Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: MidnightRavenKuro    30/09/2017    1 recensioni
[Happy bday Rangiku || Possibile Ooc]
Dal testo:
C’era una certa luogotenente sulla quale aveva messo gli occhi da un pò, affascinata da ciò che celava sotto la sua maschera di durezza e rigidità. Nanao Ise, il suo totale opposto, la Shinigami tutta dedita al lavoro e alle regole. Perché avesse iniziato a provare interesse nei suoi confronti non se lo spiegava, ma sapeva bene cosa volesse ottenere da lei quel giorno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ise Nanao, Rangiku Matsumoto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NdA: questa è una one-shot scritta in occasione del compleanno di Rangiku, che cade appunto il 30 Settembre.

E’ incentrata sulla pairing Rangiku/Nanao.

Non sono soddisfatta al 100% di come é uscita (l’ho anche scritta con 38 di febbre, lol) ma spero vi piaccia lo stesso!

Buona lettura!

 

~☆~★~☆~

 

-Capitaaaaanoooooooo! -

 

- Che c’é, Matsumoto? -

 

Quel giorno, per il resto della Soul Society poteva essere un giorno qualsiasi, ma non per Rangiku Matsumoto. Il suo buonumore quella mattina era in misura doppia rispetto al solito, e per un motivo ben preciso.

Il 30 Settembre, il giorno successivo,sarebbe stato il suo compleanno. E nonostante per un’anima un anno potesse risultare nulla di che, lei non perdeva occasione di festeggiare. “Perché dovrei perdermi una serata tutta per me di baldoria e bevute?” era la scusa ufficiale.

Quell’anno però vi era un motivo diverso dietro tutta la voglia di far festa.

C’era una certa luogotenente sulla quale aveva messo gli occhi da un pò, affascinata da ciò che celava sotto la sua maschera di durezza e rigidità.

Nanao Ise, il suo totale opposto, la Shinigami tutta dedita al lavoro e alle regole. Perché avesse iniziato a provare interesse nei suoi confronti non se lo spiegava, ma sapeva bene cosa volesse ottenere da lei quel giorno.

Dopo un lungo e neanche troppo velato corteggiamento, era riuscita a convincerla a uscire con lei per una sera. Tutte le barriere che Nanao era solita mettere fra sé stessa e gli altri, erano crollate sotto la volontà di Rangiku di avvicinarsi davvero a lei, ad una donna che teneva nascosta agli altri la propria bellezza interiore.Quell’unico appuntamento era stato abbastanza tranquillo, tralasciando l’elevato tasso alcolico nel sangue della bionda e l’imbarazzo della mora nell’averla dovuta trascinare a casa. Rangiku non ricordava troppo del tempo trascorso con Nanao dopo che aveva iniziato a tracannare, e per quello solo e soltanto quella volta aveva maledetto gli effetti collaterali del saké.

Quella sera però sarebbe stato diverso.

Lei non era certa se l’altra avesse capito le sue intenzioni, ma le cose stavano per cambiare.

 

- Ma come “cosa c’é”? É il mio compleanno! Non ha ricevuto la busta di invito per la mia festa di stasera? Eppure le ho spedite in blocco... - Rangiku fece il broncio al suo Capitano ed incrociò le braccia. Aveva invitato i capitani e i luogotenenti, e tutti avevano dato disponibilitá, persino Soifon che era nota per la sua riluttanza nei confronti di eventi simili (forse questo era dovuto al fatto che ci sarebbe stata anche Yoruichi). Come poteva lui dimenticarsi di qualcosa di tanto importante?

 

- Non mi pare di aver ricevuto nessuna busta… - rispose Toshiro seccato, odiava venir distratto dal suo lavoro.

 

La bionda allora cercò il cestino della carta straccia, e senza dover frugare troppo trovò tirò fuori una busta rosa pesca decorata da ghirigori in oro.

 

- Questa quindi cosa sarebbe, mh? -La sventolò sotto il naso del ragazzo, che per un secondo parve assumere una espressione colpevole: considerandola erroneamente pubblicità l’aveva buttata via senza neanche guardarla.

