Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: xkillit    24/09/2017    2 recensioni
Dove Park Jimin è un appassionato di lettura ed incontra,in una libreria nella sua città,un ragazzo con i gusti simili ai suoi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Park Jimin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Anno 2017,Seoul,Sud Corea.
Era un giorno come tanti altri,una leggera pioggia batteva sulla strada del centro della città e le persone camminavano velocemente,cercando di non bagnarsi i vestiti.
Park Jimin camminava,come oramai faceva tutti i giorni da più di due anni,per i polverosi corridoi di una vecchia libreria nella sua città.
Il ragazzo era molto appassionato di lettura,fin da quando era piccolo. Amava i libri e le sensazioni che essi potevano dare.
Per lui sfogliare le pagine,odorarle,carezzarle...era una sensazione unica,insostituibile.
Amava passare le giornate tenendo un buon libro tra le mani,seduto vicino alla finestra di casa sua,immaginando le imprese dei vari personaggi fantastici che erano descritti tra i fogli.
"come sarebbe vivere in un libro?" sussurrò in modo a malapena comprensibile.
Quella era la domanda che spesso faceva a sé stesso,l'idea di vivere una storia tutta sua lo allettava.
Un mondo in cui poteva essere il vero Jimin,senza maschere e senza una falsa personalità.
Spesso provava a essere sé stesso,ma ciò riusciva solo a farlo stare più male,a far aumentare gli insulti dei propri compagni di scuola.
Veniva infatti bullizzato da tutti i ragazzi del suo istituto a causa del suo orientamento sessuale "diverso".
Jimin era oramai totalmente immerso nel suo mondo,così tanto che non si era di un ragazzo dai capelli corvini appena accanto a lui,che stava rovistando tra i libri di genere Fantasy.
Il ragazzino dai capelli rosa si voltò e prese tra le piccole mani un libro intitolato "ShadowHunters",lesse la trama e sorrise ampiamente.
Molto spesso aveva sentito parlare di quel titolo,ma non aveva mai avuto l'occasione di leggerlo,visto che finora non era mai riuscito a trovarlo.

"Ti piace il fantasy? Quello...Quello è un bel libro."

Una voce interruppe i pensieri di Jimin,che subito si voltò verso la fonte del suono.
Il ragazzo con i capelli neri sembrava imbarazzato,lo si capiva anche dal rossore che era spuntato sopra alle sue guance.

"uhm...amo quel genere.
Q-Quindi hai letto questo libro? io...ho visto solo una puntata della serie TV."

Balbettò di risposta,mordendosi il labbro e giocando con la manica della sua felpa.
Il corvino sorrise lievemente e prese un libro a caso dallo scaffale.

"Sì,l'ho letto"

Non aggiunse altro,lasciò Jimin da solo.
Pagò il suo libro e se ne andò dalla libreria,senza più dire una parola.

"ma..."

Sussurrò Jimin,per poi avvicinarsi alla cassa e porgere i soldi alla commessa.

"Ragazzino,il libro è già stato pagato.
Dentro c'è un...un coso. Credo che ci siano dei numeri sopra,boh."


Disse la donna,con tono arrogante e snob,mentre si guardava le unghie.
Il ragazzo,leggermente urtato dal comportamento della ragazza,prese il libro e se ne andò,rigirando il 
foglietto tra le dita esili.
Sopra di esso erano segnati un nome,un cognome e un numero di telefono.

"Jeon Jungkook...cazzo,che bel nome."

Pensò,per poi entrare in casa con un sorriso stampato in volto.
Prese il telefono,riflettendo se digitare il suo numero o no.
Decise di non chiamarlo,si sarebbero sicuramente rivisti in quella libreria.

...così fu.
I due ragazzi si rincontrarono il giorno dopo,poi quello seguente.
I giorni diventarono settimane,le settimane diventarono mesi.
Jimin e Jungkook oramai erano diventati migliori amici,anche se per loro la giusta definizione era "Parabatai",una parola usata spesso nel loro libro preferito.
Tutto andava a meraviglia,fino a quando Jimin smise di presentarsi nella libreria.
Per settimane Jungkook continuò ad andare in quel posto,sperando con tutto il cuore di incontrare il ragazzo di cui era perdutamente innamorato.
Sembrava tutto finito...fino a quando a Jungkook squillò il cellulare.
Era il numero di Jimin,ma la voce che parlava era quella di una donna,apparentemente la madre del ragazzino.


"tu sei Jungkook,vero? Spero di non aver sbagliato numero..."

"Sì,sono io.
Perchè?"

"Jimin...è in ospedale da una settimana,forse di più.
Gli è stata diagnosticata una malattia molto grave..e voleva che tu lo sapessi."


Jungkook perse dei battiti,fece cadere il telefono a terra e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Prese il suo zaino e corse fuori casa,precipitandosi in ospedale.
Entrò nella camera del suo migliore amico e si sedette accanto a lui...Più lo guardava,più riusciva a capire che non era un incubo,era la realtà.
Era bellissimo con la pelle totalmente pallida,era bellissimo nonostante non avesse più i capelli.

"Jimin...io..."

"Ti amo anche io,Jungkook."

Fu come telepatia.
Il corvino si avvicinò alle sue labbra e lo baciò,facendo ciò che voleva fare da mesi.

Passarono altre settimane,Jimin stava migliorando visibilmente.
Jungkook e lui stavano insieme,e si amavano più di ogni altra cosa.
Tutto andava bene,ma una mattina,in un giorno di pieno inverno,quando la neve cadeva e danzava in aria...Jimin morì.
Jungkook era nella stanza dell'ospedale,totalmente distrutto.
Non faceva altro che piangere,l'unica persona che abbia mai amato in tutta la sua vita...oramai era solo un bel ricordo,un pezzo del suo cuore spezzato.
Ricordò una frase scritta nel loro libro.

"Non insistere perché ti abbandoni o rinunci a seguirti,perché dove andrai tu andrò anch'io, e dove ti fermerai io mi fermerò..."

Disse a bassa voce e si asciugò le lacrime,si alzò dalla sedia e si sdraiò sul letto,continuando a sussurrare.

"Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio.
Dove morirai tu,morirò anch'io..."


Si alzò nuovamente e aprì la finestra,guardando fuori.
Quinto piano,freddo glaciale.

"Jimin...ti amo."

Un sospiro.
Una sola spinta.
Buio totale.
   
 
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