Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Summer11    05/10/2017    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Unconventional Family
Capitolo 39
-Tutti i nodi vengono al pettine.-


-Quella mattina, Lily, alla pausa pranzo parlava con il suo fidanzato mentre mangiava il suo sandwich al burro di arachidi e marmellata.-

Lily: Io davvero non me lo aspettavo!
Daniel: Beh è una bella notizia. E’ un compito importante, sai?
Lily: Lo so! Sono così eccitata all’idea di battezzare Emy. Lei è bellissima, dolcissima e molto sveglia. Si può già vedere nonostante sia molto piccola
Daniel: Sono davvero contento di vederti sorridere di nuovo!
Lily: E’ bello non avercela con il mondo per un po’...
Daniel: Non sei obbligata ad avercela con il mondo, piccolina. Voglio dire, lascia andare tutta questa storia. Lasciala semplicemente andare e prendi il meglio della vita. Non sprecare il tuo tempo
Lily: Non voglio riaprire questo discorso

-Lily abbassò il suo sguardo appoggiando il suo sandwich sul vassoio. Daniel le prese la mano e l’accarezzò.-

Daniel: So quanto ti faccia male e non riapriremo questo discorso. Ma vederti triste e stare male, fa stare male anche me, perché ti amo. Puoi fare dei passi indietro. Sono convinto che i tuoi genitori ti accoglieranno a braccia aperte!

-Lui le diede un dolce bacio sul collo. Lily lo guardò sospirando.-

Lily: Credo sia troppo tardi…
Daniel: Non è mai troppo tardi!

-Proprio in quel momento videro Rebecca passare. Lily guardò Daniel.-

Lily: Ti dispiace se inseguo Rebecca?
Daniel: So che non ti parla da un po’. Vai a riprenderti la tua migliore amica!

-Lily sorrise, lo baciò velocemente e inseguì Rebecca.-

Lily: Becky! Becky, fermati! Becky!!

-La raggiunse di corsa e si piazzò davanti alla sua amica.-

Lily: Ti vuoi fermare per favore?!
Rebecca: Sono di fretta!
Lily: Andiamo, concedimi due minuti. Mi hai fatto correre per tutta la mensa e per il corridoio e io non corro mai!

-Rebecca la guardò alzando gli occhi al cielo.-

Rebecca: Parla. Hai due minuti

-Lily la guardò.-

Lily: Mi dispiace per averti trattato in quel modo orribile. Sei la mia migliore amica e io sono stata tremenda. Mi dispiace di averti presa in giro per il tuo cappello e di averti ignorata
Rebecca: Tu mi hai ignorata per stare a sentire Victoria. E non solo hai preso in giro me, ma tantissima altra gente. Sei stata pessima!
Lily: Lo so. Ma io, vedi, ero così arrabbiata e Victoria mi ha detto tante cose sensate…
Rebecca: Victoria ti ha detto ciò che volevi sentirti dire. Beh, facile la vita in questo modo, no?
Lily: Tu e Daniel non facevate altro che andarmi contro!
Rebecca: Certo, perché stavi andando fuori di testa, Lily. Noi stavamo solo cercando di farti ragionare. Non eravamo dalla tua parte ma ti stavamo accanto. Il tuo fidarti di Victoria d’altronde ti ha proprio aiutata, vero? Hai visto cosa ti ha combinato alle spalle?
Lily: E’ stato orribile, e lei è stata una vipera
Rebecca: Tu glielo hai permesso, Lily. Ti avevo detto di non darle ascolto e tu hai preferito zittire me
Lily: Lo so. Io e Daniel ci siamo quasi lasciati per colpa del suo trucchetto!
Rebecca: Mi dispiace, però questa volta non sono dalla tua parte. Te la sei cercata, ti sei fidata di lei nonostante io ti avessi detto di non farlo, ed ecco com’è andata a finire
Lily: Non infierire per favore!
Rebecca: No, e invece infierisco. Mi hai delusa. Ti sei fidata di Victoria e non di me!
Lily: Ho detto che mi dispiace, Becky! Che altro devo fare? Non posso tornare indietro nel tempo e fidati se ti dico che lo farei senza ombra di dubbio per evitare tutti questi problemi
Rebecca: Senti, sono contenta che tu e Daniel non vi siate lasciati e che siate di nuovo felici insieme, ma io non posso dimenticare come mi hai fatta sentire. L’anno scorso ti ho accolta in questa scuola quando già Victoria ti dava problemi. Non dico che io e te non torneremo più ad essere amiche, ma ci vuole tempo per mettere tutto a posto
Lily: Ma… Senti, posso chiamarti ogni tanto?

-Rebecca la guardò e da quello sguardo, Lily capì che per il momento Rebecca non voleva sapere niente di lei.-

Rebecca: Scusa Lily, ora devo proprio andare!

-Mentre la campanella suonava, Rebecca la superava per poi andare in classe.
Passarono due settimane da quella conversazione e a Lily, Rebecca, mancava sempre di più. La ragazzina, si rese davvero conto di ciò che aveva fatto alla sua amica e prima o poi avrebbe rimediato alla cosa. No, non avrebbe lasciato che Rebecca uscisse dalla sua vita, era troppo importante.
Quella sera, mentre Lily finiva di controllare che tutte le cose dello spettacolo fossero perfette, Brittany le passò vicino.-

Brittany: Oggi papà farà tardi. A cena siamo solo io e te. Che dici se ordino cinese come ai vecchi tempi? Io e te, un film e il cinese. Ordino anche il gelato fritto

-Lily la guardò.-

Lily: Veramente io non ho fame. E’ tutto il pomeriggio che spizzico mentre studio

-Brittany la guardò abbastanza delusa. Cercava davvero di poter riappacificarsi con sua figlia ma i suoi sforzi erano vani.-

Brittany: D’accordo, vorrà dire che mi preparerò dei nooddles per cena

-La ragazza si voltò per andare in cucina quando Lily, dopo averci pensato, le prese il braccio.-

Lily: Mamma?

