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Autore: dragun95    04/10/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 18



Con uno scatto della mano il moro chiuse di scatto il telefono rimettendolo nella tasca dei pantaloni, sospirando cercò di ragionare, avevano avuto molti indizi quella sera e anche scoperto chi c'era dietro al rapimento dei mondani, anche se sicuramente non si aspettava una cosa del genere,

-Mondani, noi li proteggiamo da secoli contro i demoni. E loro li venerano...che massa di idioti- pensò Molock scuotendo la testa, mentre dopo qualche minuto, dalla camera dietro di lui uscì lo stregone che si puliva le mani con un fazzoletto,

-Bene ho sistemato tutto- annunciò tirando in alto la moneta d'argento che venne prese al volo con un movimento rapido del braccio del cacciatore che si mise ad osservarla,

-Abbiamo le informazioni, ma...- cominciò lui,

-...anche così, brancoliamo ancora a tentoni. Non sappiamo dove o come si ritrovano i membri di questa...setta- concluse Yann per lui,

-Stento a crederci che esistano, o almeno di trovarne qui in Francia- continuò il giullare passandosi una mano tra i capelli, ma l'altro non lo stava ad ascoltare osservando la moneta,

-Senti, non è che da questa moneta puoi estrarne informazioni?- chiese il moro guardandolo, ma l'altro lo guardò con un'espressione come se stesse dicendo sul serio,

-L'abilità che intendi tu si chiama Psicoscopia. E no sono uno stregone non un sensitivo- a quella risposta il cacciatore digrignò i denti per la rabbia,

-Ma con un'incantesimo posso cercare informazioni nei ricordi dei mondani- pensò rendendo la mano rossa con sfumature gialle,

-Ma non sarà indolore- lo informò lo stregone, ma lo sguardo freddo di Molock gli fece intuire che se quei quattro soffrivano non gliene sarebbe fregato un cazzo, e francamente neanche a lui gli sarebbe importato poi molto.
Dopo un'ora i due erano usciti dall'ospedale e si erano seduti ad un tavolo di un fast food aperto fino a tardi così che Molock essendo affamato ordinò almeno una decina di hamburger, 

-Forse te l'ho già detto, ma dovresti fare più attenzione alla tua dieta- gli disse lo stregone, mentre vedeva il moro davanti a se addentare voracemente un panino, lui in risposta guardò l'altro con i suoi occhi color zaffiro notando che il giullare aveva un vassoio con almeno cinque frullati e del gelato in aggiunta,

-Senti da che pulpito- sbuffò offeso il moro continuando a mangiare i suoi panini, per poi guardare l'altro con serietà,

-Scoperto niente dagli altri tre?- a quella domanda Yann smise di bere dalla cannuccia assumendo uno sguardo serio ed annuendo, mettendosi più comodo su una sedia ed è reggendo una barriera intorno a loro, così che le altre persone non avrebbero potuto udire la loro conversazione,

-Qualcosa, non so dove sia il loro rifugio ma so dove forgiano le monete, che danno ai loro membri- 

-Dove?- chiese il templare ad occhi sgranati battendo le mani sul tavolo facendolo traballare e sporgersi verso l'altro con tutto il suo peso, dal suo sguardo si vedeva benissimo che desiderava le informazioni, così da poter chiudere quella brutta faccenda in fretta,

-Si trova in un bar nel X arrondissement di Parigi...ma per entrarvici- iniziò il ragazzo dai capelli multi colore sistemandosi meglio la maschera sugli occhi e continuare, -Per poter entrare ci serve la moneta d'argento e superare un test- 

-E tu lo sai in che consiste?- domandò ansioso Molock digrignando i denti, a quella domanda il giullare annuì, riprendendo a bere il suo frullato,

 -Il problema è che non credo che passeremmo in osservato se andassimo e ci spacciassimo per un nuovo membro della setta- ammise Yann incrociando lo sguardo del compagno, il quale iniziò a ragionare sulle sue parole trovandosi incredibilmente a dargli ragione, di certo loro due non sarebbero mai passati in osservato.