 

- Non ho tempo per queste cose, Matsumoto! - disse dopo essere tornato al solito modo di fare.

 

- Quindi non verrà, stasera. Giusto? -

 

- Giusto, ho da fare. -

 

- Bene, rimanga pure nel suo ufficio a fare la muffa, Capitano. - offesa, uscì sbattendo la porta, senza dar retta allo sbraitare di Toshiro che ora proveniva dall’ufficio. Che importava se veniva punita, in fondo ci aveva fatto l’abitudine. E poi, aveva molte altre cose a cui pensare in quel momento.

 

~☆~

 

La festa aveva luogo nel bar più popolare di tutto il Seireitei, di cui la Shinigami era cliente abituale. Nonostante i rischi che comportasse avere i più forti soldati del Gotei riuniti nello stesso posto a far baldoria, convincere il barman, Takeru, non era stato difficile: Rangiku sapeva essere piuttosto persuasiva quando voleva qualcosa.

Il posto era stato addobbato con festoni e palloncini di disparati colori, i tavoli erano pieni del più vario cibo spazzatura, e soprattutto di litri e litri di saké ed altri liquori e bevande. C’era il karaoke pronto all’uso e un dj ad occuparsi della musica. Era tutto pronto.

 

Lei indossava un vestito blu scuro dalle maniche corte e la scollatura abbondante, che aveva uno spacco lungo tutta la coscia destra. Sotto indossava scarpe con tacco dello stesso colore. I capelli erano tenuti su in una acconciatura non troppo elaborata ma elegante. Una vista mozzafiato per chiunque la guardasse, le donne non erano escluse dall’ammirare una bellezza così prorompente.

Quella sera Nanao non sarebbe sfuggita a lei e al suo fascino, così aveva deciso.

 

I primi invitati ad arrivare furono Soifon e il suo luogotenente Omaeda.

 

-  Buonasera, Matsumoto-san. Ti faccio i miei auguri... -

 

- G-già! Buon compleanno! - dissero loro.

 

- Vi ringrazio, grazie anche per essere venuti. Mettetevi comodi, la festa inizierà a breve. Ah, Yoruichi-san dovrebbe arrivare fra un pò. - disse  gioiosamente. L’ultima frase (appositamente buttata lì) causò in Soifon un rossore intenso e una rapida occhiata intorno a sé per controllare se ci fosse la gatta nascosta da qualche parte.

Omaeda adocchiò subito il tavolo con gli snacks.

 

Presto vennero tutti gli altri, ed i regali formarono velocemente una pila. Lei salutò gli invitati uno per uno, celando però una certa ansia di fondo: dov’era lei?

 

Quando la festa era già iniziata da un pò, Nanao e Kyoraku mancavano ancora all’appello. Decise di distrarsi andando a vedere come se la stessero passando gli altri invitati.

 

Hisagi, Kira, Renji e Ikkaku avevano iniziato la gara di bevute. Renji per ora sembrava star vincendo, gli altri erano già piuttosto brilli.

 

- Rangiku-saaan...vieni a bere con noi! Hic! - biascicò Shuuhei che brandiva una bottiglia quasi vuota.

 

- Giusto, bevi anche tu, bevi anche tu, divertiamoci! - esclamò Ikkaku gesticolando, il quale sotto i fumi dell’alcol si esagitava un bel pò.

 

- Mi spiace ragazzi, stasera non berrò molto! Eheh! - cinguettò lei. Fece un occhiolino e cominciò subito ad allontanarsi.

 

Un coro di proteste si levò dai quattro.

 

- Eeeeeeeeeeh?!? Ma come non bevi?!? -

 

- Che scempio...che scempio… - piagnucolò Kira in piena fase depressiva da eccesso di liquore.

 

- Ma...hic! É il tuo coleann...compla...insomma quella roba...hic! -

 

- E state un attimo zitti...brutti pezzenti… - disse Renji prima di buttare giù un altro bicchiere.

 

Poco più in là era stato allestito un angolo del tè da Unohana. Aveva raccolto tutti i thermos presenti, abbastanza certa che oltre a lei e a poche altre nessuno quella sera avrebbe bevuto qualcosa di analcolico.

