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Autore: La Polly    27/09/2017    14 recensioni
Bulma Brief era sempre stata una ragazza molto bella e i corteggiatori non le erano mai mancati. Tutti cadevano ai suoi piedi e lei avrebbe potuto avere qualsiasi uomo al suo fianco, ma Bulma ne desiderava soltanto uno: il Principe dei Saiyan.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai un posto nel mio cuore
che nessun altro potrebbe avere.

(Francis Scott Fitzgerald)

 

 

Lei, Bulma Brief, era sempre stata molto imprevedibile.

Spesso e volentieri appariva come una donna senza un briciolo di senno, nonostante la sua notevole intelligenza, e a causa di ciò si era messa nei guai innumerevoli volte, soprattutto da quando aveva intrapreso il suo primo viaggio alla ricerca delle sfere del drago.

Riusciva sempre a sorprendere gli altri e a lasciarli senza parole. Aveva sorpreso tutti anche quando aveva deciso di ospitare i Namecciani a casa sua – quando aveva deciso di ospitare lui.

Non aveva riflettuto molto su quella scelta, lo aveva fatto e basta, quasi ignorando quello che sarebbe potuto succedere se solo lui avesse deciso di far loro del male, eppure le era bastato uno sguardo per capire che in fondo non avrebbe torto un capello a nessuno – le era bastato poco per fidarsi.

Erano trascorsi anni da quando Vegeta aveva messo piede per la prima volta alla Capsule Corporation. Avevano passato mesi interi a insultarsi a vicenda e lei lo aveva trovato talmente insopportabile che spesso si era pentita della sua scelta, per questo non avrebbe mai potuto immaginare una svolta simile nel loro rapporto.

Non ricordava esattamente quando era successo, quando aveva iniziato a sentirsi attratta da quell’uomo così affascinante e al tempo stesso così pericoloso. Forse dopo la fine della sua relazione con Yamcha o forse era stato proprio quello il motivo della loro rottura. Bulma non lo sapeva con certezza, perché quelle sensazioni erano esplose dentro di lei tutto d’un un tratto – tra un battibecco e l’altro, tra uno sguardo di sfida e l’altro – senza che lei quasi potesse accorgersene e non aveva potuto fare a meno di lasciarle scorrere, perché sapeva che sarebbe stato impossibile ignorarle.

Ciò che provava per Vegeta era qualcosa che agli occhi del mondo sarebbe potuto risultare sbagliato e immorale – lui aveva ucciso i suoi amici e aveva cercato di distruggere la terra e lei avrebbe dovuto, se non odiarlo, quantomeno evitare di riservargli certe attenzioni. Ma gli altri non avrebbero mai potuto capire cosa si scatenava nel cuore di Bulma ogni volta che lui la guardava, ogni volta che le passava accanto.

Era stato difficile cercare di trattenersi per evitare di scatenare un putiferio, perché Vegeta non era un uomo qualsiasi e lei lo sapeva benissimo, per questo aveva iniziato a desiderarlo con tutta se stessa.

Tuttavia Vegeta non era mai parso interessato a lei, anzi: aveva passato il tempo a schernirla, o peggio, a ignorarla. La donna quasi ne aveva sofferto, fin quando non era successo ciò che l’avrebbe cambiata per sempre…

 

 

Stavano litigando di nuovo – per l’ennesima sciocchezza – e Vegeta, al limite della sopportazione, l’aveva sbattuta conto il muro dosando al massimo la sua forza ma facendola comunque sobbalzare dal dolore. Le sarebbero apparsi parecchi lividi sulla schiena, ne era sicura.

I suoi occhi così scuri e profondi la stavano fissando con rabbia, ma Bulma aveva smesso di avere paura di lui da un bel pezzo.

«Quante volte ancora dovrò ripeterti di non provocarmi? Vuoi che ti faccia fuori sul serio, sciocca terrestre?»

La donna, sempre più irritata, lo fulminò con lo sguardo.

«Fallo, stupido scimmione! Cosa aspetti?» lo stava sfidando di nuovo, senza pensare che avrebbe potuto ucciderla con un solo dito, senza tener conto di chi realmente lui fosse.

Ormai non le importava più, avrebbe accettato qualsiasi cosa pur di sentire quelle mani su di sé – qualsiasi.

Stai impazzendo, Bulma. Non ci sono altre spiegazioni – pensò, sarcastica.

Forse era davvero così, forse aveva perso completamente la testa e la colpa era di quel maledetto Saiyan.

«Oh, credimi… lo farò molto presto»

Quella minaccia, sussurrata a pochi centimetri dal suo viso, la fece tremare dal desiderio. La stava volutamente provocando, ne era sicura.

«Ma prima ti farò provare talmente tanto dolore che alla fine sarai tu a supplicarmi di ucciderti, Bulma» concluse, con un sorriso crudele e al tempo stesso malizioso.

In quell’esatto istante il tempo parve fermarsi.

