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Autore: Soul Mancini    24/09/2017    2 recensioni
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, ma uniti da una grande amicizia.
Insieme, sotto il sole californiano, combineranno follie, si lanceranno sfide, si aiuteranno e si confronteranno. Tra intrecci amorosi impossibili, avventure sempre nuove e appassionanti e accese discussioni, i ragazzi vi terranno compagnia e vi coinvolgeranno in un anno scolastico pieno di colpi di scena ed emozioni.
♥ NOTE:
Ciao! Ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa, spero che vi piaccia! Vi avviso già da ora che i primi capitoli sono stati scritti quando avevo undici/dodici anni e non li ho voluti modificare, quindi sono un granché, ma spero che la trama possa piacervi e incuriosirvi lo stesso! ;)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, accetterò di buon grado anche le critiche!
Buona lettura! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 41



Lisa non riusciva a darsi pace: da quando i suoi amici erano tornati da Los Angeles, aveva notato che Grace e Ben si erano palesemente avvicinati. Dentro di sé sapeva che era inutile essere gelosa: il suo ex era ormai libero e poteva passare il tempo con chi preferiva.

Ma lei non lo poteva ugualmente accettare. Non aveva nulla contro Grace, ma ai suoi occhi appariva come una ragazza alquanto insignificante, non meritava Ben.

Pensava a tutto ciò mentre, in quel pomeriggio di maggio, lei e Cathleen davano una sistemata alla loro stanza e si prendevano qualche ora di riposo.

Cat?”

La bionda impiegò qualche secondo a tornare con i piedi per terra e capire che Lisa l'aveva chiamata; si voltò nella sua direzione con una pila di indumenti puliti tra le mani. “Dimmi.”

Hai notato anche tu che Grace ci sta provando con Ben?”

Stanno stringendo amicizia, ma non so se lei gli faccia delle avances. Mi sembra strano, è così timida!”

Lisa aggottò le sopracciglia. “Ma passano un sacco di tempo insieme” obiettò.

E... tu sei gelosa?” Cathleen aveva voluto rischiare con quel quesito: sapeva che la sua compagna di stanza sarebbe potuta esplodere e a quel punto avrebbero cominciato a discutere.

Un po'” ammise la mora. “Anzi, abbastanza. Diciamo che vado in bestia ogni volta che li vedo vicini” aggiunse con uno sbuffo.

Lisa, sai che tu e Ben non state più assieme” la rimproverò l'altra ragazza cercando di mantenere la calma.

E tu sai che io lo amo ancora” ribatté prontamente l'altra, avvicinandosi alla finestra e perdendo lo sguardo all'esterno.

Dovresti superare tutto ciò.”

Sono sincera: Grace non mi piace, non ce la vedo proprio con Ben.”

Cathleen non aveva nessuna voglia di mandare avanti quella conversazione in cui sicuramente avrebbe difeso la sua nuova amica e sarebbe dovuta andare contro Lisa. Nella loro stanza da qualche settimana si respirava un'atmosfera un po' tesa e pesante, non era il caso di aggravare ulteriormente la situazione.

Così lasciò cadere l'argomento e riprese a sistemare i suoi indumenti nei rispettivi cassetti.

E tu invece che mi racconti? Novità in campo amoroso?” domandò la mora, spezzando per l'ennesima volta il silenzio.

A quelle parole la bionda sobbalzò leggermente. Per lei c'erano davvero tante novità: il suo rapporto con Lionel era diventato davvero ambiguo nell'ultimo periodo e, anche se non sapeva ben definire cosa ci fosse tra loro, sentiva che ormai il limite dell'amicizia era stato superato. Tuttavia non ne aveva fatto parola con la mora perché anche la loro amicizia era radicalmente cambiata, si era raffreddata fino a diventare una scialba tolleranza.

No, niente di nuovo” si ritrovò a borbottare. Il suo cuore aveva parlato prima di lei, e aveva scelto di mentire.


E quindi Marta verrà a trovarci a fine giugno?” Cathleen era rimasta davvero stupita dalla notizia che Lionel le aveva appena dato.

Avevano appena lasciato la mensa dopo la cena e si stavano dirigendo al parco per passare un po' di tempo insieme e approfittare del fresco della sera.

Esatto! Questo pomeriggio sono stato al telefono con lei per almeno due ore e a quanto pare vuole venire a passare una settimana qui da noi prima delle vacanze estive! I suoi potrebbero prendere in considerazione l'idea di iscriverla qui per il prossimo anno, quindi il preside è d'accordo ad accoglierla per una settimana di prova, se così si può definire!” raccontò lui con entusiasmo.

Sono contentissima di poter passare con lei una settimana intera, la adoro! Sul serio potrebbe venire a studiare qui?!”

Non c'è nulla di certo. Sai che per stare qui non si paga poco e non tutti se lo possono permettere, ma i suoi genitori tengono molto all'istruzione della figlia e, se quest'estate la loro situazione si stabilizzerà, cercheranno di fare questo sforzo.”

Cathleen lanciò un gridolino. “Ma è fantastico!”