Vicino a lei erano sedute Isane Kotetsu e Momo Hinamori.

 

- Rangiku-san! - fu Momo a chiamarla.

 

- Momo! - la bionda si avvicinò al tavolo.

 

- Ehm...sai se Shiro-chan…? - sussurrò timidamente arrossendo.

 

- No...purtroppo lui non ci sarà stasera...mi dispiace. - rispose tristemente.

 

- Oh… - Momo abbassò gli occhi.

 

- Ma… ci sono tante cose da fare, e vorrei che anche tu ti divertissi come gli altri, a prescindere dalla presenza o meno di quella testa di ghiaccio. É la mia festa e vi voglio tutti contenti e sereni. Niente muso lungo, d’accordo? - Rangiku le accarezzò affettuosamente la testa.

 

- D’accordo… - mormorò la castana facendo un piccolo sorriso.

 

- Matsumoto-san, tu però non sembri davvero contenta… - intervenne Unohana. - Stai aspettando qualcuno? Perché continui a fissare la porta d’ingresso… -

 

Ovviamente all’occhio di falco di Unohana Retsu non sfuggiva mai nulla.

 

- Sì...sto aspettando un’invitata. -

 

Il Capitano si guardò intorno.

 

- Manca Ise-san. -

 

La luogotenente annuì.

 

- Sono certa che non mancherà. È una persona molto ligia al dovere, non credo verrebbe meno ad una parola data. - Unohana le sorrise caldamente.

 

- Sì, è vero! Vado a vedere come se la passano gli altri. - la bionda levò la mano in segno di saluto.

 

Si stava dirigendo verso il tavolo degli snack quando sentì una voce maschile provenire dall’ingresso.

 

- Mia piccola Nanao, non c’é bisogno che mi trascini ancora, siamo arrivati! Ahahahah! -

 

Nanao mollò la presa dalla manica di Kyoraku.

 

- Quante volte devo ripeterglielo che io non sono “la sua piccola Nanao”? Si dia un contegno Capitano, per favore. - rispose bruscamente.

 

Kyoraku intanto si era già diretto verso il tavolo degli alcolici.

 

Rangiku si precipitò verso l’ingresso. Eccola, era lì, imbronciata e tremendamente bella ai suoi occhi. E cosa più importante, era lì per lei.

Indossava un semplice vestito bianco che metteva in risalto gli occhi blu e i capelli corvini.

 

- Nanao! - esclamò. Le prese le mani e le strinse forte. Sul suo volto comparve un sorriso grandissimo.

 

- Scusami per il ritardo...il Capitano si era addormentato dopo essersi sbronzato come al solito, per trascinarlo qui mi ci è voluto un pò. -

Nanao la osservò dalla testa ai piedi, pareva quasi scioccata dall’aspetto di colei che si trovava davanti.

 

- L’importante é che tu sia venuta, adesso. - Le diede due baci sulle guance piuttosto “impegnati”. Ora poteva cominciare a lavorare sul suo obiettivo.

 

La vide arrossire e mordersi nervosamente un labbro, forse si era accorta delle intenzioni celate in quei baci. Lo considerò un

primo passo in avanti.

 

Nanao le diede un oggetto quadrato che portava in mano, avvolto da una graziosa carta regalo azzurra e adornato da un fiocco giallo.

 

- Oh, ma grazie! - si voltò a guardare la pila di regali incartati su uno dei tavoli.

- Questo voglio scartarlo subito. -

 

- D-davvero? Non preferisci aspettare di scartarlo insieme agli altri? -

 

- Questo é il regalo che Nanao-chan ha portato per me. Quindi voglio scartarlo subito. - ripeté.

 

Cominciò a strappare la carta,e una volta finito vide che era un libro. La copertina recitava The Price of Salt.

Lei non era un’assidua lettrice di libri, ma ne fu felicissima, e quello di sicuro lo avrebbe letto.