-Sentire Lily chiamarla “mamma”, soprattutto con un tono tranquillo, dopo tanto tempo fu un colpo al cuore per Brittany. Subito sorrise dolcemente.-

Brittany: Sì?
Lily: Domani sera tu, papà, i nonni, diddi Alex e diddi Rachel, verrete allo spettacolo scolastico?

-Brittany la guardò, forse sua figlia si era stancata e cercava di alzare bandiera bianca.-

Brittany: Non ce lo perderemmo per nulla al mondo

-Entrambe sorrisero dolcemente poi Lily tornò sul suo quaderno e Brittany andò in cucina. Circa un’ora dopo sentirono il campanello suonare. Lily andò ad aprire e non poteva credere ai suoi occhi. Subito abbracciò quel ragazzo dai capelli biondo cenere che aveva illuminato la sua vita. Lui le diede un dolce bacio.-

Lily: Che sorpresa! Cosa ci fai qui?

-Daniel la guardò e mettendole a posto una ciocca di capelli, sorrise.-

Daniel: Mi manchi!
Lily: Anche tu a me. Non sai quanto! Vieni, entra

-Entrarono in casa e subito Brittany sentendo le voci, andò in salotto. Appena vide il ragazzino, sorrise.-

Brittany: Ciao Daniel!
Daniel: Ciao Brittany. Ho rotto i termini della punizione?
Brittany: No, stai tranquillo. Qui sei il benvenuto
Daniel: Grazie!

-Brittany li guardò.-

Brittany: Se vi dovesse servire qualcosa, io sono in cucina

-I due ragazzi annuirono e quando Brittany sparì nell’altra stanza, si sedettero sul divano. Daniel accarezzò la mano a Lily mentre accendevano la televisione.-

Daniel: Dov’è tuo padre?
Lily: In casa discografica. Penso farà tardi oggi. Tu hai per caso parlato con Rebecca?

-Daniel la guardò.-

Daniel: Sì, ma non vuole parlare di te. Penso sia ancora arrabbiata
Lily: Ma le ho chiesto scusa, cavolo! Sono stanca di correrle dietro
Daniel: Sono sicuro che avrai l’occasione per fare pace con lei. Comunque, domani è il gran giorno!
Lily: Sono in ansia. Abbiamo lavorato così tanto a questo spettacolo
Daniel: Lo so. Sono sicuro andrà tutto alla perfezione. I tuoi nonni verranno?
Lily: Verranno tutti quanti. Anche diddi Alex e diddi Rachel
Daniel: Porteranno anche quelle due pesti di Sam ed Emy?
Lily: Non credo. Penso li lascino all’asilo per poi andarli a prendere un po’ più tardi. Ma te lo immagini Samuel che deve stare fermo per un’ora e mezzo? Impossibile!

-Entrambi scoppiarono a ridere, poi Daniel guardò la sua ragazza.-

Daniel: Ti va di guardare un film?

-Lily annuì e si accoccolò sul suo ragazzo sul divano. Brittany sbirciò dalla cucina i due ragazzi e sorrise. Daniel era davvero un bravo ragazzo, si notava quanto lui tenesse a Lily. Brittany era felice di sapere che sua figlia aveva accanto un ragazzo del genere. In quel momento sentì il cellulare squillare e subito rispose alla chiamata che avrebbe cambiato i piani per quella serata.
Un’ora più tardi erano tutti seduti a tavola. Oliver si era liberato dal lavoro ed era tornato a casa con una calda cena. Intanto anche i nonni arrivarono in casa Hunt quella sera. Si volevano godere la famiglia prima di dover ripartire due giorni più tardi. Per Oliver e Brittany quella fu l’occasione giusta per poter dire ai genitori di Brittany del bambino.
Oliver mise sul piatto l’ultimo osso di pollo. Tutti quanti erano davvero pieni. Lily assaggiò il pollo ma si riempì di patatine fritte, Daniel fece il contrario. Quando Brittany portò il dolce in tavola guardò i suoi genitori.-

Brittany: Grazie per aver portato il dolce!

-Sua madre sorrise.-

Joanna: E’ stato un piacere. Ci mancava passare del tempo solo tra noi

-Lily guardò sua nonna. Nessuno poteva capire quella frase più di lei. Le mancava l’armonia familiare e le mancava essere se stessa. Brittany si sedette a fianco a Oliver sorridendo.-

Brittany: Beh, allora forse è il momento adatto per parlarvi di un cambiamento molto importante nella nostra vita

-Subito Nicholas e Joanna si allarmarono. Le sorprese di Brittany non erano sempre state positive.-

Nicholas: Dobbiamo preoccuparci?
Brittany: No, papà. Assolutamente no!

-Anche Oliver sorrideva davvero felice. Per lui quella era una seconda possibilità e non l’avrebbe sprecata.-

Joanna: Brittany, non ci tenere sulle spine. Vi dovete trasferire? Hai cambiato lavoro? Vuoi finalmente comprarti la macchina nuo…

-Brittany non li fece finire lanciando quella bomba sui suoi genitori.-

Brittany: Sono incinta!

-Nicholas e Joanna ci impiegarono qualche istante per realizzare il tutto. Oliver continuò.-

Oliver: Diventerete nonni per la seconda volta!

-Fu lì che entrambi esplosero di gioia. Joanna si commosse facendo piangere anche Brittany. I nonni si congratularono con Brittany e Oliver mentre a Lily scattò l’impulso si alzarsi da tavola e andare in un’altra stanza, Daniel le prese la mano dolcemente facendola risedere sulla sedia, le mise un braccio sulle spalle e la strinse a sé dandole un dolce bacio sulla testa mentre lei si appoggiava al suo petto. Lui le sussurrò…-

Daniel: Andrà tutto bene, piccolina. Io ci sono!

