Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Ylpeis    06/10/2017    4 recensioni
Dal testo:
«Non le hai stupite per le tue doti di allenatore» Alzò lo sguardo e lo fissò tagliente «Non so se mi spiego»
Sbuffò infastidito «Non capisco di cosa parli! Sono state bravissime e si sono divertite, questo mi basta»
L'altro sospirò e uscì dalla doccia. «Solo perché tu non sei interessato a loro, non è detto che loro non possano essere interessate a te»
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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what a shame


What A Shame...




«Forza ragazze, due passi a destra, così-»

La musica alta rimbalzava nella sala della spaziosa palestra, Eren, un bello e agile ragazzo stava dirigendo la lezione serale di Zumba.

Adorava muoversi e l'improvviso malessere di Hanji, direttrice della palestra nonché istruttrice lei stessa, gli aveva permesso di farle vedere che poteva contare anche sulle sue doti di atleta per quel corso.

Le donne davanti a lui si impegnavano al massimo per replicare tutti i movimenti del giovane che continuava ad elogiarle contento.

Sapeva come lavorava Hanji e cercava di fare del suo meglio per avvicinarsi ai suoi standard.

Guardava una ad una le donne davanti a lui, sfoggiavano i loro migliori sorrisi e le migliori tenute da palestra che avessero.

Batté le mani entusiasta alla fine della sessione. Sperava che le sue allieve parlassero bene di lui così da avere una possibilità in più di ottenere quel posto.


°°°


Andò nello spogliatoio per cambiarsi, la giornata lavorativa era finita.

Mentre vi si dirigeva sentiva le donne bisbigliarsi nelle orecchie guardandolo di sottecchi, per poi emettere risolini, prontamente fermati dalle mani sulla bocca.

Voleva davvero che gli affidassero quel corso, gli sarebbe piaciuto molto come lavoro e poi avrebbe avuto modo di vederlo più spesso.


Un asciugamano schiaffeggiato sulle natiche sode lo fece trasalire e voltare di scatto.

Un uomo più basso di lui lo guardava storto.

I capelli neri erano rasati sulle nuca, dandogli un'aria molto severa. Due profonde occhiaie segnavano i singolari occhi grigi, le labbra sottili erano serrate.

«Non ti stai montando la testa?» Chiese il nuovo arrivato mentre iniziava a spogliarsi.

L'altro lo guardava rapito mentre cavava lentamente la canottiera scura, esponendo gli addominali scolpiti.

«Gli sono piaciuto! Si sono divertite» Spiegò soddisfatto, non distogliendo mai l'attenzione.

«Tsk ingenuo» Levò anche i pantaloni e prendendo shampoo e bagnoschiuma si diresse alle docce, erano gli ultimi corsi prima della chiusura e c'erano poche persone in giro per la palestra, avrebbe potuto farsi una doccia tranquillo e rilassato, l'altro si spogliò velocemente e prese possesso del box doccia vicino.

«Che hai Levi? Me lo vuoi dire!?» Sbuffò irritato il moro sporgendosi per vedere l'altro mentre si lavava.

«Non le hai stupite per le tue doti di allenatore» Alzò lo sguardo e lo fissò tagliente «Non so se mi spiego»

Sbuffò infastidito «Non capisco di cosa parli! Sono state bravissime e si sono divertite, questo mi basta»

L'altro sospirò e uscì dalla doccia. «Solo perché tu non sei interessato a loro, non è detto che loro non possano essere interessate a te»

Eren ascoltò attento, ma la cosa che lo stupì di più fu la lunga spiegazione, di solito era sempre criptico e di poche parole, sicuramente voleva spiegarsi bene.

Finì di lavarsi e lo seguì, rivestendosi veloce e asciugandosi alla bene e meglio i capelli.

Mentre era seduto a mettersi le scarpe Levi gli si avvicinò posandogli un asciugamano in testa e prese a tamponare meglio le ciocche ribelle dell'altro.

«Come fai a venire dalle tue allieve se ti ammali?»

Eren sorrise a quella premura e portò una mano sopra a quella dell'altro che continuava ad asciugarlo.

Questi quando si ritenne soddisfatto buttò l'asciugamano nel borsone e uscì dallo spogliatoio aspettando che l'altro lo raggiungesse davanti all'ingresso.

Alcune donne stavano uscendo in quel momento e sentì distintamente i commenti rivolti all'ignaro istruttore.

«Hai visto che figo il nuovo istruttore!? Sai che allenamenti mi farei con un manzo così!?»