L’aveva chiamata per nome, non era mai successo prima d’ora, e questo bastò per farle perdere del tutto il controllo.

La donna, senza riflettere, azzerò la distanza fra di loro e posò la propria bocca su quella di Vegeta. All’improvviso tutto il resto scomparve, c’erano soltanto loro due, uniti in quel bacio che sapeva di peccato.

Aveva osato troppo, lo sapeva, e Vegeta gliel’avrebbe fatta pagare senza ombra di dubbio.

Si separarono dopo un lasso di tempo che le parve infinito e quando riaprì gli occhi, Bulma scorse subito un’ombra di sorpresa in quelli del Saiyan, che però scomparve all’istante. Quando la mano di Vegeta le afferrò un’abbondante ciocca di capelli, Bulma sussultò, colta alla sprovvista.

Lui ghignò soddisfatto e la strinse con maggiore forza, costringendo la donna a piegare il capo all'indietro. Una smorfia di dolore le apparve sul volto – quello stesso dolore, però, non le impedì di sfidarlo con lo sguardo, non voleva cedere, non voleva mostrargli la sua debolezza.

«Ti avevo avvertita.»

Non ebbe nemmeno il tempo di urlare, perché Vegeta riprese possesso delle sue labbra e la baciò con impeto, mozzandole il respiro.

Bulma non riusciva a crederci… dopo tutti quei mesi passati a sperare che Vegeta facesse un passo verso di lei, ora la stava baciando.

La sua eccitazione aumentò a dismisura nel momento in cui Vegeta la sollevò da terra, facendole intrecciare le gambe attorno ai suoi fianchi. Bulma sentì subito l’erezione dell’uomo premere contro la sua femminilità – solo i vestiti a separarli l’uno dall'altra. Un gemito le sfuggì dalle labbra, obbligandola a separarsi da quelle di Vegeta, ma lui, intenzionato a non lasciarle scampo, iniziò a morderle il collo, scendendo poi verso la sua scollatura.

«Pagherai per il tuo affronto, donna. Ti pentirai di aver sfidato il Principe dei Saiyan.»

Quelle parole non la scalfìrono per niente, non le importava quanto le avrebbe fatto male, non le importava delle conseguenze, voleva solo che Vegeta la facesse sua.

 

 

Bulma ricordava ancora tutto alla perfezione – ogni attimo era stato marchiato a fuoco nella sua mente e sulla sua pelle.

Vegeta le aveva letteralmente strappato i vestiti di dosso, poi l’aveva sfiorata con una delicatezza che mai avrebbe immaginato e dopo averla guardata con quegli occhi così cupi, era entrato in lei. Le aveva spezzato letteralmente il fiato, ma il dolore si era presto trasformato in piacere, segnando in modo definitivo la sua esistenza, perché Bulma sapeva che da quel momento nulla sarebbe più stato lo stesso.

Nei giorni successivi avevano continuato come sempre a battibeccare, ma quando calava il buio, bastava uno sguardo, una semplice provocazione e subito finivano per rotolarsi fra le lenzuola, schiavi di un’attrazione irrefrenabile che li avrebbe perseguitati fino alla fine dei loro giorni.

Bulma non si era lasciata abbattere dal pessimo carattere e dai modi brutali di quell'uomo. Sapeva fin dall'inizio a cosa sarebbe andata incontro e ancora di più era consapevole di quanto quella specie di sfida l'avrebbe messa alla prova.

Innamorarsi di Vegeta era paragonabile a un vero e proprio suicidio, però la donna dai capelli di quel colore così insolito – lo stesso colore che aveva attirato il Principe dei Saiyan – era certa di una cosa: lo avrebbe amato per sempre.

Bulma non aveva dubbi in merito, perché percepiva quel sentimento farsi sempre più spazio nel suo cuore, sotto la sua pelle – lo sentiva vivo e pulsante dentro di sé.

Sei una stupida, Bulma. Non vincerai mai questa battaglia, lo sai benissimo.

Quella voce le rimbombò di nuovo nel cervello per cercare di convincerla a mollare la presa, ma lei era Bulma Brief e non si sarebbe mai arresa.

Ora aveva un motivo in più per lottare, perché in quel preciso istante, con un test di gravidanza positivo fra le mani, Bulma non poté fare a meno di pensare che commetterebbe altre mille volte quel bellissimo sbaglio.

Vegeta era l’uomo che stava aspettando da tutta la vita e lei non aveva nessuna intenzione di rinunciare a lui.

 

 

 

 


Spazio Autrice

Buonsalve a tutti!
Ecco qui la mia prima one-shot su questa coppia (che è anche una delle mie OTP preferite in assoluto) completamente incentrata sui pensieri di Bulma. Seguo Dragon Ball da quando ero bambina e ho sempre adorato Vegeta e Bulma, perciò – dopo mille incertezze - ho deciso di scrivere questa piccola storia. Spero che l'abbiate apprezzata.
Grazie a tutti quelli che la leggeranno!
Un bacio
Polly

   
 
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