Posò il libro vicino agli altri regali ed abbracciò Nanao, strusciando piano la guancia contro la sua. Venne piacevolmente sorpresa quando la mora contraccambiò più forte, contro ogni previsione. Si aspettava di venire scostata, ma evidentemente era andata più a fondo di quanto si aspettasse nell’avvicinarsi alla mora.

 

- Vieni, andiamo a divertirci! Dj, la facciamo iniziare davvero questa festa? Vai con la musica! -

 

Subito le luci vennero abbassate e la sala venne invasa dalla prima canzone che il Dj aveva scelto. La playlist era stata curata da Rangiku in persona.

Pretty Little Psycho ora rimbombava scuotendo gli animi di coloro che si erano subito fiondati a ballare. Era uno dei brani preferiti della bionda. Più in là Yoruichi, che era arrivata poco prima di Nanao, stava portando Soifon con sé sulla pista nonostante la lieve riluttanza dell’altra.

 

- Ah...aspetta, io non so...cioé - farfugliò Nanao imbarazzata quando l’altra le aveva chiesto di scatenarsi con lei.

 

Comprendendo la natura timida della mora, Rangiku le rispose:

 

- Allora guardami, e non staccarmi gli occhi di dosso… -

La volontaria ambiguità nel suo tono di voce fu come una scarica elettrica che attraversò la schiena della luogotenente dell’Ottava.

 

Di sicuro lei sapeva come muoversi, perché Nanao non smise davvero di guardarla per tutto il tempo.

 

Canzone dopo canzone, tra le varie interruzioni della piccola Yachiru su di giri come non mai, sembrava il fascino divino esercitato su Nanao avesse sempre più effetto.

 

Quando la musica si fermò per dar spazio al Karaoke, la festeggiata si fermò a riprender fiato. L’atmosfera nel bar si era fatta molto più festante e questo aveva probabilmente spinto due baldi giovani a sfidarsi a colpi di note.

 

Totalmente a sorpresa, le due sfidanti erano Isane e Soifon. Sfoderarono entrambe le finora nascoste abilità canore, forse Rangiku non era l’unica quella sera a voler far colpo su qualcuno…

 

Affamata, prese la mano della mora e si diresse verso le ciotole piene di cibo.

Seduti lì vicino, vi erano Byakuya Kuchiki e Sajin Komamura che parlavano fitto, dagli stralci di conversazione che lei colse l’argomento era la formazione di nuovi Shinigami.

 

Non pensano altro che al lavoro questi due? Ah beh, contenti loro…

 

Zaraki Kenpachi invece sembrava starsi annoiando abbastanza, seduto con la Zanpakuto a fianco.

 

- Bionda, non é che c’é qualcuno da fare a pezzi qui nei dintorni, uh? ‘sta festa é una barba totale. -

 

- Mi spiace Capitano, ma preferirei evitare morte e distruzione alla mia festa di compleanno. Se vuole divertirsi in altri modi, faccia pure. - rispose Rangiku ridendo.

 

-Tzé… - borbottò lui.

 

~☆~

 

La festa andò avanti per un bel pò, fino a notte inoltrata. A mezzanotte, quando il 30 Settembre era scoccato, doveva esservi il taglio della torta. Ma in pochi erano ancora abbastanza lucidi da riuscire a mangiarla.

 

Rangiku aveva appena smesso di ballare. Il dj fermò la musica e le luci vennero riaccese. Osservò l’intera scena e le venne da ridere.

 

Si trovò davanti Yoruichi in terra totalmente devastata e Soifon svenuta sopra di lei.

 

Omaeda russava fortissimo, crollato addormentato dopo aver distrutto due sedie cadendoci sopra.

 

 Coloro che avevano bevuto erano collassati l’uno sull’altro (Disgustoso era stato il commento di Yumichika Ayasegawa) e coloro che avevano ballato stavano ancora peggio: l’effetto combinato di alcol e stanchezza li aveva fatti piombare in un sonno profondo.

 

Jushiro Ukitake sorreggeva un Kyoraku ubriaco fino al midollo.

 

Non vedeva più ne Isane nè Unohana.

Stai a vedere che l’esibizione canora ha funzionato?