-E allora che proponi?- chiese lui mandando giù in un paio di morsi un panino un po per nervosismo e rabbia mandandolo giù i bocconi,

-Non lo so. Ci servirebbe un'informatore che passi in osservato!- affermò lo stregone mentre gli occhi passavano da marrone scuro a più chiaro segno che si stava leggermente sforzando e i suoi poteri si stavano lentamente manifestando,

-Qualcuno che possa passare in osservato o forse Qualcuna- pensò ad alta voce calcando l'ultima parola e attirando l'attenzione su di se da parte dello stregone che lo guardò sospettoso,

-Vuoi mandare una ragazza?- chiese confuso aspettando una risposta alla domanda che gli aveva posto,

-Uno studio mondano ha scoperto che le donne meno attraenti sono meno considerate rispetto a quelle belle. Quindi potrebbe benissimo essere fattibile che passi in osservato- rispose il cacciatore scartando un'altro hamburger dal suo involucro di carta,

-Anche se questa teoria fosse vera. Dove troviamo un'informatore e che oltre a passare in osservato abbia anche il fegato e il sangue freddo per accettare questo incarico?- la domanda dello stregone era lecita quanto veritiera, nessuna mondana avrebbe mai accettato di aiutare due perfetti sconosciuti in una missione così ad alto rischio mortale, e poi dovevano trovare una ragazza che fosse ideare per l'incarico ma ripensando alle ragazza nascoste che conosceva, il templare non le trovò adatte, quando pensò ad una persona in particolare che avrebbe potuto fare al caso suo, ritrovandosi ad arrossire lievemente.



Nel club Alucard, nascosta agli occhi dei suoi membri e della clientela, vi era una palestra sotterranea utilizzata esclusivamente dai bodyguard per allenarsi e migliorare, ormai il sole stava per sorgere e poiché tutti i figli della notte erano nelle loro bare per riposarsi durante le ore diurne e poiché non vi era nessuno, Mayling ne approfittò per andare ad allenarsi, la ragazza agitò il suo bastone facendolo ruotare intorno a lei tenendolo in equilibrio bilanciando l'asse del suo corpo, per poi effettuare un movimento del busto, staccando i piedi da terra per saltare e con un colpo di bacino ruotare l'asse del suo corpo atterrando flettendo le gambe per annullare il danno è allo stesso tempo calare in bastone davanti a lei.
Lasciò andare l'aria che in quel momento aveva tenuto nei polmoni per poi piantare una delle estremità nel terreno, e usando la tecnica della pressione dalla pianta dei piedi, crepando il pavimento e saltare in alto tenendosi per l'altra base del bastone e con un'avvitamento lanciare dei coltelli che si conficcarono nel manichini ad una ventina di metri da lei, per poi ritornare a toccare il terreno ruotando in bastone poggiandolo contro la sua schiena e allungando il braccio davanti a se mettendo la mano a mo di artiglio, lei ispirò lasciando andare l'aria quando sentì che qualcuno le stava applaudendo,

-Complimenti un bel gioco di movimenti e precisione!- affermò Molock appoggiato al muro della palestra mentre aveva assistito a tutta la scena, vedendolo lì la ragazza arrossì vistosamente,

-Che cazzo ci fai tu qui? Anzi come cazzo sei entrato qui?- chiese lei sconvolta per non aver avvertito la sua presenza e per l'imbarazzo di essere stata vista allenarsi, lui in risposta si staccò dalla parete avvicinandosi a lei con passo calmo e controllato e con un sorrisetto divertito in volto, in quel momento alla ragazza ritornò in mente il sogno a luci rossi che fece su di lui qualche giorno fa, il ragazzo si fermò a qualche passo da lei,

-Ma...dei manichini non sono degli avversari...- disse il moro togliendosi lentamente giacca e lanciandola via restando in canottiera, insieme alle sue armi e portando il braccio davanti a se con la mano aperta, 

