Tormento(ne)

La musica proveniente dalla radio si poteva sentire in ogni angolo del castello. Doflamingo aveva addirittura fatto alzare il volume per poter ascoltare meglio quella canzone in particolare. Non che il pezzo brillasse per arrangiamento stilistico o per il testo profondo, anzi, tutt’altro.
 

Tú, tú eres el imán y yo soy el metal
Me voy acercando y voy armando el plan
Sólo con pensarlo se acelera el pulso (oh, yeah)

Doveva però ammettere che era orecchiabile e, anche se l’aveva sentita solo a stralci, il re di Dressrosa aveva l’impressione che in quella calda estate che stava arrivando sull’isola avrebbe avuto modo di ascoltarla più e più volte; e la cosa non gli dava particolarmente fastidio.
E nemmeno a tutti gli altri residenti del castello, a quanto sembrava: aveva scorto Sugar canticchiarla mentre si aggirava per i corridoi del castello e Violet improvvisare alcuni passi della sua passionale danza su quelle note.
Senza contare che a Doflamingo piaceva quel significato esplicito, quell’invito a un amplesso sensuale, quella voglia che trasudava dalla voce del cantante.
 

Despacito
Quiero desnudarte a besos despacito
Firmar las paredes de tu laberinto
Y hacer de tu cuerpo todo un manuscrito

 
Il Fenicottero quasi ci si rivedeva in quelle parole, quando magari parlava all’orecchio di una delle sue numerosi amanti, facendole promesse maliziose sussurrate all’orecchio.
Despacito dava la sensazione di un’estate da vivere appieno, sulle spiagge fino a notte fonda, in compagnia dei falò, delle donne e dell’alcol.
 

Si te pido un beso, ven, dámelo
Yo sé que estás pensándolo
Llevo tiempo intentándolo
Mami, esto es dando y dándolo

Mentre stava arrivando alla piscina, anche lui, inavvertitamente, cominciò a canticchiare sottovoce la canzone, contento che fosse in una lingua che gli stesse tanto a cuore. Non la conosceva bene, ma poteva intuirne le parole e seguire il ritmo con l’intonazione del timbro. Sorrise.
 
 

Sabes que tu corazón conmigo te hace bam-bam

Il sorriso gli si congelò sulle labbra. Si bloccò come se si fosse tramutato in pietra in quel preciso istante, a causa di quell’unico verso della canzone. Il cuore perse un battito o due, non ne fu davvero certo, mentre con uno scatto voltava la testa a guardare l’apparecchio che aveva appena urlato quella frase che gli riportava alla mente un fatto accaduto da più di dieci anni.
Spalancò gli occhi, gesto che non si notò affatto a causa degli occhiali.
« Vergo! »
« Sì, signorino? ». Doflamingo quasi saltò dalla paura per esserselo ritrovato immediatamente a fianco, come se fosse spuntato fuori dal pavimento.
« Voglio che questa canzone sia bandita dal regno! Più tutte quelle che contengono più volte quella parola…».
« Vuole che ne elimini anche la causa, signorino? ».
« No, gli autori lasciali stare, per ora… ».
« Sarà fatto. » obbedì prontamente Vergo, prima di andare ad eseguire l’ordine.
Doflamingo rimase solo, con i propri pensieri, i propri sospiri esasperati e i primi accordi di chitarra di “Duele el corazòn” che uscivano dalla radio.








Note autrice:
Devo sul serio commentare? La storia è nata su un gruppo whatsapp di mie amiche dove si parla spesso e volentieri di One Piece, dove ogni volta che esce un capitolo lo si commenta in modo assurdo e dove nascono perle/cazzate (a seconda delle visioni) di questo tipo molto spesso. Quando ci siamo rese conto che un pezzo della canzone di Despacito (canzone di cui non detengo alcun diritto e non scrivo a scopo di lucro) descriveva in modo impeccabile la morte di Cora, ci siamo scatenate.
Per chi non conosce bene lo spagnolo, il verso di per sé vorrebbe dire "Sai che il tuo cuore con me fa bam-bam" ( e per chi non se lo ricorda, Doffy ha sparato al nostro caro Cora...). Secondo una mia amica, Oda con la saga di Dressrosa ha previsto sia Despacito che la pubblicità del Buondì Motta, ma questa è un'altra storia...
Credo che ci farò una raccolta con tutte queste flashfic nonsense che sto scrivendo e che ho in testa...
A presto e grazie per aver sopportato i miei scleri!
Marauder Juggernaut