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Autore: Silkye96    03/10/2017    1 recensioni
[Eldarya]
Una One-Shot che ha luogo dopo l'episodio 13 di Eldarya.
EzarelXGardienne.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Wide Awake WIDE AWAKE

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Gli attimi interminabili di quel bacio scorrevano facendo crollare ogni muro frapposto fra me ed Ezarel, decisi di aggrapparmi ad ogni sensazione positiva che le sue labbra mi concedevano, piano piano mi sentivo svanire.
Nessuno si sarebbe più ricordato su di me sulla Terra, ero ormai un fantasma e potevo sentirlo!
Potevo avvertire come il mio ricordo cessava di esistere nelle menti dei miei amici, dei miei genitori, degli insegnanti...
Il mio cuore era immobile, tutto intorno a noi lo era...Potevo sentire la lingua di Ezarel solleticarmi il labbro, rimasi ferma a farmi baciare ancora qualche istante, sicuramente perché ne avevo voglia ma anche perché non mi ero mai sentita così sola come in quel momento.
L'unica mia certezza era quell'attimo, per quanto spiacevole.
Aprii lentamente gli occhi, completamente stralunata, non sapevo cosa pensare, cosa dire...
-Mi dispiace...- la sua voce era così sommessa che non sembrava nemmeno l'elfo di sempre.
Fu in quel momento che capii che cosa terribile mi aveva fatto...
I miei occhi si inondarono di lacrime e fui pervasa da un senso di rabbia che non avevo mai provato prima.
-Come hai potuto?- gli chiesi con lo sguardo colmo di delusione.
Non so perché ma avevo sempre creduto che Ezarel fosse diverso da come appariva, e invece era esattamente il ragazzo menefreghista che dimostrava di essere.
-E...Erika io...-
-No! Stai zitto ti prego! Non voglio che mi parli mai più...Chiaro?-
Nemmeno aspettai la risposta, arrivai subito al corridoio e m'imbattei in Miiko, non sapendo bene cosa dire o cosa fare lasciai la rabbia prendere il controllo e le diedi uno schiaffo così forte da farmi male alla mano.
Una volta in camera mia mi lasciai invadere dalla depressione, mi era tutto chiaro, in questo mondo non ero altro che una pedina alla mercè della Guardia Brillante di Eel.


https://www.youtube.com/watch?v=DmMat5jO68k

Il mio cuore era rotto in tanti piccoli pezzi, io credevo con tutte le mie forze che dietro alle azioni di Ezarel ci fosse di più, o meglio, volevo illudermi che fosse così...
Lui non si era mai preoccupato realmente per me, eseguiva solamente gli ordini di Miiko, quel bacio...
Mi toccai le labbra con l'indice ancora sconvolta da quel gesto così meschino.
Sentii bussare alla porta con foga.
-Apri Erika ti prego! Permettici di spiegare- la voce di Miiko arrivava totalmente attutita.
-Erika...-
C'era anche lui.
Con che faccia tosta potevano pensare che avrei aperto loro la porta?
Non avrei mai più aperto la porta, mai più a nessuno...Non avrei lasciato mai più che qualcuno entrasse, che vedesse cosa c'era dentro di me...
Le lacrime continuavano a rigarmi il volto, non sarei mai riuscita a perdonarli per una cosa simile!
Mi sembrava ancora così surreale, e invece...
Mi ero lasciata coccolare dalle loro bugie non volendo vedere la verità che invece era ovvia di fronte ai miei occhi.
Mi sentivo come se fossi caduta da trentamila metri di altezza, mi trovavo lì...Un cadavere freddo sull'asfalto senza più nulla.
Non più una famiglia.
Non più una vita.
Nulla.
Non esistevo più...
-Erika apri ti prego!- le grida di Ezarel apparivano talmente gravi che quasi pensai potesse seriamente essere preoccupato per me.
"Ma cosa gli importa?" mi chiesi sconvolta.
Era ovvio che mi stavo illudendo di nuovo, a nessuno di quei due interessava, non gli fregava nulla se avevo perso tutto!
-ANDATE VIA!- gridai.
La voce che uscì dalla mia bocca non sembrava nemmeno la mia.
Mi sentivo tradita e piena di insicurezze.
-Erika se non apri tu entro io!-
-Vattene Ezarel!- cercai di gridare ma la mia voce sembrava un sussurro sottomesso.
-Vattene...- mormorai ancora.
Mi lasciai scivolare sul pavimento inerme, la testa fra le mani, cercavo di capire perché non riuscivo a respingerlo come avrei voluto.
Avrei dovuto urlare, avrei dovuto cacciare tutti e due, avrei dovuto...
E invece non feci nulla, assolutamente nulla.
Chiusi solo la porta a chiave e continuai a piangere.
E piansi...
Piansi.
Piansi.
Piansi.
Non mi sentivo me stessa.