Immaginò che le due si fossero appartate da qualche parte, quindi non si mosse per andare a cercarle.

 

I pochi sobri rimasti presero un pezzo di torta e parlarono un pò con lei. Dopodichè la salutarono ed andarono via.

Rangiku era soddisfatta della

serata, tutti si erano divertiti o intrattenuti, a parte forse Zaraki e Takeru.

 

Quest’ultimo teneva le mani in testa mentre osservava il disastro. Si versò del rum mentre lei si avvicinava al bancone.

 

- Se ne andranno da soli non appena si svegliano, non ti preoccupare. - esclamò lei ridendo. - Domani ti do una mano a pulire. -

 

- No, tranquilla. É il tuo compleanno, ci penso io. - disse lui, non senza una vena di sconforto nella voce. Ripulire tutto non sarebbe stato semplicissimo.

 

- Se ne sei sicuro, ok. Domattina passo a prendere la torta e i regali. Ora c’é qualcosa che devo fare… -

 

Aveva notato l’assenza di qualcuno.

Qualcuno che decisamente doveva cercare.

Prese un pezzo di torta, The Price of Salt ed uscì dal bar. Si guardò intorno e trovò Nanao seduta fuori a leggere sotto le forti luci al neon del portico.

Era talmente assorta che non si accorse di lei che si avvicinava.

Posò la torta su un tavolo lì vicino, e fece scivolare le braccia intorno alla vita di Nanao.

 

- Buh! -

 

- HYA! - La mora quasi lanciò via il libro dalla sorpresa. - Che scherzi sono? Mi é preso un colpo! -

 

- Mi stavo chiedendo dove fossi, e ti trovo a rivolgere tutta la tua attenzione, in questa notte, a qualcosa che non sono io. Male, male, male. Mi sa che il pezzo di torta che ti ho portato me lo mangerò io. - le disse in un orecchio in tono ironico.

 

- Ma… -

 

- Scherzavo. - Riprese il piattino con la torta e glielo porse.

Si sedette di fronte a lei e la guardò mangiare.

 

- Come mai sei uscita fuori? - le chiese, curiosa riguardo la sua improvvisa scomparsa.

 

- Avevo bisogno di una pausa da tutto quel trambusto, non sono abituata alle feste. - rispose semplicemente Nanao.

 

- Hm...pensavo...vorresti venire da me per una tazza di tè? Non ho voglia di alcolici stanotte e mi farebbe piacere avere ancora un pò di compagnia… c’erano dei thermos pieni nel bar ma il Capitano Unohana e le altre se li sono scolati tutti. -

 

Nanao valutò bene la proposta.

Era tardi e si sentiva stanca. Anche se il giorno dopo non doveva lavorare, avrebbe gradito riposarsi.

Però qualcosa la frenava dal rifiutare.

Non voleva separarsi da Rangiku.

Non adesso.

 

A pensarci, si era ritrovata vittima inerme del suo fascino, non solo fisico ma soprattutto intellettuale. Quella donna, da quanto aveva capito passando del tempo con lei in precedenza, era molto di più che un paio di occhi azzurro/grigio e due grandi seni come tutti gli altri la vedevano.

Aveva discusso con lei di tante cose quando erano uscite insieme, prima che la bionda si ubriacasse. Era rimasta stupita dalla grande intelligenza di colei che aveva di fronte, e anche da quel pizzico di deliziosa sfrontatezza che la caratterizzava. Con sua grande sorpresa, Rangiku l’aveva baciata prima che si separassero, ma non lo ricordava per via dell’alcol. Quell’evento fu per Nanao il precipitare in una dolce trappola, nella quale non voleva ammettere di essere caduta.

 

E ora, in quella stessa sera, quella trappola si era chiusa attorno a lei ingabbiandola irrimediabilmente.

 

Si era accorta di essere infatuata di Rangiku Matsumoto fino al midollo.

 

L’aria cominciò a mancarle.

 

 - Va bene, accetto. - disse senza fiato.

 

~☆~

 

- C’é una cosa che vorrei chiederti, Nanao. -

 

Rangiku stava in piedi vicino al piano cottura. Prese il bollitore del tè e ne versò due tazze.