-Lily si lasciò coccolare da Daniel in quel momento così frustrante per lei. Il suo ragazzo d’altronde, sapeva quanto lei ci stesse male anche se continuava a pensare che fosse alquanto esagerato. Non lo disse alla ragazzina, rimase lì, in silenzio a esserle di supporto.
Invece i nonni non riuscivano a staccarsi da Brittany e Oliver.-

Joanna: Congratulazioni ragazzi!
Nicholas: Aspettavamo proprio un altro nipotino!
Joanna: O nipotina, caro!

-Joanna continuava ad accarezzare il viso di Brittany felice.-

Joanna: Di quanto sei incinta?
Brittany: Praticamente quattro mesi!
Joanna: Oh Gesù! Perché non ce lo avete detto prima?
Brittany: Perché volevo evitare di venir stressata ulteriormente, mamma!
Joanna: Che fesserie, Brittany! Sapete già il sesso? In effetti ti vedevo un po’ più tonda del solito
Brittany: Oh mamma, grazie mille, davvero!

-Tutti gli adulti scoppiarono a ridere. Lily ormai se ne stava seduta sulle gambe del suo ragazzo ad ascoltare tutto quell’allegro discorso che a lei non interessava minimamente. Brittany continuò.-

Brittany: Farò la visita tra qualche giorno e potrei sapere il sesso di questo fagiolo!

-Oliver li guardò.-

Oliver: Però non lo farà perché vogliamo che sia una sorpresa!

-A quelle parole, Lily si animò.-

Lily: COSA?!

-Joanna li guardò.-

Joanna: Ma siete sicuri?

-Oliver annuì e Brittany continuò mentre Lily si alzava dalle gambe del suo fidanzato.-

Brittany: Beh, io vorrei saperlo subito. Ma Olly vorrebbe una sorpresa e sono contenta di assecondarlo
Joanna: E’ una cosa molto carina, Brittany!

-Lily guardò sua madre.-

Lily: Io la trovo un’idiozia, l’ennesima, maledizione!

-Joanna e Nicholas guardarono Lily sconvolti e ormai, che anche loro sapevano tutto, alla ragazzina non importava più nemmeno di fingere. Lily continuò.-

Lily: Vi state davvero impegnando a fare tutte le scelte sbagliate ultimamente, eh? Come si può non volere sapere il sesso del bambino? Come mai potreste prepararvi?! Siete degli sconsiderati!

-Lily guardò intensamente sua madre, era davvero arrabbiata perché Brittany era cambiata. Già, non era più la ragazza di un tempo.-

Lily: E tu, come puoi lasciare che papà decida una cosa così importante?! Tu non sai più pensare e ragionare con la tua testa?! Dipendi da lui ora?

-Oliver la guardò.-

Oliver: Lily, smettila adesso. Stai rovinando la serata!

Lily: E CHI SE NE FREGA PAPA’. IO SONO COSì, NON E’ VERO? SONO QUELLA CHE ROVINA LE COSE. IO ROVINO SEMPRE TUTTO!

-Daniel scosse la testa dispiaciuto. Lily fece per andarsene ma Joanna le prese il braccio.-

Joanna: Tesoro, ma che ti succede?
Lily: Lasciami andare! Sono stanca e non ho voglia di sentire altre idiozie uscire dalle loro bocche

-Mollò la presa e salì su per le scale. Daniel la seguì, cercò di tranquillizzarla, ma non ci riuscì. Le diede la buonanotte e decise di tornare a casa dopo aver salutato tutti quanti. Oliver, Brittany e i suoi genitori parlarono per un po’, erano tutti molto scossi.-

Nicholas: Da dove viene tutto questo odio?

-Oliver guardò suo suocero senza avere una risposta precisa.-

Oliver: Pensiamo che stia passando un periodo particolare e di transizione a scuola. Non ci vuole intorno e non vuole farsi aiutare

-Brittany sospirò davvero stanca e stressata, poi parlò.-

Brittany: Non ha più bisogno di me ormai

-Joanna la guardò.-

Joanna: Adesso dici una vera idiozia, cara. Lily è troppo legata a te. Magari questa ribellione è scatenata dalla gelosia!
Brittany: Gelosia di cosa?
Joanna: Del bambino, naturalmente!
Brittany: Che sciocchezza! Mamma, ci tiene il muso da tre mesi, ne ha passato uno e mezzo a casa di Alex e Rachel, non voleva nemmeno vederci. Non credo riuscirebbe a tenerci il muso per così tanto tempo per gelosia. E’ grande e sa che io e Oliver l’amiamo
Joanna: Glielo avete detto? Insomma le avete fatto un discorso su come quel bambino non cambierà il vostro rapporto?
Brittany: No mamma, inizialmente ci ho provato ma penso che a lei la storia del bambino non interessi. E’ del tutto indifferente a ciò. Lei è nel pieno dell’adolescenza, le ho detto “no” a delle sue richieste ed è da lì che ha cominciato ad odiarci. Non tralasciamo il fatto che abbia quasi sedici anni e che porti i geni Green con sé. Fate due più due. Ricordate com’ero io?
Nicholas: Oh, eccome se lo ricordiamo. Iniziasti a essere difficile da gestire già dalle medie
Joanna: Caro, bisogna anche ammettere però che stando con Oliver, si diede una bella calmata

-Brittany sorrise stingendo la mano di suo marito accanto a lei.-

Brittany: Già. Sono convinta che anche Daniel aiuterà parecchio Lily, adesso che non vuole noi al suo fianco...

<<<

14 Maggio 1995. Bonsall, California.

Brittany: Dai Kendraaa!
Kendra: No! Lo sai che odio il tuo nuovo fidanzato, non esco con voi
Brittany: Non siamo fidanzati. Sì, gli piacerebbe!
Kendra: Ti sta dietro
Brittany: Sì, lo so! Crede che mi piaccia
Kendra: Perché non è così?
Brittany: No, certo che no! Ci voglio uscire soltanto per fare un dispetto a Jennifer! Lui è troppo sicuro di sé, altezzoso e stupido
Kendra: Mah!

