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Autore: LadyOkami    19/04/2005    2 recensioni
...un vero cuore di ghiacchio...(modificato)
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Qui seduto sul letto ripenso a noi

 

Anima...

 

"Qui seduto sul letto ripenso a noi..."

Così inizia la stupenda canzone di Paolo Meneguzzi, sparata al massimo volume nelle cuffie del mio CD Player. Sono seduta, appoggiata allo schienale del mio letto e osservo il cielo azzurro. Le finestre sono spalancate e una lieve brezza mi scompiglia leggermente i ricci castani chiari. Per fortuna non c'è mia sorella, altrimenti questo momento di pace non esisterebbe. Sospiro. Che pace che c'è. Chiudo gli occhi e cullata dalla musica, ripenso a tutto quello che mi è successo.

 

"Anima libera, ti senti candida, lassù nel cielo volerai... e non lasciare che, paure inutili nascondano la luce in te..."

Anima, non so se l' ho ancora. Oramai si è dissolta, sono diventata fredda e cattiva, nonostante io sia una persona socievole e a cui piace avere tanti amici. È un controsenso, vero? Sì, lo è, eppure è così, ho pochi e fidati amici, ma nonostante sembri una normale ragazza, solare, vivace e un po' pazza, sotto sotto sono un' essere che non prova più alcuna emozione. Mi isolo, non accetto aiuto. Mia zia direbbe << sei proprio un Leone! >>, è il mio segno zodiacale e dice così, perché pensa che sia un aspetto comune di noi adolescenti e di quelli del mio segno. Non è così, tutti i miei comportamenti, tutti i miei isolamenti sono frutto, non dei segni (nei quali, francamente, non credo proprio!), ma del mio "cuore". Anche lui dovrebbe essere scomparso o, per lo meno, dovrebbe essere congelato. Non provo più alcuna emozione; ad esempio, quando sono insieme a mia madre, nei suoi confronti non provo affetto (o forse c'è, ma è così nascosto che non lo sento...), ma Rispetto. Rispetto, per una donna che si è impegnata e si impegna, tutt'oggi, a far sì, che le sue figlie crescano come tutte le ragazze di oggi, facendo enormi sacrifici per accontentarci. Solo ora mi rendo conto che, quando diceva << Tu, Michelle pretendi troppo e non dai mai niente in cambio! >>, era la verità. Eppure io, mi sono sempre sforzata, ma mai abbastanza, per poter ricambiare tutto quello che lei mi ha donato. È vero anche, che quando litighiamo spesso do la colpa a lei, ma è un modo per non ammettere di aver sbagliato. Come dicevo non provo più alcuna emozione e, mi viene da ridere a pensare che proprio io, che credevo di poter provare sentimenti, quali l'affetto, la tristezza e altri ancora, mi sia accorta che in realtà sono un pezzo di ghiaccio. Se potessi mi metterei a ridere di gusto (una delle poche cose "umane" che mi sono rimaste...), ma non voglio rovinare quest'atmosfera paradisiaca. Riderei, perché io appassionata dell'anime Beyblade, ho sempre letto delle storie bellissime, in alcune si parlava di ragazzi rinchiusi in un monastero, dove si allenavano ed erano cresciuti senza provare sentimenti, se non l'odio, la rabbia, la cattiveria. Yuriy, Kei, Boris... sono alcuni dei nomi dei protagonisti di queste vicende, all'interno delle storie e della serie; ho sempre pensato che non avrei potuto scrivere storie del genere, perché non sapevo cosa si potesse provare in situazioni simili, invece ora mi rendo conto, più che mai, che sono più simile a loro di quanto io pensassi. Simile è una parola troppo debole, direi uguale è più adatto. Voi penserete che sono pazza, ma non è vero, io sono in me più che mai, avevo  bisogno di liberare ciò che avevo chiuso dentro da tanto tempo e che non è mai stato rivelato a nessuno. Io ho provato, in prima persona, cosa significa la solitudine. Quando tutti ti isolano e ti scherniscono,  perché sei diversa dal "gregge". Io ero una pecora nera, diversa da tutti, però, oltre ad essere orgogliosa di essere diversa dal "gruppo", ero anche triste di quella situazione. C'è però stato qualcuno capace di far vedere che non contava l'aspetto esteriore, ma il cuore a farti speciale. Sono felice che quella persona (che ha rischiato di perdere l'amicizia degli altri per me!) sia entrata nella mia vita. Una persona, diciamo l'unica a cui ho mostrato tutto il mio affetto, per farle capire quanto le sia riconoscente per non avermi abbandonato nella polvere, ma di avermi aiutato ad alzarmi e a tenere sempre a testa alta. Forse non mi ha mai mostrato apertamente il suo affetto, ma me lo ha manifestato attraverso quello che faceva per me. Quindi ti voglio dire GRAZIE e TI VOGLIO BENE, Sofia! Grazie di tutto, per avermi appoggiato sempre, per farmi partecipe delle tue gioie e dei tuoi dolori, grazie sei la mia unica vera migliore amica! GRAZIE! Non mi sembra abbastanza, per dimostrarti tutta la mia riconoscenza.

