Giorno
27, mese 10, anno 1607
Dicono
che questo sarà il mio secolo. Perché? Non mi
è del
tutto chiaro… probabilmente per via di tutti questi sei. O
forse perché è il
secolo diciassettesimo. Dicono porti sfiga. Ma non è colpa
mia se scrivete i
numeri a caso. E poi non è tutto un anno di
venerdì, suvvia!
Tornando
a noi… Mi sto allegramente guardando il passaggio di
una cometa. Gli omuncoli l’hanno chiamata
“Halley”. Quel simpaticone di Keplero
l’ha vista. Mi chiedo fra quanto tempo lo uccideranno, con un
motivo a caso,
tipo “solo Dio può guardare le comete”.
Di
recente ho deciso che voglio un inno nazionale. Perché gli
inglesi devono avere “God safe the King” ed io
niente? Qualcosa tipo “Lucifer
the best” ma più epico. Devo
pensarci… devo FAR PENSARE i miei sottoposti. Non possono
gli umani avere cose del genere ED IO NO. Papà ha mille
canzocine… Ne voglio una
pure io!
Giorno 14, mese 3, anno
1611
Gli
umani hanno trovato quasi il modo di farsi perdonare dalle
divinità antiche. Di recente hanno scoperto lune e pianeti e
gli hanno dato
nomi mitologici (Callisto, Ganimede…) e questo mi fa capire
che:
1-
Non
sono tutti degli ignorantoni a malapena alfabetizzati
(se non del tutto analfabeti) ma c’è anche chi sa
scoprire lune e pianeti. E conosce
la mitologia classica. Sono colpito. Davvero… circa.
2-
Sono
in gradi di dare alle cose dei nomi con un senso, non solo lettere a
caso a
formare vocaboli peteggiati (neologismo di mia
invenzione… perché il termine “da
peto” era troppo poco) tipo “Alonso de
Sotomayor”.
3-
Hanno
anche capito come si fa l’arcobaleno. Mi vien
voglia di dargli una caramella. Come sono bravi…
Giorno 7, mese 10, anno
1622
Ho
scoperto un nuovo gioco: rompere le balle ai puritani. È
bellissimo.
Inizia con loro che si insediano in un posto nuovo, nel
“nuovo mondo”, e cercano
di “vivere come vorrebbe Gesù”.
Cioè, ho sempre pensato: 1) snobbando l’acqua e
rendendola vino 2) circondandosi di maschi che ti lodano 3) camminando
sull’acqua
e parlando alle colombe chiamandole
“papà”. Non è
così. Se era così, era pure
divertente. No, loro vogliono essere casti, puri e via discorrendo. Ma
come
fate a riprodurvi (come dice papi) se siete casti e puri? E che fate
tutto il
giorno?
Ed
ecco il gioco. È un gioco stupendo. Dunque… loro
vivono le
loro vite e io mi vado divertire. Possiedo qualcuno (o compaio di
persona. Tanto
sono stupidi… basta fingersi preti) e dico che quel che fanno
è un peccato. Qualsiasi
cosa facciano. Dal burro, alla coltivazione di carote, al ricamo di
fiorellini… tutto
peccato! Li rimprovero e loro, invece di dare a me del
pazzo… SI PENTONO! Si sentono
delle merde e stanno a confessarsi perché “sono
persone cattive”. Che spasso! Ora
devo solo trovare ogni giorno nuovi peccati inventati. Domani potrei
dire che è
peccato lavarsi le ginocchia…
Giorno 26, mese 11,
anno 1667
Adoro
gli incendi. Mi piacciono. E mi piacciono ancora di più
quando durano giorni e sono enormi. Questo secolo, fra Vesuvio, Etna,
terremoti
vari, peste nera e incendio di Londra… di catastrofi ne ho
viste parecchie. E ci
provo molto gusto. Come mai? Sono un sadico bastardo, tanto per dirne
una. Poi ci
sarebbero altre mille ragioni, ma mi scassa stare a scriverle tutte.