-Intanto, Oliver, dall’altra parte del corridoio della scuola superiore di Bonsall, vide Jennifer andargli incontro. Era in trappola e doveva fare qualcosa. In quel momento vide un raggio di salvezza. Subito, bloccandole la strada, si fermò con Brittany.-

Oliver: Ciao bellezza!

-Kendra sbuffando li guardò.-

Kendra: Io vado, ciao!

-Andò via mentre Brittany alzava gli occhi al cielo stanca di ritrovarsi la faccia di Oliver davanti.-

Brittany: Spostati Hunt, fammi passare!
Oliver: E perché mai dovrei?

-Lui tirò fuori il suo solito sorriso da sbruffone.-

Brittany: Sei un pallone gonfiato, sgonfiati. O meglio, esplodi!
Oliver: Sei sempre stata così o da quando ti conosco mangi yogurt acidi tutte le mattine?
Brittany: Come ti permetti?!
Oliver: Sei cotta di me
Brittany: Continua a sognare
Oliver: Muori dalla voglia di uscire con me stasera. Ammettilo
Brittany: Ti sbagli, non pendo dalle tue labbra come quelle stupide che ti vanno dietro!
Oliver: Sei anche gelosa...

-Lui sorrise.-

Brittany: Smettila e fammi passare!

-Brittany lo superò mentre lui le urlava dietro…-

Oliver: Ci vediamo alla fontana alle 16:00. Sii puntuale!

-Il pomeriggio alle 16:00, Brittany arrivò alla fontana. Non vedendo Oliver nemmeno da lontano, si sedette spazientita.-

Brittany: “Ma dove diavolo è quello stupido?! Non mi avrà mica dato buca? Se è così ha finito di vivere!”

-Finalmente, dopo mezz’ora passata ad aspettare, Brittany vide arrivare Oliver con il suo solito sorriso sicuro. Subito lui si scusò.-

Oliver: Scusa per il ritardo. Ma prima di spegnere la playstation dovevo arrivare al punto di salvataggio. Non potevo spegnere senza salvare!

-Brittany lo guardò alzando il sopracciglio destro dal nervoso, a poco le sarebbe uscito pure il fumo dalle orecchie.-

Brittany: Dimmi che mi stai prendendo in giro. E’ mezz’ora che ti aspetto e tu ti giustifichi così? Non potevo salvare? Te la spacco in testa quella playstation!!
Oliver: E’ la verità! Perché dovrei mentirti?
Brittany: La prossima volta abbi la decenza di inventarti una scusa migliore!
Oliver: Quindi ci sarà una prossima volta!

-Lui sorrise spavaldo. Adorava provocarla.-

Brittany: Scordatelo, l’ho detto tanto per dire. E’ già troppo doverti vedere perché abbiamo Alex in comune!
Oliver: Non dirlo a me. Fino a prova contraria sei stata tu ad intrometterti tra me e lui. Il suo migliore e unico amico ero io. Sono io che devo condividerlo con te
Brittany: Se gli faccio il faccino dolce o mi metto a piangere lui da priorità a me e non mi dice mai di no!
Oliver: Ci credo, sei una lagna! Come faceva Thomas Russell a stare con te? Sei davvero impossibile
Brittany: Sei proprio un’ idiota!

-La ragazzina si voltò per andare via ma Oliver la bloccò.-

Oliver: Scusami, è stato un colpo basso. Ti va di accompagnarmi in spiaggia? Devo comprare la tuta da Surf nuova
Brittany: Vuoi fare surf?

-Oliver annuì.-

Oliver: Mi sembra una buona giornata per cavalcare qualche onda
Brittany: Sappi che io non metterò piede in acqua, è troppo fredda!
Oliver: C’è un bellissimo sole però
Brittany: Va bene, ti accompagno!

-Alle 17:15 arrivarono al mare con il bus. Oliver, subito corse al negozietto sulla spiaggia con Brittany dietro. Il commesso che era un ragazzo più grande di loro, lo guardò.-

Kal: Oliver, ciao! Che combini qui in giro? Oggi non c’è allenamento
Oliver: Lo so. Però ho bisogno di una tuta nuova

-Brittany affianco a lui iniziava ad avere caldo. In effetti quella giornata era davvero calda e doveva ammettere che Oliver aveva ragione. La ragazzina si maledì per essere stata orgogliosa e non averlo ascoltato. Oliver si avvicinò a lei e con dolcezza la presentò al commesso.-

Oliver: Kal, questa è la mia amica Brittany. Brittany, questo è Kal, il mio allenatore

-Entrambi si strinsero la mano sorridendo, poi Kal diede a Oliver la sua nuova tuta. Prima di pagare, Oliver guardò Brittany.-

Oliver: E’ una bellissima giornata, non dovresti sprecarla!
Brittany: Beh, è troppo tardi ormai!

-Oliver ci pensò un secondo poi guardò Kal.-

Oliver: Kal, puoi aggiungere al conto anche un costume per Brittany?
Kal: Certo!

-Brittany guardò Oliver. Era davvero impressionata, lui si era dimostrato davvero gentile.-

Brittany: Ti restituirò i soldi
Oliver: Non voglio i tuoi soldi. E’ un regalo, okay?

-Brittany, davvero impreparata a questo suo comportamento, sussurrò.-

Brittany: Grazie!
Oliver: Cosa aspetti? Vai a sceglierne e indossarne uno!