Si era cambiata in abiti più comodi e dismessi, ma la sua bellezza non ne risentiva affatto.

Posò le due tazze sul tavolino e si sedette vicina a Nanao, che era rigida per la tensione.

 

- Riguarda quel libro che mi hai regalato. Sono abbastanza certa che tu lo abbia già letto… -

 

- Sì, é così. É uno dei miei libri preferiti... - disse, cercando di mantenere tranquillo il tono di voce. Prese un gran sorso di tè bollente, ma quasi non fece caso all’alta temperatura del liquido.

 

- Invogliami a leggerlo. Io non sono una gran lettrice, quindi devi farmi venir voglia di leggere. - sussurrò la bionda. Sorseggiò un pò di tè e poi posò la tazza sul tavolo.

 

- C-come? - la mora aveva iniziato a sudare freddo. Posò anche lei la sua tazza.

 

- Dimmi di cosa parla, perché ti piace e perchè l’hai scelto per me… cose così. Prova.-

 

Nanao ricordava perfettamente di cosa parlasse quel libro, ma...dirlo davanti a lei? Come ci sarebbe riuscita, in quelle condizioni? Oh, era così difficile…

 

- P-parla...principalmente di...una storia d’amore fra… - balbettò.

 

- Hm hmmm? - Rangiku si era avvicinata troppo. Cosa stava facendo?

 

La mora si sistemò gli occhiali, le dita tremanti.

 

- ...due donne...una scenografa e una… -

 

Nanao, inconsapevolmente, aveva appena lasciato che Afrodite premesse il grilletto verso di loro.

 

Rangiku spinse piano Nanao verso il pavimento. Si posò sopra di lei, reggendosi su mani e ginocchia.

Nello sguardo una luce seducente che l’occhialuta non aveva mai visto brillare così. Il cuore della luogotenente dell’ottava batteva talmente forte che nel silenzio della stanza l’altra poteva udirlo. La sorpresa nei suoi occhi era chiaramente visibile.

 

- Perchè hai scelto questo libro per me, Nanao? - le chiese, qualsiasi inibizione casta nella voce ora spazzata via.

 

- ...io… - la mora era senza fiato.

 

- Hmm? -

 

- Rangiku...quella sera...tu mi baciasti, lo ricordi? -

Quella domanda fu tremendamente difficile da tirar fuori.

 

Per la bionda fu una piacevole sorpresa. Non ricordava affatto di aver mai assaggiato quelle labbra.

 

- No, non lo ricordo. - mormorò.

 

- Da allora...da allora io non... non so più che pensare. Quando ci sei tu davanti a me, non riesco a comportarmi o a parlare come al solito... mi sento, come dire, fragile ma… in senso positivo. E non capisco perchè mi fai questo effetto, perchè proprio tu fra tutti, che sei così diversa da me... -  sputò tutto in un fiato.

 

- Aiutami a ricordare quel bacio, Nanao... E magari ci capirai qualcosa...oppure ammetterai a te stessa di provare quel che hai già capito di provare. - Rangiku fece un sorriso felino prima di mandare al diavolo le parole e passare ai fatti.

 

La baciò, senza trattenersi, senza pietà alcuna. Ambiva tutto di colei che giaceva indifesa sul pavimento. Posò le mani sulle sue spalle, mentre la sua lingua sfiorava l’altra ed esplorava ogni centimetro della bocca di Nanao.

 

La confusione nella testa di quest’ultima era totalmente svanita. Era inutile negare l’ovvio, ormai.

Reagì al tocco dell’altra, ed il gioco che fino a quel momento era totalmente in mano a Rangiku passò ad entrambe in egual misura.

 

Quando si staccarono, il blu e l’azzurro dei loro occhi si incontrarono, bisognosi l’uno dell’altro.

 

- Desideravo e desidero solo una cosa per questa notte… - disse la bionda luogotenente, tracciando le dita lungo i contorni del corpo di Nanao.

 

- Cosa...cosa desideri? - le chiese l’altra ansimando.