«Lascia perdere! Altro che zumba! Zumba-Sutra!» Presero a ridere mentre si dirigevano al parcheggio continuando a stuzzicarsi.

Il corvino se ne stava con le spalle al muro vicino all'ingresso e le guardò torvo, non era Eren a essere manzo, erano loro a essere vacche. Si passò una mano sul viso per contenere l'astio che sentiva crescere dentro di sé.

Un'altra coppia di signore, un po' più avanti con gli anni stava uscendo in quel momento, gli apprezzamenti non erano dissimili dai precedenti.

«Speriamo che resti lui! Hanji è simpatica ma rifarsi gli occhi durante l'allenamento è tutta un'altra storia!»

Una si morse un labbro mentre aveva lo sguardo estasiato perso nel vuoto «Hai visto che addominali! Mica la tartaruga rovesciata di mio marito! Aaaah»

«Hai notato che aveva un succhiotto al collo, che ragazza fortunata che deve essere! Che invidia!»

Si appuntò mentalmente di farne di più visibili, rise. Sapeva di essere dannatamente fortunato.


Eren controllò che non ci fosse più nessuno nella palestra e azionò l'allarme per poi chiudersi la struttura alle spalle.

Appena fuori raggiunse l'uomo che lo attendeva con il borsone scuro ancora a tracolla, gli prese una mano e lo baciò veloce. «Andiamo? Stasera offro io!» In risposta Levi sorrise stringendo di più la mano.

Non gli avrebbe raccontato dei commenti, avrebbe fatto di meglio.


°°°


La mattina seguente quando Eren si alzò si scoprì piuttosto indolenzito e con numerosi segni violacei in giro per il corpo. Quella notte Levi non si era di certo risparmiato. Si voltò verso il corvino che dormiva ancora placidamente a pancia in giù avvolto dalle coperte leggere.

Scese dal letto per andare in bagno ma con l'intenzione di tornarci al più presto, adorava le mattine passate a letto col fidanzato.

Non fece in tempo a ritornare in camera che trovò l'altro voltato verso la porta della camera che lo guardava male e aveva il dito indice puntato nel materasso, alla mattina non era mai di molte parole, aveva l'abitudine di spiegarsi a gesti. Lo trovava adorabile.

Tornò al suo posto e l'altro lo abbracciò possessivo.

«Che ti è successo stanotte? Sembravi in astinenza»

Levi affondò il viso nell'incavo del collo baciandolo leggero «Mi andava, ti è dispiaciuto?»

Eren negò rapidamente con la testa «Assolutamente!»

Risero insieme, tornando ad abbracciarsi e a baciarsi sempre più lascivamente, entrambi sarebbero dovuti andare a lavoro nel pomeriggio, avevano tempo per una sessione mattutina.

«Non è che poi disattendi le aspettative delle tue predilette?» Chiese languidamente il corvino mentre afferrava possessivo una natica e mordeva leggermente il collo.

«Possiamo sempre ribaltare le parti» Con un colpo di reni portò l'altro sotto di sé prendendo a tormentargli il petto.

«Come siamo intraprendenti»

Ripresero il discorso che era rimasto in sospeso dalla notte precedente, lasciarono il tepore delle lenzuola all'alba di mezzogiorno, senza mai saziarsi l'uno dell'altro.


«Passi stasera o ci vediamo a casa?» Si diedero un bacio leggero sull'uscio mentre il moro usciva dall'appartamento per dirigersi alla palestra.

«Sai che il giovedì non passo in palestra, ti aspetto a casa»

Eren sbuffò uscendo, gli piaceva quando lo andava a prendere a lavoro.


°°°


Anche quella sera l'allenamento andò per il meglio, erano venute anche più donne del giorno precedente e poté notare come la lunghezza dei pantaloni si fosse alquanto accorciata.

Alcune donne si erano anche truccate.

Eren le guardò stupito, gli sarebbe colato tutto il trucco in quattro e quattr'otto, non appena avessero preso a eseguire la coreografia. Forse doveva dare ascolto a Levi. Scacciò via il pensiero e riprese la coreografia.

«Bene, brave così! Ancora due passi a destra poi due a sinistra così!»

Aveva alzato un po' la difficoltà della sessione visto che le donne lo seguivano tanto bene, era davvero soddisfatto del loro operato.

