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Autore: sognatrice14    29/09/2017    0 recensioni
Marta e Andrea. 2 ragazzi,2 vicini di casa. Si conoscono e diventano amici ma rimarranno solo amici??
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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CAPITOLO 1: PRIMO INCONTRO
Strade deserte, illuminate dai fiocchi lampioni, e rallegrate solo dal cinquettio degli uccelli. La nuova città si presentava cosi.

Marta si era dovuta far lasciar un pò lontano rispetto la nuova casa. Con due valigie, una grossa borsa si avvvia verso casa. Non credeva che Padova si poteva presentare cosi. Era molto stanca, non c'è la faceva più.

All'improvisso le si avvicinarono due ragazzi. Le chiedero,sorridendo," Vuoi una mano, ti aiutiamo noi?“ c’era qualcosa nel loro sguardo che non la convinceva“ no,no grazie!“ disse cercando di non far capire che la voce tremava.Marta cercava di schivarli ma loro seguivano i suoi movimenti, la paura sali nel suo corpo,non c'era via  per scappare.

Marta era sul punto di urlare, di piangere.

" Ragazzi,ragazzi" si senti una voce proveniente da lontano,al richiamo i due ragazzi si girarono, videro di chi si trattava.  Il ragazzo si avvicino e diede una pacca sulla spalla a uno dei ragazzi e continuo " Volevate aiutare mia sorella, vi ringrazio", disse abbracciando Marta.

Il ragazzo riprese parola, dicendo " Ora, però  me ne occupo io, grazie ragazzi" e poi guardo Marta negli occhi castani "Andiamo sorellina".

 Gli mise un braccio intorno al collo di lei e iniziarono a camminare, cercando di allontanarsi il più possibile da quei due. I due ragazzi osservarono a capo chino la scena.

" Grazie "disse Marta

 " Shhhhhssh... dobbiamo allontanarci da qua".

Dopo un pò che camminavano,senza dirsi una parola, gli tolse il braccio  e disse " Ok, li abbiamo seminati.  Non devi girare cosi tardi!!"

 Marta lo guardo e gli disse " Sono appena arrivata, non sapevo che potesse succedere quello che non successo, mi dispiace che mi hai dovuto salvare, grazie comunque", si stava prendendo le valigie ma la mano di lui la fermo " dove vuoi andare? Dimmi dove è casa tua, che ti accompagno."

Marta scuote la testa, si riprende le valigie e stava per andare, lui le prende il bacio e le dice " Sei sempre cosi orgogliosa, dai fatti aiutare." Alla fine cedette e le disse la via e il numero civico, lui si mise a ridere, lei lo guardo innervosita, lui vedendo il suo sguardo, disse " Ok, la smetto. Rido perchè abiti nello stesso plesso."
Sorrise, allungo la mano e si presento, lui disse  Andrea:“ Ti porto io queste, sono più pesanti di te."
Marta si fece aiutare, iniziarono a camminare e scese il silenzio tra i due, poi lo rupe Andrea "Come mai qui? Uhm.. Aspetta, voglio indovinare sei qui per studiare,ehm... studi medicina giusto?" , Marta lo guardo e poi disse " Sei anche un indovino?", sorrise " la guardo con aria dubbiosa "anche'cosa sarei inoltre?,Marta un po vergognandosi disse£ quacuno sarai per fare andare quei ragazzi cosi!  " Ahahahah- rise Andrea- sono solo un ragazo che lavora in un pub vicino e qui mi conoscono tutti. Quei due ragazzi hanno proprio superato il limiti. Quando li ho chiamati e mi hanno riconosciuto, ti hanno lasciato andare.
Marta rimase ad ascoltare in silenzio e pensando che anche se questo ragazzo era un pò presuntuoso senza di lui non sa che cosa sarebbe successo. Andrea la guardo e disse " I miei discorsi, ti mettono inquetudine"
 Marta scosse il capo e disse " No, pensavo a ciò che è successo. Non ti ringrazierò mai abbastanza per ciò che hai fatto"disse guardandolo negli occhi neri
  " Se vuoi ti posso dire dei modi per desbitarti, ad esempio puoi non rimproverarmi per rumori notturni, puoi essere sempre disponibile,sai dimentico sempre qualcosa, zucchero,sale, pepe,pasta... e tutto il resto. Se mi viene in mente qualcos'altro,te lo dico" sorride anche Marta lo fa.
Dopo cinque minuti, Andrea esordi " Ecco, la tua nuova casa!". Davanti a loro si ergeva un grande palazzo, di colre rosa, era vecchio ma  nello stesso tempo moderno. Marta aveva un sorriso che arrivava alle orecchie, Andrea la vide e non potè fare a meno di non sorridere. " Andiamo" dissero insieme. Presero l'ascensore e salirono al quinto piano. Andrea l'accompagno davanti la porta della nuova casa,che era di fronte alla sua, si salutarono.
Marta entro nella sua nuova casa, era veramente felice. Era l'inizio di un sogno, era la vita che voleva, era ciò che sempre aveva sperato. Avvanzo verso il divano nero e vi sprofondo, c'era molto da fare ancora ma adesso era il suo momento si doveva godere questa scena
   
 
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