-Cosa?!- esclamò solo la ragazza orientale guardandolo negli occhi,

-Visto che siamo qui. Un po di allenamento a mani nude, in uno scontro uno contro uno...allora vuoi farti pregare?- a quella domanda lei da prima deglutì per poi assumere un'aria più seria possibile e lanciando via il bastone così come i suoi coltelli decisa a battersi a mani nude, la ragazza dovette sforzarsi di non arrossire mettendosi in posizione d'attacco per poi fare un passo in avanti e colpire il palmo del ragazzo con il suo usando l'onda d'urto che fece sbalzare di lato il braccio del moro il quale digrignò i denti.
Senza dargli il tempo di fare niente Mayling alzò la gamba mirando al fianco sinistro di lui, ma questi le afferrò la caviglia con l'altro braccio e con forza spinse la gamba in alto facendole perdere l'equilibrio e lanciarla, per fortuna la ragazza era abituata a saltare e con un'avvitamento si rimise in piedi ma proprio quando riportò l'attenzione davanti a se vide la gamba del cacciatore che si dirigeva velocemente verso il suo viso facendole sgranare gli occhi, per fortuna la sua velocità la salvò riuscendo ad abbassarsi in tempo per evitare il colpo, vedendolo impegnato in un movimento circolare trovò un'occasione e facendo perso su mani e piedi scattò come una rana che saltava colpendolo alla schiena con lo stile della pressione facendolo staccare da terra e finire sul pavimento,

-Preso!- affermò sicura la corvina, ma il ragazzo che era ancora disteso a pancia in giù si girò di schiena e con un colpo di bacino si rimise in piedi scrocchiandosi le ossa del collo,

-Complimenti dei riflessi e una velocità al di fuori di una persona normale- si complimentò lui rimanendo di schiena senza voltarsi a guardarla,

-Ti ringrazio...ma mi sembra che nel tuo discorso ci sia un "Ma"- rispose la ragazza orientale, alludendo che non avesse finito per intero la frase, a quella risposta sul viso di lui si dipinse un sorriso, prendendo un profondo respiro si girò scattando verso la ragazza e con una forza e velocità impressionante effettuò un calcio circolare mirando al petto di lei, sgranando gli occhi portò le braccio incrociate davanti a lei mettendosi in posizione di difesa parando il calcio, o almeno inizialmente visto che poi avvertì come un proiettile attraversarla togliendogli il respiro e facendole staccare i piedi da terra sbalzandola indietro,

-Lo stile della pressione dell'impatto divino- ringhiò mentalmente cadendo di schiena ma seguendo il movimento indietro eseguì una capriola riuscendo a mettersi in ginocchio, ma non appena rialzò lo sguardo vide un pugno a pochi centimetri dal suo viso, un forte pressione le sferzò vicino alla guancia, straordinariamente era riuscita a spostare il collo in tempo per evitare il pugno, lei ne approfitto per afferrargli saldamente il braccio e poggiargli il palmo della mano libera sul petto.
Molock sgranò gli occhi quando sentì un proiettile di pressione attraversargli il torace togliendogli il respiro, ma prima che venne sbalzato indietro afferrò la corvina per il braccio così che anche lei venne sbalzata in avanti destabilizzandola, i due rotolarono a terra e in quel momento lui la bloccò a terra bloccandole le braccia dietro alla schiena,

-Ti ho presa!- affermò lui tenendole i polsi con una mano e con l'altro stringerla a se per la vita per non farla allontanare,

-Maledetto cinghiale- sbraitò lei cercando di divincolarsi dalla sua presa, mentre avvertita il busto di lui premere contro la sua schiena, a quel contatto lei si sentì avvampare come un fiammifero, per sua fortuna l'aveva bloccata di schiena oppure avrebbe visto quanto lei fosse arrossita, ma anche il cacciatore era fortunato che neanche lei potesse vederlo, era talmente rosso che il colorito delle guance in quel momento faceva contrasto con la sua carnagione scura, mentre avvertiva i loro corpi così vicini, deglutendo avvicinò il viso ai capelli di lei annusandoli,