-Brittany corse a scegliere il costume. Oliver intanto chiese al suo allenatore una tavola da surf per esercitarsi e due teli da mare, pagò tutto quanto e poi anche lui andò a cambiarsi.
I ragazzi, poi, uscirono dal negozio e subito andarono in spiaggia. Brittany si sdraiò al sole e Oliver entrò in acqua a surfare. Dopo una buona mezz’ora lui uscì e si andò a stendere sul suo telo da mare a fianco a Brittany che in costume si godeva il mare. La ragazzina, dopo un po’ si accorse che Oliver la guardava, il che le diede abbastanza fastidio. Brittany lo guardò.-

Brittany: Puoi smetterla di guardarmi?!
Oliver: Non conosci il detto “Guardare ma non toccare”?
Brittany: Che schifo. Ecco, lo sapevo. C’era un secondo fine in tutto questo tuo essere gentile. Ti avverto, non faremo quei giochini che fai con tutte le altre oche!

-Oliver si spostò il ciuffo castano dagli occhi mentre Brittany iniziava a sentire il suo cuore battere sempre più forte e veloce.-

Oliver: Pensi davvero questo di me? Pensi che sia stato gentile solo per poter fare dei giochini con te?
Brittany: Tu non sei gentile. Sei uno sbruffone egoista
Oliver: Pensi davvero questo?

-Oliver iniziava ad arrabbiarsi perché Brittany pensava quelle cose orribili. Lui, guardandola in silenzio si rese conto di quanto gli piacesse stare vicino a lei. Ma Brittany era davvero tosta. La guardò continuando.-

Oliver: Tu non mi conosci affatto. Non puoi sputare sentenze in questo modo. Vuoi davvero sapere perché mi sono soffermato a guardarti?
Brittany: Sì!
Oliver: Perché non lo avevo mai fatto prima. Non mi ero mai accorto di quanto tu fossi bella

-Brittany arrossì e Oliver rise, sdrammatizzando la situazione.-

Oliver: Sei bella quanto scorbutica!

-Lei subito gli saltò addosso, sbattendogli le braccia sul telo da mare. Erano davvero molto vicini.-

Brittany: COME OSI?

-Oliver la guardava davvero felice di averla così vicina. I suoi occhi blu si persero in quelli color nocciola di Brittany. Quanto avrebbe voluto baciarla in quel momento. La ragazzina aveva capito cosa avrebbe fatto Oliver. Nonostante, in fondo, le piacesse stare così vicini, si alzò.-

Brittany: Vado a fare una passeggiata, ho bisogno di sgranchirmi le gambe
Oliver: Ti seguo!

-Si alzò anche lui con un sorriso furbo. Brittany capì immediatamente le sue intenzioni.-

Brittany: Non osare schizzarmi, lo odio. Io non toccherò l’acqua!
Oliver: Ma che noia!

-Lui la prese velocemente in braccio e iniziò a correre mentre Brittany urlava disperata.-

Brittany: OLIVER! METTIMI GIÙ!!

-Più si avvicinavano all’acqua e più Brittany gridava istericamente.-

Brittany: NON TI AZZARDAR…

-Non fece in tempo a finire la frase che andò sott’acqua. Appena riemerse affogò Oliver.-

Brittany: SEI UN VERO STRONZO!

-Anche lui tornò a galla e rise.-

Oliver: E’ stato divertente!
Brittany: DIVERTENTE UN CORNO

-Oliver le prese il braccio e la portò nell’acqua alta. Brittany era terrorizzata. Odiava l’acqua alta.-

Brittany: No, qui no. Non tocco. Ho paura, Olly!

-Lei si aggrappò a lui. Di nuovo vicinissimi. Con i loro sguardi non facevano altro che stuzzicarsi ma Brittany non voleva dargliela vinta. Lei non poteva innamorarsi di quell’essere con cui condivideva il migliore amico. Guardò Oliver tornando in sé.-

Brittany: Portami a riva per favore!
Oliver: Hai freddo?
Brittany: No
Oliver: Bugiarda, tremi e hai le labbra viola. Forza, usciamo!

-Uscirono e si asciugarono con i teli da mare. Oliver vide Brittany continuare a tremare. Si avvicinò a lei e l’abbracciò scaldandola.-

Oliver: Così va meglio?

-Brittany annuì.-

Oliver: Mi hai davvero chiamato “Olly” come se fossimo amici?

-Lei sorrise e istintivamente appoggiò la testa sul petto del ragazzo che fu davvero felice di quel gesto così spontaneo. Iniziò a vedere Brittany come una ragazzina fragile da dover proteggere e non più come la stronza scorbutica amica di Alex. Oliver la strinse a sé ascoltandola.-

Brittany: Non ti sfugge proprio niente!
Oliver: Mi piace molto pronunciato da te. Sai, sto davvero bene con te

-Brittany alzò la testa per guardare quegli occhi blu che in fondo non le avevano mai mentito.-

Brittany: Dici per davvero? Perché anche io sto bene con te
Oliver: Sì! Mi vuoi scappare anche adesso?

-Lui sorrise. C’era così tanta chimica tra loro. Fu la terza volta che si trovarono così vicini. Il mondo intorno a loro aveva smesso di girare. Erano protetti da una bolla di elettricità. Brittany lo guardò, decidendo di abbandonarsi alle proprie emozioni. Si avvicinò sempre di più.-

Brittany: No!

-Finalmente, dopo tutta quella attesa, lui la baciò. Fu un lungo, dolce e delicato bacio che entrambi si godettero. Le loro labbra sembravano essere state create per combaciare perfettamente. Appena si staccarono, Brittany pensò che non poteva essersi davvero presa una cotta per Oliver. A riportarla alla realtà fu lui che parlò.-

Oliver: Hai ragione, sono proprio un’idiota. All’inizio volevo uscire con te solo per levarmi di torno Jennifer

-Brittany lo guardò pensandoci un momento prima di dare di matto. Scoppiò a ridere.-

Brittany: Io volevo farle un dispetto!

-Anche Oliver rise, sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.-

Oliver: Non dare retta a Jennifer. E’ solo invidiosa, perché tu sei molto più bella. Sia che tu abbia i capelli castani, sia che tu te li faccia biondi. Non importa. Non so cosa sia successo tra te e Thomas questo inverno, ma credo che sia stato un vero imbecille a lasciarti!
Brittany: Olly...
Oliver: Da oggi in poi lascia che sia io a prendermi cura di te, pulce!