Era ormai alla fine dell'ora di esercizio quando con la coda dell'occhio scorse una figura avvicinarsi rapida, mentre era chinato a scegliere la canzone e dava modo di riprendere il fiato alle allieve.

«Hey»

Il ragazzo si voltò di scatto a quella voce, esibendo un sorriso radioso.

«Le-» Non fece in tempo a chiamarlo che questi l'aveva afferrato per la maglia tirandolo verso il basso e baciandolo rudemente.

Il bacio fu rapido e quando si allontanò prese la bottiglia che teneva vicina «Ho dimenticato l'acqua ti dispiace?»

L'unico modo in cui riuscì a replicare fu scuotendo leggermente la testa. «Fa pure»

Afferrò la bottiglia e ne bevve un gran sorso girandosi poi verso le povere spettatrici che guardavano la scena allibite. Avrebbe voluto esibire un dito medio a concludere il tutto ma si trattenne, c'era in ballo il nome della sua istruttrice e del suo fidanzato.

«Amore ti aspetto fuori» Il povero istruttore non ci aveva capito molto ma era rimasto oltremodo sorpreso e oltremodo soddisfatto delle attenzioni del suo compagno, riprese l'allenamento con un sorriso anche maggiore, sorriso che però non fu ricambiato dalle donne che avevano delle espressioni tristi quasi sconsolate.

Anche gli ultimi 10 minuti di allenamento furono alquanto mosci e deludenti.


Come la volta precedente Levi aspettò il fidanzato all'ingresso, si mise sempre nel suo angolo in ombra così da capire se il messaggio era stato ricevuto.

Riconobbe le due vacche, le donne del commento del manzo uscire svelte.

«Che peccato! Che spreco! Era troppo bello per essere etero» Un lungo sospiro concluse la frase.

«Però hai visto che pezzo di gnocco anche il suo compagno? Mi viene da piangere»

Ghignò compiaciuto, e due erano sistemate, avrebbe voluto sentire anche la moglie dell'uomo tartarugato.

Si voltò leggermente ed eccole che facevano la loro comparsa.

«Avete visto quanti succhiotti aveva oggi? Chissà com'è passionale il suo moroso!» Altro sospiro.

«Con quel nano sicuramente vale la regola della L! Però che spreco... quanto ben di Dio»

Fece finta di non notare il nomignolo poco carino che gli avevano dato e rimase stupito dal resto della frase, ma erano così affamate dopo una certa età? Si chiuse meglio la felpa tirò su il cappuccio, non voleva averci più nulla a che fare.

Il suo scopo era stato raggiunto, rimarcare il possesso di Eren.


Quando furono tutte uscite lo raggiunse Eren un po' cupo.

«Che succede?» Chiese sfiorandogli le labbra con un bacio leggero e scostandogli alcune ciocche ribelli dagli occhi.

L'altro gonfiò le guance e lo guardò torvo. «Hai fatto colpo»

Alzò un sopracciglio, se ne era accorto da solo visti i commenti sulle sue possibili dimensioni, però per averlo notato anche lui doveva essere successo qualcosa di palese.

«Quando sei uscito a fatica ho concluso l'allenamento e poi hanno iniziato a chiedermi di noi»

«Quindi?»

Sbuffò indispettito. «Quindi mi da fastidio! Sei mio» Rimarcò il concetto prendendogli il colletto e alzandolo fino a baciarlo possessivo, il corvino gli cinse il collo con le braccia e approfondì il contatto sbattendolo contro il muro della palestra.

«Cosa cercavo di dirti ieri?» Lo stuzzicò notando che gli stava dando involontariamente ragione.

Quando sentì i denti dell'altro affondare nell'incavo del collo e iniziare a succhiare col chiaro intento di marchiarlo rise compiaciuto.

«Adesso ho anche capito tutta l'attività di ieri notte» Gli prese una mano e lo trascinò alla macchina.

«Stanotte stai sotto e domani gli faccio vedere io di chi è questo pezzo di figo»

Levi rise fra sé e sé, avrebbe voluto ringraziare quel banco di femmine allupate.




Note dell'Autrice:

Questa one-shot senza pretese ha preso vita durante la prima lezione di Zumba della mia vita... No, non ho trovato un Eren come allenatore, ma sarebbe stato interessante.

Fatemi sapere cosa ne pensate, se può essere un esperimento riuscito o se è un completo disastro.

Lunedì ci sarà come sempre l'aggiornamento di "Ikigai" e sarà un capitolo molto interessante e importante per la storia.

Ciao a tutti!

   
 
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