni
-Beh, allora che ne dici di farci sentire qualcosa?
-Certo.
Disse dirigendosi verso la batteria; Bou poteva sentire lo sguardo contrariato di Miku su di sé, ma decise di ignorarlo. Ma appena Teruki iniziò a suonare, il cantante spostò lo sguardo su di lui, e anche Kanon decise di prestare attenzione.
Quanto a Bou, avrebbe voluto saltare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

È la prima fan fiction che scrivo su persone realmente esistenti, quindi vi prego di essere clementi e vi sarei molto grata se lasciaste un commentino, anche se con delle critiche!

Disclaimer: queste persone non mi appartengono minimamente e questa fic non è scritta a scopo di lucro.





Controllò l’ora: le 17 in punto. Era in perfetto orario.
Prese un respiro e entrò nella saletta di registrazione.
Subito si sentì addosso lo sguardo dei tre ragazzi all’interno: una ragazzo mingherlino dall’aria silenziosa e un ciuffone di capelli nerissimi e liscissimi a coprirgli metà faccia, un ragazzo con gli occhi grandi, e capelli tendenti all’arancione tagliati in modo strano e la faccia da stupido, e infine uno con la faccia tonda incorniciata da una cascata di lisci capelli ossigenati.
Non un gruppo omogeneo, affatto.
Fu proprio il biondino ad alzarsi dallo sgabello e a parlare per primo.
-Tu devi essere... Teruki, giusto?
Annuì.
-Ciao. Io sono Bou. E loro...- indicò prima il tipo dai capelli strani e poi quello col ciuffone –sono Miku e Kanon.
Chinò la testa in un mezzo inchino.
-Molto piacere.
Miku emise una specie di grugnito, e Kanon alzò un sopracciglio. Pensiero: “che razza di voce”.
Bou scosse la testa, sapeva perfettamente cosa stava passando nella mente dei compagni. Teruki sembrava un tipo perfettamente normale, nessun segno particolare; non molto adatto, in verità, a una band come quella che volevano formare. Alto, magro, vestiti relativamente normali, capelli corti, neri e lisci. A dirla tutta, non era nemmeno bello; insomma, non era brutto, ma di certo non era il tipo che ti giri a guardare per strada.
Almeno, questo era di sicuro quello che passava nella testa di Miku; Kanon non sembrava molto interessato, forse stava pensando a una nuova melodia, o semplicemente al suo basso.
Tuttavia, l’importante, per Bou, era che sapesse suonare bene. E poi, nel momento in cui era entrato, aveva sentito nella sua testa il famoso suono delle campane e aveva pensato: “è lui”.
Kami, quel ragazzo sarebbe entrato nella band a qualunque costo, aveva deciso. Lanciò un’occhiata agli altri due, riflettendo: Kanon aveva solo 18 anni, e Miku, sebbene ne avesse qualcuno in più, aveva il cervello di un dodicenne.
Sospirò. Beh, avrebbe dovuto prendere in mano la situazione. Non che gli dispiacesse.
-Beh, allora che ne dici di farci sentire qualcosa?
-Certo.
Disse dirigendosi verso la batteria; Bou poteva sentire lo sguardo contrariato di Miku su di sé, ma decise di ignorarlo. Ma appena Teruki iniziò a suonare, il cantante spostò lo sguardo su di lui, e anche Kanon decise di prestare attenzione.
Quanto a Bou, avrebbe voluto saltare.
Altro che insignificante; al di là del talento musicale e della tecnica, era una bomba. Muoveva la testa a ritmo facendo ondeggiare i capelli da una parte e dall’altra, scoprendo a tratti le orecchie e mostrando due file interminabili di orecchini.
Già se lo immaginava, con dei vestiti un po’ particolari, i capelli più lunghi, resi di un nero più lucido, o magari tinti... in ogni caso, perfetto.
Quando si fermò, Bou si girò verso gli altri: Kanon sembrava pensieroso, Miku aveva la sua tipica aria sorpresa –bocca semi aperta e occhi a palla.
Teruki continuava a fissarli in attesa di una risposta. Bou disse:
-Per me è sufficiente
Seguito dal mormorio scioccato di Miku: -Sì, anche per me... cazzo...
Il cantante era sul punto di alzarsi quando Kanon lo fermò posandogli una mano sulla spalla.
-Kanon?
-Bou-kun, suona qualcosa per favore.
-Eh?
Kanon doveva essere un vero genio; perché era totalmente incomprensibile.
-Tu suoni, lui ti segue. Voglio vedere.
Si alzò e si posizionò accanto alla batteria imbracciando la chitarra; chissà che cosa voleva vedere Kanon.
-è tipo un’improvvisazione?
Chiese Teruki; Kanon si limitò ad annuire.
Bou iniziò con qualche accordo, andando un po’ a caso, senza preoccuparsi molto della melodia ma stando attento al ritmo. Dopo un po’ sentì Teruki partire, perfettamente a ritmo.
Continuarono con la stessa sequenza per un po’, poi, quasi in sincrono, accelerarono.
Sì, Kanon era un genio.
-Sono a posto anch’io.
Bou si fermò sentendo tirare i muscoli del viso; non si era accorto di stare sorridendo. Sia Miku che Kanon si alzarono, seguiti da Teruki.
-Siamo tutti d’accordo?
Bou e Kanon annuirono, e Miku si avvicinò al batterista tendendogli la mano:
-Benvenuto negli Antic Cafè, allora!
Gliela strinse ringraziandolo, e lo stesso fece col bassista; poi si diresse verso Bou e strinse la mano anche a lui –Teruki aveva la mano magra e le dita molto lunghe, potè notare- rivolgendogli un sorriso da mozzare il fiato, così contagioso che si ritrovò a sorridere a sua volta, le gambe un po’ molli.
Altro che insignificante.
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > AN CAFE / Vai alla pagina dell'autore: BulaBula