Perché tutto questo? Perché devo riviverlo? È un inferno, o forse anche peggio:Vedo la gente morire, sono costretto a uccidere.
Vorrei disertare ma, a differenza di Marcoh, ho paura.
Non sopporto tutto questo.
All'improvviso sento uno sparo, e un uomo vicino a me che sta per morire. Lo riconosco, è Hughes:Lo hanno colpito ai polmoni e sta sanguinando. Chiamo Havoc, Hawkeye e gli altri. Proviamo a curarlo:Sta perdendo molto sangue e ha le labbra secche. Cerchiamo di fare il più possibile, ma sta sanguinando sempre di più, fino a morire. Molte lacrime scendono dai miei occhi:Hughes è sempre stato il mio migliore amico, non posso sopportare questo momento.
Mi sveglio:Era solamente un incubo, un orribile incubo. E piango.
Adesso sono un colonnello:Non dovrei piangere, ma essere un vero uomo. 
Sono passati anni da quell'orribile guerra, ma ancora non riesco più a dimenticare quell'orrore. 
La cosa è peggiorata da quando è morto Hughes. Durante il funerale potevo sentire la figlia di soli 4 anni chiedere alla madre e moglie di Hughes:"Mamma, come fa papà ad andare al lavoro se lo ricoprono di terra?"
Ricordo ancora quel momento.
Decido di alzarmi dal letto e di dirigermi verso la cucina per bere qualcosa. Prendo una bottiglia di whisky, mi siedo in terra e inizio a bere.
 Ogni volta che mi sento così male bevo:Mi fa sentire più calmo, ma ancora triste.
Finisco la bottiglia e vicino a me, in terra. 
Ho smesso di piangere, ma mi sento ancora abbattuto come un castello di carte.
A un certo punto sento il campanello suonare. Vado ad aprire e trovo Hawkeye alla porta.
"Ciao Roy" Mi dice "Sono venuta per riportarti il libro che mi hai prestato"
"Ah, ok..." Dico "Grazie... Riza"
"C'è qualcosa che non va?"
"No, no, niente"
"Sei sicuro? Hai una voce e un atteggiamento strano"
"Si... No... Ecco..."
Non so cosa dire, sono come ubriaco
"Posso entrare? Magari possiamo parlarne insieme"
"Entra pure, Riza"
Una volta entrata, Hawkeye si chiude la porta alle spalle, si siede sul divano con me e appoggia il libro in terra. 
Una volta fatto, le spiego la situazione e i miei sentimenti.
"Ti capisco benissimo" Mi risponde lei "Nemmeno io riesco a dimenticare quella stupida guerra, anche se ora sono tenente. Non devi sentirti in colpa, sei, anzi, siamo stati costretti a farlo"
Le sue parole mi riscaldano il cuore.
"E Maes?"
"Lui non è morto. Lui è ancora vivo... Nel tuo cuore... Basta solo crederci. Maes sarà sempre con te:Le persone, quando muoiono, non se ne vanno davvero; Semplicemente abbandonano il proprio corpo, ma non la loro anima. Capisci cosa intendo, Roy?"
"Si"
È inquietante, ma almeno il suo discorso mi ha fatto sentire meglio.
Ci mettiamo a parlare, fino a quando Riza mi abbraccia per consolarmi. Pochi secondi dopo, io e lei ci abbracciamo e ci baciamo appassionatamente.
"Wow" Penso "Questo è molto meglio del whisky"
Una volta finito, la ringrazio per avermi consolato e le chiedo se vuole qualcosa da bere.
"No... Grazie" Mi risponde. La vedo molto emozionata. Proprio come me.
"Allora... Io vado" Continua Hawkeye "Ci vediamo domani al lavoro, Roy. Vuoi che questa notte resti un segreto?"
"Si... Preferisco che resti una cosa tra noi, Riza"
"Anch'io, Roy. Nessuno deve saperlo. Certe cose è meglio tenersele per sé"
"Ok, Riza... Ora va pure, grazie per avermi riportato il libro e quindi... A domani"
"A domani, Roy"
Dopo esserci scambiati un ultimo bacio, vedo Hawkeye uscire e chiudere la porta.
Mi alzo dal divano, vado in camera, metto il libro nella libreria e vado a letto.
La mattina seguente, faccio colazione con latte e biscotti, mi metto la mia solita divisa blu, mi lavo i denti e raggiungo il quartier generale e saluto tutti i miei colleghi, raggiungendo il mio ufficio, pronto per una nuova giornata di lavoro.