 

- Te. Te soltanto. Con tutto quello che ne comporta. - Non lasciò spazio a fraintendimenti di sorta.

 

La fragilità, la saggezza, il senso del dovere, l’apparente freddezza, la sua instancabile vena da lettrice, e assolutamente tutto il resto, era ciò che rendeva Nanao Ise irresistibile ai suoi occhi.

Si chiese se fosse troppo presto per fare quel che voleva fare, ma mandò subito al diavolo anche quel pensiero.

 

Le tolse gli occhiali e li posò sul tavolo.

 

- Sta a te decidere se esaudire questo desiderio… -

Portò una mano sotto i vestiti dell’altra e la posò sul suo ventre. Vi passò il dito sopra formando ghirigori immaginari.

 

- Cosa farai, Nanao? -

 

In tutta risposta, la mora reagì come mai Rangiku si sarebbe aspettata, una nuova fiamma ora accesa dentro di lei.

 

Ben presto le loro posizioni si erano invertite, con la più inibita che ora le torreggiava sopra.

 

Nessuna delle due ebbe più bisogno di parlare, nè lo fece per tutta la notte. Le parole non erano più necessarie.

 

~☆~

 

Quando Rangiku si svegliò la mattina seguente, una Farfalla Infernale svolazzava pigramente sopra di lei.

Con uno sbadiglio si mise seduta, si stropicciò gli occhi ed ascoltò il messaggio che essa portava.

 

“Scusami. Buon compleanno Matsumoto.

Capitano Hitsugaya.”

 

Sorrise, sapeva che era sincero. Più tardi sarebbe passata a ringraziarlo.

 

Guardò colei che giaceva alla sua sinistra. Il suo letto era pensato per una sola persona, quindi stavano entrambe abbastanza strette, ma era una cosa positiva per quanto la riguardava. Così erano costrette a stare più vicine.

Osservò i lineamenti delicati e rilassati della sua ora compagna, tremendamente graziosa quando addormentata. Ripensò a tutto ciò che era successo, e non poteva esserne più felice. Non c’era assolutamente nulla di cui pentirsi.

Sperò che l’altra la pensasse allo stesso modo.

Decise di leggere The Price of Salt fino a quando la sua fidanzata non si fosse svegliata.

 

Un’ora dopo, Nanao Ise si stiracchiò leggermente. La luce della mattina era troppo forte e non sarebbe più riuscita a dormire.

Tanto meglio...tanto non ho più sonno…

Ruotò il corpo verso la sua amante, e vide la sua espressione concentrata mentre leggeva il libro che le aveva regalato.

Se la impresse nella mente, probabilmente non l’avrebbe vista tanto spesso.

L’altra si accorse che si era svegliata, e le accarezzò affettuosamente una guancia.

 

- Ma buongiorno, mi chiedevo se e quando avessi intenzione di svegliarti. Eheh! - fece una piccola risata.

 

- Buongiorno Rangiku...yawn… -

 

- Fatto bei sogni? -

 

- No...non credo di averne bisogno, al momento. -

 

- Neanche io. -  La bionda fece un gran sorriso.

 

Si diedero un veloce bacio a stampo. Nanao si appoggiò al corpo nudo della sua fidanzata e lesse qualche frase del libro ad alta voce.

 

- Sei già arrivata qui? Non ti facevo così veloce. Ti sta piacendo? -

 

- Un bel pò. -

 

Rimasero in silenzio per un pò, leggendo il libro insieme.

All’improvviso la bionda lo chiuse, e chiese all’altra se c’era qualcosa che volessero fare quel giorno. In fondo, era ancora il suo compleanno.

 

- Che ne dici se ce ne rimaniamo qui tranquille? Voglio dire, la serata di ieri è stata piuttosto movimentata...mi sento parecchio indolenzita. -

 

L’altra fece un ghigno.

 

- Come desideri. Tanto, non avevo altre idee in verità… sono soddisfatta così. -

 

Si strinsero forte l’una all’altra.

 

Nella mente di Rangiku Matsumoto,  in quel momento vi era un unico pensiero.

 

Questo é stato davvero un bel compleanno.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: MidnightRavenKuro