-I tuoi capelli hanno un buon odore- dopo averlo detto si morse la lingua arrossendo ancora di più, lei si immobilizzò balbettando per poi pestargli il piede così da costringerlo a mollare la presa, subito si girò afferrandogli la giacca e con una torsione sbatterlo a terra, il moro gemette lievemente sentendo la fitta alla schiena per poi sentirsi afferrare dalla maglietta e guardando in alto incrociò il suo sguardo,

-Ho vinto io!- affermò lei rossa respirando affannosamente, la vicinanza tra i loro visi era tale che anche lui poté sentire il suo respiro contro il suo viso, in una manciata di secondi in cui i due restarono a fissarsi i loro respiro sembrarono fondersi in uno solo, mentre il ragazzo alzava la mano per accarezzare i capelli di lei. Ma non appena si rese conto di cosa stesse facendo lui sospirò rimettendosi in piedi con il viso rosso e dandogli le spalle, anche lei rimase in silenzio rimettendosi dritta sulla schiena,

-Allora come mai sei qui. Insomma dubito per allenarti?- chiese Mayling prendendo un'asciugamano e passandoselo sul viso, -O per vedere me- pensò scacciando immediatamente quel pensiero,

-Ero venuto per chiederti aiuto- rispose lui -E per vederti- disse mentalmente scuotendo forte la testa,

-Il mio aiuto?- chiese stupita lei concentrandosi sul templare che annuì grattandosi la testa,

-Interrogando i quattro che hanno cercato di rapire Elise abbiamo scoperto che fanno parte di una setta chiamata Oeil sombre-,

-Una setta, qui a Parigi. Questa mi è nuova- ammise la corvina sedendosi su una panchina ed accavallando le gambe l'una sull'altra ascoltando il cacciatore,

-Abbiamo inoltre scoperto che ci sono loro dietro alle recenti sparizioni delle persone. E a quanto sembra il loro leader ha in mente qualcosa che riguarda un manufatto...non sappiamo che abbia in mente e nemmeno di chi si tratti-

-Un po come ogni leader di una setta che si rispetti. Ma io a che vi servo?- chiese allora lei continuando a guardare il templare che si sedette a terra e guardandola dritto negli occhi,

-Sappiamo dove si trova il luogo dove fabbricano le monete d'argento. Sappiamo come accedervi, ma ci serve che qualcuno si infiltri tra loro...e abbiamo...pensato....a te- russerò le ultime parole mentre il volto di Mayling assumeva un'espressione sconcertata,

-Io? Perché?- 

-Io e Yann di certo attireremmo troppo l'attenzione. Invece se fosse una ragazza...allora credo che non se ne accorgerebbero di niente- rispose lui arrossendo lievemente distogliendo lo sguardo, -Inoltre tu hai il sangue freddo e le capacità mentali per rimanere calma in una situazione critica o sotto pressione-

-Ma Elise...non voglio farla preoccupare!- affermò lei con tono comprensivo pensando alla sua migliore amica in pensiero per lei

-Il suo Romeo, la starà informando del nostro piano in questo momento- la tranquillizzò lui rialzandosi in piedi per poi continuare -Sia chiaro non metterei a rischio la tua vita, o quella di chiunque altro in una situazione così rischio...tuttavia ci servono informazioni su questa setta e quel pazzo che la manovra da dietro le quinte......non ti sto costringendo anzi, se non intendi accettare allora non cercherò di farti cambiare idea o altro....vorrà dire che troveremo un'altro modo- sentendolo lei rimase in silenzio rimandando con gli occhi neri puntati verso il pavimento della palestra intenta a studiarlo con la vista.