-Lui le diede un bacio sulla testa e Brittany annuì, stanca dalla bella giornata appena trascorsa, baciandolo ancora.-

>>>

-La mattina seguente, tutti facevano colazione in silenzio quando Nicholas si rivolse a Lily.-

Nicholas: Sarai nervosa per lo spettacolo di stasera, signorina!
Lily: Un po'. Anche se io non canto e recito, perché sono quelli del primo anno a farlo, voglio che tutto vada per il meglio. Anche se so che una parte dello spettacolo farà schifo!

-Joanna la guardò.-

Joanna: Perché dici così, tesoro?
Lily: Perché ci sono persone che si umilieranno completamente su quel palco, pur di cantare faranno andare da schifo lo spettacolo, perché rovineranno tutto. Penso che invece di fare cantare anche quelli stonati, avrebbero potuto lasciare il posto a qualcuno che sia almeno intonato

-Oliver guardava sua figlia molto seriamente e Brittany non riusciva a intravedere nemmeno una briciola della ragazzina che aveva cresciuto. Le sembrava di avere davanti un’estranea. La nonna guardò sua nipote.-

Joanna: Bisogna dare la possibilità a tutti però, Lily
Lily: Sì, ma a tutto c’è un limite. Credo di aver fatto fin troppa beneficenza assegnando i personaggi. Sono stata troppo buona e adesso lo spettacolo non sarà perfetto

-Brittany esplose, sbattendo con forza la scatola dei cereali sul tavolo.-

Brittany: E' uno spettacolo creato dalla tua scuola e tutti quelli che la frequentano hanno il DIRITTO di partecipare!
Lily: Ma così la scuola farà una pessima figura. Togliendo la possibilità di stare sul palco a persone brave come…

-Brittany la interruppe.-

Brittany: Come??!

-Oliver parlò, stanco dell’arroganza di sua figlia.-

Oliver: Come lei, no?! Non vedi come si vanta?
Lily: Io non mi sto vantando! Sto dicendo solo la verità
Oliver: Adesso sì che potresti diventare la migliore amica di Victoria!

-Dopo lo scherzo che Victoria le aveva giocato, anche solo sentire il suo nome, mandava Lily in bestia.-

Lily: Scusami??
Oliver: Stai diventando sempre più simile a lei e a tutto ciò che odiavi!

-Lily cercò di fare la superiore guardando i suoi genitori. Adesso che i nonni sapevano del bambino non le importava più di tenere nascosti i litigi.-

Lily: Non ho voglia di litigare con voi due. Papà, mi porti a scuola o sto a casa a girarmi i pollici? E' tardi!
Oliver: Muoviamoci o la superstar arriverà in ritardo!

-Oliver si alzò e baciò Brittany mentre Lily, seccata, prese la borsa andando in macchina. Durante il tragitto non volò una mosca. Una volta arrivati, Lily, scese dalla macchina e chiuse lo sportello. Oliver la fermò e Lily si affacciò al finestrino acida.-

Lily: Che c’è?
Oliver: Dov'è finita la mia principessa? Tutti la rivogliamo indietro!

-Lily rimase in silenzio, mentre Oliver, deluso sempre più dal comportamento di sua figlia, ripartiva con la macchina. Lily andò subito in teatro, quella mattina avrebbero fatto le prove generali. Prima di entrare, vide Sharon scappare via piangendo e subito dopo Justin che la inseguiva. Lily entrò in teatro furibonda. Dal corridoio Daniel e Rebecca videro la scena e la seguirono. Intanto Lily andava fuori di testa mentre si avvicinava a Victoria.-

Lily: CHE DIAVOLO SUCCEDE? QUI CI DOVREBBERO ESSERE LE PROVE FINALI E VEDO PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO SCAPPARE VIA IN LACRIME!

-Victoria la guardò.-

Victoria: Calmati bambina, rilassati! Tanto anche tu la pensi come me. Sharon non sa cantare, è meglio che se ne vada!
Lily: Come lo tappi adesso questo buco, genio della lampada?! Hai fatto un casino, adesso te ne occupi tu, lo spiegherai tu a Gonzales!

-Victoria la guardò e vide arrivare anche Daniel e Rebecca. Si avvicinò a Lily.-

Victoria: Non permetterti di parlarmi in questo modo, perché posso rovinarti la vita!
Lily: Non ho paura di te, Victoria!
Victoria: Ci penso io allo spettacolo. Torna da Daniel e da quella perdente della tua migliore amica Rebecca!

-Lily non ci vide più dalla rabbia e spinse Victoria facendola indietreggiare.-

Lily: Non osare parlare di Rebecca in questo modo. E’ la persona piu’ cool che io conosca e stammi bene a sentire Victoria, perché non lo ripeterò, lasciami in pace. Mi hai giocato un bello scherzetto, non e’ così? Hai provato a dividere me e Daniel e ti è andata male. Sai che c’é? Pensare a te mi rende triste, essere te deve essere la cosa più squallida del mondo. Gioire per aver preso in giro qualcuno, gioire dopo aver messo le persone le une contro le altre. Essere te vuol dire essere una perdente e questo è davvero triste. Non voglio più vederti o avere a che fare con te, quindi facciamo finire questo spettacolo, tu canterai al posto di Sharon. Caso chiuso e te lo ripeto, stammi alla larga!

-Lily si voltò per uscire dal teatro e vide Rebecca sorriderle. Appena si avvicinò la sua amica le prese la mano per poi abbracciarla.-

Rebecca: Grazie per aver tirato fuori la leonessa che c’è in te. Mi sei mancata, Lily!
Lily: Stai dicendo che è tutto a posto tra noi?