Lionel non poté fare a meno di sorridere. “A chi lo dici.”

Pensi che lei ed Angel...?” insinuò la ragazza in tono malizioso.

Marta mi ha detto che si scambiano messaggi ogni giorno, ma lui non vuole parlare al telefono con lei perché si vergogna. Sono sicuro che quando si rivedranno... boom! Secondo me sarebbero una coppia stupenda!” cinguettò il ragazzo con aria sognante.

Che carini! Sono due opposti e si completano: lei è l'unica che riesce a farlo uscire dal suo guscio!”

Entrambi erano in brodo di giuggiole e continuarono a parlare della visita di Marta alla Newton Academy, che non era poi così lontana.

Ma una scena che si stava svolgendo presso l'ingresso del bar interruppe la loro conversazione e la loro passeggiata. I due si scambiarono uno sguardo complice e cercarono di avvicinarsi il più possibile senza attirare l'attenzione.

Ben ascoltava l'incessante monologo di una ragazza che l'aveva bloccato per un polso e gli impediva di muoversi. Il ragazzo pareva irritato da quella situazione e da quella presenza, ma stava palesemente compiendo uno sforzo per non mandarla al diavolo. Non sarebbe stato da lui.

Cathleen e Lionel inizialmente non riconobbero la ragazza poiché si trovavano alle sue spalle, ma quando lei si mosse e il suo volto si delineò con chiarezza, i due rimasero di sasso.

Tracy Linnon? Ancora?” sbottò il ragazzo, cercando di non sollevare troppo il tono della voce.

Ma che vuole ancora? Ben è stato abbastanza chiaro mesi fa!” si indignò Cathleen.

Intanto Ben era riuscito a liberarsi dalla stretta di Tracy ed era indietreggiato di qualche passo. Lei, in tutta risposta, lo osservava con i suoi grandi occhi scuri contornati dal solito trucco pesante e si scostava i capelli dal viso con movimenti lenti e studiati.

Non gli rivolgeva la parola da almeno sei mesi! Ma che problemi ha?” commentò ancora Lionel, sempre più basito.

Secondo me ha scoperto che non sta più con Lisa e ha deciso di farsi nuovamente avanti. Che squallida” suppose la sua amica con una smorfia disgustata.

Infine Ben rientrò nel locale e Tracy lo seguì come un fedele cagnolino; i due spettatori constatarono che non avrebbero visto altro per quella sera e ricominciarono a passeggiare in direzione del parco.

Io spero solo che lui riesca a liberarsene al più presto” affermò Cathleen con un sospiro. Era davvero dispiaciuta per il suo amico: Ben non sopportava Tracy e di sicuro ritrovarsela addosso non doveva essere stato piacevole per lui.

Tracy è una ragazza davvero insistente e a quanto pare non capisce quando le vengono dette le cose. Anche a me dispiace che sia proprio il nostro Ben a doverci avere a che fare.”

Mentre continuavano a commentare l'accaduto, presero posto su una panchina. Il parco era quasi deserto perché la maggior parte dei ragazzi in quei giorni era impegnata nello studio e non aveva tanto tempo per andare a zonzo.

Lionel si rese subito conto di essere completamente da solo con lei e la cosa lo mise subito in soggezione. Poteva accadere di tutto e lui non sapeva cosa aspettarsi: si erano scambiati un solo sfuggente bacio, che era parso quasi un errore, e non riuscivano più a starsi lontani, spesso si ritrovavano mano nella mano senza accorgersene o comunque cercavano un contatto fisico in ogni circostanza.

Forse quella sarebbe stata la volta buona per fare chiarezza.

Non ci posso credere” mormorò Cathleen. Intanto aveva preso la mano del ragazzo, che era abbandonata sulla panchina, e l'aveva stretta tra le sue. Un gesto semplice, dolce, che nessuno aveva programmato.

A cosa?” domandò Lionel, facendosi più vicino alla sua amica.

Anche quest'anno scolastico sta per volgere al termine. Il tempo è volato!”

Hai ragione, ed è successo di tutto!” le diede ragione il ragazzo, ripercorrendo con la mente tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi. “Ehi Cat, ci conosciamo solo da otto mesi” aggiunse con un leggero sorriso. Pareva quasi ridicolo pronunciare quelle parole: Cathleen era entrata a far parte della sua vita da così poco tempo, eppure la sentiva talmente vicina che pure il tempo aveva perso il suo valore.

Dici davvero? Oh...” mormorò lei.

Il silenzio li avvolse per qualche istante, in cui entrambi godettero l'uno della vicinanza dell'altra. Poi Lionel ebbe finalmente il coraggio di volgere lo sguardo nella direzione di Cathleen e si accorse del leggero rossore sulle sue guance.

Cat” la chiamò in un sussurro. Non gli importava che lei rispondesse: voleva solo immergersi nei suoi profondi occhi nocciola che tanto amava. E cercare in essi la conferma di ciò che lei aveva ammesso durante il viaggio verso Los Angeles: voleva sapere se i suoi sentimenti erano davvero ricambiati.