Nei giorni seguenti Ezarel provò a comunicare con me ma io non potevo fare a meno di ignorarlo.
Non mangiavo.
Non dormivo.
Uscivo solo per lavarmi e prendere da bere.
Quando lo facevo era sempre notte fonda, non volevo che qualcuno mi vedesse, non volevo parlare con nessuno.
Mi sentivo così sola...
Ma come potevo fare? In fondo, mi ero risvegliata e mi trovavo faccia a faccia con la realtà, stava a me scegliere se continuare a vivere una menzogna o mettermi in gioco.
Cosa feci?
Mi misi in gioco!

https://www.youtube.com/watch?v=VY5LLEFgAPM

Uscii dalla mia camera per andare al laboratorio di Alchimia, i pugni serrati e convinta di quel che stavo per fare.
Aprendo la porta mi trovai di fronte a Ezarel, stava appoggiato al muro di fronte alla mia stanza, gli occhi fissi sulla mia porta.
-Erika...-
-Stavo giusto venendo a parlare con te-
Il mio cuore perse un battito nel vederlo avvicinarsi a me con lo sguardo così triste.
-Erika...Mi dispiace così tanto...-
Sembrava così onesto.
-Ti credo- gli dissi con tono fermo.
-Perché l'hai fatto?- chiesi :-Anzi, perché l'hai fatto così? Perché ti sei approfittato dei miei sentimenti Ezarel?-
-Non sapevo come altro convincerti...- mormorò sottomesso.
-E quindi mi hai baciata...-
-Io...Io...Ho pensato che...-
-E' proprio qui che volevo arrivare! Io non credo affatto che tu abbia pensato! Hai semplicemente agito, sai cosa mi ha fatto più male di tutta questa storia?-
Seguì un momento teso in cui entrambi ci guardammo negli occhi con sguardo perso.
-Che sia stato proprio tu a baciarmi...-
-Non volevo che accadesse così- mormorò con tono flebile.
-Come?- domandai incalzante.
-Non volevo che accadesse così!- esclamò afferrandomi le spalle.
Mi tirò verso di lui con convinzione, le lacrime minacciavano di uscire fuori dai miei occhi ma non volevo fargli vedere quanto stavo soffrendo.
-Odiami, me lo merito- disse serio.
Alzai gli occhi per guardarlo in viso, era sconvolto quanto me, i suoi occhi avevano perso ogni luce e il suo sorriso beffardo non c'era più.
-Non potrei mai odiarti- ammisi.
-Non mi perdonerò mai per quel che ti ho fatto...Hai capito? Mai!-
Sorrisi appena, sembrava così reale.
-Ezarel...Nemmeno io volevo che succedesse così- dissi sottovoce.
Mi lasciai circondare dalle sue braccia muscolose, per la prima volta da quando ero lì mi sentii davvero amata.
Alzai di nuovo gli occhi, i nostri sguardi si intrecciarono fra loro con intensità, non potevo smettere di fissare le sue labbra.
-Manda via questo dolore, ti prego...Fallo svanire- mormorai fra le lacrime.
L'elfo si piegò su di me con dolcezza, prese il mio viso fra le mani calde e avvicinò le sue labbra alle mie per poi farle scontrare.
Quel bacio era diverso, era caldo, sicuro...Era un bacio d'amore.
Non potevo non essere totalmente rigida, la paura di cadere di nuovo dalle nuvole mi paralizzava ma, allo stesso tempo, il mio cuore mi pregava di lasciarmi andare, di abbandonarmi in quella sensazione di protezione e amore puro.
Il bacio andò avanti per parecchio tempo finché entrambi non ci staccammo, sentivo le guance scottare e i miei occhi erano fermi nei suoi.
-Ezarel, io credo di amarti-
Il mondo intorno a noi si fermò, il fiato sospeso, non pensavo che avrei mai detto quelle parole ad alta voce, non alla persona che aveva distrutto la mia intera vita.
-Credo di amarti anche io- mormorò lui non scostando mai il suo sguardo dal mio.
Sentii la voglia irrefrenabile di baciarlo di nuovo.
-Lo sai, qualcosa ormai si è rotto fra noi però...Però nessuno ha mai detto che fosse facile- aggiunse con tono fermo.
Sorrisi.
-E' vero, nessuno lo ha mai detto...-
Un altro bacio si fece largo in quel momento magico.
Ero ancora shockata, avevo perdonato un gesto che sembrava imperdonabile.
Lo avevo fatto per amore.


The end
  
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