Non ho mai pianto, ecco, un'altra cosa che mi fa pensare di essere diventata un ghiacciolino, non piango oramai da tre anni, se non una lacrima durante quei film strappa-lacrime. Non sono più scoppiata a piangere, la lacrima generalmente bagna l'occhio, ma non scende lo rende lucido e basta. Io non so più cosa significhi piangere e invece ho voglia di riscoprirlo, almeno una volta, che cosa significhi. Una volta sola e sarò contenta. Ho sempre incassato i colpi imparando che a questo mondo, spesso, sei considerato forte, quando non piangi; altrimenti sei preso in giro a vita e schivato come la peste. Di recente ho perso anche il mio migliore amico (che è stato anche un mio ex...) per colpa dell'orgoglio maschile! Lui si è sentito ferito, per il fatto che l' ho lasciato e per averlo considerato solo un amico (questo era quello che pensava lui, perché io l' ho sempre considerato come un fratello...) e quindi ha deciso di essere cattivo, così mi ha insultato in mia assenza, davanti alla mia migliore amica (che poi ha riferito!). io non l' ho più chiamato, lui non mi  ha più chiamata. Sono passati quasi 2 mesi. Ho sofferto molto per la sua mancanza, ma anche qui non ho pianto. Mi sono detta <>, io non ho intenzione di andare da lui, ma se lui tiene a me verrà a scusare per tutto quello che ha detto.

 

Il CD è finito, guardo l'orologio, sono le 15 e mezza passate ed è ora di iniziare i compiti. Come al solito occuperanno sì e no 1 ora, e poi potrò fare quello che voglio. Rimetto a posto il CD Player e guardo ancora una volta  fuori dalla finestra. Il Sole mi colpisce lo sguardo (i miei occhi dovrebbero essersi schiariti, fino a diventare gialli!), ma io non lo abbasso. Fiera , orgogliosa, testarda, e fredda, ecco come posso definirmi in breve (in lungo impiegherei anni!). Sto sfidando il Sole, anche se so che è una battaglia persa fin dall'inizio; sto sfidando chi ci illumina e ci riscalda; sto sfidando quello che per millenni fu considerato un dio. Ora non ha più senso combattere, me ne rendo conto, abbasso lo sguardo e sorrido. Non ne conosco il motivo, ma lo faccio; poi chiudo la finestra e inizio  a fare i miei compiti.

 

Michelle    14 1/2  anni

Studentessa

14/04/05

 

"Dedicato a tutti quelli che mi conoscono e che riescono a sopportarmi e che mi aiutano ogni giorno, GRAZIE!

Dedicato, anche, a chi è nella stessa situazione (sempre che ce ne siano!) e crede di essere solo!" 

   
 
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