-Rebecca annuì e subito Lily l’abbracciò. Finalmente le cose tornavano al proprio posto. Riavere Daniel e Rebecca al suo fianco la rendeva molto più forte.
La mattinata volò tra una prova e l’altra e tra le varie lezioni da seguire. Le persone coinvolte nello spettacolo, non tornarono a casa ma rimasero a scuola a provare e ad accertarsi che tutto andasse bene.
Finalmente, alle 16:00, lo spettacolo iniziò e Lily notò che tutta la sua famiglia era lì a supportarla, anche se li aveva trattati male, anche se lei non avrebbe cantato. Loro erano lì. Da tre mesi ormai non si scambiavano delle battute o dei sorrisi sinceri e questo la distruggeva.
Il tempo passò troppo velocemente e Lily si trovò in una situazione imbarazzante. Era tornata Sharon. Victoria, dietro le quinte aveva il microfono acceso e parlò facendo sentire quella conversazione a tutto il pubblico.-

Victoria: Tu cosa ci fai qui? Non avrai mica intenzione di cantare? Lily ti ha eliminata dalla scaletta, anzi ti ha sostituita con me. Lei pensa che tu non sappia cantare e che avresti rovinato lo spettacolo. Non è vero, Lily? Infatti mi hai detto tu di prepararmi la parte!

-Sharon guardò Lily sconvolta. Lily era davvero senza parole, Victoria l’aveva fregata un’altra volta.-

Sharon: Lily! Ma è vero?
Lily: Io...
Victoria: Certo che è vero, lo ha detto proprio stamattina dopo averti vista scappare piangendo

-Daniel si diede una manata in fronte e Rebecca parlò.-

Rebecca: Victoria quando lascerà in pace Lily?!!

-Jordan, seduto accanto a Daniel, guardò Rebecca.-

Jordan: Quando riuscirà a portarsi a letto Daniel!

-Rebecca lo ignorò, dopotutto le stava antipatico.
Tutti erano sconcertati da ciò che avevano sentito. Brittany decise che quella era davvero l’ultima goccia. Si alzò e andò dietro le quinte dove vide sua figlia. Si guardarono ed entrambe erano di pessimo umore. Lily, vedendo sua madre dietro le quinte sbuffò.-

Lily: Cosa c'è, mamma? Non puoi stare qui dietro!
Brittany: Devo parlarti!

-Brittany era furiosa e fuori di sé. Prese sua figlia per un braccio e la trascinò fuori dal teatro dall’uscita di emergenza.-

Brittany: Ascoltami bene Lily, non mi interessa se stai odiando me e tuo padre, puoi farlo. Odiaci con tutta te stessa, ma non devi prendertela con gli altri. Non ti basta distruggere noi a casa?! Devi fare del male ad altre persone?

-Lily era spaventata, non aveva mai visto sua madre così furibonda.-

Lily: Ma io...
Brittany: Tu cosa, Lily?! Tutto quello che ti ho sempre insegnato, sul come si trattano le persone dove l'hai buttato? Ma cosa sei diventata? Nessuno ti riconosce più. Stai diventando cattiva ed egoista!

-Le lacrime cominciarono a scendere sul viso della ragazzina.-

Lily: Non è vero!
Brittany: Invece è così. Ti sfoghi con gli altri quando non ci siamo noi. Fai stare male tutti quelli che ti stanno vicino!

-Lily non ce la fece più e scoppiò, urlando con tutto il fiato che aveva in corpo.-

Lily: CREDI CHE IO NON STIA MALE? ODIO QUESTA SITUAZIONE, ODIO ESSERE ACIDA E NON AVERE PIÙ IL CONTROLLO DI ME STESSA. PROPRIO TU MI VIENI A PARLARE DI EGOISMO? TU MI VIENI A DIRE CHE FACCIO STARE MALE LE PERSONE? ODIO QUELLA GRAVIDANZA. PERCHÉ DIAVOLO NON SIETE STATI ATTENTI? DOVEVATE ROVINARE TUTTO, VERO?! TUTTO QUANTO! VI HO MAI CHIESTO UN FRATELLO O UNA SORELLA PER CASO? NON MI PARE! IO VI DETESTO!
Brittany: Lily!

-Brittany era arrabbiata e ferita allo stesso tempo. Non capiva più niente mentre Lily continuava a sputarle addosso tutte le sue colpe.-

Lily: SIETE STATI DUE GRANDI EGOISTI! AVETE PENSATO SOLO A VOI STESSI, SENZA PENSARE MINIMAMENTE A VOSTRA FIGLIA. NON AVETE PERSO TEMPO A FARE UN ALTRO BAMBINO, NON È COSÌ?! ADESSO SARAI LIBERA DI RIMPIAZZARMI. E' TORNATO PAPÀ, UN NUOVO BAMBINO E IO NON CONTERÒ PIÙ NIENTE NELLA TUA VITA. RIMARRÒ SOLO LO STUPIDO ERRORE CHE AVETE FATTO A DICIASSETTE ANNI! DILLO MAMMA, AMMETTILO AL MONDO. SEI FINALMENTE LIBERA DI FARLO. DÌ CHE SE TU AVESSI SAPUTO COSA SAREBBE ACCADUTO NON LO AVRESTI FATTO CON PAPA’ O AVRESTI PRESO LA PILLOLA. AMMETTI CHE SONO STATA SEMPRE E SOLO UN PESO PER TE E CHE IO ESISTO SOLO PERCHE’ NON HAI AVUTO IL FEGATO DI ANDARE AD ABORTIRE!

