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Autore: makoharu94    01/10/2017    0 recensioni
La città di Meereen è pervasa da una continua guerra civile tra i Grandi Padroni e gli eserciti della regina Daenerys Targaryen. Per dimostrare la sua potenza la regina decide di dare in pasto ai suoi draghi, incatenati nei sotterranei della Grande Piramide, alcuni dei Grandi Padroni. Stanchi del suo dominio e desiderosi di vendicarsi dell’invasione straniera i Padroni inviano un emissario ad Asshai per convocare l’alta sacerdotessa Darsimè. Costei pratica il culto del Dio delle tenebre in contrapposizione alle sacerdotesse rosse del culto di R’hollor. La sacerdotessa accetta perché anche lei nutre propositi di vendetta nei confronti della Regina che, a causa della sua abolizione della schiavitù, le città della baia non possono più inviare schiavi ad Asshai per essere sacrificati al Signore delle Tenebre. Giunta a Meereen, la sacerdotessa decide di fingersi una delle Alte Sacerdotesse di Asshai omettendo però a quale culto appartenga. Riesce con non poche difficoltà a guadagnarsi la fiducia della Regina, però la sua fidata consigliera Missandei e Tyrion Lannister suo primo cavaliere credono fermamente che questa donna abbia tutt’altro che buone intenzioni. Le vere intenzioni della sacerdotessa sono rivolte ai draghi ancora imprigionati nei sotteranei della grande piramide di Meereen
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jorah Mormont, Missandei, Tyrion Lannister
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 : La città che divora se stessa.

 

Erano ormai mesi che la guerra imperversava nelle strade di Meereen. I figli dell’arpia coglievano ogni occasione per seminare panico, distruzione e morte. La regina Daenerys osservava la città dall’alto della Grande Piramide aspettando che le prime luci dell’alba illuminassero quel poco che, oramai, restava della sua città.

<< Non so che fare. Se questa guerra civile non cessa di Meereen non resterà altro che un cumulo di macerie. >> pensò tra se e se la regina.

<< Maestà ? >> Daenerys si voltò e vide sulla soglia della porta la sua fidata consigliera Missandei. Oramai la ragazza era da molto tempo al servizio della regina e sapeva perfettamente quando qualcosa tormentava la sua regina.

<< Posso portarti qualcosa ? Perdonami magari preferisci restare da sola.>> disse la giovane donna.

<< Resta>> bisbigliò la regina. Missandei si avvicinò a piccoli passi raggiungendo Daenerys al grande parapetto del balcone che si affacciava sulla grande città. Daenerys era completamente persa nei suoi pensieri mentre osservava il grande panorama che si stendeva ai piedi della Grande Piramide.

<< Che posso fare Missandei ? Non pensavo che governare una città si sarebbe rivelato cosi difficile>> mentre pronunciava queste parole le prime luci dell’alba iniziarono ad apparire all’orizzonte illuminando il fiume Skahazadhan.

<< Io sono solamente un ex-schiava che tu hai liberato Maestà e temo di non poterti consigliare questa volta. >> disse Missandei con un filo di voce sapendo, comunque, che Daenerys si sarebbe aspettata una simile risposta.

<< Ser Jorah se n’è andato >> esclamò la regina.

<< Si Maestà.>> replicò la ragazza. Sapeva che l’esilio del vecchio cavaliere da Meereen creava un senso di solitudine nel cuore della giovane regina.

<< E ser Barristan è deceduto.>> Mentre pronunciava queste parole Missandei notò una piccola lacrima che scendeva lungo il volto della regina. Erano passati pochi mesi da quando il valoroso cavaliere era deceduto a causa dei Figli dell’Arpia.

<< Quell’uomo >> bisbigliò la regina << Aveva rinunciato a tutto pur di trovarmi e proteggermi. Mi ha anche salvato la vita quando mi trovavo ad Astapor.>>

Missandei ricordava bene quel giorno. Era il giorno in cui Daenerys la liberò dalle catene del suo padrone Kraznys. Il sole oramai era sorto e illuminava con tiepidi raggi le maestose piramidi di Meereen e la cupola del Tempio delle Grazie brillava come una gemma preziosa.

<< Torniamo dentro>> disse la regina avviandosi verso la porta con Missandei al seguito. Missandei avvertì una lieve brezza appena entrarono negli appartamenti della regina. In quel periodo a Meereen le notti erano tremendamente afose e umide ma la Grande Piramide con le sue spesse mura teneva quel calore decisamente lontano.

<< Che programmi ho per la giornata di oggi Missandei? >> disse Daenerys con gli occhi ancora gonfi dovuti sia alle lacrime, ma soprattutto, alla mancanza di sonno delle notti precedenti.

<< Hai un incontro in tarda mattinata con gli ambasciatori di Qarth e Yunkai, Maestà.>> gli ricordò Missandei sapendo che, con l’umore degli ultimi tempi, la regina se ne sarebbe sicuramente dimenticata.

<< Immagino il motivo che gli ha spinti qui a Meereen. Ovvero che io sposi un nobile affinché pongano fine alle ostilità contro di me.>> Missandei la guardò tentando di capire cosa potesse provare. Ella proveniva dalla piccola isola di Naath e da loro il matrimonio non esisteva e se comunque fosse esistito lei non avrebbe mai saputo cosa fosse dato che venne rapita, quando era molto giovane, dai Buoni Padroni di Astapor.

<< Maestà!>> esclamò la giovane << Magari questa volta non sono in grado di dirti cosa dovresti fare ma posso ricordarti le parole che mi ha detto quando mi liberasti. Valar Morghulis.>> Daenerys sorrise credendo che la ragazza avesse rimosso quel breve attimo ad Astapor. Ma si sbagliava.

<< Lo ricordo bene. Tutti gli uomini devono morire. Ma come ti dissi all’epoca noi non siamo uomini.>> Mentre pronunciava queste parole nella stanza entrò Tyrion Lannister. Il nano era entrato da poco al servizio della regina sin da quando Jorah Mormont lo portò come prigioniero in una delle fosse di combattimento di Meereen, La regina, malgrado nutrisse ancora de dubbi sulla sua lealtà, lo accolse alla sua corte e in poco tempo si dimostrò un abile consigliere sempre pronto ad elargire buoni consigli.

<< Buongiorno Maestà. Spero tu ti sia riposata a dovere per l’incontro di questa mattina.>> Tyrion era abilissimo nel leggere i volti delle persone e vedeva chiaramente il volto della regina era palesemente stanco ma aveva preferito mentire per non urtare la sensibilità della regina.

<< Abbastanza.>> mentì a sua volta Daenerys.

<< Gli ambasciatori sono giunti poco fa. Gli abbiamo sistemati nell’ala degli ospiti.>> esclamò il nano.

Solo la loro presenza in città e soprattutto nella Grande Piramide infastidiva parecchio Daenerys ma non lo diede a vedere.

<< Andiamo!>> esclamò la regina con le energie ritrovate, evidentemente la rabbia prevaleva sulla stanchezza. E cosi Daenerys con Tyrion e Missandei si avviò verso la sala del Trono. 

   
 
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