Però,
cambiando argomento, ho una nuova lettura. Sono piacevolmente
stupito. Si tratta di uno scritto di un tal Milton, intitolato
“Paradiso
perduto”. All’inizio, vedendo il titolo, ho pensato
alla solita menata piena di
“Lode al Signore”, “Dio ti
amo”, “Gesù voglio
limonarti”… e invece no. Io in
quel libro sono FIGO! Ma figo davvero. Guido gli eserciti, prendo per
il culo
Adamo, ho una strategia vincente. Insomma… Sono io! Vado
subito a leggere la
seconda parte…
Giorno 27, mese 11,
anno 1667
Sì,
sono un divoratore di libri. Più che altro… non
avevo di
meglio da fare. Perché ora è bello far fare agli
altri quel che posso fare io.
Ma
torniamo al libro (che per lavorare c’è sempre
tempo). Stando
a quel che c’è scritto qui (parlo sempre di
“Paradiso Perduto”) ho una figlia. Mi
sento emozionato. Pare che io abbia generato DA SOLO (pigliatela in
quel posto,
Onnipotente!) la Morte e con lei abbia generato mia figlia, Colpa. Se
fosse
così, vorrebbe dire sostanzialmente che la Morte
è una mia creazione (Bello.
Molto bello) ed ho pure un’erede. Una femmina, che cosa
carina. Spero abbia le
corna e la coda come le mie…
Comunque
devo dire che, nonostante nel finale io venga
descritto come un semplice serpente, sono affascinato. Sono stato
rappresentato
bene, in modo quasi romantico. La lacrimuccia che narra sulle mie
guance prima
di parlare ai miei sottoposti, subito dopo la caduta… Sono un
eroe! Sono un figo
della madonna e non smetterò mai di ripeterlo!
Voglio
premiare questo Milton per l’ottimo lavoro
svolto… ma
come faccio? Dubbio amletico, direbbe un altro letterato che gradisco.
Penso che
lo farò venire qui, giù da me, e complimentarmi
di persona. È un onore. Un privilegio.
Anche se come umano non so quanto gradirà…
Giorno 18, mese 4, anno
1693
Sono
molto incazzato. Molto, molto, molto incazzato! Incazzato
al cubo ed all’iperbole! Questi umani fanno una cosa bella e
millecinquecento
cazzate!
Prima
cosa: il dodo. Era carino. Puccioso. Buono (in senso
culinario). Lo hanno fatto estinguere! Non c’è
più! Nemmeno un dodino mi hanno
lasciato! Spero si strozzino con il pollo!!
Seconda
cosa: mi hanno rovinato il Partenone. Era lì da 2000
anni, arriva una tal “repubblica di Venezia” e ci
spara contro il cannone. Spero
che vi infilino un cannone dove penso io. E sparino!
Terza
cosa: Salem. Pensavo che ormai fosse passata di moda
questa faccenda del rogo alle streghe. Insomma… A me piace
fare festini e mi
scoccia che poi qualcuno passi a bruciarmi gli amici. Le amiche. Con
grandi
tette e bei culi.
Giorno 21, mese 12,
anno 1699
Ho
sempre ripetuto alle divinità antiche che la musica
è roba
mia. Suonavo quando ancora nessun’altro lo sapeva fare. La
musica è qualcosa
che mi ha sempre affascinato, in qualche modo conquistato. Tartini lo
sa… gli ho
insegnato io come si suona il violino! E lui, da bravo, mi ha dedicato
una
sonata che ha chiamato “il trillo del Diavolo”.
Grazie. Anche per lui c’è posto
di sotto.
Ma
tornando alle divinità antiche… mi hanno fatto un
regalo. Dicono
sia una novità del mondo umano. Penso lo abbiano fatto per
prendermi in giro,
per poter finalmente usare la frase “questo non lo sai
suonare”. Ciccini, vi
piacerebbe!
Iniziamo
dalla forma. È simpatica, sinuosa, un po’ bianca
ed
un po’ nera. Passiamo all’aspetto melodico.
Finalmente è finita l’era di quel
fastidiosissimo clavicembalo (o almeno spero) con quei
plinghi plong a cazzo di Cerbero. Riassumendo:
mi piace. E lo suono diabolicamente (inutile spiegare perché
non abbia usato il
termine “divinamente”) bene. La musica è
roba mia. E il pianoforte nel mio
ufficio ci sta proprio bene!
Eccomiii!!! Scusate se
non ho aggiornato a settembre. Ho avuto un problema con il computer.
Spero vogliate
perdonarmi!!
Vi rinnovo l’invito
alla mia nuova paginetta. Sono alle prese con l’Inktober e
qualche Lucy
spunterà. A presto!!!