-Brittany era davvero senza parole. Non poteva credere che quelli fossero i pensieri di Lily. Quelle parole la ferivano come una pugnalata sul cuore. La uccidevano. Non avrebbe mai voluto che sua figlia si sentisse in quel modo così sbagliato e così doloroso. Brittany, insieme ad Alex e Rachel, avevano sempre fatto tutto il possibile per non fare pesare a Lily quella situazione. Con un pianto sempre più disperato, Lily continuava a buttare fuori tutto quanto.-

Lily: QUEL COSO, INVECE, SARÀ IL FIGLIO PERFETTO, IL PREDILETTO. QUELLO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE SECONDO I PIANI. SARÀ ACCUDITO DA TE E PAPÀ, AVRÀ L'AFFETTO DI TUTTI E DUE, NON COME ME. PER PAPÀ SARÀ ANCORA PIÙ SPECIALE DATO CHE LO VEDRÀ CRESCERE. GLI VORRÀ PIÙ BENE DI QUANTO NE VUOLE A ME. LO DICONO TUTTI CHE IN FAMIGLIA C'È SEMPRE UN FIGLIO PREFERITO. FINALMENTE AVRAI LA FAMIGLIA CHE HAI SEMPRE SOGNATO. UN MARITO E UN FIGLIO NATO DENTRO UN MATRIMONIO FELICE. MENTRE IO RIMANGO LA PARTE OSCURA DELLA TUA VITA, QUELLA DA DIMENTICARE PERCHE’ NON E’ MAI STATA PERFETTA. SAI UNA COSA? NON VEDO L'ORA CHE TI CRESCA LA PANCIA, COSÌ NON MI POTRAI PIÙ STARE ATTACCATA COME QUESTI ULTIMI TRE MESI. ALMENO UNO DEI DUE MI LASCERÀ IN PACE E LIBERA DI FARE IL CAVOLO CHE VOGLIO!

-La ragazzina si asciugò le lacrime cercando di ferire Brittany sempre di più. Voleva vederla piangere così come stava accadendo a lei. Proprio in quel momento, mentre Oliver le raggiungeva, Lily toccò un tasto ancora piu’ dolente per Brittany.-

Lily:VOGLIAMO PARLARE ANCORA DI PAPÀ?! CHE DOPO ESSERSENE FREGATO DI NOI PER 14 ANNI ADESSO DECIDE DI FARE IL PADRE? NON DOVREBBE NEANCHE PERMETTERSI DI PUNIRMI. COME HAI POTUTO PERMETTERE CIO’? SEI STATA TU, DA SOLA A CRESCERMI. NON LUI. CHI SI CREDE DI ESSERE? E’ ANCORA UN ESTRANEO PER ME, PERCHE’ MAI DOVREI DARGLI ASCOLTO? E TU COSA FAI? GLI DAI RAGIONE SU TUTTO. TI FAI CONTINUAMENTE CALPESTARE COME UN TAPPETO. TU HAI PERSO TUTTO IL TUO POTERE DA QUANDO LUI E’ TORNATO. LUI TI CALPESTA, LO HA SEMPRE FATTO. SAREBBE STATO MEGLIO SE NON FOSSE MAI TORNATO! A QUEST’ORA NON AVREI AVUTO TUTTI QUESTI PROBLEMI. SAREMMO STATE MEGLIO DA SOLE! ANZI, STAVAMO SICURAMENTE MEGLIO DA SOLE. PERCHE’ NON REAGISCI ORA EH? DOV’E’ FINITA TUTTA LA TUA RABBIA? FINALMENTE CAPISCI DI NON ESSERE L’UNICA AD ESSERE ARRABBIATA

-Brittany guardò sua figlia smettendo di farsi tutte quelle domande. Era chiaro che Lily cercasse lo scontro, era chiaro che volesse ferirla e ci stava maledettamente riuscendo. Brittany si sentiva a pezzi e non riusciva più a guardare la faccia arrogante di sua figlia. Tutto ciò era decisamente troppo. Brittany stava per esplodere quando Lily si avvicinò di più e sempre con più cattiveria continuava a provocarla questa volta calmandosi e parlando in un sussurro e molto lentamente.-

Lily: Sai, prima ti idolatravo. Già, eri il mio idolo. Eri così perfetta ai miei occhi e invece adesso scopro che non sei più la donna forte che credevo tu fossi. Sei solo uno zerbino che mio padre calpesta ogni volta

-Quelle ultime parole oltrepassavano il limite. Brittany era furiosa, non riuscì a trattenersi ed esplose. Tutta quella tristezza, rabbia, frustrazione e preoccupazione che aveva provato negli ultimi mesi vennero fuori con uno schiaffo. Subito la ragazza ritirò indietro la mano ancora più in agitazione. Non aveva mai toccato Lily prima di allora. La ragazzina sentì arrivare lo schiaffo che non le fece male fisicamente, ma psicologicamente la distrusse. Le lacrime invasero nuovamente i suoi occhi blu mare, sapeva che tra lei e sua madre era tutto finito. Brittany l’avrebbe odiata per sempre. Lily la guardò con rabbia.-

Lily: Avresti proprio dovuto abortire!

-La superò dandole una spallata. Dopo pochi secondi, Brittany si sentì svenire scivolando giù a terra. Oliver, che aveva assistito alle ultime battute, corse a sorreggere sua moglie.-

Oliver: Amore mio, che succede? Pulce, ti prego!

-Vedendo che Brittany non si riprendeva, chiamò un’ambulanza d’urgenza, portando poi, Brittany in ospedale. Nessuno poteva immaginare che quella faccenda sarebbe finita in quel modo.-


Ciao Meraviglie <3
Scusate se ci ho messo un'eternità a scrivere anche questo capitolo, però almeno lo avete bello lungo e....
Anche con la presenza di un importantissimo flashback. Olly e Britt, li amo!
Poi, la parte meno piacevole. Finalmente Lily è esplosa completamente!
Fossi in voi sarei in ansia di sapere cosa accadrà a Brittany!
Vi è piaciuto questo episodio?
Che ve ne pare?
Come sempre aspetto i vostri commenti, sarò felicissima di rispondere <3
Vi faccio sapere che sono arrivata a Londra sana e salva, mi sto ambientando piano piano.
Quindi, da ora spero di riprendere con velocità a postare gli episodi, speriamo!
Vi mando una dolce buonanotte.
Sum <3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Summer11