Cathleen non aggiunse neanche una parola e si limitò a sostenere il suo sguardo per un paio di secondi. Poi accadde di nuovo, e stavolta entrambi avevano la certezza che non si trattava di uno sbaglio. Le loro labbra si incontrarono e non ci fu nessun imbarazzo, nessuna incertezza: anche la ragazza aveva finalmente accettato i sentimenti che provava ed era pronta a viverli e condividerli insieme a Lionel, il ragazzo che aveva amato inconsapevolmente per troppo tempo.

Senza spezzare quel magico contatto, i due ragazzi si strinsero ancora di più, si incatenarono in un abbraccio colmo di affetto e dolcezza. E ora che finalmente tutte le verità erano venute a galla, era davvero difficile starsi lontani.

È qui che voglio stare” sospirò Cathleen, attirando Lionel ancora più vicino a sé e carezzandolo con dolcezza.

Anch'io. Ma non è giusto, ora voglio invertire i ruoli!” protestò lui in tono scherzoso. Si posizionò meglio sulla panchina e avvolse la ragazza in un abbraccio protettivo, in modo che lei posasse la testa sul suo petto. “Sono o non sono il tuo ragazzo? Ho il dovere di proteggerti!”

Quella frase era stata pronunciata con leggerezza, ma ben presto entrambi si resero conto di ciò che racchiudeva. Il cuore di Cathleen perse un battito, mentre Lionel arrossiva vistosamente per essersi definito il suo ragazzo.

Sì, ma tu sei piccoletto” ribatté lei, cominciando a giocare con i capelli del suo ragazzo. Quelle parole continuavano a rimbombarle in mente come un'eco e, più si facevano concrete, più lei rimaneva spiazzata.

Per svuotare la mente c'era solo un modo: cantare. Così, senza realmente volerlo e deciderlo, intonò le prime frasi di una canzone, la loro canzone, quella che lei stessa aveva composto per il compleanno di Lionel. E il testo si adattava benissimo anche alla loro attuale situazione.

Perché, quando l'aveva scritto, già lo amava.

Il ragazzo allora la strinse ancora più forte a sé, profondamente commosso. Ora più che mai la voleva vicina, voleva proteggerla. Sentiva così tanta gioia che non sapeva più come dimostrarla, dove riversarla. Ascoltò la voce di Cathleen, talvolta rotta dall'emozione, che si imprimeva in lui fin dentro le ossa e lo faceva rabbrividire.

E poi la baciò ancora e ancora, finalmente libero dopo otto mesi di attesa e disperazione.


Tiffany, mi devi aiutare!”

La ragazza aggrottò le sopracciglia e osservò con aria interrogativa il suo migliore amico, che le si era piazzato davanti mentre lei lasciava i dormitori femminili.

Buongiorno Ben. Ma hai visto che ore sono? Faremo tardi a lezione!” protestò lei. Tuttavia dovette ammettere che il ragazzo aveva un'espressione piuttosto disperata. “Ah, non fa niente! Sediamoci, ti ascolto!” esclamò quindi, prendendo posto sul bordo dell'aiuola più vicina e invitando Ben ad affiancarla.

Ieri Tracy è tornata all'attacco” raccontò lui con un sospiro esasperato.

Tracy Linnon? Ancora? Ma non ha altro a cui pensare nella sua vita?” Tiffany sgranò gli occhi e si portò una mano sulla fronte.

A quanto pare no. Io pensavo di essermene liberato, invece ieri l'ho incrociata per caso al bar e lei non ha fatto che fissarmi per tutto il tempo. Quando sono uscito per scambiare due parole con un mio compagno, lei mi ha seguito e mi ha bloccato per un polso prima che potessi fare qualsiasi cosa. Mi ha chiesto come stavo, ha detto – in tono palesemente falso – che le dispiaceva per la mia rottura con Lisa, ma che evidentemente la mia ex non mi meritava. Le ho spiegato che non mi andava di parlarne, ma lei non se ne voleva comunque lasciar andare: è rimasta appiccicata a me per il resto della serata e mi ha promesso che oggi sarebbe venuta a cercarmi. Dice che le era mancata la mia compagnia.”

La ragazza era allibita. “Oh santo cielo, ma è una stalker! Addirittura ti verrà a cercare? E tu non l'hai mandata al diavolo?”

Le ho ripetuto più volte che avevo altri impegni, ma non c'è stato verso! Lo sai, io non riesco a essere sgarbato, ma se va avanti di questo passo mi farà impazzire!”

Ti aiuterò, promesso! Facciamo così: se anche oggi tornerà da te e continuerà a insistere, escogiteremo qualcosa per tenerla lontana. Mettiamola alla prova per una giornata, d'accordo?”

Ben annuì, già più tranquillo. “Grazie Tiff, ti adoro.”

Anche io! Bene, ora però andiamo a lezione, si è fatto davvero tardi!”

I due ragazzi vennero in quel momento raggiunti da Grace e insieme si diressero verso le rispettive aule, più o meno pronti ad affrontare una nuova giornata.



   
 
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