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Autore: JulyChan    28/09/2017    9 recensioni
Scorpius le aveva regalato i giorni più belli della sua vita, e ora glieli stava strappando dalle mani, facendoli a brandelli senza pietà alcuna.
Se ne vanno tutti. Se ne vanno sempre tutti.
[Triple Drabble]; [Terza classificata al contest "Sfida alle 100 parole - IV edizione" di RosmaryEFP]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Alla fine del giorno

 

 

 

 

 

 

alba

«Ho paura dell’amore. Potrebbe consumarmi».

Rose lo guardava, tremante di piacere e di dolore. Cercava qualcosa nei suoi occhi, e Scorpius sapeva che gliel’avrebbe data: una certezza, dopo anni di instabilità; una speranza, dopo secoli di delusioni.

«Se ne vanno tutti. Se ne vanno sempre tutti».

«Non sarebbe una brutta idea tornare a fidarti di qualcuno».

«No, ma sarebbe un’idea folle fidarmi di te».

Ma poi lei aveva sorriso, i primi bagliori dell’alba a lambirle il volto, e Scorpius l’aveva guardata, immobile e incredulo. E poi l’aveva stretta a sé, con il silenzio tra i denti e una promessa negli occhi – Non ti lascerò mai.

 

 

 

*

 

tramonto

«Un’alleanza con i giganti? È un’idea assurda!».

Il viso imperlato di lacrime, Rose vedeva tutto sgretolarsi davanti a sé, le rovine di un mondo intero cadere ai suoi piedi. Si sentiva un’illusa: Scorpius le aveva regalato i giorni più belli della sua vita, e ora glieli stava strappando dalle mani, facendoli a brandelli senza pietà alcuna.

«È solo una misura cautelare. Lo giuro, non c’è nessun pericolo».

L’aveva lasciata, nuda e tremante, mentre il sole moriva lento all’orizzonte, spogliata degli abiti e della sua presenza. L’aveva lasciata con una promessa da stringere al petto e da cullare nelle ore più buie – Tornerò presto, aspettami.

 

 

 

*

 

tenebre

Al suo posto era tornata una lettera, colma di mi dispiace e condoglianze, ma lui le aveva fatto una promessa e Rose sapeva che l’avrebbe mantenuta.

«È un’idea folle. Perché continui a farti così del male?».

Sua madre l’aveva trovata alla finestra, nell’oscurità abissale della camera; il viso scarno e cereo avvolto nello scialle ormai logoro, lo sguardo vacuo e fisso in un punto al di là del vetro.

«Perché mi fa sentire viva».

Aveva paura che l’amore l’avrebbe consumata, ma aveva finito per consumarsi da sola, nell’attesa, come una foglia accartocciata su se stessa, in balia di tutto il tempo del mondo – Aspettami.

 

 

 

 

 

 


 

NOTE:

Questa storia si è classificata terza al contest “Sfida alle 100 parole – IV edizione” di Rosmary

Sono stata indecisa fino alla fine se pubblicare le drabble separatamente o meno. Alla fine, ho optato per la seconda scelta, anche perché hanno un loro filo logico, a partire dai titoli (che, come al solito, fanno pena xD), e quindi mi “suonavano” meglio così.

Non ho granché da aggiungere, se non che il contest prevedeva la scrittura di tre drabble, ognuna di 100 parole esatte, ispirandosi a un pacchetto. Io ho scelto il n° 13, il quale consisteva nello scegliere tra la coppia Scorpius/Rose o il singolo personaggio Merope (ho chiaramente optato per il primo caso) e scrivere, per l’appunto, tre drabble, tra di loro connesse, basandosi sul titolo della canzone “Pazza idea” di Patty Pravo.

Buona lettura,

July

 

 

RIFERIMENTI:

  • Ho paura dell’amore. Potrebbe consumarmi: frase ispirata a una citazione del film “Song to song

 

   
 
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