Il bar Dugnoir era un bar situato in una delle strade della X arrondissement, stretta in un cappotto nero una figura si avvicinò alla porta del locale, aprendola e subito si sentì un campanello che annunciava che qualcuno era entrato, il posto non era molto grande con qualche tavolo all'interno con delle sedie e un bancone con dietro un'intera scaffale di liquori, vini e dei rubinetti per la birra alla spina, il barista un uomo di quarant'anni abbastanza grosso e robusto, con dei capelli neri e dei baffi a riccioli, squadrò chi fosse entrato,

-Posso aiutarla?- chiese pulendo un bicchiere, rivolto alla figura che era entrata avvolta in una giacca con il cappuccio alzato, la quale si avvicinò al bancone mettendo una mano nella tasca ed estraendovi una moneta d'argento che posò sul bancone, l'uomo la guardò per poi puntare lo sguardo sulla figura che si decise a togliersi il cappuccio, rivelando il viso di una ragazza dei lunghi e scompigliati capello grigio scuro che gli coprivano gli occhi e il viso leggermente sporco,

-Dunque- sussurrò lui prendendo la moneta tra le dita guardandola e notando che era completamente lucida, per poi puntare lo sguardo sulla ragazza, che abbassò lo sguardo per non vederlo da sotto la massa di capelli,

-Dannazione a quel cinghiale e al giullare. Dovevano proprio farmi indossare una parrucca- si ritrovò a pensare May irritata non poco per il travestimento che stava indossando mentre aspettava che il barista dicesse qualcosa.

-Se guardò dentro ad un pozzo cosa vedi?- chiese l'uomo improvvisamente,

-Il buio assoluto- rispose lei con un sussurro di voce,

-Se gli altri cercano la luce nella benedizione...- 

-...noi cerchiamo il potere dalla parte opposta- concluse la ragazza per lui, mentre l'uomo annuiva continuando a guardarla senza battere ciglio, mentre prendeva del liquore versandolo in un bicchierino e servendolo a lei, che lo prese e se lo rigirò tra le dita esaminandone il contenuto, per poi mandarlo giù in un colpo sentendo l'alcool bruciargli la gola, per poi girare il bicchierino poggiandolo sul lato inverso e sotto di esso vi era il disegno di un'occhio nero,

-Sei una dei nuovi membri?- chiese il barista e a quella risposta lei annuì, il barista annuì, uscendo dal bancone andando verso la porta, mettendo il cartello di chiuso e chiudere la porta a chiave, dopo di che l'uomo andò dietro al bancone, dove sul muro vi era il trofeo di una testa di capra impagliata, allungando il braccio aprì la bocca dell'animale tirando una leva che si trovava nella bocca e con uno scatto di ingranaggi si aprì una botola, lasciando stupita la ragazza,

-Dopo di lei madmoisell- la invitò l'uomo lanciandole una torcia ed entrando nella botola scendono nell'oscurità, Mayling fece un profondo respiro e seguendo l'uomo giù nella botola preparandosi a qualunque cosa avesse trovato la sotto.









Note dell'autore

Ecco il nuovo capitolo, che dire qui i nostri due protagonisti, traggono altre informazioni dai quattro poveri, si fa per dire, mondani, dopo di che si riuniscono per studiare un piano e l'unica cosa che gli viene in mente per ottenere altre informazioni sulla setta è l'infiltrazione.
Dopo di che si vede Mayling e Molock allenarsi insieme e qui il fuoco dei sentimenti scotta ancora una volta i ragazzi (non in senso negativo) e lui gli propone di aiutarli con la loro indagine, sebbene al cacciatore questa strategia non piaccia per niente.
Ed infine ecco il bar dove si dovrebbero forgiare le monete in argento che la setta da ai suoi membri, che dire non mi intendo di bar francesi e forse potrei aver sbagliato e di questo mi dispiace, ed ecco Mayling sotto copertura con una bella parrucca, che per dimostrare di essere una vera membra della setta deve fare una specie di test (non ho mai scritto su cose del genere come sette e quindi ho pensato a questo come test, il fatto è che non mi veniva altro in mente e poi non creo sia venuto male) e dopo questo la nostra cara informatrice si prepara a scoprire che cosa l'aspetterà da quel posto.
Che dire con questo chiudo e vi auguro una buona continuazione, da Dragun è tutto per ora.
  
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